AGI - La controffensiva ucraina a Nord della città di Kharkiv ha respinto le forze di Mosca verso il confine.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato la riconquista degli insediamenti di Cherkaski Tyshky, Ruski Tyshki, Borshchova e Slobozhanske.
Fonti russe hanno affermato che l'esercito di Kiev è avanzato fino a dieci chilometri dalla frontiera.
L'Institute for The Study of War afferma che il contingente russo schierato nell'area di Izyum si sta ridistribuendo verso Nord per tentare di alleviare la pressione di un contrattacco che rischia di costringere Mosca a distogliere risorse da fronti già in stallo.
La controffensiva, osserva il think tank americano, "ostacolerà la capacità dell'artiglieria russa di prendere di mira la periferia nord-orientale della città di Kharkiv" e "potrebbe consentire alle forze ucraine di minacciare le retrovie russe con bombardamenti e ulteriori attacchi".
Se l'iniziativa ucraina si spingesse fino a far collassare il fronte di Kharkiv, Mosca correrebbe il rischio di vedere scardinate anche le proprie operazioni a Izyum, attualmente in una fase di stallo. Non si assiste invece ad attivita' militari significativi sul fronte meridionale.
Nella regione di Kherson, la nuova amministrazione installata dal Cremlino ha domandato un'annessione alla Russia, una richiesta diretta che potrebbe costituire una soluzione alternativa all'organizzazione di un referendum. A Mariupol gli occupanti stanno cercando di consolidare il controllo di quel che resta della città. Alcune fonti sul campo riferiscono addirittura di tentativi di riaprire le industrie siderurgiche per avviare la produzione di armamenti.
Azovstal, l'acciaieria più grande del Paese, e d'Europa, rimane intanto sotto il fuoco costante dell'artiglieria russa che non è ancora riuscita ad avere ragione degli ultimi difensori superstiti, decisi a non arrendersi. Lenti ma costanti progressi continuano a essere registrati dall'avanzata russa nel Donbass.
Le forze di Mosca, secondo quanto viene riferito, avrebbero raggiunto il confine amministrativo delle oblast di Lugansk e Donetsk dalla direzione di Popasna e stanno tentando di circondare l'area di Severodonetsk, dove ha sede il governo regionale del Lugansk dal 2014, quando il capoluogo finì in mano ai separatisti.