AGI - Tocca a Putin rimuovere il blocco su Odessa e su altri porti ucraini per permettere l'export di grano fuori dal Paese. Questa è davvero la sua responsabilità. La guerra che sta causando l'aumento dei prezzi e la scarsità di cibo non e' colpa delle sanzioni dell'Ue e della Nato ma e' diretta conseguenza della guerra di Putin". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo a una tavola rotonda al Forum economico di Davos. "Benvengano gli sforzi dell'Ue e della Nato di trovare alternative per fare uscire il grano, su strada o ferrovia, ma la strada più semplice è finire la guerra e sbloccare i porti", ha aggiunto.
Medvedev, intanto, boccia il piano italiano per la pace ma il Cremlino corregge il tiro "non l'abbiamo ancora visto". Peskov: "Speriamo che attraverso i canali diplomatici venga portato alla nostra attenzione". Per l'ex presidente russo è un "flusso di coscienza slegato dalla realta'". Il ministro degli Esteri italiano, Di Maio: "Piano allo stato embrionale ma abbiamo l'ambizione di arrivare a un accordo di pace".
Alle udienze dei processi ai combattenti ucraini di Azovstal fatti prigionieri dai russi saranno invitati anche rappresentanti di Paesi occidentali. Lo ha annunciato il capo dei separatisti filo-russi di Donetsk, Denis Pushilin. I giudici dell'amministrazione di Donetsk e le autorità russe, ha aggiunto, stanno preparando i dossier per la corte marziale.
Zelensky a Davos denuncia "mancanza unità" dell'Occidente
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato la mancanza di "unità" tra i Paesi occidentali di fronte alla guerra, a più di tre mesi dall'inizio dell'invasione russa.
"La mia domanda è: c'è in pratica un'unità in Occidente? Non la vedo", si è rammaricato durante un intervento in videoconferenza al Forum economico di Davos in Svizzera, sostenendo di "aver bisogno del supporto di un'Europa unita". "C'è unità su Svezia e Finlandia che aderiscono alla Nato"? No. Quindi l'Occidente è unito? No", ha aggiunto Zelensky.
Zelensky, fornirci armi pesanti per la stabilità del mondo
"La fornitura di armi pesanti all'Ucraina - lanciarazzi multipli, carri armati, missili antinave - è il miglior investimento per mantenere la stabilità nel mondo e prevenire molte gravi crisi che la Russia sta ancora pianificando". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo video messaggio diffuso su Telegram.
"Sono grato a tutti i partner che stanno aiutando l'Ucraina", ha detto il leader di Kiev, "ma sottolineato ancora una volta: più a lungo durera' questa guerra, maggiore sarà il prezzo da pagare per la difesa della libertà non solo dell'Ucraina ma dell'intero mondo libero"
Mosca, domani apertura di un corridoio per le navi straniere a Mariupol
Il ministero della Difesa russo ha annunciato l'apertura, da domani, di un corridoio umanitario per l'uscita in sicurezza delle navi straniere dal porto di Mariupol in direzione del Mar Nero.
"Per l'uscita sicura delle navi straniere dal porto di Mariupol dalle 08:00 del 25 maggio è stato organizzato un corridoio umanitario lungo 115 miglia e largo 2 miglia in direzione del Mar Nero", ha annunciato Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa.
"A seguito di una serie di misure adottate dalla Marina russa, il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol e' stato eliminato e si stanno adottando misure per ripristinare le infrastrutture portuali", ha affermato. A suo dire, "in sei porti - Kherson, Nikolaev, Chernomorsk, Ochakov, Odessa e Yuzhny - 70 navi straniere provenienti da 16 Stati rimangono bloccate".
Zelensky sente Michel, aiuti a Kiev e più sanzioni a Mosca
Alla vigilia della riunione straordinaria del Consiglio europeo del 30-31 maggio, è proseguito il dialogo con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Gli aiuti all'Ucraina saranno una questione trasversale. Passi coordinati per rafforzare le sanzioni, la sicurezza alimentare, la ricostruzione dell'Ucraina e l'avanzamento verso l'adesione all'Ue". Cosi' il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferisce su Twitter i contenuti del suo colloquio con Michel.
