AGI - Mentre gli ultimi difensori di Mariupol continuano ad arrendersi, le forze di Mosca si preparano alla battaglia per Severodonetsk, nel Lugansk. Le truppe russe stanno cercando di sfondare vicino a Popasna in direzione della città che, dopo la proclamazione della repubblica popolare di Lugansk nel 2014, è diventato il centro amministrativo dell'area della regione non ancora in mano ai separatisti.
Le forze russe potrebbero "raddoppiare i loro sforzi" per questa battaglia, "in parte per prevenire le critiche che stanno emergendo" in Russia per gli errori commessi durante l'operazione in Ucraina, sottolinea l'Institute for the Study of War (Isw), a proposito dei limitati progressi dell'offensiva a Sud Est.
Nell'intera area del Donbass, che comprende anche il Donetsk, le forze russe stanno conducendo "offensive lungo tutta la linea di contatto", ha avvertito il ministero della Difesa di Kiev. Lo stato maggiore ucraino ha segnalato "l'intensificazione dei bombardamenti sulla popolazione civile".
Il governatore del Lugansk, Sergiy Gaidai, ha comunicato oggi l'uccisione di quattro residenti e il ritrovamento di due corpi nel villaggio di Pryvillia. Altre sette persone, secondo le autorità regionale, sono morte nel Donetsk.
L'Isw segnala inoltre un'intensificazione del fuoco di artiglieria sulle installazioni di confine ucraine nelle regioni di Chernihiv e Sumy, a Nord, nelle ultime settimane, con 70 attacchi solo nella giornata di ieri.
Rimane sotto tiro anche Odessa, nella cui regione "un altro missile è stato lanciato dalle acque del Mar Nero", afferma un funzionario del distretto meridionale ucraino, spiegando che non ci sono stati danni "significativi" a cose o persone. La guerra sta entrando in una "fase prolungata", ha avvertito il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov.
Nell'acciaieria Azovstal di Mariupol rimane trincerato ancora un migliaio di soldati ucraini, ha riferito il leader dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin. Secondo Mosca, da lunedì si sono arresi 959 combattenti che si trovavano nell'ultima roccaforte dei difensori della città.
In mattinata il ministero della Difesa russo aveva indicato che "nelle ultime 24 ore 694 combattenti, di cui 29 feriti, sono stati fatti prigionieri" e che "dal 16 maggio, 959 combattenti, di cui 80 feriti, sono stati fatti prigionieri". Secondo il ministero, 51 feriti sono stati ricoverati in ospedale a Novoazovsk, località sotto il controllo dei russi e dei loro alleati separatisti.
Il ministero non ha fornito indicazioni sulla sorte riservata a questi prigionieri, mentre le autorità russe hanno più volte indicato di considerare almeno alcuni di loro non come soldati ma come combattenti neonazisti.
Secondo Pushilin, "tutti coloro che sono in buona salute sono in custodia cautelare nella colonia di Elenovskaya". "Per quanto riguarda i criminali di guerra e coloro che sono nazionalisti, se hanno deposto le armi, spetterà al tribunale decidere il loro destino", ha aggiunto il leader separatista in una conferenza stampa organizzata nella città portuale, semidistrutta dai bombardamenti.
E il fuoco dell'artiglieria russa, riferisce lo stato maggiore ucraino, non avrebbe smesso di martellare l'acciaieria, allo scopo di mantenere il blocco delle unità di Kiev. Le strade di Mariupol, in cui sono dispiegate bandiere russe, oggi erano deserte, ha osservato un giornalista dell'Afp, che ha visto solo trenta auto in fila a una stazione di servizio. Secondo i residenti l'elettricità, che manca dal 3 marzo, non è stata ancora ripristinata.
Il Canada vieterà a Putin e agli oligarchi di entrare nel Paese
Il Canada impedirà al presidente russo Vladimir Putin di entrare nel Paese; al suo ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e ai suoi parenti, così come ad altri alti funzionari e oligarchi russi che sono stati sanzionati dal Paese. Lo ha annunciato il governo canadese. Il ministro della pubblica sicurezza canadese Marco Mendicino ha spiegato in una dichiarazione che il governo modificherà le leggi sull'immigrazione del paese per impedire l'ingresso nel di persone sanzionate da Ottawa. In risposta all'invasione russa dell'Ucraina, il Canada ha imposto sanzioni economiche a Putin, Lavrov, alle loro figlie e ad altri parenti stretti.
