AGI - Il presidente russo, Vladimir Putin, si è scusato con il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, per le osservazioni fatte dal suo ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, sulle possibili origini ebraiche di Adolf Hitler. "Il primo ministro ha accettato le scuse del presidente Putin per le osservazioni di Lavrov e lo ha ringraziato per aver chiarito il suo atteggiamento nei confronti del popolo ebraico e della memoria dell'Olocausto", si legge nella nota diffusa dall'ufficio del primo ministro israeliano dopo la conversazione telefonica tra i due leader. Il comunicato del servizio stampa del Cremlino non conteneva questo aspetto, tra i contenuti del colloquio elencati.
Grazie alla Conferenza dei donatori per l'Ucraina sono stati raccolti oltre 6 miliardi di euro: lo ha reso noto il premier polacco, Mateusz Morawiecki. "Questo denaro servirà per sostenere l'Ucraina e tutti colro che sostengono l'Ucraina", ha spiegato Morawiecki in una conferenza stampa.
"L'Ucraina merita tutto il sostegno che possiamo dare. L'Italia continuerà a fare la sua parte", afferma il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo videomessaggio alla Conferenza internazionale dei donatori per l'Ucraina. Draghi continua: "La guerra in Ucraina ha causato una catastrofe umanitaria. Milioni di persone, per lo più donne e bambini, hanno lasciato il Paese per cercare rifugio nell'Unione Europea. Chi resta corre il rischio della povertà, della fame e della morte. Dobbiamo aiutare l'Ucraina".
"Siamo solidali nelle ragioni degli ucraini, li stiamo attivamente sostenendo nella resistenza, ma serve impegno anche nell'accoglienza, sperando che possiamo alleviare le loro sofferenze". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo a una domanda sui profughi ucraini, durante l'incontro al Quirinale con Roberta Metsola.
A new T-90M tank, the pride of russian tank building, was destroyed near Kharkiv. #UaArmy turned the T-90M into scrap metal. A parade of russian equipment is possible in Ukraine. A parade of destroyed armament. pic.twitter.com/BEiFZX3iVY
— Defence of Ukraine (@DefenceU) May 5, 2022
Zelensky, il giorno della liberazione è vicino
"Nessuno può dire quanti giorni ancora questa guerra andrà avanti. Ma credo che il giorno della nostra liberazione si stia avvicinando". Lo ha affermato il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un discorso alla Danimarca trasmesso nel giorno del 77esimo anniversario della liberazione del Paese dalla Germania. "Lo stato russo - ha aggiunto - non è pronto a fermare la guerra. Stanno sognando di catturare l'Ucraina e altri Paesi europei. Stanno ancora sognando che la libertà dell'Europa scomparirà, ma i loro sogni non si avvereranno. Il sogno della pace dovrà diventare realtà proprio come è successo 77 anni fa", ha proseguito Zelensky.
La Russia ha simulato il lancio di missili nucleari
L'esercito russo ha simulato il lancio di missili nucleari nell'enclave di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania. Lo afferma il ministero della Difesa russo specificando che le unità di combattimento impiegate hanno anche effettuato "operazioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica". La Russia ha messo in allerta le proprie forze nucleari poco dopo l'invasione dell'Ucraina lo scorso 24 febbraio.
Le sirene antiaeree suonano in tutto il Paese
Le sirene di allarme antiaeree si sono attivate questa notte in tutta l'Ucraina: a Kiev e Kharkiv, così come negli oblast di Dnipropetrovsk, Donetsk, Khmelnytsky, Cherkasy, Zhytomyr, Poltava, Ivano-Frankivsk, Kirovohrad, Vinnytsia, Volyn, Chernivtsi, Zakarpattia, Mykolaiv, Lviv, Ternopil, Odesa e Zaporizhzhia. Lo riporta 'The Kyiv Independent'.
Nyt, l'intelligence Usa aiuta a uccidere i generali russi
Gli Stati Uniti hanno aiutato l'esercito ucraino con informazioni di intelligence a uccidere numerosi generali russi impegnati nell'invasione in Ucraina. Lo riporta il New York Times secondo il quale sarebbero una decina i generali di Mosca uccisi dalle forze armate di Kiev. "Gli Stati Uniti forniscono informazioni sul campo di battaglia per aiutare gli ucraini a difendere il loro Paese. Non forniamo informazioni con l'intento di uccidere i generali russi", ha detto all'Afp il portavoce dell'Nsc, Adrienne Watson. La pesante perdita di ufficiali militari russi di alto rango ha sbalordito i funzionari della sicurezza occidentale, che avevano parlato di sette generali uccisi a fine marzo, anche se da allora l'Ucraina ne ha rivendicati di più.