On the eve of the special meeting of the European Council on May 30-31, continued dialogue with @eucopresident Charles Michel. Aid to Ukraine will be a cross-cutting issue. Coordinated steps to strengthen sanctions, food security, rebuild Ukraine and move towards #EU membership.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 24, 2022
Soros scrive a Draghi, la Ue più forte di Mosca sul gas
Nel solito incontro con i giornalisti a margine del World Economic Forum il finanziere e filantropo George Soros ha reso noto che ha scritto una lettera al premier italiano, Mario Draghi, in cui sottolinea che l'Europa, che è proprietaria dei gasdotti, ha in realtà una posizione di forza maggiore rispetto alla Russia.
Zelensky, prima tornare ai confini pre-invasione, poi i colloqui
L' Ucraina tornerà ai colloqui con la Russia solo dopo che Mosca avrà restituito i territori conquistati dopo il 24 febbraio. Lo ha dichiarato il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, spiegando le sue condizioni per negoziati di pace in un'intervista alla testata giapponese NHK, rilanciata dall'agenzia Unian.
"Vogliamo riportare il nostro territorio ai confini pre-24 febbraio. Solo dopo potremo sederci al tavolo delle trattative", ha detto Zelensky, aggiungendo che senza la liberazione dei territori 'occupati' dalle truppe russe in questi tre mesi di ostilità, i colloqui di cessate il fuoco con la Russia "saranno difficili".
Il leader di Kiev ha ribadito che Donbass e Crimea sono ucraine ma ha ammesso che ora il compito principale è la liberazione dei territori occupati dopo il 24 febbraio, data di inizio dell'invasione delle truppe di Mosca.
Kiev, le battaglie in Donbass decideranno il destino del Paese
Le battaglie che si combattono sul fronte orientale ucraino potrebbero determinare il futuro del Paese. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, in un briefing televisivo, rilanciato dal Guardian.
"Stiamo osservando la fase più attiva dell'aggressione su vasta scala che la Russia ha dispiegato contro il nostro Paese", ha detto il portavoce, "la situazione sul fronte (orientale) è estremamente difficile, perché forse proprio ora lì si sta decidendo il destino di questo Paese".
Kiev, alcuni partner ci suggeriscono di consegnarci
"Alcuni dei nostri partner ci consigliano ancora di consegnarci agli aggressori per salvare vite e vengono proposti negoziati sulle cosiddette 'contese territoriali'", ma "come facciamo a credere" a questa soluzione "quando la Russia ha dimostrato la volontà di distruggere completamente l'Ucraina?". Lo ha dichiarato Andrii Yermak, capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al Forum economico di Davos. "L'Ucraina non ha alcuna contesa territoriale con la Russia", che "ha semplicemente provato ad occupare ed annettere illegalmente i territori ucraini", ha aggiunto Yermak.
Timmermans, le aziende facciano di più contro l’aumento dei prezzi dell’energia
Le aziende energetiche devono fare di piu' per dare una risposta ai costi crescenti dell'energia che stanno causando una crisi nei Paesi piu' poveri. Lo ha detto a Bloomberg il vice presidente della Commissione Ue con delega per il Green Deal, Frans Timmermans, a margine dei lavori del World Economic Forum. Una mancata azione da parte loro, ha sottolineato Timmermans, potrebbe mettere a rischio il sostegno alla transizione energetica.
Svezia, “Proposta italiana per la pace? In questa fase bisogna fare attenzione”
Cosa pensa della proposta italiana per la pace in Ucraina? "Dovremmo essere molto attenti in questa fase. Ora serve sostenere il popolo ucraino che è sotto attacco e che ha il diritto di mantenere il suo territorio". Così il ministro delle Finanze svedese, Mikael Damberg, rispondendo a una domanda in una conferenza stampa al World Economic Forum. Damber ha tuttavia osservato che ci sarà anche il tempo per ragionare e negoziare.
Governatore, impossibile evacuare i civili da Severodonetsk
È "troppo tardi" per evacuare le migliaia di civili rimasti nella città ucraina di Severodonetsk assediata dai russi. L'allarme è stato lanciato dal governatore regionale di Lugansk Sergiy Gaidai su Telegram. Circondata su tre lati dalle forze russe che hanno tentato di completarne l'accerchiamento, Severodonetsk e i villaggi ad Ovest rispetto alla città sono stati oggetto d'intensi bombardamenti negli ultimi giorni. Si ritiene che siano 15 mila i civili rimasti in città e nascosti nei rifugi.