A Kiev si apre il primo processo per i crimini di guerra
È iniziato a Kiev il primo processo per crimini di guerra dall'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Imputato un soldato russo accusato di avere ucciso un civile disarmato. Il processo, che dovrebbe essere seguito da molti altri, metterà alla prova il sistema giudiziario ucraino in un momento in cui anche le istituzioni internazionali stanno conducendo le proprie indagini sugli abusi commessi dalle forze russe. Vadim Shishimarin, 21 anni, comparirà al tribunale distrettuale di Solomyansky di Kiev per la morte di un uomo di 62 anni nel nord-est dell'Ucraina il 28 febbraio. Accusato di crimini di guerra e omicidio premeditato, il soldato di Irkutsk in Siberia rischia l'ergastolo. "Capisce di cosa è accusato", ha detto all'Afp il suo avvocato Viktor Ovsiannikov, senza rivelare il caso per la difesa. Le autorità ucraine affermano che sta collaborando con gli investigatori e ammettendo i fatti dell'incidente avvenuto appena quattro giorni dopo l'inizio dell'invasione russa. I pubblici ministeri hanno detto che Shishimarin era al comando di un'unità in una divisione di carri armati quando il suo convoglio è stato attaccato. Lui e altri quattro soldati hanno rubato un'auto e, mentre stavano viaggiando vicino al villaggio di Shupakhivka nella regione di Sumy, hanno incontrato un uomo di 62 anni in bicicletta. "Uno dei soldati ha ordinato all'imputato di uccidere il civile in modo che non lo denunciasse", ha detto l'ufficio del pubblico ministero. Shishimarin ha quindi sparato con un fucile d'assalto Kalashnikov dal finestrino del veicolo e "l'uomo è morto sul colpo, a poche decine di metri da casa sua", hanno aggiunto in una nota.
Un anno senza gare per il ginnasta russo che sfoggiava la 'Z'
Un ginnasta russo che sfoggiava il simbolo dell'invasione dell'Ucraina da parte del suo paese su un podio di medaglie e' stato bandito dalle competizioni per un anno, come deciso da una giuria disciplinare. La canotta di Ivan Kuliak aveva la lettera "Z" in primo piano mentre si trovava accanto all'ucraino Kovtun Illia, medaglia d'oro a un evento di Coppa del Mondo a Doha a marzo. Una commissione disciplinare della Gymnastics Ethics Foundation (Gef) ha rilevato che Kuliak ha violato le regole della Federazione internazionale di ginnastica (Fig), l'organo di governo dello sport. "Il signor Kuliak non è autorizzato a partecipare a nessun evento o competizione della Fig o organizzata da una federazione membro della Fig", ha affermato la Gef. Kuliak deve anche restituire la sua medaglia di bronzo e un premio in denaro di 500 franchi svizzeri.
Intelligence Gb, per russi signicativi problemi di risorse
I russi continuano ad avere "significativi problemi di risorse in Ucraina", che "probabilmente contribuiscono a un comando disunito che continua a ostacolare le operazioni della Russia". Lo rileva l'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica sul conflitto in corso in Ucraina, arrivato al suo 84esimo giorno.
Nonostante le forze russe abbiano assediato Mariupol per oltre 10 settimane, la ferma resistenza ucraina ha ritardato la capacità della Russia di ottenere il pieno controllo della città, fa notare Londra.
La resistenza delle truppe di Kiev, ribadisce il bollettino, ha frustrato i primi tentativi dell'esercito di Mosca di catturare una città chiave e ha inflitto costose perdite di personale tra le forze russe. Nel tentativo di superare la resistenza ucraina, la Russia ha fatto un uso significativo di personale ausiliario, incluso il dispiegamento di forze cecene, probabilmente composte da diverse migliaia di combattenti concentrati principalmente nei settori di Mariupol e Lugansk.
Le forze cecene nella zona di Mariupol, spiega l'intelligence britannica, probabilmente sono costituite sia da volontari che da unità della Guardia nazionale, di solito preposte alla sicurezza del leader ceceno, Ramazan Kadyrov. Kadyrov probabilmente mantiene uno stretto controllo personale dello schieramento, mentre suo cugino Adam Delimkhanov ha probabilmente agito come comandante sul campo ceceno a Mariupol.
Il dispiegamento in combattimento di personale così disparato dimostra i significativi problemi di risorse della Russia in Ucraina e probabilmente contribuisce al fatto che il comando delle operazioni appaia disunito, fattore che continua a ostacolare le operazioni della Russia in Ucraina, concludono gli 007 militari di Londra.
Parlamento russo valuta l'uscita di Mosca da Oms e Wto
La Russia potrebbe decidere di uscire da una serie di organizzazioni internazionali tra cui l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e l'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto). Secondo quanto riferito dal vicepresidente della Duma, Piotr Tolstoy, il ministero degli Esteri ha inviato alla Camera bassa del Parlamento russo un elenco di accordi da cui valutare il ritiro.
"Intendiamo esaminarlo insieme al Consiglio della Federazione", il Senato, ha spiegato il deputato del partito di governo Russia Unita. "La Russia si è ritirata dal Consiglio d'Europa, ora il prossimo passo è ritirarsi dall'Oms e dal Wto, che hanno trascurato tutti gli obblighi nei confronti del nostro Paese", ha aggiunto Tolstoy. "C'è del lavoro da fare per rivedere i nostri obblighi internazionali, i trattati, che oggi non portano benefici, ma danni diretti al nostro Paese", ha concluso il parlamentare.
