AGI - Nel giorno in cui i leader del G7 si sono riuniti in videoconferenza e hanno preso l'impegno di "eliminare gradualmente la dipendenza dall'energia russa" e di continuare a fornire armi a Kiev, la situazione sul terreno in Ucraina resta incandescente.
In una conferenza stampa on line dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, il comandante del battaglione Azov, Denis 'Radis' Prokopenko, ha assicurato che "combatteremo fino alla fine, la nostra priorità è la difesa dell'Ucraina". "Ci sono molti militari feriti da evacuare", ha aggiunto, osservando che "scappare è da codardi".
"Abbiamo l'ordine di difendere Mariupol e lo faremo", ha poi affermato il vice comandante del battaglione Azov, Svyatoslav Kalina Palamar.
Secondo il ministero della Difesa russo, nelle ultime 24 ore le forze armate di Mosca hanno distrutto quattro aerei, quattro elicotteri, tre droni e un mezzo da sbarco ucraino nelle vicinanze dell'isola dei Serpenti, nel Mar Nero.
Il dicastero ha lasciato intendere che le forze ucraine hanno tentato di effettuare uno sbarco fallito sulla piccola isola tra sabato pomeriggio e l'inizio di domenica, forse un tentativo di Kiev - riferiscono vari media russi - di rovinare a Mosca le celebrazioni del Giorno della Vittoria sulla Germania nazista, forse la festa più importante in Russia. L'isolotto, situato a 143 chilometri da Odessa, è stato occupato dalla Marina russa il 24 febbraio, lo stesso giorno in cui la Russia ha lanciato la sua cosiddetta "operazione militare speciale".
Il ministero della Difesa russo ha anche affermato che nella notte "missili ad alta precisione dell'aeronautica russa hanno distrutto il posto di comando di una brigata meccanizzata nella regione di Pyatikhatka, nella regione di Kharkiv, e il centro di comunicazione dell'aeroporto militare di Chervonoglinskoye nell'area di Artsyz.
Inoltre, è stata distrutta una corvetta della Marina ucraina nella regione di Odessa".
Il governatore ucraino del distretto di Lugansk, Sergey Gaidai, ha affermato che l'attacco russo di sabato contro una scuola nella città di Bilohorivka ha lasciato almeno due morti e 60 dispersi sotto le macerie.
Nel seminterrato della scuola si erano rifugiate circa 90 persone e una trentina erano state tratte in salvo subito dopo l'attacco, ha raccontato Gaidai all'agenzia ucraina Unian.
"Di loro, sette sono rimasti feriti", ha aggiunto Gaidai in un post sull'applicazione Telegram. "Probabilmente 60 persone sono morte sotto le macerie dell'edificio".