AGI - In mancanza di una notizia che si imponga su tutte le altre, i giornali internazionali oggi appaiono piuttosto diversificati. L’offensiva russa per espugnare l’acciaieria di Mariupol e nuove rivelazioni sul ruolo dei servizi segreti Usa nell’affondamento dell’incrociatore russo Moskva sono tra i fatti in risalto sulle prime pagine americane, mentre il crollo della Borsa di New York e l’operazione Twitter di Elon Musk emergono sui quotidiani finanziari, mentre molti tra quelli europei punta sulla politica e sulla cronaca nazionali.
Washington Post
L’intelligence americana ha contribuito all’affondamento della Moskva, ammiraglia della Marina russa nel Mari Nero. E’ la nuova rivelazione, dopo quelle sull’apporto dei servizi Usa all’uccisione dei generali di Mosca in Ucraina, su cui titola in prima pagina il Washington Post. “L'attacco missilistico delle forze ucraine ad aprile, per il Cremlino uno straordinario smacco che ha privato la Russia di una nave decisiva nella sua campagna militare, non sarebbe stato possibile senza l'assistenza degli Stati Uniti”, scrive il giornale citando “fonti informate”, e osserva che ciò “sottolinea quanto profondamente Washington si sia invischiata nella lotta dell'Ucraina contro la Russia”.
Le fonti hanno puntualizzato, aggiunge comunque il Post, che “gli Stati Uniti non erano a conoscenza della decisione dell'Ucraina di colpire la nave da guerra”, ma che “condividono con l’Ucraina informazioni marittime per aiutare la nazione a difendersi dalle minacce”. In un altro servizio, il quotidiano riferisce dei tentativi degli Usa e degli alleati di accelerare la consegna di armamenti a Kiev, perché “l’esercito russo che si sta lentamente rigenerando sta facendo progressi incrementali nell'Ucraina orientale contro forze ucraine valorose ma male equipaggiate” e che “hanno urgente bisogno di enormi quantità di armi se devono tenere a bada i russi”.
Resta in evidenza l’aborto: nella prospettiva di una svolta della Corte suprema in senso restrittivo, si legge sul Post, molte grandi aziende americane, compresi i colossi Apple e Amazon, si organizzano per offrire assistenza alle lavoratrici che decidano per l’interruzione di gravidanza, offrendo la copertura delle spese per spostarsi da uno Stato che vieta l’aborto a un altro che lo consente, e anche la facoltà di chiedere il trasferimento a sedi di lavoro più liberali in materia.
New York Times
Le forze ucraine riguadagnano terreno a Est mentre la Russia espugna l’acciaieria Azovstal di Mariupol: è la sintesi degli sviluppi sul campo di battaglia che fa il titolo di apertura del New York Times, che sottolinea: “Il Cremlino è determinato a raggiungere una sorta di traguardo, affermano funzionari e analisti occidentali, entro il 9 maggio, giorno in cui la Russia commemora il trionfo dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista con una parata militare piena di magniloquenza e spirito marziale che Putin ha trasformato in qualcosa di simile a una festa religiosa. Dopo più di due mesi di prestazioni incerte del suo decantato esercito e pesanti perdite in Ucraina, dicono, il leader autocratico russo ha bisogno di qualcosa da dimostrare per l'enorme costo della guerra in vite umane e ricchezze”.
Sotto, un titolo sull’apporto informativo fornito all’Ucraina dall’intelligence militare americana per l’affondamento dell’incrociatore russo Moskva nel Mar Nero. A centro pagina ancora in rilievo l’annunciato giro di vite della Corte suprema sull’aborto: il Nyt dedica un approfondimento alla pillola abortiva, la cui richiesta potrebbe crescere in modo esponenziale negli Stati dove l’interruzione volontaria della gravidanza sarà vietata o limitata.
Spazio anche al caro affitti che si prospetta per i newyorkesi, dove l’amministrazione metropolitana si appresa ad autorizzare aumenti compresi tra il 2 e il 6% degli affitti a canone concordato. Si tratta del maggior rincaro dal 2013 e riguarda, calcola il quotidiano, circa un milione di alloggi.