Finlandia e Svezia consegnano la richiesta di adesione alla Nato
Gli ambasciatori di Finlandia e Svezia, Klaus Korhonen e Axel Wernhoff, hanno formalmente presentato la richiesta di adesione all'Alleanza al segretario generale, Jens Stoltenberg, oggi nel quartier generale della Nato a Bruxelles.
Stoltenberg, oggi passo storico per Finlandia e Svezia
"Oggi è un buon giorno in un momento cruciale per la nostra sicurezza. Grazie molte per aver presentato la richiesta di adesione per Finlandia e Svezia. Ogni Nazione ha il diritto di scegliere il proprio percorso". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ricevendo la richiesta formale di adesione all'Alleanza da parte degli ambasciatori di Finlandia e Svezia. "Entrambi aveva fatto la vostra scelta, seguendo un percorso democratico. E io accolgo calorosamente la richiesta di adesione da parte di Finlandia e Svezia", ha aggiunto. "Voi siete i nostri partner e la vostra adesso alla Nato aumenterà la nostra sicurezza comune. Le richieste che avete presentato oggi sono un passo storico, gli alleati valuteranno ora i prossimi passaggi di questo cammino verso la Nato", ha continuato Stoltenberg. "Gli interessi della sicurezza di tutti gli alleati devono essere presi in considerazione e siamo determinati di affrontare tutte le questioni e giungere a rapide conclusioni", ha assicurato Stoltenberg. "Tutti gli alleati sono d'accordo sull'importanza dell'allargamento della Nato, che dobbiamo stare insieme e siamo tutti d'accordo che questo e' un momento storico", ha evidenziato il segretario generale.
Mosca, su resa Azovstal da Zelensky solo "propaganda"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito "bugie" e "propaganda" le valutazioni del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sulla resa dei militari all'acciaieria Azovstal di Mariupol.
Zelensky ora chiama "operazione umanitaria ucraina" quello che e' il ritiro dei combattenti dal territorio dell'Azovstal, che la Russia ha proposto di svolgere proprio in questo formato.
"È con queste dichiarazioni che dimostrano le loro bugie e la propaganda che hanno usato per tutto questo tempo", ha detto Zakharova parlando a radio Sputnik. "Far passare il ritiro dei militari, offerta dalla Russia per diverse settimane, come un'operazione speciale di natura umanitaria mostra al mondo intero come hanno imparato a mentire negli ultimi anni, sotto la guida principalmente degli Usa e, in generale, specialisti della Nato".
Kiev, almeno 28.300 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra
Sono almeno 28.300 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra, secondo l'esercito di Kiev che ha pubblicato l'ultimo bollettino sulle perdite di truppe e mezzi subite dall'esercito di Mosca. Kiev sostiene, tra le altre cose, di aver distrutto 1.251 carri armati russi, 3.043 veicoli blindati, 586 pezzi di artiglieria, 102 missili da crociera e 13 navi da guerra.
Kiev, ancora molti dentro l'acciaieria Azovstal evacuazione non finita
"Ci sono ancora molte persone dentro l'Azovstal e i negoziati per farle uscire da lì sono ancora in corso". Lo ha dichiarato la viceministro della Difesa ucraina, Hanna Maliar, alla Bbc, specificando che in generale l'operazione di evacuazione verrà considerata terminata solo quando "i difensori di Mariupol saranno evacuati in territori sotto il controllo ucraino".
Mosca, 959 soldati si sono arresi ad Azovstal
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che dal 16 maggio sono 959 i militari ucraini all'acciaieria Azovstal di Mariupol che si sono consegnati alle forze di Mosca. Solo nelle ultime 24 ore, i combattenti che si sono arresi sono 694, ha annunciato il portavoce del dicastero, Igor Konashenkov, in un briefing.
"A Mariupol, i militanti dell'unita' nazionalista Azov e i militari ucraini bloccati nello stabilimento di Azovstal hanno continuato ad arrendersi. Nelle ultime 24 ore, 694 militanti si sono arresi, di cui 29 feriti", ha detto Konashenkov.
Il portavoce ha riferito che, dal 16 maggio, 959 militari ucraini, di cui 80 feriti, presenti nell'acciaieria si sono arresi; di questi, 51 sono stati ricoverati nell'ospedale di Novoazovsk nella Repubblica popolare filo-russa di Donetsk.
Metsola, Finlandia e Svezia per anni minacciati da Mosca
Finlandia e Svezia "per anni sono stati minacciati dalla Russia" per questo "accogliamo la loro domanda" di adesione alla Nato. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, a margine dell'evento di commemorazione dell'eurodeputato di Fdi, Remo Sernagiotto.
Metsola ha invitato inoltre ad affrontare la sicurezza europea e a confrontarsi sull'articolo 42 del Trattato che prevede la mutua difesa in un caso uno Stato membro dell'Ue venga attaccato. E potrebbe rappresentare un ombrello di protezione per Svezia e Finlandia in attesa che l'adesione alla Nato venga completata e quindi di poter contare sull'articolo 5 dell'Alleanza per la mutua difesa.
