AGI - Molto diversificate le prime pagine internazionali, dove l’Ucraina resta uno dei temi ricorrenti, in alcuni casi più in chiave di politica interna che di cronaca, assieme alla strage di Uvalde, specie sulla stampa americana. Ha spazio anche l’economia, con l’accento sull’inflazione e sulla crescita.
Washington Post
Il massacro di bambini nella scuola elementare di Uvalde occupa lo spazio di maggior evidenza sulla prima pagina del Washington Post con due titoli: l’indagine su Pedro Arredondo, il capo dell’unità della polizia che avrebbe dovuto accorrere per fermare il killer, ritenuto responsabile del lungo ritardo nell’intervento, e la storia di Irma Garcia, una delle due maestre uccise con i loro studenti, e del marito, morto d’infarto due giorni dopo la strage. In rilievo anche l’Ucraina, con le dichiarazioni del sottosegretario americano alla Difesa, Colin Kahl, che difende la decisione di fornire all’Ucraina razzi con piattaforme di lancio multiplo a guida satellitare, respingendo sia le critiche interne sul ritardo nell’invio di queste armi sia quelle della Russia, che accusa Washington di voler in questo modo allargare il conflitto. Come che sia, gli armamenti, noti come Himars (acronimo inglese che sta per sistemi di lanciarazzi ad alta mobilità), non sono stati ancora spediti e dopo il loro arrivo saranno necessarie tre settimane prima che gli ucraini siano addestrati a sufficienza per usarli. Tra le altre notizie, la notizia della sentenza nella causa tra Johnny Depp e Amber Heard, e un approfondimento scientifico sulla possibilità che le ricerche che hanno portato a creare i vaccini anti Covid possano fare da modello per giungere a un vaccino contro l’Aids.
New York Times
Gli assassini che consumano stragi con sparatorie di massa negli Usa sono sempre più di frequente giovanissimi, di età inferiore ai 21 anni. E’ stato così in 6 dei 9 più gravi massacri avvenuti dal 2018, e il New York Times, si interroga sulle ragioni, prendendo spunto dall’eccidio di bambini nella scuola elementare di Uvalde. In un servizio impaginato in apertura, il giornale ha raccolto il parere di criminologi e investigatori. Ovviamente, non c’è una sola ragione né è facile individuarle, “ma molte delle cause citate più spesso dalle forze dell'ordine e dagli accademici sembrano intuitive: bullismo online, marketing sempre più aggressivo di armi mirato sui ragazzi, leggi statali permissive sulle armi e statuti federali che rendono legale l'acquisto di armi semiautomatiche a canna lunga a 18 anni”, scrive il giornale. Gran parte della prima pagina è però dedicata all’Ucraina, con tre titoli diversi: un reportage da Kramatorsk, nella regione del Donbass, dove i russi avanzano e “l'esercito ucraino ha subito pesanti perdite, ha mostrato segni di disordine e, passo dopo passo, si è ritirato da alcune aree”; un’analisi su Putin che ha resuscitato “l’era atomica” della guerra fredda con i regolari richiami alla potenza nucleare della Russia fatti negli ultimi tre mesi, che, per quanto in gran parte siano solo “spavalderia”, hanno fatto “riemergere la potenziale minaccia in termini più aperti e pericolosi”; infine, un approfondimento sulle società, come la Imperial Yachts di Monaco, che gestiscono i patrimoni degli oligarchi russi all’estero. Tra le altre notizie, l’impianto di un orecchio prodotto con una stampante 3D da un’azienda che ha sede a New York, la 3DBIO Therapeutics. L’intervento di chirurgia plastica, eseguito su una donna di 20 anni, è un “grande passo avanti nella bioingegneria”, sottolinea il giornale.
Wall Street Journal
La notizia del giorno per il Wall Street Journal è che Sheryl Sandberg lascerà il suo incarico di capo delle operazioni di Meta, anche se resterà nel consiglio di amministrazione della società capogruppo di Facebook, di cui per 14 anni ha fatto parte del top management. E’ stata la stessa Sandberg, considerata una sorta di luogotenente di Mark Zuckerberg, a comunicare la sua decisione, naturalmente su Facebook, dicendo di “avere le sensazione che una nuova generazione di leader sia pronta”. Dietro queste parole di circostanza, secondo il giornale, c’è un disagio che la manager covava da tempo, perché riteneva di essere diventata una sorta di parafulmine su cui scaricare tutti i guai dell’azienda. In evidenza un servizio che rivela come produttori di petrolio e spedizionieri russi riescano a eludere le sanzioni e continuino a immettere greggio sui mercati internazionali occultandone la provenienza. Il giornale afferma di aver appreso, in esclusiva, che”alcuni combustibili che si ritiene siano parzialmente prodotti dal greggio russo sono sbarcati a New York e nel New Jersey il mese scorso”. I carichi, ricostruisce il Wsj, “sono stati portati attraverso il Canale di Suez e attraverso l'Atlantico dalle raffinerie indiane, che sono state grandi acquirenti di petrolio russo, secondo i documenti di spedizione, i dati di Refinitiv, società di analisi controllata dal gruppo Borsa di Londra, e l'analisi del Centro di ricerca per l'energia e l'aria pulita con sede a Helsinki”. Ampio spazio è riservato anche al nuovo accordo di cooperazione con Taiwan presentato ieri dall'amministrazione Biden e riguardante il commercio, specie quello digitale, le catene di approvvigionamento e i controlli sulle esportazioni di tecnologia, soprattutto i semiconduttori. L’iniziativa ha ulteriormente surriscaldato le tensioni con la Cina, la cui ambasciata a Washington ha subito ribadito che Pechino “si oppone fermamente a tutte le forme di interazione ufficiale, sotto qualsiasi nome o forma, tra Taiwan e Paesi che hanno relazioni diplomatiche con la Cina”.