Wall Street Journal
“Tonfo dei mercati in un vertiginoso voltafaccia”, titola il Wall Street Journal che mette in grande risalto le perdite della Borsa di New York nella sua peggior giornata dal 2020 all’indomani di una seduta rialzista. “L'inversione ha spazzato via l'euforia che regnava a Wall Street mercoledì sull’onda della dichiarazione del presidente della Federal Reserve Jerome Powell secondo cui la Fed non stava ‘considerando attivamente’ un aumento dei tassi di interesse di 0,75 punti percentuali in una riunione futura”.
Ieri invece, spiegano gli analisti interpellati dal giornale, “la realtà di un contesto più difficile per il mercato sta iniziando a consolidarsi, inclusi tassi più alti, confronti difficili sugli utili e un dollaro Usa più forte, che pesa sugli utili esteri delle multinazionali”.
Quindi, “la rotta di giovedì è l'ultimo episodio della volatilità che ha caratterizzato i mercati quest'anno e mette in evidenza il disagio per il probabile impatto della campagna di aumento dei tassi della Fed, che mira a invertire gli anni di una politica rilassata”.
L’Ucraina presente in fascia alta con titolo sull’intensificazione degli attacchi missilistici russi sull’acciaieria di Mariupol mentre i civili che sono riusciti a uscirne raccontano il loro dramma dei giorni bui nei sotterranei. In rilievo anche l’operazione Twitter di Elon Musk, che si è assicurato 7 miliardi da un gruppo di 19 investitori.
Financial Times
Le nuove stime dell’Oms sui morti per Covid, che portano il totale mondiale dei decessi a 15 milioni, il triplo rispetto alle precedenti valutazioni, sono la notizia nella fascia alta della prima pagina del Financial Times, ma il titolo forte è per Elon Musk che ha messo insieme una cordata di grandi finanziatori per la sua acquisizione di Twitter.
Il contributo complessivo di questi soggetti ammonta a 7,1 miliardi di dollari, e tra i 19 investitori figurano grossi calibri come il fondatore di Oracle, Larry Ellison, la società di criptovalute Binance, società di investimenti come Sequoia, Fidelity e Brooksfield, il principe saudita Al Waleed, che di Twitter è già azionista, il fondo sovrano del Qatar. Un parterre, sottolinea Ft, apprezzato dai mercati tanto che ieri il titolo di Twitter ha guadagnato distinguendosi in una giornata nerissima per Wall Street, con il Nasdaq in picchiata a -5%.
E al tonfo della Borsa di New York è dedicato l’altro titolo di rilievo sulla prima pagina del giornale finanziario, secondo cui a accrescere il nervosismo degli investitori è stato anche l’allarme della Bank of England sui rischi di recessione.
The Times
Sono solo 300 i migranti irregolari che ogni anno la Gran Bretagna potrà deportare in Ruanda: risulta da proiezioni del ministero dell’Interno, che il Times colloca nella fascia alta della sua prima pagina, anche oggi dominata da notizie nazionali e senza alcun titolo sull’Ucraina. Le simulazioni governative contraddicono il premier Boris Johnson, che aveva assicurato di poter riallocare nel Paese africano “decine di migliaia” di immigrati di qualsiasi provenienza giunti illegalmente nel Regno Unito.
“Se l’analisi del ministero fosse corretta, ci vorrebbero 34 anni per allontanare 10.000 persone”, calcola criticamente il giornale, e sottolinea sia che quest’anno sono già 7.300 i migranti sbarcati sulle coste britanniche attraversando la Manica, sia che l’accordo con il Ruanda è costato alle casse governative 120 milioni di sterline.
A centro pagina, il rialzo dei tassi dello 0,25% deciso dalla Banca d’Inghilterra per contenere l’inflazione, e l’allarme dell’istituto per i rischi di una recessione. Il che ha avuto l’immediata ricaduta politica di un pressing dei Tory sul ministro delle Finanze, Rishi Sunak, per un consistente e immediato taglio delle tasse. Una foto informa di uno dei gadget che inonderanno i negozi di souvenir in occasione del giubileo di platino della regina: pupazzi meccanici di cani corgi, la razza amata da Elisabetta.