Mosca diffonde nuovo video resa soldati Azovstal
Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un nuovo filmato che mostra i militari ucraini che lasciano lo stabilimento Azovstal di Mariupol e si arrendono all'esercito russo. Nel filmato si vede un gruppo di soldati tra cui alcune donne, che escono con borse e valigie dall'acciaieria.
I militari, ritenuti prigionieri di guerra, vengono perquisiti e posti sugli autobus. Nel video, uno dei feriti viene trasportato su un'ambulanza. Il ministero della Difesa della Federazione Russa ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono stati 694 i soldati ucraini arresisi all'Azovstal, per un totale di 959 dal 16 maggio quando è iniziata quella che Kiev chiama "evacuazione" e Mosca "resa".
Spese della Russia nel settore della difesa più che raddoppiate
La Russia ha speso più di 280 milioni di euro al giorno per la difesa il mese scorso, col prolungarsi delle ostilità in Ucraina. Lo rivela il Moscow Times, citando i dati del ministero delle Finanze, che rilevano una spesa per la difesa più che raddoppiata rispetto al periodo prebellico.
La spesa per la difesa è aumentata ogni mese da quando il presidente Vladimir Putin ha inviato truppe in Ucraina alla fine di febbraio. La spesa per la difesa della Russia a febbraio è stata di 369 miliardi di rubli (5,1 miliardi di euro), a marzo ha visto un aumento a 450 miliardi di rubli (6,2 miliardi di euro), secondo i dati del ministero. Aprile è stato di gran lunga il mese più costoso con 628 miliardi di rubli (8,7 miliardi di dollari) spesi.
La spesa per la difesa della Russia ad aprile è stata più del doppio di quella del periodo prebellico, che a gennaio scorso segnava una spesa di 233,7 miliardi di rubli (3,2 miliardi di dollari) spesi a gennaio 2022. Nell'aprile 2021, il dato era stato di 275 miliardi di rubli.
La Russia convoca l'ambasciatore italiano a Mosca
Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace. È quanto apprende l'AGI.
Tass, Mosca pronta a espellere i diplomatici italiani
L'ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, è stato convocato dal ministero degli Esteri russo: sarà informato delle misure di ritorsione di Mosca per l'espulsione dei diplomatici russi. Lo riferisce la Tass.
Cremlino, da Kiev nessuna volontà di negoziare la pace
Da parte di Kiev c'è una "assenza totale di volontà" di negoziare la pace con la Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "I negoziati non vanno avanti e constatiamo che vi è un'assenza totale di volontà di proseguirli da parte ucraina", ha affermato Peskov.
Mosca espellerà 24 diplomatici italiani
La Russia comunicherà all'ambasciatore italiano Starace la decisione di espellere 24 diplomatici italiani. Lo ha detto all'AGI la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.
Media, Mosca espelle 34 diplomatici francesi
La Russia ha deciso l'espulsione di 34 diplomatici francesi. Dovranno lasciare la Russia entro due settimane. Lo riferisce la Ria Novosti.
Erdogan, spero che gli alleati Nato ascoltino e appoggino la Turchia
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, spera che gli alleati della Turchia nella Nato ascoltino le sue preoccupazioni in merito all'adesione della Finlandia e della Svezia e appoggino Ankara.
"Non possiamo dire sì", ha ribadito il leader turco. "Sostenere il terrorismo e chiedere il nostro appoggio è una mancanza di coerenza", ha sottolineato Erdogan che accusa i due Paesi nordici di ospitare membri del Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan che la Turchia considera organizzazione terroristica.
Draghi, accelerare l'adesione della Finlandia nella Nato
Draghi, sì convinto ad adesione alla Nato di Finlandia e Svezia
"Il nostro colloquio avviene in un momento storico per l'Europa e per la Finlandia. La richiesta di adesione alla Nato è una chiara risposta all'invasione russa dell'Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva. L'Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo l'incontro a Palazzo Chigi la Prima Ministra della Repubblica di Finlandia, Sanna Marin.
Zelensky, sopravviveremo ai carnefici e riprenderemo le terre
"Nel 1944, espellendo i tartari di Crimea dalla loro terra, gli allora carnefici erano convinti che nessuno degli sfollati sarebbe tornato nella propria casa in Crimea. Ora, cercando di occupare l'Ucraina e distruggere le nostre vite, anche gli attuali carnefici del nostro popolo erano convinti che avrebbero avuto successo e che non saremmo sopravvissuti. Ma siamo sopravvissuti. E stiamo lottando per tornare in ogni angolo della nostra casa". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, nel suo ultimo video messaggio ricordando "tutte le vittime del genocidio del popolo tartaro di Crimea". Oggi ricorre l'anniversario dell'inizio della deportazione dei tatari di Crimea ordinata da Stalin nel 1944.
Draghi, non interrompere canali diplomatici con la Russia
Draghi, serve difesa europea complementare alla Nato
"Dobbiamo costruire una vera difesa europea, complementare alla Nato, per contribuire alla protezione dei nostri valori fondanti, delle nostre istituzioni. Questo è il momento delle scelte e vogliamo che l'Unione Europea scelga di essere protagonista". Così il premier Mario Draghi dopo l'incontro a Palazzo Chigi con la prima ministra della Repubblica di Finlandia, Sanna Marin.
