AGI - Offrono vari spunti le analisi del discorso tenuto ieri da Putin per l’anniversario della vittoria nella seconda guerra mondiale, che si leggono sulle prima pagine dei giornali internazionali. Tutti concordano nel sottolineare l’assenza di trionfalismi e minacce, ma ne indicano differenti implicazioni: l’isolamento internazionale, la consapevolezza di non poter allargare il conflitto, la cautela verso un crescente dissenso dell’opinione pubblica russa. Altro temi che trova spazio, la proposta di riassetto dell’Ue lanciata ieri da Macron, mentre alcune testate – come il Times e El Pais - continuano a mettere l’accento sulla politica interna.
Washington Post
La guerra in Ucraina è “contro i nazisti”, nelle parole di Vladimir Putin che il Washington Post mette nel suo titolo di prima pagina. Un “tentativo di giustificare l’aggressione”, commenta il giornale che sottolinea: “Il discorso di Putin è stato breve e non ha fatto menzione delle scarse prestazioni e degli errori di calcolo delle truppe russe. E non ha dichiarato che la ‘operazione militare speciale’ è una guerra né ha annunciato una mobilitazione generale o parziale per ricostruire le forze russe esaurite, come alcuni avevano temuto”. Invece, il giorno della vittoria nella seconda guerra mondiale è stato “celebrato in modo più cupo e sommesso nella Piazza Rossa e in alcune parti dell'Ucraina”.
Da Washington ha replicato al capo del Cremlino la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, che ha accusato Putin di "pervertire la storia", mentre fonti della Difesa hanno fatto sapere che secondo i rapporti dell'intelligence indicano alcuni ufficiali russi di medio livello in Ucraina stanno disobbedendo ai loro comandanti, mentre altri non agiscono con "l'entusiasmo" che ci si aspetterebbe.
Un approfondimento è dedicato ai falliti tentativi di mediazione dell’oligarca Roman Abramovich. Sempre in evidenza l’annunciata svolta restrittiva della Corte Suprema sull’aborto, con un focus sui repubblicani, convinti che ciò non avrà effetto sulle elezioni di metà mandato. Spazio anche alla decisione delle autorità scolastiche della Florida di censurare alcuni libri di testo di matematica che contenevano, negli esempi, riferimenti ai vaccini e al surriscaldamento del clima. Un titolo il Post lo riserva a se stesso, con il premio Pulitzer assegnato al quotidiano per i servizi sull’assalto del 6 gennaio 2021 al Campidoglio.
New York Times
E’ un Putin cauto e quasi sulle difensiva, secondo il New York Times, quello che ieri ha celebrato in tono minore l’anniversario della vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale. “Non ha rivendicato la vittoria o la ‘missione compiuta’, nessuna promessa che la lotta in Ucraina sarebbe potuta finire presto”, “non ha chiesto nuovi sacrifici o mobilitazioni, nessuna minaccia di un attacco nucleare, nessuna chiara dichiarazione su una guerra esistenziale con l'Occidente”, osserva il Nyt, convinto che Putin abbia voluto mandare ai russi un messaggio rassicurante: i militare continueranno a combattere contro “i nazisti” in Ucraina, ma intanto voi potete continuare a vivere le vostre vite. Il giornale ha raccolto il commento di un ex consigliere di Putin, Gleb Pavlovsky: “Il presidente ha cominciato a maturare un certo senso di ciò che è e non è possibile”.
A centro pagina un servizio sulle elezioni nelle Filippine, dove i risultati parziali indicano che Ferdinand Marco junior, figlio dell’omonimo ex dittatore, sarà il successore del controverso presidente Duterte, e un originale approfondimento sulla profondità delle divisioni politiche tra gli americani con il racconto delle difficoltà di un pastore evangelico dell’Arkansas alle prese con la disgregazione della sua comunità perché molti fedeli sono seguaci di QAnon, la ‘setta’ cospirazionista dell’estrema destra.
