AGI - La guerra in Ucraina è entrata in una fase di stallo nella quale "non sta vincendo nessuno" e il presidente russo, Vladimir Putin, si sta preparando a un lungo conflitto, per il quale "probabilmente" imporrà la legge marziale in Russia.
Questa la valutazione di Avril Haines, direttrice della National Intelligence statunitense, che durante un'audizione alla commissione Difesa del Senato Usa ha affermato che il Cremlino non intende limitarsi all'occupazione del Donbass ma intende arrivare fino alla Transnistria, territorio separatista filorusso moldavo, costruendo un corridoio di terra che passerebbe per Odessa e priverebbe l'Ucraina di tutta la sua costa. L'importante porto sul Mar Nero continua a essere oggetto di attacchi missilistici, che ieri hanno provocato un morto e cinque feriti, secondo le autorità ucraine.
A Mariupol continua intanto la resistenza degli ultimi difensori della città martire sul Mare d'Azov. Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, "più di mille" soldati ucraini, tra cui "centinaia di feriti" sono ancora trincerati nelle acciaierie Azovstal assediate dalle truppe russe, che continuano a colpire lo stabilimento con l'artiglieria. A Est, invece, secondo lo stato maggiore ucraino, i russi "continuano a preparare operazioni offensive nelle regioni di Lyman e Severodonetsk", con l'obiettivo di ottenere l'intero controllo delle regioni di Donetsk e Lugansk, in parte già in mano ai separatisti. “Intorno a Roubizhne e Bilogorivka si stanno svolgendo battaglie molto intense”, ha riferito il governatore del Lugansk, Sergiy Gaidai.
Nella capitale Kiev, al contrario, la situazione sta tornando a una sorta di normalità. Quasi due terzi dei 3,5 milioni di residenti sono tornati nella capitale ucraina, ha annunciato il sindaco Vitaly Klitschko. Ci sono ancora il coprifuoco e i blocchi stradali ma "se queste limitazioni non ti spaventano, puoi davvero tornare", ha annunciato Klitschko.