Von der Leyen, centrale acquisti comuni Ue per la Difesa
Draghi, impegno difesa Finlandia c'è e non ha condizioni
"L'Italia accoglie questo giorno storico. Noi come altri Paesi della Nato saremo impegnati a garantire la sicurezza della Finlandia nella fase di transizione. Questo impegno c'è e non ha condizioni". Lo dice il premier Mario Draghi rispondendo alle domande dei cronisti dopo l'incontro con la premier finlandese Marin.
Draghi, da Mosca atto ostile ma non bisogna interrompere i rapporti diplomatici
"È un atto ostile ma non bisogna assolutamente interrompere i rapporti diplomatici. Non deve portare all'interruzione dei canali diplomatici perché se si arriverà alla pace ci si arriverà attraverso quei canali diplomatici". Così il premier Mario Draghi commentando l'espulsione di 24 diplomatici italiani dalla Russia.
von der Leyen, altri 9 miliardi di prestiti per l'Ucraina
"Proponiamo di integrare i sostanziosi aiuti a breve termine forniti finora" a Kiev "con una nuova assistenza macrofinanziaria eccezionale per l'Ucraina da fino a 9 miliardi di euro nel 2022". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel discorso di presentazione delle proposte adottate oggi dal Collegio dei commissari. "L'Ue ha una responsabilità e un interesse strategico nel guidare lo sforzo di ricostruzione" dell'Ucraina, ha aggiunto la presidente.
Draghi, vogliamo aiutare l'Ucraina a difendersi
"Vogliamo aiutare l'Ucraina a difendersi. Gli europei sono tutti insieme, noi siamo dei membri leali dell'Unione europea". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo l'incontro con la premier finlandese Sanna Marin. "Vogliamo aiutare l'Ucraina a difendersi: lo abbiamo fatto in passato e lo faremo quando necessario. Nella difesa dell'Ucraina gli europei sono tutti insieme", ha osservato il premier Draghi.
Russia, convocato anche ambasciatore svedese
L'ambasciatore svedese a Mosca, Malena Mard, è arrivata al ministero degli Affari esteri russo dove è stata convocata, secondo le agenzie russe, per ricevere comunicazione sulle misure di risposta della Federazione in merito all'espulsione di diplomatici russi dalla Svezia. Nella giornata di oggi sono stati convocati per lo stesso motivo anche i capo missione di Italia, Spagna e Francia.
Mosca espelle 27 diplomatici spagnoli
La Russia ha deciso di espellere 27 diplomatici spagnoli, in risposta alla precedente espulsione dello stesso numero di diolpmatici russi dalla Spagna.
L'ambasciatore italiano è arrivato al ministero degli Esteri russo
L'ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, è arrivato al ministero degli Esteri russo, dove è stato convocato per essere informato delle misure di risposta all'espulsione di diplomatici russi dall'Italia. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti, pubblicando un video dell'arrivo del capo missione al ministero.
Le Commissioni Esteri di Italia, Francia, Germania e Spagna: "Cessare il fuoco"
"E' urgente un cessate il fuoco. Chiediamo alle autorità della Federazione russa di sospendere le ostilità e di impegnarsi finalmente in un negoziato per mettere fine a una guerra dannosa per entrambe le parti, di concludere un accordo la cui premessa deve essere il rispetto della sovranità dell'Ucraina, dell'integrità del suo territorio e della sua salvaguardia come Stato libero e indipendente". E' quanto si legge in una dichiarazione congiunta firmata dai presidenti delle Commissioni Esteri delle Camere di Italia, Francia, Germania e Spagna, Piero Fassino, Jean-Louis Bourlanges, Pau-Mari' Klose e Micheal Roth. Nel condannare senza riserve le distruzioni e i massacri in corso in Ucraina nel documento i quattro presidenti sottolineano "il dovere di rafforzare la capacita' di resistere degli ucraini all'aggressione continua delle forze russe". Circa il processo di integrazione europea, i presidenti sottolineano come sia necessario "spianare la strada affinche' Ucraina, Moldavia e Georgia entrino a far parte della famiglia europea".
Gentiloni: "Aiuti fino 9 miliardi per un finanziamento immediato"
"Proponiamo oggi un nuovo e significativo impegno nell'assistenza macrofinanziaria, fino a 9 miliardi di euro, necessaria per aiutare lo Stato ucraino a coprire il proprio fabbisogno di finanziamento immediato, stimato dal Fmi a circa 15 miliardi di dollari in questo trimestre". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, presentando il piano di sostegno all'Ucraina. "Questa è solidarietà con l'Ucraina per oggi. Ma è ovviamente chiaro che abbiamo bisogno di solidarieta' anche con l'Ucraina per domani. La ricostruzione dell'Ucraina sarà un compito lungo, difficile e una sfida immensa. Sarà anche una missione determinante per l'Unione europea nel prossimo decennio e oltre", ha aggiunto il commissario.
