AGI - Via libera al "divieto di importazione di petrolio dalla Russia via mare" a partire dal 2023, che, "combinato con le decisioni nazionali prese da Germania e Polonia, ridurrà le importazioni russe di petrolio del 92% entro la fine dell'anno". Lo ha annunciato la presidenza francese del Consiglio Ue dopo l'approvazione degli ambasciatori europei delle nuove sanzioni alla Russia. Lo stop al petrolio via mare, ha aggiunto la presidenza "sara' integrato quanto prima da un divieto di importazione di petrolio dalla Russia tramite oleodotto".
"Questo sesto pacchetto - si legge ancora nella nota - estende in modo significativo le sanzioni contro la Russia a nuove aree e prevede, in particolare, sanzioni contro membri dell'apparato militare e di sicurezza legati ai massacri di Bucha, entità del settore industriale e tecnologico legate all'aggressione russa, oligarchi e attori della propaganda russa e i membri delle loro famiglie".
A quanto apprende l'AGI da due fonti diplomatiche europee, il patriarca Kirill è invece stato escluso dal testo finale delle sanzioni individuali su richiesta del governo ungherese. Tra i provvedimenti confermati dagli ambasciatori c'e' anche "la disconnessione dal sistema Swift di tre banche russe, tra cui Sberbank, e una banca bielorussa".
È prevista anche "l'estensione dei divieti all'esportazione verso la Russia, in particolare di prodotti chimici e high-tech" e "di fornire servizi al settore petrolifero russo". Il pacchetto include anche "il divieto di tre media russi coinvolti nella diffusione della propaganda" di diffondere notizie nell'Ue e "il divieto di offrire servizi di consulenza a operatori russi".
"Questo pacchetto di sanzioni sara' adottato dal Consiglio mediante procedura scritta in vista della sua pubblicazione domani nella Gazzetta ufficiale dell'Ue", ha concluso la presidenza francese.