Wall Street Journal
L’ondata ribassista continua e trascina i mercati ai minimi da un anno, dice il titolo di apertura del Wall Street Journal, che evidenzia la discesa di S&P, uno degli indici del Nyse, sotto i 4.000 punti per la prima volta da marzo 2021. Le Borse “sono scosse da un’alluvione di preoccupazioni degli investitori”, spiega il giornale: “L'inflazione sta procedendo al ritmo più veloce degli ultimi decenni, minacciando di intaccare i profitti aziendali e frenare la spesa dei consumatori. La crescita economica sta rallentando.
E la Federal Reserve sta dando il via a quella che gli analisti prevedono sarà la sua più aggressiva campagna di inasprimento della politica monetaria dagli anni '80: qualcosa che molti investitori temono possa far precipitare l'economia oltre il limite della recessione”.
Al momento, nota il Wsj, “pochi credono che una recessione sia imminente” perché sul mercato del lavoro è proseguito un rapido aumento dei posti di lavoro, il tasso di disoccupazione resta vicino al minimo da 50 anni e i salari stanno salendo. “Ma gli economisti affermano che c'è una crescente probabilità di un rallentamento nel prossimo anno, con gli intervistati dal Wall Street Journal che stimano una probabilità del 28% di una recessione nei prossimi 12 mesi, rispetto al 18% di gennaio”, riferisce il quotidiano. A centro pagina, Putin che “impantanato in Ucraina accusa l’Occidente”.
Sul discorso di ieri sulla Piazza Rossa, in cui ha giustificato la guerra accusando l’Ucraina di nazismo, il Wsj registra vari commenti, tra cui quello dei portavoce del Pentagono, che rileva il silenzio assoluto del presidente russo sulle prospettive di fine del conflitto, e del Dipartimento di Stato, secondo cui Putin “ha divorziato dalla realtà”. In risalto una notizia finanziaria in esclusiva: il gigante delle sigarette, Philip Morris, potrebbe comprare la ‘concorrente’ svedese Swedish Match, che produce derivati del tabacco senza fumo, per 15 miliardi di dollari.
Financial Times
La politica britannica richiama oggi l’attenzione del Financial Times, che apre con la “sfida di rettitudine” lanciata dal leader laburista Keir Starmer al premier Boris Johson sulle violazioni delle norme anti Covid. Anche Starmer rischia di essere multato per aver partecipato a eventi di socializzazione durante il lockdown, come lo è stato Johnson per le feste a Downing Street. Il capo del Labour si difende, dice di aver agito correttamente, ma assicura che sarà ritenuto responsabile di illeciti lascerà la politica mentre il premier si rifiuta di dimettersi come chiesto dall’opposizione.
Il quotidiano della City valorizza poi le dichiarazioni fatte dall’ad di Volkswagen, Herbert Diess, a un forum sul futuro dell’auto organizzato dallo stesso giornale: “Credo che dovremmo fare di tutto per fermare questa guerra, tornare al negoziato e riaprire di nuovo il mondo”, ha affermato il manager, cui ha replicato aspramente il ministro ucraino degli Esteri, Kuleba: “La miglior strategia per le grandi aziende tedesche sarebbe quella di tagliare completamente i legami commerciali con la Russia per poi chiedere alla Russia di fermare la guerra e tornare alla diplomazia”.
Una polemica che riporta in evidenza le tensioni tra Kiev e Berlino, ritenuta troppo tenera con Putin da Zelensky, che ha per questo rifiutato di ricevere il presidente tedesco Steinmeier, col quale ha ricucito in una telefonata dei giorni scorsi.
The Times
Tre notizie, e tutte britanniche, si dividono la prima pagina del Times, da cui ancora una volta l’Ucraina è assente. Il titolo forte è per il leader laburista, Keir Starmer, finito sotto indagine per aver consumato un pasto a base di cibo indiano e birra in ufficio con i suoi collaboratori il 30 aprile dell’anno scorso, durante il lockdown. Starmer sostiene che tutto è in regola, perché si tratta di un incontro di lavoro: stessa linea difensiva di Boris Johnson per le feste a Downing Street, ma che nel caso del premier non ha retto e non gli ha risparmiato una multa e le conseguenti richieste di dimissioni.