Michel: "Putin è già il perdente di questa guerra"
"Vladimir Putin è già il perdente di questa guerra. Il Cremlino si sbagliava pesantemente: sulle proprie capacità militari, sulla forza di resistenza ucraina, sulla determinazione e l'unità europea. Ed è riuscito a svegliare la Nato, che presto si espanderà, a rafforzare la difesa europea, e a rafforzare il legame transatlantico come mai dalla Seconda guerra mondiale". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Comitato economico e sociale europeo
Gentiloni: "La conseguenza della guerra è l'allargamento della Nato"
"Invece di dividere e indebolire l'Europa e l'Occidente, come sperava, l'aggressione della Russia ha incontrato unità e forza. E ha avuto conseguenze che Putin non aveva certo previsto: solo poche ore fa, Svezia e Finlandia hanno formalmente presentato la loro richiesta di adesione alla Nato. Una conseguenza diretta delle scelte di Putin". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, presentando il piano di sostegno all'Ucraina. "La distruzione che la Russia ha scatenato sull'Ucraina non ha precedenti nell'Europa del dopoguerra. E altrettanto inedito è il suo disprezzo per l'ordine internazionale così faticosamente costruito per decenni", ha aggiunto. "Ma Putin non ha fatto affidamento sulla forza della determinazione degli ucraini a difendere la propria nazione. Né sulla determinazione dell'Europa a stare al fianco dell'Ucraina e a sostenere il diritto internazionale", ha continuato il commissario.
Zakharova: "Abbiamo prove di progetti di armi biologiche"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che le autorità di Mosca hanno ricevuto le prove della presenza in Ucraina di laboratori di armi biologiche sostenuti dagli Usa. In conferenza stampa, Zakharova ha citato, tra gli altri, un centro a Mariupol dove sarebbe stato coltivato dal 2014 il batterio del colera a scopo militare. Altre strutture di questo tipo, ha proseguito, sono state identificate a Odessa e a Kharkiv.
"L'Ucraina non confina con gli Usa, quindi per il Pentagono questi laboratori non avevano lo scopo di proteggere il proprio Paese e, essendo vietati dalla legge negli Stati Uniti, questi laboratori potevano essere costruiti solo in territori senza legge". Zakharova ha affermato che i programmi di "guerra biologica" avviati dagli Usa avevano suscitato l'interesse dei "nazionalisti ucraini", che avrebbero "diffuso il batterio della tubercolosi con banconote false nel Lugansk nel 2020". Zakharova ha inoltre citato come sospetti i casi di antrace registrati in Russia nel 2016.
Zakharova: "L'Ue si appropria delle ultime riserve di cibo"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in conferenza stampa ha accusato l'Unione Europea di "appropriarsi delle ultime riserve di cibo dell'Ucraina". "I paesi occidentali esportano cibo dall'Ucraina, compreso il grano, privando così il popolo ucraino dell'ultima cosa che ha", ha proseguito Zakharova, "la Federazione Russa contrasta i tentativi dell'Occidente di prelevare dall'Ucraina tutto ciò che ha un certo valore". Zakharova ha affermato che "è in corso un sacco occidentale dell'Ucraina" analogo a quanto l'Occidente "aveva fatto con le sue colonie". La portavoce del ministero degli Esteri russo ha poi accusato l'Unione Europea di "non rendersi conto delle conseguenze delle sanzioni alla Russia" sul mercato alimentare globale, citando i limiti alle importazioni di fertilizzanti.
"I fenomeni di crisi riscontrati nel mercato alimentare mondiale sono principalmente legati agli errori delle politiche economiche e agrarie dei Paesi occidentali", ha proseguito Zakharova, "l'Occidente dimentica che i fenomeni di crisi del mercato alimentare mondiale sono collegati, in primo luogo, all'accumulo di errori di valutazione nelle politiche macroeconomiche, energetiche e agricole degli stessi Paesi occidentali".
Gentiloni: "Individuati i 4 pilastri per la ricostruzione"
"Possiamo già prevedere quattro pilastri principali per questo sforzo" dell'Ue verso l'Ucraina nel presente e per il futuro. "Ricostruire le infrastrutture del Paese, i servizi sanitari, gli alloggi e le scuole, nonché potenziare la resilienza digitale ed energetica; continuare a modernizzare lo Stato e le sue istituzioni, garantendo il buon governo e il rispetto dello Stato di diritto; attuare un programma strutturale e normativo per aiutare l'Ucraina ad allinearsi sempre piu' strettamente con l'Ue e sostenere la ripresa dell'economia e della società ucraina". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, presentando il piano di sostegno all'Ucraina. "Questo aspetto sarà fondamentale per evitare una massiccia fuga di cervelli che danneggerebbe in modo permanente le prospettive future dell'Ucraina", ha sottolineato il commissario. "La struttura che proponiamo si basa sui principi di responsabilità e flessibilità. Responsabilità significa che lo sforzo di ricostruzione deve essere guidato dagli ucraini, dalle loro istituzioni democratiche" e, "allo stesso tempo, in linea con le intenzioni del governo ucraino, il piano di ricostruzione "RebuildUkraine" deve essere inserito in un partenariato strategico con l'Ue, perche' sarà un'ancora per il futuro europeo dell'Ucraina", ha spiegato l'ex primo ministro. "Infine, avremo bisogno di flessibilità per reagire ai cambiamenti delle circostanze. Dobbiamo essere consapevoli dell'inevitabile incertezza delle stime dell'impatto economico dell'invasione, che sono già drammatiche, ma possono peggiorare ulteriormente a seconda degli sviluppi", ha evidenziato Gentiloni.