Financial Times
Le truppe ucraine si stanno ritirando “tatticamente” da alcuni dei fronti più caldi del Donbass, come Severdonetsk, in attesa che arrivino i nuovi armamenti forniti dagli Usa per andare al contrattacco. Questa l’apertura del Financial Times, che a centro pagina dà risalto all’allarme lanciato ieri da Jamie Dimon, ceo di JP Morgan Chase, sull’”uragano” che sta per abbattersi sull’economia globale. “L’uragano è qui e si sta muovendo proprio nella nostra direzione. Non sappiamo se sarà piccolo o sarà una super tempesta Sandy, ma fareste meglio a prepararvi”, ha detto Dimon a un convegno di investitori. Questa fase di turbolenza prodotta dall’effetto combinato della guerra e del rialzo dei tassi deciso dalla Fed, secondo Dimon causerà tra l’altro una corsa dei prezzi del petrolio, che potrebbe arrivare a 175 dollari al barile. In basso, spazio all’uscita di Elon Musk contro la smart working, con l’invito ai dipendenti di Tesla a tornare in ufficio o “andare a far finta di lavorare da un’altra parte”.
The Times
Sull’onda del ‘partygate’, gli oppositori interni stringono l’assedio a Boris Johnson e nel premier cresce “un senso di frustrazione” per un possibile voto di sfiducia cui sta pensando di rispondere giocando d’anticipo e chiedendolo lui stesso. E’ il succo del retroscena che domina la prima pagina del Times, che cita vari “alleati” di Johnson nel partito, infuriati con i Tory ribelli. Per queste fonti, sfiduciare il premier sarebbe “un’azione di autocompiacimento, narcisismo e disprezzo” verso quei cittadini in difficoltà a causa del carovita per i quali il governo dovrebbe agire in fretta. In rilievo anche il messaggio di ringraziamento rivolto dalla regina ai britannici per l’entusiasmo con cui stanno preparando i festeggiamenti del suo giubileo di platino, e la “vittoria” di Johnny Depp nella causa per diffamazione contro la ex moglie Amber Heard, che lo aveva accusato di violenze domestiche.
Le Monde
Un focus sul sistema scolastico francese in ginocchio per “la grave penuria di insegnanti” è il tema scelto da Le Monde per la sua apertura: ci sono migliaia di posti da coprire ma i candidati sono pochi, una “crisi acuta di reclutamento” che il nuovo ministro dell’Istruzione, Pap Ndiaye dovrà affrontare con urgenza, sottolinea il giornale. A complicare la situazione, il fatto che sempre più docenti, delusi dalle condizioni di lavoro e dai bassi salari, si mettono in aspettativa per prepararsi a cambiare mestiere. A centro pagina, il cambiamento climatico, tema cui Le Monde è molto attento, con la terza puntata di un’inchiesta sugli effetti dell’iper consumismo: sotto la lente d’ingrandimento la nostra alimentazione, che “distrugge il pianeta” perché è enorme l’impatto climatico della grande produzione di carne.
Le Figaro
Il giubileo di platino della regina in apertura su Le Figaro, con un titolo sulla Gran Bretagna che “si prepara a festeggiare lo storico regno di Elisabetta”. Il tema forte della prima pagina è ancora il caos organizzativo della finale di Champions League allo Stade de France. Il ministro dell’Interno Gerard Darmanin ha riferito in Senato e ha ribadito la sua linea, addossando tutta la responsabilità ai tifosi del Liverpool giunti in soprannumero con biglietti falsi. Una versione cui, fin dal primo momento, il giornale non crede e che torna a contestare nel suo editoriale: “I francesi indignati per la disintegrazione nazionale, di cui quella serata è un sintomo, hanno ricevuto come risposta solo questo: ‘Quel che vivete, in fondo, non lo state vivendo. Quel che vedete, aprite gli occhi, non solo state vedendo’”, scrive Le Figaro, secondo cui la ricostruzione di Darmanin fa a pugni con la realtà dei fatti, di cui il pubblico dello stadio è stato testimone diretto. “Niente male per un governo ossessionato dalla lotta contro le fake news, vero?” conclude il quotidiano.