Starmer, invece, “si gioca la carriera”, scrive il Times, e assicura che se verrà multato lascerà la politica. Gli altri due fatti che hanno spazio sono un corso formativo di psicologia per i dirigenti del Sistema sanitario nazionale (Nhs) in cui si sostiene che le “microaggressioni” contro appartenenti a minoranze discriminate causano traumi gravi quanto aperti atti d’odio, e la rinuncia della regina, per la prima volta nel suo regno, alla seduta inaugurale della sessione del Parlamento: a Westminster in sua vece parlerà l’erede al trono, Carlo.
Le Monde
“Putin, signore della guerra sempre più isolato”, secondo il titolo di apertura di Le Monde, che sottolinea l’assenza di rappresentanti internazionali alla cerimonia di ieri: “Per la prima volta nel suo lungo regno, Vladimir Putin è stato solo nella tribuna presidenziale posta sulla Piazza Rossa, circondato solo dai suoi generali e veterani, per dare il via alle celebrazioni del 9 maggio in occasione del 77esimo anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale.
E’ vero che il Cremlino aveva fatto sapere che nessun capo di Stato straniero era stato invitato, ma secondo Le Monde solo per “evitare uno smacco ancora più offensivo che nell'edizione 2015, quando i rifiuti si erano susseguiti, un anno dopo l'annessione della Crimea e nel bel mezzo della guerra del Donbass”.
Forse memore di un adagio attribuito all'imperatore Alessandro III, "La Russia ha solo due alleati, la sua flotta e il suo esercito", scrive il giornale, Putin ha dunque “voluto dare il messaggio di una Russia isolata ma combattiva”. Il quotidiano francese mette in evidenza anche una sua iniziativa di solidarietà con il giornale russo Novaia Gazeta, nel mirino della censura putiniana: la pubblicazione di vari articoli scritti dai colleghi russi.
Le Figaro
La proposta di riforma dell’Ue lanciata ieri da Macron vale l’apertura per Le Figaro, che titola: “Macron chiede un’Europa a più velocità”. Il capo dello Stato, scrive il giornale, immagina una revisione dei trattati, “circoli d’avanguardia” formate da alcuni Paesi per una cooperazione rafforzata in determinati settore e una “comunità politica” per fare da incubatrice ai Paesi candidati all’ingresso nell’Ue. Il presidente, spiega il quotidiano nell’editoriale, ha così tradotto in “concetti semplici e concreti” le sue idee su un’Europa “geopolitica” e dotata di “autonomia strategica”.
Ciò a cui punta, è un’Ue munita di “indipendenza ed efficacia” che agisca come attore internazionale alla pari con Cina e Usa. Un cammino non semplice, per Le Figaro, perché “quel che manca per competere con la prima è un’industria forte ed esportatrice” e “con i secondi una difesa credibile”.
Tanto più che un’Europa “di circoli”, conclude il giornale, “non sarebbe mai una potenza politica”. Spazio a centro pagina per il discorso di Putin, che “mette la sua guerra in Ucraina in una prospettiva di durata”. Un titolo segnala, poi, che il deficit commerciale della Francia ha toccato un nuovo record.
El Pais
Punta sulla politica interna El Pais, che apre con una sua intervista a Oriol Junqueras, leader dell’Erc, il partito della sinistra catalana che sostiene il governo Sanchez. Il tema è lo scandalo Pagasus, lo spionaggio ai danni dei leader indipendentisti della Catalogna con il software di produzione israeliana.