"A questo punto non dirò più evacuate, ma rimanete nei rifugi. Perché una tale densità di bombardamenti non ci permetterà di andare a prendere le persone", ha scritto Gaidai.
Mosca, terminato lo sminamento del porto di Mariupol
Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver completato lo sminamento del porto di Mariupol e delle sue acque. "Gli specialisti della Flotta del Mar Nero e gli ingegneri militari hanno completato lo sminamento del territorio del porto di Mariupol", si legge nella nota del ministero della Difesa.
"I canali di avvicinamento e le aree delle acque interne sono stati liberati da navi affondate e altri ostacoli alla navigazione", aggiunge Mosca, "il porto e' stato smilitarizzato". Il ministero della Difesa ha riferito che nel porto di Mariupol sono stati disinnescati oltre 12 mila oggetti esplosivi.
La Russia vieta l'ingresso a 154 membri della Camera Lord del Regno Unito
Il ministero degli Esteri russo ha deciso di vietare l'ingresso in Russia a 154 membri della Camera dei Lord del Parlamento britannico come rappresaglia per le sanzioni contro i senatori russi sull'Ucraina. "In risposta alla decisione presa a marzo dal governo britannico di inserire quasi tutti i membri del Consiglio della Federazione russa in una lista di sanzionati, su base reciproca, verranno introdotte sanzioni personali contro 154 membri della Camera dei Lord", si legge in una nota.
Il Regno Unito smentisce piani per invio navi guerra a difesa mercantili del grano
Il Regno Unito non ha in programma di inviare navi da guerra della Royal Navy nel Mar Nero per proteggere i mercantili che trasportano grano ucraino e fornire un corridoio protetto da Odessa attraverso il Bosforo, come rivelato dal Times. Lo ha precisato un portavoce di Downing Street, citato dal Guardian. Secondo il Times l'operazione comporterebbe una "coalizione di volenterosi" per fornire navi per sdoganare il porto. "Continueremo a lavorare intensamente con i partner internazionali per trovare il modo di riprendere l'esportazione di grano dall'Ucraina", ha assicurato il portavoce.
Shoigu, abbiamo rallentato l'avanzata per evitare vittime
Le forze armate russe hanno "deliberatamente" rallentato la loro avanzata in Ucraina per evitare vittime civili. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, durante una riunione del Consiglio dei ministri della Difesa dell'Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva, riporta la Tass.
"Le forze armate russe, a differenza di quelle ucraine, non colpiscono le infrastrutture civili dove potrebbero trovarsi i civili. Le postazioni di tiro e le strutture militari nemiche identificate sono colpite da armi di precisione", ha affermato Shoigu. Il ministro ha dichiarato che viene dichiarato un regime di silenzio per consentire l'uscita dei residenti dagli insediamenti circondati e vengono creati corridoi umanitari, il che rallenta la velocità dell'offensiva. "Ma questo viene fatto deliberatamente per evitare vittime civili", ha spiegato Shoigu.
Ue, approvare pacchetto sanzioni senza altro ritardo
"Riteniamo che sia importante andare avanti con l'adozione del sesto pacchetto senza altri ritardi. Siamo già a diversi settimane di discussione". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, rispondendo a una domanda sulla lettera del premier ungherese, Viktor Orban, in cui chiede di non discutere dell'embargo al petrolio russo al vertice che si terra' lunedi' e martedi'. "Sappiamo che ci sono preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza degli approvvigionamenti e stiamo lavorando su queste preoccupazioni", ha aggiunto Dombrovskis.
Kissinger, "Kiev ceda porzioni di territorio"
L'ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, è convinto che il governo di Kiev dovrebbe rinunciare a una parte del suo territorio per la pace; e che l'Occidente dovrebbe guardarsi dal voler infliggere una sconfitta schiacciante alla Russia perché questo avrebbe conseguenze disastrose per la stabilità a lungo termine dell'Europa.