La proposta di embargo Ue fa aumentare il prezzo del petrolio
I prezzi del petrolio viaggiano positivi, dopo che l'Ue ha avanzato la sua proposta su nuove sanzioni contro la Russia, compreso un embargo sul greggio per sei mesi, facendo così compensare le preoccupazioni degli investitori sulla domanda cinese. I futures sul greggio Brent sono in rialzo dello 0,5%, a 110,74 dollari al barile mentre i futures sul greggio Wti degli Stati Uniti avanzano dello 0,4% a 108,21 dollari al barile. Tra le sanzioni proposte da Bruxelles, è compresa la graduale eliminazione delle forniture di greggio russo entro la fine del 2022. Intanto oggi si riunisce l'Opec+ che dovrebbe concordare l'aumento di 432 mila barili al giorno (bpd) nel mese di giugno. Il segretario generale dell'Organizzazione, Mohammad Barkindo, ha ribadito che non è possibile per altri produttori sostituire l'offerta russa, ma ha espresso preoccupazioni per il rallentamento della domanda da parte del principale importatore mondiale, la Cina, a causa dei lockdown.
Gb, le esercitazioni di Minsk sono di routine, nessuna minaccia
Le esercitazioni militari in corso in Bielorussia appaiono di routine e al momento non c'è nessun segnale di un possibile ingresso di Minsk, stretto alleato di Mosca, nel conflitto in Ucraina. È quanto si legge nell'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica. "Le forze di terra bielorusse sono state osservate schierarsi dalle guarnigioni al campo per esercitazioni", si legge nel bollettino, "ciò è in linea con la norma stagionale, con la Bielorussia che entra nel culmine del suo ciclo di addestramento invernale nel mese di maggio". "Non sono al momento previste deviazioni dalla normale attività di esercitazione che potrebbero costituire una minaccia per gli alleati e i partner", spiegano gli 007 di Londra. "La Russia cercherà probabilmente di gonfiare la minaccia posta all'Ucraina da queste esercitazioni allo scopo di tenere ferme al loro posto le forze ucraine nel Nord, impedendo loro di venire impegnate nella battaglia per il Donbass", spiega la Difesa di Londra. Ieri Andriy Demchenko, portavoce delle guardie di frontiera ucraine, aveva affermato che Kiev è pronta in caso di un intervento di Minsk nel conflitto. "Non escludiamo che la Federazione Russa possa a un certo punto utilizzare il territorio della Bielorussia, le forze armate della Repubblica di Bielorussia, contro l'Ucraina", ha dichiarato Demchenko, "pertanto siamo pronti".
Kiev, 6 feriti nei bombardamenti notturni su Kramatorsk
Attacchi aerei russi hanno colpito nella notte Kramatorsk, citta' dell'oblast di Donetsk ancora in mano agli ucraini, causando sei feriti. Lo ha dichiarato il sindaco di Kramatorsk, Oleksandr Honcharenko, secondo il quale è stata colpita un'area residenziale e sono stati danneggiati almeno tre palazzi, una scuola e un asilo.
Kiev, riconquistati insediamenti a Mykolaiv e Kherson
Nelle scorse ore le forze ucraine hanno respinto 11 attacchi russi nel Donetsk e nel Lugansk e hanno liberato alcuni insediamenti ai confini delle regioni di Mykolaiv e Kherson. Lo si legge nel bollettino dello Stato maggiore ucraino. Secondo l'esercito di Kiev, inoltre, nelle ultime 24 ore la contraerea ucraina ha abbattuto quattro droni, tre missili e due aerei Su-30 russi.
L'ad di Unicredit ammette: uscire dal mercato russo è complicato
"L'uscita dalla Russia è complicata, stiamo considerando ogni opzione". Lo ha affermato l'a.d. di Unicredit, Andrea Orcel, durante la call con le agenzie, aggiungendo che "comunicheremo le cose quando le faremo, non mentre sono in progress". L'istituto, ha aggiunto l'ad, ha ridotto l'esposizione verso la Russia per 2 miliardi di euro "a un costo minimo". Nella valutazione più recente - ha spiegato Orcel - lo scenario estremo di massima perdita sulla Russia ammonta a 5,2 miliardi di euro rispetto a una esposizione complessiva alla fine di aprile di 7 miliardi. "La riduzione dell'esposizione verso la Russia- ha detto è stata in parte effettuata con uno scambio di asset con controparti russe non soggette a sanzioni, ma queste opportunità stanno diminuendo poiché sempre più controparti sono soggette a sanzioni".
Bombardamenti nel Lugansk, "almeno 5 civili morti"
Almeno cinque civili sono morti nei bombardamenti che hanno colpito la regione del Lugansk nelle scorse ore, Lo riferisce su Telegram il capo dell'amministrazione militare della regione, Sergiy Haidai. "Il nemico ha sferrato 24 attacchi devastanti sui pacifici civili della regione", scrive Haidai, "finora sono stati trovati e identificati cinque corpi".
L'Italia ha donato a Kiev 45 mezzi dei vigili del fuoco
L'Italia ha donato 45 mezzi dei vigili del fuoco all'Ucraina. "L'attrezzatura cruciale e' appena arrivata nell'hub logistico dell'Ue in Slovacchia, da dove sara' spedita in Ucraina. La consegna e' stata coordinata dal nostro meccanismo Ue per la Portezione civile", spiega la Commissione europea in un tweet.