Un caso che ha messo in difficoltà l’Erc, di fronte all’indignazione dei catalani: “Siamo qui per aiutare se ci saranno assunzioni di responsabilità e se non succederà più”, dice Junqueras che ribadisce la richiesta di accertare che e perché ha organizzato le intercettazioni, ma evita di attaccare direttamente, come hanno fatto altri esponenti di Barcellona, la ministra della Difesa Margarita Robles. Sollecitato dal giornale, risponde: “Sarebbe di scarsa utilità fare nomi”. In alto anche il titolo per la riduzione delle tariffe elettriche approvata dal governo con il via libera dell’Ue. A centro pagina, Putin che “non è riuscito a esibire successi nel giorno della Vittoria”.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
“L’attacco era una resistenza proattiva”: con un filo d’ironia la Frankfurter Allgemeine Zeitung titola sul discorso di Putin che ha accusato l’Occidente di aver spinto, con la sua aggressione, la Russia alla decisione forzata di difendersi. Un discorso, quello del presidente russo, che secondo la Faz “tradisce impotenza” perché “due mesi e mezzo dopo l'inizio della guerra contro l'Ucraina, non ha nient'altro da dire al riguardo se non quello che ha detto quando è iniziata, come se il tempo si fosse fermato da allora”.
Sulla Piazza Rossa “i combattimenti in Ucraina sono stati menzionati solo in frasi generali che avrebbero potuto essere usate il primo giorno di guerra”, e Putin “non ha nemmeno pronunciato la parola Ucraina”. Invece, ha fatto “un lungo 'elenco degli eroi storici, a cominciare dal granduca di Kiev Yaroslav dell'XI secolo”.
Dunque, scrive il giornale, “apparentemente, il Cremlino finora non ha trovato né una risposta retorica né pratica alla domanda su come affrontare il fatto che dopo il fallimento della rapida avanzata su Kiev, nemmeno l'annunciata offensiva nell'Ucraina orientale sta procedendo adeguatamente”. E Putin “si è ritirato in una visione del mondo statica in cui non sono previsti cambiamenti”.
A centro pagina, il giornale evidenzia che “Macron vede l’Ucraina nell’Ue non prima di decenni”, valorizzando l’aspetto più legato all’attualità dell’intervento del presidente francese sull’esigenza di una revisione dei trattata dellUe per disegnare un’Europa a più velocità. Spazio anche alla vittoria elettorale nelle Filippine di Ferdinand Marcos, figlio dell’ex dittatore.
China Daily
“La Cina sostiene l’autonomia strategica dell’Europa”: è il succo, distillato nel titolo del China Daily, della videoconferenza di ieri tra il presidente cinese Xi Jinping e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il pensiero di Xi, scrive il giornale, è che “la cooperazione tra Cina e Unione europea offre opportunità per entrambe e le due parti condividono interessi comuni molto più ampi delle differenze”.
Occorre perciò che “Pechino e Bruxelles sostengano un consenso strategico a lungo termine in cui le loro relazioni bilaterali non sono rivolte contro terzi, né sono sottomesse o controllate da terze parti”.
Per farlo, secondo Xi, le due parti devono “aumentare la comunicazione e a rafforzare la fiducia reciproca in una prospettiva a lungo termine e sulla base del rispetto reciproco e di una corretta percezione reciproca”, e “di fronte alle crisi geopolitiche, devono sostenere il dialogo e la cooperazione e compensare i complessi cambiamenti nel panorama internazionale con la stabilità delle relazioni Cina-Ue”.
Si è parlato che della “questione ucraina”, e Xi ha ribadito che “la Cina è sempre dalla parte della pace e trae le sue conclusioni in modo indipendente sulla base del merito di ogni questione”.
Quotidiano del popolo
Si concentra sui rapporti bilaterali tra Cina e Germania piuttosto che sull’orizzonte più ampio delle relazioni con l’Ue la cronaca del People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, sul colloquio virtuale tra Xi Jinping e Olaf Scholz. Cina e Germania, ha osservato Xi secondo quanto riferisce il giornale, “sono entrambi grandi Paesi con un'influenza importante” e “nelle circostanze attuali, è particolarmente importante per entrambi mantenere una crescita sana e costante dei legami bilaterali e sfruttare meglio il ruolo stabilizzante, costruttivo e d’indirizzo di queste relazioni”. Questo, afferma il quotidiano, “non solo serve gli interessi dei popoli cinese e tedesco, ma contribuirà anche in modo significativo alla pace e alla tranquillità nel mondo”,