Diplomatico navigato, artefice del riavvicinamento tra Stati Uniti e Cina durante la Guerra Fredda, Kissinger ha parlato a Davos. "I negoziati devono iniziare nei prossimi due mesi prima che si creino sconvolgimenti e tensioni che non saranno facilmente superati", ha osservato. "Idealmente, la linea di demarcazione dovrebbe essere un ritorno allo status quo ante. Proseguire la guerra oltre quel punto non riguarderà la libertà dell'Ucraina, ma una nuova guerra contro la stessa Russia". Kissinger ha ricordato al World Economic Forum che la Russia e' stata una parte essenziale dell'Europa per 400 anni ed è stata il garante dell'equilibrio di potere in Europa nei momenti critici. I leader europei non dovrebbero perdere di vista le relazioni a lungo termine, nè dovrebbero rischiare di spingere la Russia in un'alleanza permanente con la Cina.
"Spero che gli ucraini sappiano abbinare la saggezza all'eroismo che hanno mostrato", ha proseguito, aggiungendo che il ruolo del Paese è quello di essere uno Stato cuscinetto neutrale piuttosto che la frontiera dell'Europa. "L'Ucraina avrebbe dovuto essere un ponte tra l'Europa e la Russia, ma ora, man mano che le relazioni si stanno riformulando, potremmo entrare in una situazione in cui la linea di demarcazione è ridisegnata e la Russia è completamente isolata. Siamo in una situazione in cui la Russia potrebbe allontanarsi completamente dall'Europa e cercare una alleanza permanente altrove. Ciò potrebbe portare a distanze diplomatiche come nella Guerra Fredda, riportandoci indietro di decenni".
Blinken e Kuleba discutono di armi e sblocco dell'export
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha riferito su Twitter di aver avuto una nuova conversazione con l'omologo statunitense, Antony Blinken, durante la quale sono stati discussi l'invio di armi pesanti a Kiev e il disincagliamento delle esportazioni, in particolare di cereali, che non possono essere consegnate per via del blocco dei porti dovuto alle ostilità con la Russia. "Ho parlato col segretario Blinken per ringraziare gli Usa per il ferreo supporto all'Ucraina", ha scritto Kuleba, "più armi, incluse quelle pesanti, sono in direzione dell'Ucraina". "Abbiamo anche discusso maniere di sbloccare le esportazioni ucraine e assicurare la sicurezza alimentare globale".
Mariupol, 200 cadaveri tra le macerie di un edificio crollato
Ennesima macabra scoperta in Ucraina: sono stati trovati circa 200 cadaveri in avanzato stato di decomposizione tra le macerie di un edificio crollato a Mariupol. Lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco della devastata città portuale, Petro Andriushchenko.
Secondo la fonte, quando i residenti locali si sono rifiutati di raccogliere e imballare i corpi delle vittime, il ministero russo per le emergenze ha abbandonato il sito: "I cadaveri sono rimasti al loro posto e ora un fetore permea le macerie parzialmente smantellate a una distanza di quasi un isolato". È di fatto "un obitorio improvvisato". Andriushchenko ha anche aggiunto che in città "le procedure di seppellimento dei corpi dai cortili dei complessi residenziali si è sostanzialmente interrotto".
Di Maio, al lavoro con partner Ue e Nato per la tregua
L'Italia "e' impegnata in prima linea per una soluzione diplomatica. Stiamo lavorando fianco a fianco con i nostri principali partner e alleati, in ambito UE e NATO, per favorire il negoziato, raggiungere un cessate il fuoco che possa porre le basi per un futuro accordo di pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine di un incontro con il collega croato, Gordan Grli-Radman, durante il quale, oltre che sulle relazioni bilaterali fra i due vicini, si sono "naturalmente confrontati anche sulla crisi ucraina".
"Ho anche ribadito al ministro l'importanza che l'Italia attribuisce all'impegno di eliminare al piu' presto la dipendenza dell'UE dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russo. La collaborazione con la Croazia nel settore energetico presenta un grande potenziale che ci aiutera' a raggiungere tale obiettivo", ha aggiunto.
Di Maio, crisi Ucraina rende urgente l'allargamento dei Balcani
Il conflitto in Ucraina ha reso "ancora più urgente" la priorità di allargare l'Unione europea ai Balcani Occidentali. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine dell'incontro con il suo omologo croato Gordan Grli-Radman. "Desidero ringraziare nuovamente la Croazia per il contributo dato in tale direzione in occasione della sua Presidenza dell'Unione Europea nel 2020", ha premesso il capo della Farnesina. "È fondamentale dare concretezza a questa prospettiva per la stessa credibilità dell'Unione Europea. L'integrazione rappresenta la strada maestra per la definitiva stabilizzazione di questa regione, strategica per i nostri Paesi".
