AGI - Secondo alcuni primi dati relativi alle elezioni politiche libanesi, che si sono tenute domenica, il prossimo Parlamento del 'Paese dei cedri' potrebbe tornare a essere fortemente polarizzato, con due blocchi, come accadde nel 2009.
Anche se è ancora presto per sapere se Hezbollah e i suoi alleati sono riusciti a mantenere la maggioranza parlamentare (i risultati definitivi saranno divulgati nelle prossime ore), le Forze Libanesi di Samir Geagea stanno andando bene nello spoglio dei voti e dovrebbero aumentare i seggi rispetto al 2018: il partito cristiano maronita sembra al momento il grande vincitore di queste elezioni e potrebbe diventare il primo partito cristiano.
Al contrario, il Movimento Patriottico Libero del presidente cristiano Michel Aoun, alleato di Hezbollah, potrebbe perdere un seggio.
Ad ogni modo, per la prima volta dal 1992 il tandem Hezbollah-Amal non ottiene la totalità dei seggi in una circoscrizione del Sud. Hezbollah e i suoi alleati sono in bilico anche in altre circoscrizioni e si puo' dire che rischiano di perdere la maggioranza.
L'affluenza è pari al 41%, ma il ministero dell'Interno, che l'ha resa nota, non ha precisato se comprende anche il voto dei libanesi all'estero, che sono tanti. Il dato potrebbe quindi essere superiore.