Il quotidiano dà spazio, infine, a uno studio presentato al congresso mondiale sull’obesità, in corso a Maastricht: risulta che per indurre i bambini a mangiare verdure è utile gratificarli con un regalino ogni volta che ne consumano una porzione.
Le Monde
L’accordo elettorale raggiunto con la sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon spacca i socialisti francesi, e una pattuglia di esponenti di primo piano lascia il partito: con questa notizia di politica interna apre Le Monde. L’ex premier Cazeneuve ha già annunciato l’uscita, e potrebbero seguirlo altri tra i quali perfino l’ex presidente Francois Hollande, che ha preso una posizione netta contro l’intesa con La France Insoumise.
La fronda contro il patto con Melenchon, al di là della retorica sull’europeismo e il liberalismo, spiega il quotidiano, ha ragioni assai più concrete: “Una parte dei parlamentari uscente crede che l’esiguo numero di circoscrizioni ottenute non tenga conto del loro ancoraggio territoriale”. Insomma, la spartizione dei collegi prevista dall’accordo non garantisce la rielezione a tutti. Ma altri dirigenti socialisti, riferisce Le Monde, credono che questo sia il meglio che possa ottenere il loro partito, pressocché azzerato dalle presidenziali in cui la candidata socialista Anne Hidalgo ha raccolto un modestissimo 1,7%.
A centro pagina, la proposta di embargo sul petrolio russo, che l’Ue “fa fatica ad adottare” perché i Paesi più dipendenti da Mosca si oppongono alla proposta della Commissione, nonostante l’offerta di rinviare nel tempo l’entrata in vigore della misura che peraltro, nota il giornale, “farebbe salire i prezzi del greggio, già ai massimi”.
Le Figaro
Mentre non si vedono all’orizzonte soluzioni diplomatiche, la guerra in Ucraina fa intravvedere il rischio non sono di un’intensificazione ma anche di un allargamento perché, fornendo armi a Kiev, i Paesi occidentali sono ormai sulla soglia della cobelligeranza. Pone questo tema l’apertura di Le Figaro, che dedica un editoriale alle preoccupanti prospettive di escalation.
“Il folle gioco di Putin trascina gli occidentali in un gioco pericoloso”, avverte il giornale, e sottolinea che “la Casa Bianca è insidiosamente passata dalla volontà di aiutare gli ucraini a quella di ‘punire’ la Russia”, e “ben più di un’evoluzione semantica, questa fuga in avanti avvicina la Nato alla cobelligeranza”.
Inoltre, “ha l’effetto di incoraggiare la paranoia del Cremlino e le fantasie di una guerra mondiale nucleare”. Secondo Le Figaro, invece, “è possibile contribuire al successo della difesa ucraina senza una fatale escalation del conflitto alla decisiva condizione di tenere aperta una via diplomatica che lasci un’uscita per l’orso ferito”.
El Pais
La direttrice del Cni, i servizi segreti spagnoli, Paz Esteban, ha confermato in Parlamento che l’intelligence ha intercettato su autorizzazione della magistratura 18 leader politici indipendentisti della Catalogna, compreso il presidente della Generalitat, Pere Aragones. È il nuovo capitolo dello scandalo Pegasus (dal nome del software spionistico di fabbricazione israeliana) che scuote la Spagna e che El Pais valorizza in apertura.
L'audizione di Esteban, nota il giornale, “non solo non è servita a calmare gli animi dei sostenitori dell'indipendenza catalana”, ma “ha inoltre aggravato l'indignazione di Esquerra Republicana per il sospetto che alcuni dei suoi dirigenti, a cominciare dallo stesso Aragonès, fossero spiati nella quotidianità della loro attività politica istituzionale, al di là di momenti chiave per l'ordine pubblico come lo scoppio di violenza nell'autunno del 2019, dopo la condanna” degli organizzatori del referendum secessionista.