Peskov, non abbiamo ancora visto piano pace italiano
Il Cremlino non ha ancora avuto modo di vedere il piano di pace per l'Ucraina proposto dall'Italia. Lo ha dichiarato, riporta Tass, il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. "No, non lo abbiamo ancora visto, speriamo che attraverso i canali diplomatici venga portato alla nostra attenzione e saremo in grado di esaminarlo", ha spiegato Peskov ai cronisti.
Stoltenberg, Putin costretto a ritirarsi da Kiev
Il presidente russo Vladimir Putin "non ha raggiunto il suo obiettivo strategico in Ucraina. Il piano era di prendere Kiev, di decapitare il governo e di controllare il Paese. È stato forzato a ritirare le sue forze da Kiev e dal nord del Paese, le forze russe sono state respinte dalla regione di Kharkiv e l'offensiva in Donbass sta procedendo molto lentamente". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento al Forum economico di Davos. "Non posso predire il risultato della guerra, nessuno può farlo, ma la sola cosa e' che la Russia non ha raggiunto il suo obiettivo in Ucraina. Questo piano doveva essere una operazione militare breve, e' una guerra lunga e costosa per la Russia".
Stoltenberg, Putin vuole meno Nato, ne avrà di più
Il presidente russo, Vladimir Putin, "voleva meno Nato ai suoi confini e per questo ha iniziato una guerra. Ora invece avrà più Nato alle frontiere e più membri dell'alleanza". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento al Forum economico di Davos. "A dicembre il presidente Vladimir Putin ha presentato un ultimatum alla Nato: chiedeva una trattato legalmente vincolante per riscrivere l'architettura della sicurezza in Europa, per ristabilire sfere di influenza e forzare la Nato a ritirarsi dalla parte orientale della sua alleanza e a terminare l'allargamento", ha ricordato il segretario generale nel suo discorso.
Shoigu, avanti fino al raggiungimento degli obiettivi
"Nonostante l'assistenza su larga scala dell'Occidente al regime di Kiev e la pressione delle sanzioni sulla Russia, continueremo l'operazione militare speciale (in Ucraina, nda) fino al completamento di tutti i compiti". Lo ha affermato, il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, in una riunione del Consiglio dei ministri della Difesa dell'Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva, riporta la Tass.
Shoigu, reale minaccia che l'Ucraina sviluppi armi nucleari
"Esiste una reale minaccia che l'Ucraina sviluppi armi nucleari e gli strumenti per lanciarle". Lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, in una riunione del Consiglio dei ministri della Difesa dell'Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva, riporta la Tass.
"Sul suo territorio è stata costituita una rete di oltre trenta laboratori biologici coinvolti nel programma biologico militare statunitense. È documentato che la ricerca è stata condotta in segreto, in violazione degli obblighi internazionali", ha aggiunto Shoigu, il quale ha ribadito che "la Russia è stata costretta a lanciare un'operazione militare speciale per proteggere le persone dal genocidio e garantire uno status neutrale e libero dal nucleare per l'Ucraina".
Stoltenberg, attacco in linea con il modello Russia
"L'attacco russo all'Ucraina fa parte di un modello che dura da anni dove Mosca usa la sua forza militare per ottenere risultati politici". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento al Forum economico di Davos. "L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è stata una della aggressioni armate più previste della storia" e "la Nato ha reso pubbliche per mesi le informazioni di intelligence sui piani di invasione di Putin", ha aggiunto Stoltenberg.
Medvedev, piano pace italiano puro flusso coscienza
Il piano di pace italiano per l'Ucraina "è un puro flusso di coscienza slegato dalla realtà" e i suoi autori sembrano essersi basati su "giornali provinciali" e "menzogne ucraine". Lo ha dichiarato, secondo le agenzie stampa russe, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev. L'ex presidente russo ha sottolineato che "l'idea di una completa autonomia della Crimea come parte dell'Ucraina sarebbe causa di una guerra a pieno titolo".
