AGI - A solo poche ore dalla conclusione della missione in Asia orientale del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, la Corea del Nord ha lanciato tre missili balistici nel Mar del Giappone, nella diciassettesima provocazione del regime di Kim Jong-un dall'inizio dell'anno.
Secondo i rilevamenti dell'esercito sud-coreano, tra le 6 e le 6,42 del mattino, nella tarda serata di martedì in Italia, la Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a corto raggio e un missile balistico intercontinentale (Icbm) - uno Hwasong-17, il piu' avanzato negli arsenali di Pyongyang - in una nuova violazione della moratoria auto-imposta sul lancio di missili balistici a lungo raggio e delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
A destare allarme a Seul sono, però, soprattutto i preparativi per un possibile test nucleare, che sarebbe il settimo test nella storia della Corea del Nord e il primo dal 3 settembre 2017 - il più forte mai compiuto da Pyongyang, nel pieno della crisi con gli Stati Uniti, allora guidati da Donald Trump - quando la Corea del Nord affermò di avere testato una bomba all'idrogeno.
Il regime di Kim avrebbe testato il dispositivo di detonazione, secondo quanto riferito dall'ufficio del presidente sud-coreano, Yoon Suk-yeol: l'esperimento si sarebbe tenuto in un luogo diverso da Punggye-ri, il sito dove si sono tenuti tutti i sei test nucleari finora condotti dal regime, e che la Corea del Nord dichiarò di avere smantellato nel 2018 alla presenza di giornalisti stranieri, ma non di esperti indipendenti. "La possibilità di un imminente test nucleare, nei prossimi uno o due giorni è bassa, ma dopo c'è certamente una possibilità", è stato il giudizio del vice direttore dell'Ufficio per la Sicurezza Nazionale sud-coreano, Kim Tae-hyo, che ha ammesso di non potere prevedere quando il regime di Kim possa compiere il test.
Per Seul "è probabile che lo stesso leader nord-coreano non abbia deciso" come procedere. Il numero due dell'Ufficio di Sicurezza Nazionale sud-coreano ha poi confermato le prime rilevazioni dell'esercito sud-coreano sui lanci delle scorse ore: l'Icbm lanciato oggi sarebbe uno Hwasong-17, che la Corea del Nord ha dichiarato di avere già lanciato a marzo scorso, anche se la comunità di esperti nutre molti dubbi a riguardo, mentre non sarebbero da sottovalutare i due missili balistici a corto raggio, il cui lancio avrebbe avuto lo scopo di testarne la capacità di trasportare testate nucleari.
Gli Stati Uniti hanno condannato i lanci di Pyongyang, chiedendo alla Corea del Nord di interrompere le provocazioni e tornare al dialogo, mentre il ministro della Difesa giapponese, Nobuo Kishi, ha definito "non accettabili" le recenti azioni nord-coreane, che costituiscono una "grave minaccia alla pace, alla stabilità e alla sicurezza del Giappone e della comunità internazionale". Da Pechino, invece, il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha invitato alla moderazione.
Dopo i lanci di oggi il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken ha avuto colloqui telefonici con i suoi omologhi sud-coreano (Park Jin) e giapponese (Yoshimasa Hayashi) manifestando la "seria preoccupazione" di Washington. I lanci di Pyongyang si inseriscono in un contesto di forte tensione regionale dopo la visita in Corea del Sud e Giappone di Biden. Martedì, durante l'incontro tra il presidente Usa e i leader di Australia, India e Giappone a Tokyo, per il vertice del Quad, caccia russi e cinesi hanno sorvolato i cieli nei pressi del Giappone, mentre oggi l'Esercito Popolare di Liberazione cinese ha confermato le esercitazioni di combattimento nel mare e nello spazio aereo attorno a Taiwan.
Nell'annunciare le esercitazioni, Pechino ha anche definito "ipocriti" gli Stati Uniti sulla questione dell'isola, dopo che Biden, lunedi' scorso, aveva dichiarato che gli Usa sarebbero intervenuti a difesa di Taipei, qualora si fosse trovata sotto attacco della Cina.