Farnesina: "Dai nostri diplomatici il pieno rispetto della regole"
"L'Italia prende atto della decisione della Federazione Russa di espellere 24 membri delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e dell'Ufficio Ice nella Federazione Russa. Il personale oggetto del provvedimento ha sempre esercitato le proprie funzioni nel pieno rispetto della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche", afferma la Farnesina in una nota.
"Nel ribadire la ferma condanna per l'aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa, l'Italia chiede con forza un immediato cessate il fuoco che ponga fine alle sofferenze della popolazione civile e garantisca l'avvio di negoziati concreti per una soluzione politica e sostenibile del conflitto".
Zakharova: "I nazionalisti hanno attaccato i civili a Kherson"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato i "azionalisti ucraini" di aver attaccato aree abitati da civili a Kherson. Zakharova ha sostenuto che non ci siano militari russi a Kherson nonostante si tratti del capoluogo dell'unica regione ucraina interamente occupata dai russi.
"Il 16 maggio, i nazionalisti ucraini hanno attaccato le aree residenziali di Kherson con lanciarazzi", ha detto Zakharova, "non ci sono unita' di truppe russe a Kherson, cosa di cui la controparte ucraina è ben consapevole, il che significa che il colpo è stato deliberatamente inferto alla popolazione civile come rappresaglia per aver sostenuto le azioni della Russia".
Zakharova: "Kiev sta ostacolando l'evacuazione da Azovstal"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in conferenza stampa ha affermato che l'Ucraina "sta facendo tutto il possibile" per impedire l'evacuazione dall'acciaieria Azovstal di Mariupol dove, ha affermato, ci sono ancora civili.
"Il regime di Kiev sta facendo di tutto per garantire che i civili, il personale militare e i militanti restino ad Azovstal e non se ne vadano", ha affermato Zakharova. La portavoce ha risposto di "non avere informazioni" a una cronista che le chiedeva se l'evacuazione dei difensori dell'acciaieria fosse stata concessa in cambio della consegna di prigionieri russi.
Zakharova: "Non abbiamo perso interesse per i negoziati"
La Russia "non ha perso interesse nei negoziati con l'Ucraina". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in conferenza stampa. "Il regime di Kiev sta facendo di tutto perché le trattative non funzionino attraverso alcuno strumento negoziale", ha aggiunto Zakharova.
Giappone: "La Cina giochi un "ruolo responsabile" per la pace
Il governo nipponico avverte la Cina di giocare un "ruolo responsabile" per la pace in Ucraina e si dice "seriamente preoccupato" per le attività militari di Pechino vicino al Giappone, tra cui le esercitazioni che nelle scorse settimane hanno visto protagonista la portaerei Liaoning. "La comunità internazionale sta affrontando grandi sfide", ha dichiarato il ministro degli Esteri giapponese, Yoshimasa Hayashi, in un colloquio in videoconferenza con il suo omologo cinese, Wang Yi, a pochi giorni dalla visita in Giappone del presidente americano, Joe Biden. "E' necessario comunicare strettamente e fare sforzi per relazioni costruttive e stabili", ha proseguito il capo della diplomazia di Tokyo, citato dall'agenzia Kyodo. Hayashi ha anche espresso la "seria preoccupazione" di Tokyo per l'assertività di Pechino nei mari cinesi Meridionale e Orientale, per la repressione a Hong Kong, le violazioni dei diritti umani ai danni degli uiguri e per la situazione nello Stretto di Taiwan, dove, ha detto, è necessario "mantenere la pace e la stabilita'"
Biden: "Forte sostegno per l'adesione di Svezia e Finlandia"
Biden: "Usa con Svezia e Finlandia se aggredite"
L'Europarlamento vuole sanzioni anche per Schroeder
L'Ue potrebbe imporre sanzioni all'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, che al momento ricopre la carica di presidente del consiglio di amministrazione del colosso russo Rosneft. Secondo Die Welt, infatti, gli eurodeputati voteranno domani una risoluzione che chiede l'inclusione dell'ex cancelliere tedesco (in carica dal 1998 al 2005) nelle liste dei sanzionati dell'Unione europea. Il testo, di cui il sito web del settimanale, ricorda che diversi politici europei si sono rifiutati di fare affari con le aziende russe; e contiene anche un appello a Schroeder e all'ex ministro degli Esteri austriaco Karin Kneissl "a fare lo stesso". Gli autori della risoluzione si appellano dunque all'Ue perché "includa negli elenchi delle sanzioni i rappresentanti europei dei consigli d'amministrazione delle grandi imprese russe che continuano a ricevere" soldi dalla Russia.