Stoltenberg, sostenere Ucraina e prevenire l'escalation
"La Nato ha due obiettivi: sostenere l'Ucraina e prevenire l'escalation di questa guerra". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento al Forum economico di Davos.
Zakharova, dittatura liberale dell'Occidente contro ogni forma di civiltà
L'Occidente ha instaurato una "dittatura liberale" che ha come obiettivo distruggere ogni forma di civiltà. Lo ha dichiarato, riporta Tass, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante una conferenza. La portavoce ha ripreso cosi' l'espressione utilizzata ieri dal ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, secondo il quale l'Occidente si comporta "come una dittatura".
Zakharova ha rivendicato l'opposizione di Mosca "alla terribile e assolutamente criminale dittatura del liberalismo" e ha auspicato che tutto il mondo abbia la forza di opporvisi.
von der Leyen, Mosca usa l'export di grano per ricattare
A causa del blocco delle esportazioni di grano dall'Ucraina imposto dall'invasione russa "i prezzi del pane in Libano sono aumentati del 70% e le spedizioni di cibo da Odessa non sono riuscite a raggiungere la Somalia". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum economico di Davos. Inoltre, "la Russia sta ora accumulando le proprie esportazioni di cibo come una forma di ricatto, trattenendo le forniture per aumentare i prezzi globali o scambiando grano in cambio di sostegno politico. Questo è: usare la fame e il grano per esercitare il potere", ha evidenziato von der Leyen.
von der Leyen, la Russia sta bombardando depositi grano
"L'artiglieria russa sta deliberatamente bombardando i depositi di grano in tutta l'Ucraina. E le navi da guerra russe nel Mar Nero stanno bloccando le navi ucraine piene di grano e semi di girasole". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum economico di Davos. "Le conseguenze di questi atti vergognosi sono sotto gli occhi di tutti", ha aggiunto la presidente. "I prezzi globali del grano sono alle stelle. E sono i Paesi fragili e le popolazioni vulnerabili a soffrirne di più", ha sottolineato von der Leyen.
Von der Leye, Putin minaccia l'ordine internazionale
"Il copione dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina arriva direttamente da un altro secolo. Trattare milioni di persone non come esseri umani ma come popolazioni senza volto da spostare o controllare, o porre come cuscinetto tra le forze militari. Cercando di calpestare le aspirazioni di un'intera nazione con i carri armati".
Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Forum economico di Davos. "Questa non è solo una questione di sopravvivenza dell'Ucraina. Non è solo una questione di sicurezza europea. Questo mette in discussione il nostro intero ordine internazionale. Ed è per questo che contrastare l'aggressione russa è un compito dell'intera comunità globale", ha aggiunto.
Patrushev, nessuna scadenza per l'operazione militare in Ucraina
Non c'è nessuna scadenza per la cosiddetta "operazione militare speciale" della Russia in Ucraina. Lo ha chiarito in un'intervista ad 'Argomenti e fatti' il Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Nikolai Patrushev, riporta la Tass. "Il nazismo deve essere sradicato al 100%, o alzerà la testa in pochi anni, e in una forma ancora più brutta", ha detto Patrushev.
Von der Leyen, l'Ucraina deve vincere questa guerra
"L'Ucraina deve vincere questa guerra. E l'aggressione di Putin deve essere un fallimento strategico. Faremo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a prevalere e riprendere il futuro nelle loro mani. Per la prima volta nella nostra storia, l'Unione europea fornisce aiuti militari a un paese sotto attacco. Stiamo mobilitando il nostro pieno potere economico". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Forum economico di Davos. "Le nostre sanzioni e l'auto-sanzione da parte delle stesse aziende stanno prosciugando l'economia russa e la macchina da guerra del Cremlino. I nostri Stati membri si prendono cura di sei milioni di rifugiati ucraini e otto milioni di sfollati interni. E parallelamente, l'Ucraina ha bisogno di un sostegno diretto al bilancio ora per mantenere l'economia in funzione", ha aggiunto. "Pensioni, stipendi, servizi di base. Abbiamo proposto oltre 10 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria, il più grande pacchetto di assistenza macrofinanziaria mai concepito dall'Unione europea per un paese terzo. Anche altri Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, stanno facendo del loro meglio. Si tratta di un'operazione di soccorso economico senza precedenti nella storia recente", ha evidenziato von der Leyen.
