AGI - La diplomazia non è fatta solo di negoziati e documenti, condizioni e vertici, telefonate e compromessi, ma di scambi culturali e di comprensione reciproca: anche l'apprezzamento delle rispettive tradizioni culinarie può essere un valido strumento diplomatico.
La settimana della cucina turca nel mondo, promossa nei giorni scorsi attraverso la rete internazionale delle ambasciate di Ankara, è stata l'occasione per diffondere una tradizione di "ricette senza tempo", come recita il titolo di un libro di 400 pagine che non contiene solo ingredienti e istruzioni per preparare i piatti più tipici della tradizione, ma anche la storia e le origini della ricchissima cucina anatolica, rappresentativa delle differenti ispirazioni culinarie regionali e risultato della compresenza, nel cuore di quello che una volta era l'impero ottomano, di popoli e culture diversi.
21-27 Mayıs Türk Mutfağı Haftası kapsamında Büyükelçiliğimizde düzenlenen yemekte “Postacı” filminin değerli oyuncusu Maria Grazia Cucinotta’nın yanı sıra önde gelen Türk ve İtalyan basın mensuplarını ağırladık. pic.twitter.com/UVcPxhnm1m
— Ambasciata Turca (@TC_Roma) May 26, 2022
L'attrice Maria Grazia Cucinotta, ottima cuoca e conduttrice del programma 'L'ingrediente perfetto' su La 7, ha partecipato come ospite d'onore alla presentazione del libro all'ambasciata di Roma, con l'intenzione di riproporre al pubblico italiano, dalla sua cucina sul Tevere, alcune delle ricette del libro.
L'attenzione agli ingredienti è una caratteristica che accomuna la cucina italiana a quella turca, e soprattutto fra i piatti tipici della tradizione del sud Italia e quelli della costa mediterranea della Turchia c'è molto di simile, dalle verdure come carciofi, pomodori, zucchine e melanzane all'olio di oliva e alle erbe aromatiche.
Il "menu Istanbul" elaborato in occasione della settimana di promozione prevede involtini di foglie di vite con fichi, cuori di carciofo all'olio di oliva, sgombro al forno con verdure e la "delizia del sultano", un pure' di melanzane con bocconcini di agnello stufato.
"Nella lingua turca - ha spiegato l'ambasciatore - i nomi dei piatti sono spesso molto evocativi". Per esempio, ha aggiunto, le squisite melanzane ripiene si chiamano "dell'imam svenuto". Il dessert del menu Istanbul è invece un dolce alla zucca con tahina e noci, accompagnato da caffé rigorosamente alla turca o dal tipico bicchierino di tè, il Ciai.