AGI - Il numero di parlamentari conservatori ostili al premier britannico Boris Johnson ha superato la soglia sufficiente per chiedere la discussione in aula di un voto di sfiducia.
Lo riporta il Sunday Times, citando una fonte del partito al governo nel Regno Unito. Secondo le regole attuali, affinché tale votazione avvenga è necessario che il 15% dei parlamentari conservatori seduti alla Camera dei Comuni lo richieda.
Nelle condizioni attuali, con 359 seggi su 650 occupati dai Tories, tale percentuale equivale a 54 deputati. Per un anonimo parlamentare citato dalla testata, sarebbero però già 67 i parlamentari conservatori che si sono espressi a favore delle dimissioni di Johnson, la cui popolarità ha ricevuto un duro colpo a causa dello scandalo 'Partygate'. Il capogruppo conservatore ai Comuni, Graham Brady, il 6 giugno dovrà conteggiare le richieste presentate e, se supereranno quota 54, riferirlo al premier.
Secondo il Sunday Times, il voto di sfiducia potrebbe avvenire il 23 giugno, in coincidenza con le elezioni suppletive in Devonshire e West Yorkshire che, secondo gli ultimi sondaggi, vedranno i conservatori incassare nuove sconfitte.