Mosca, al via lo sminamento del mare di Azov attorno a Mariupol
L'esercito russo ha cominciato lo sminamento del tratto del mare di Azov di fronte al porto di Mariupol. Lo ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca.
Biden, ho discusso con Modi gli effetti dell'invasione russa
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha discusso con il primo ministro indiano, Narendra Modi, "gli effetti in corso dell'invasione brutale e non giustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina e le conseguenze che ha sull'intero ordine mondiale". Lo ha affermato lo stesso Biden in una dichiarazione trasmessa via video con a fianco Modi, con il quale ha avuto un colloquio bilaterale a margine del vertice 'Quad' in corso a Tokyo.
Mosca sarà "obbligata a rispondere" all'espansione delle infrastrutture della Nato
La Russia percepirà l'espansione delle infrastrutture militari della Nato in Finlandia e Svezia come una minaccia diretta e sarà obbligata a rispondere: lo ha ricordato Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo.
"La Nato non è un blocco militare difensivo, ma aggressivo, il cui ingresso implica il trasferimento automatico di una parte significativa della sua sovranità a Washington. In caso di espansione dell'infrastruttura militare dell'Alleanza sul territorio della Finlandia e la Svezia, la Russia lo percepirà come una minaccia diretta alla propria sicurezza e sarà obbligata a rispondere", ha detto Patrushev in un'intervista al quotidiano Argumenty i Fakty.
Londra studia come fare per portare il grano fuori dall'Ucraina
È "assolutamente essenziale" riprendere le esportazioni di grano dall'Ucraina per non rischiare fame e carestia e sono allo studio "tutte le varie opzioni" per realizzare l'operazione. Lo ha detto il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, secondo l'agenzia Reuters, aggiungendo di aver avuto diversi incontri la scorsa settimana con la controparte ucraina per capire come realizzare l'obiettivo.
Kuleba, 580 aziende straniere operano ancora in Russia
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sostiene che sono ancora 580 lee aziende straniere pienamente attive in Russia, nonostante le sanzioni. Secondo la stampa di Kiev, Kuleba ha sottolineato che, mentre 1.439 società hanno lasciato la Russia, tutti gli altri sono "al lavoro, come al solito".
Per gli 007 britannici i successi russi nel Donbass sono solo "localizzati"
La Russia ha aumentato l'intensità delle sue operazioni nel Donbass, ma ha ottenuto finora successi solo "localizzati" grazie alla resistenza ucraina e comunque se la linea del fronte del Donbass si dovesse spostare più a ovest, questo allungherà estenderà le linee di comunicazione russe e "probabilmente vedrà le sue forze affrontare ulteriori difficoltà di rifornimento logistico". È questa l'analisi della situazione sul campo in Ucraina, secondo l'intelligence britannica.
Microsoft collaborerà a svelare i crimini russi in Ucraina
MIcrosoft collaborera con le autorità ucraine nella documentazione dei crimini di guerra dei russi. Lo ha scritto su Telegram il ministro alla traformazione digitale Mykhailo Fedorov dopo un incontro a Davos con il presidente della società Usa, Brad Smith. "Il nostro governo collaborerà con Microsoft per documentare i crimini di guerra della Russia. E Xbox verrà lanciato ufficialmente in Ucraina. Infine, avremo account ucraini e, nelle console, la lingua ucraina", scrive Fedorov.
Missili russi danneggiano una ferrovia nel Dnipropetrovsk
Missili russi hanno danneggiato gravemente l'infrastruttura ferroviaria nell'Oblast di Dnipropetrovsk. Il governatore dell'Oblast di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, ha dichiarato che i quattro missili che hanno colpito la regione hanno causato gravi danni e non si può dire quando potrà riprendere il traffico.
Ci sono 19 nuovi centri comando russi a Kherson e Zaporizhzhia
Le forze russe istituiscono centri di comando negli oblast di Kherson e Zaporizhzhia. Nel tentativo di controllare ulteriormente la popolazione locale, scrive il Kiev Indipendent, sono stati istituiti 19 centri di comando russi. Lo ha annunciato il portavoce dell'Amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, Ivan Ariefiev.