El Pais
“Le sanzioni contro la Russia accrescono la pressione sulla fragile economia europea”, titola El Pais che ha interpellato vari analisti e offre in apertura le loro valutazioni: unanime la preoccupazione che l’inflazione salvi ancora e che ciò fermi la crescita. Per Goldman Sachs, riferisce il giornale, “il rischio di una recessione a breve termine è molto maggiore per l’Ue che per gli Usa”. Di spalla, le ormai imminenti elezioni regionali in Andalusia, dove si vota il 19 giugno e ieri si è aperta ufficialmente la campagna elettorale dei candidati presidente, il popolare Juan Manuel Moreno, il socialista Juan Espadas, e l’esponente di Vox, Macarena Olona. La battaglia, scrive El Pais, è per la conquista del centro, in cui si colloca il 60% degli elettori andalusi: Moreno parte favorito, tanto da puntare a un governo monocolore, senza ripetere l’alleanza con i neofranchisti che il suo partito ha stipulato nella regione di Castiglia e Leon. Spazio anche alle selezioni per l’iscrizione nelle università, cominciate ieri in Spagna: per gli oltre 200.000 studenti che partecipano, la prima prova è stata un tema che richiedeva di commentare uno scritto di Almudena Grandes sul femminismo e le persone trans, e uno di Victor Lapuente sull’Ucraina.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
La fornitura di armi tedesche all’Ucraina è il tema di apertura della Frankfurter Allgemeine Zeitung, con le dichiarazioni del cancelliere Olaf Scholz al Bundestag. “La Germania non deve essere timida”, ha detto Scholz, che ha promesso di inviare a Kiev sistemi di difesa antiaerea, lanciarazzi e un radar specializzato nella localizzazione di artiglieria. Armi, ha sottolineato il cancelliere, “che metteranno l’Ucraina nelle condizioni di difendere città intere dagli attacchi russi”. L’intervento di Scholz, osserva la Faz, costituisce una risposta politica alle accuse rivoltegli dalla Cdu di non fare abbastanza per aiutare militarmente l’Ucraina. Risposta che, scrive il quotidiano in un editoriale, “non ha fatto interamente chiarezza sulla linea del governo sulla guerra”. A centro pagina, l’iniziativa del governo per favorire una trattativa tra le parti sociali su salari e inflazione. Tiepida la risposta dei sindacati, che pur apprezzando l’impegno di Scholz per “favorire la ricerca, assieme ai datori di lavoro, di soluzioni socialmente accettabili”, hanno sottolineato che “la contrattazione collettiva non si fa alla Cancelleria”.
China Daily
La Cina “accelererà l'attuazione di un pacchetto di misure politiche per mantenere una performance economica stabile”: questo l’indirizzo venuto dalla riunione del governo presieduta ieri dal premier Li Keqiang, che il China Daily valorizza, a conferma che il rallentamento della crescita resta un tema centrale per Pechino. Nella riunione, riferisce il giornale, è stata “sottolineata la necessità di esaminare a fondo il pacchetto di politiche e approfondire ulteriormente ogni singola misura per garantire che tutti coloro che sono ammissibili siano pienamente informati e ne traggano pieno beneficio”. Sul tavolo sono stati messi ulteriori 140 miliardi di yuan (circa 21 miliardi di dollari) per rimborsi di crediti Iva da erogare entro entro luglio, mentre le banche aumenteranno le linee di credito di altri 800 miliardi di yuan per fornire supporto finanziario alla costruzione di infrastrutture. Il quotidiano torna anche sull’allargamento della Nato a Finlandia e Svezia, per ripetere la tesi che “con il pretesto di una maggiore sicurezza, la Nato guidata dagli Stati Uniti vuole semplicemente espandere la sua influenza nel mondo e riaffermare la sua pretesa di potere globale, senza dover considerare le preoccupazioni per la sicurezza di altri stati come Russia e Cina”.
Quotidiano del Popolo
L’accelerazione del governo sulle misure di sostegno all’economia è in evidenza sul People’s Daily, edizione in inglese dell’organo ufficiale del Partito comunista cinese, che ripubblica l’articolo del China Daily titolando sull’esortazione del premier Li Keqiang a “raddoppiare gli sforzi” per sostenere la crescita. Ma il giornale insiste anche sul tema delle relazioni tra Cina e Usa, valorizzando le dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian che ha invitato gli Stati Uniti “a praticare veramente i principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti”. Pechino crede che “costruire un mondo di connettività, diversità, inclusività, sicurezza e vantaggi condivisi sia una responsabilità e un obbligo che sia la Cina che gli Stati Uniti devono assumersi”, ed è “felice di vedere gli Stati Uniti raggiungere lo sviluppo attraverso investimenti legittimi”, ha detto Zhao, che ha avvertito però Washington a “non fare della cina un nemico immaginario" e a non tentare di “contenere la Cina, interferire negli affari interni della Cina e danneggiare gli interessi della Cina”. In caso contrario, la risposta sarà “ferma”.