Mosca, Kiev ha sovranità limitata e lo sa
Il consigliere presidenziale russo, Vladimir Medinsky, ha affermato in una conferenza stampa che "le autorita' di Kiev hanno una sovranita' limitata. Ne sono consapevoli loro stessi".
"Quando parliamo con loro [durante i negoziati] - e non ci sono sciocchi da quella parte, sono tutti persone con le menti scaltre e subdole - dicono loro stessi che hanno diversi centri decisionali. Capiamo che uno di questi centri decisionali sono i loro amici occidentali", ha detto Medinsky, secondo il quale alcuni dei "partner occidentali" di Kiev potrebbero trarre vantaggio dalla crisi ucraina per perseguire i propri obiettivi. "Non dubito per un secondo che l'"amico polacco" stacchera' le terre occidentali dal suo "amico ucraino".
Gli Usa riaprono l’ambasciata a Kiev dopo tre mesi
Gli Stati Uniti d'America hanno riaperto la loro ambasciata a Kiev dopo tre mesi di chiusura legati alla guerra in corso con la Russia, Lo riferisce Reuters. Secondo un portavoce, in un primo momento tornera' nella sede solo un piccolo numero di diplomatici.
Gli Usa riaprono l’ambasciata a Kiev dopo tre mesi
Una "decisione attesa" in nome della "reciprocità". È il commento del ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio riguardo il provvedimento preso da Mosca, che ha annunciato l'espulsione di ventiquattro rappresentanti italiani, come risposta ai trenta russi espulsi dal governo italiano.
"Voglio dire - ha dichiarato il ministro - che era una reazione attesa da parte della Russia, perché agisce per reciprocità. È successo ad altri partner, come la Francia, alla Germania sono stati espulsi quaranta diplomatici, i Paesi Baschi ne avevano mandati via diciassette e la Russia ne ha espulsi quindici, questo non vuol dire che i canali diplomatici sono interrotti. Non sono tutti diplomatici, ci sono funzionari con passaporto diplomatico".
A New York ho avuto un colloquio con il collega turco @MevlutCavusoglu. Al centro dell'incontro allargamento Nato, percorso negoziale e ricerca soluzione di pace in Ucraina, risposta comune alla crisi alimentare, con l'iniziativa italiana del prossimo 8 giugno insieme alla FAO. pic.twitter.com/Zrm1JXVCES
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) May 18, 2022
"Sono convinto - ha aggiunto - che la nostra ambasciata a Mosca sara' sempre piu' importante per mantenere il canale aperto con le istituzioni russe, il nostro obiettivo resta una soluzione diplomatica, lasciare un canale aperto con Mosca per arrivare a un cessate il fuoco".
Di Maio ha detto di aver discusso "molto sulle misure da intraprendere, ad esempio le evacuazioni o il rilascio dei militari ucraini dall'Azovstal, sono passaggi importanti che ci permettono di arrivare a cessate il fuoco localizzati, poi cessate il fuoco piu' generali e infine a quella che, speriamo tutti, possa essere la pace".
Di Maio, "la guerra durerà almeno un anno"
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio prevede che la "guerra durerà almeno un anno", anche se la speranza è che si possa arrivare, a breve termine, a una soluzione fatta di "cessate il fuoco" per aree. "Questa guerra - ha commentato, parlando a New York - potrebbe durare oltre un anno, non si ha la percezione di una guerra che, in qualche modo, possa finire a breve".
Cavusoglu, Finlandia e Svezia? Tenere in conto anche la sicurezza della Turchia
"Comprendiamo le preoccupazioni per la sicurezza (di Finlandia e Svezia), ma anche le preoccupazioni per la sicurezza di Ankara dovrebbero essere tenute in conto": lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, a New York per incontrare il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a proposito dell'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Lo riportano i media turchi.
Blinken: "altri 215 milioni di dollari per l'emergenza alimentare"
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken ha annunciato che gli Stati Uniti daranno altri 215 milioni di dollari per gli aiuti alimentari di emergenza in Ucraina. "E faremo molto di più", ha aggiunto parlando alle Nazioni Unite durante la riunione ministeriale sulla sicurezza alimentare globale a cui ha partecipato anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "Ci aspettiamo - ha spiegato - che il Congresso Usa approvi molto presto circa 5,5 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi per l'assistenza umanitaria e la sicurezza alimentare".
Telefonata tra i capi di Stato Maggiore di Usa e Russia
Il capo di stato maggiore delle Forze armate russe, Valery Gerasimov, ha avuto un colloquio telefonico con il capo di stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley.
Come ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, rilanciato dall'agenzia Ria Novosti, i due generali hanno discusso una serie di questioni, tra cui l'Ucraina.
Il colloquio e' avvenuto su iniziativa della parte americana, ha sottolineato la Difesa russa