AGI - Alle elezioni legislative francesi dei prossimi 12 e 19 giugno i candidati giovani saranno tanti. Solo la Reconquete di Eric Zemmour ha rivendicato 155 under 35 tra i suoi investiti. Ma quasi tutte le forze politiche hanno puntato sulle nuove leve. Tra di loro c'è anche la 23enne Lea Agathe Hetz, originaria della Lorena e studentessa in relazioni internazionali all'Università di Bologna, in corsa con Volt per l'ottava circoscrizione estera, quella del Mediterraneo che interessa anche i francesi residenti in Italia e dove il tasso di astensione dal voto nel 2017 ha raggiunto al primo turno il 90 per cento.
Non è la prima volta che Hetz scende in campo in prima persona. Nel 2017, a 17 anni, ha partecipato infatti alla campagna elettorale della Republique en Marche, operando nel comitato di sostegno a Emmanuel Macron di Pont è Mousson, cittadina nell'est del Paese.
"Quando si è giovani e ci si impegna in politica, il rischio è apparire, sulla carta, privi di credibilità. Dall'altra parte, però, gli elettori avvertono un messaggio di speranza. Dentro Volt la differenza di età non si sente, perché tutti sono impegnati nello stesso modo e per gli stessi scopi. Il mio sostituto, ad esempio, ha circa 50 anni", spiega all'AGI la candidata, che aspira a "rappresentare a livello locale gli interessi di cittadini che meritano di essere presi in considerazione come gli altri. Bisogna dare più potere e visibilita' a tutti i deputati, perche' le circoscrizioni sono tante e ciascuna ha le proprie caratteristiche, i propri problemi e le proprie esigenze particolari".
Tre, in particolare, i temi che le stanno a cuore: l'ecologia, il dialogo tra i paesi del Mediterraneo e la Francia e la cooperazione economica e culturale. Riguardo al primo punto, Hetz sottolinea che "il Mediterraneo è una questione importante, perché è uno dei mari più inquinati del mondo, dove ogni anno finiscono centinaia di migliaia di tonnellate di plastica. E la Francia, in questo senso, è l'attore più coinvolto".
Ma non solo. La 23enne si vuole battere infatti per "lo sviluppo delle rinnovabili sul territorio, un maggior utilizzo del fotovoltaico in agricoltura e la promozione degli investimenti dei privati in progetti volti alla decarbonizzazione". Il candidato uscente nella circoscrizione in cui si è presentata è Meyer Habib dell'Unione dei democratici e degli indipendenti, deputato pro Israele più volte nel recente passato al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni sulla popolazione palestinese.
"È molto attivo, molto presente all'Assemblea nazionale. Ma si impegna spesso in battaglie che riguardano solo il suo elettorato, composto in gran parte da francesi residenti in Israele, dimenticando gli altri", sostiene Hetz, commentando il suo operato.