Esquerra Republicana è il partito della sinistra catalana che fa parte della maggioranza del governo Sanchez, e il suo “crescente malessere” si deve anche al fatto che il premier si mostra “riluttante ad appurare le responsabilità politiche”, come il partito richiede. Altra ricaduta politica della vicenda, segnalata con un titolo a parte in prima pagina, è che si sono arenate le trattative per la formazione di una coalizione elettorale di sinistra in Andalusia, dove si vota per le regionali il 19 giugno. In basso l’Ucraina con l’attacco finale russo contro l’acciaieria di Mariupol.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Le tensioni tra Germania e Ucraina per il rifiuto di Kiev a una visita del presidente tedesco Steinmeierl si dissolvono e arriva l’invito ucraino non solo al capo dello Stato, ma anche al cancelliere Scholz e all’intero suo governo. Prevedibile apertura, quella della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che aveva più volte stigmatizzato la “mancanza di rispetto per la Germania” da parte di Kiev.
Ieri c’è stata una lunga telefonata tra Steinmeier e Zelensky, propiziata, come sottolinea il giornale, dalla visita a Kiev, martedì scorso, del presidente della Cdu, Friederich Merz, il quale lo rivendica così: “Sono grato che la mia richiesta sia stata accolta” da Zelensky.
Nella ritrovata distensione, domenica, per l'anniversario della fine della seconda guerra mondiale, è atteso a Kiev il presidente del Bundestag Baerbel Bas, primo alto esponente istituzionale tedesco a recarsi in Ucraina dopo l’invasione russa. Il giornale esprime in un editoriale sollievo per il superamento di una crisi che “avrebbe messo a dura prova la cooperazione anche in tempo di pace” tra Berlino e Kiev, e ribadisce che la Germania “non avrebbe mai potuto accettare il rifiuto della visita del suo presidente”.
China Daily
Il massimo vertice del regime cinese interviene sulle misure anti Covid e difendi i lockdown in atto a Shanghai e decine di altre città per un totale di quasi 350 milioni di abitanti. Il China Daily ci apre per assicurare che “la Cina trionferà sicuramente nella sua battaglia contro il Covid-19, armata delle sue politiche scientifiche, efficaci e collaudate nel tempo sul controllo delle epidemie”.
La riunione del Comitato Permanente dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese è stata presieduta da Xi Jinping, che vi ha “pronunciato un importante discorso”, scrive il giornale, che però delle parole del leader non riferisce nulla e attribuisce le direttive genericamente ai “partecipanti all'incontro”.
Questi, afferma il China Daily, “hanno sottolineato che la Cina è un paese popoloso con una numerosa popolazione anziana e uno sviluppo irregolare in diverse regioni”, che “non dispone di risorse mediche adeguate per l'intera popolazione”, e quindi un rilassamento delle misure di contenimento del virus “porterebbe sicuramente a infezioni su larga scala, insieme a molti casi gravi e decessi”. Occorre perciò “comprendere in modo completo e profondo le linee guida e le politiche determinate dal Comitato Centrale del PCC,” e assicurare “che l'approccio dinamico zero-Covid deve essere fermamente rispettato”.
Quotidiano del Popolo
Le misure anti Covid prese a Shanghai e altrove avranno successo “nel tempo”, titola il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, che mette scontatamente in apertura la seduta del Comitato Permanente dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Pcc presieduta da Xi Jinping, sulla lotta contro la pandemia.
Il giornale evita accuratamente di attribuire al leader alcuna dichiarazione in materia, e conferma così che Xi vuole distanziarsi il più possibile dagli impopolari lockdown e presentare in un’ottica più collettiva le responsabilità, benché sia lui il padre della dottrina ‘zero Covid’ che sta costando il confinamento a quasi 350 milioni di cinesi e sulla quale, significativamente, il vertice del Pcc ha “richiamato i dirigenti e il popolo alla fiducia e all’unità”.
Il partito, riferisce il quotidiano, “ha sottolineato la necessità di accelerare il ritmo del lavoro di controllo per far fronte a focolai sporadici e l'importanza di rafforzare lo sviluppo delle capacità, migliorare le misure di risposta in modo tempestivo e accelerare la ricerca sulla mutazione del virus e la prevenzione della mutazione”. E ha inoltre “evidenziato le misure per garantire i mezzi di sussistenza e le forniture quotidiane delle persone, soddisfare i bisogni delle persone per i servizi medici e rilasciare informazioni su base regolare per affrontare le preoccupazioni del pubblico”. Una risposta alle proteste striscianti dei cittadini di Shanghai, chiusi in casa da oltre un mese e a corto di cibo.