Michel, con l'Ungheria abbiamo sempre trovato un accordo
"Sistematicamente in passato ci sono preoccupazioni sul fatto che non saremmo stati in grado di essere uniti. E sistematicamente siamo stati in grado di adottare una posizione unita. Questo, naturalmente, ha richiesto alcune trattative, colloqui, decisioni. Abbiamo bisogno del sostegno dei 27 governi". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, rispondendo a una domanda sulla minaccia dell'Ungheria di porre il veto contro il sesto pacchetto di sanzioni che prevede l'embargo al petrolio russo. "Qualche settimana fa ho detto pubblicamente al Parlamento europeo che prima o poi petrolio e gas sarebbero stati parte delle sanzioni. Questa e' una tappa importante", ha aggiunto Michel che ha assicurato di essere "al lavoro con i colleghi al Consiglio" per "avere a breve termine una posizione unita" sul pacchetto presentato dalla Commissione.
Gentiloni: "Arriveremo a un embargo del petrolio; non si fa in 24 ore"
"Penso che arriveremo a un percorso comune anche sulla decisione di arrivare gradualmente all'embargo su petrolio", "la nostra proposta e' di arrivare a un embargo tra i 6 e i 9 mesi, perché rendersi indipendenti dal petrolio russo è un percorso che non si fa in 24 ore e perché farlo in 24 ore potrebbe avere anche un impatto sui prezzi del petrolio a livello internazionale paradossalmente contraddittorio coi nostri obiettivi". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, nel webinar del quotidiano Il Messaggero. "Il tema è sul tavolo, rendersi indipendenti entro fine anno e per alcuni aspetti gia' in autunno. Penso si arriverà a concordarlo un percorso in comune che sara' impegnativo per le nostre economie", ha detto. "Chi dice che le sanzioni non sono efficaci a mio parere prende un abbaglio", ha precisato. Ma "anche le nostre rallenteranno perche' non siamo nella situazione in cui eravamo a gennaio", ha evidenziato.
Kiev: i russi hanno ripreso attacco ad Azovstal
"Con il sostegno dell'aviazione, la Russia ha ripreso l'offensiva per controllare Azovstal": cosi' si legge in una nota delle autorita' di Kiev, diffusa nello stesso momento in cui dovrebbe iniziare invece un cessate il fuoco annunciato da Mosca.
Un comandante del battaglione Azov ha detto ieri che le truppe russe sono entrate all'interno dell'acciaieria e che sono in corso "combattimenti sanguinosi". "La situazione e' estremamente difficile ma nonostante tutto continuiamo a combattere e resistiamo", ha aggiunto il comandante.
Mosca: i corridoi umanitari per Azovstal sono operativi oggi
I corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol "sono oggi operativi": lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Metsola: "Abbiamo il dovere di aiutare l'Ucraina a vincere"
"Loro stanno lottando per i valori e i principi europei", "ho visto nei loro occhi un coraggio molto forte per un paese che amano e che stano difendendo". Cosi' Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha risposto al Quirinale alla domanda sul suo viaggio in Ucraina. "Possiamo fare molto di piu', voi e l'Europa abbiamo accolto bambine e donne che avevano bisogno, abbiamo mostrato solidarieta', abbiamo mostrato che il nostro cuore e' aperto a chi lotta per i nostri valori e ora abbiamo il dovere di continuare ad aiutarli, a vincere e ad essere convinti che possiamo essere accanto a loro, con la speranza di entrare nell'Unione europea" ha detto Metsola accanto a Sergio Mattarella.
Zelensky lancia una campagna di finanziamento online
"Servono risorse finaziarie per il nostro Paese, serve un piano simile a quello Marshall per la ricostruzione": lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un collegamento video con la Conferenza dei donatori per l'Ucraina in corso a Varsavia. "C'è bisogno di ricorstruire cio' che i russi hanno distrutto", ha sottolineato Zelensky, "abbiamo bisogno di risorse finanziarie da destinare non soltanto alla difesa, ma anche al settore sociale e umanitario".
Mattarella: da noi sostegno attivo alla resistenza
"Siamo solidali nelle ragioni degli ucraini, li stiamo attivamente sostenendo nella resistenza, ma serve impegno anche nell'accoglienza, sperando che possiamo alleviare le loro sofferenze". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo a una domanda sui profughi ucraini, durante l'incontro al Quirinale con Roberta Metsola.
Michel: "Subito aiuti concreti per la ricostruzione"
"Agli ucraini dico che li aiuteremo in modo concreto a ricostruire il loro Paese": lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo alla Conferenza dei donatori per l'Ucraina in corso a Varsavia. Spiegando che ci sara' un piano simile a quello Marshall, Michel ha aggiunto: "Dobbiamo fare molto di piu' per garantire un sostegno concreto subito inviando gli aiuti necessari". "Noi abbiamo fiducia nell'Ucraina", ha proseguito Michel.
Johansson: i russi usano lo stupro come arma di guerra
"La Russia non sta solo facendo la guerra all'Ucraina, sta facendo la guerra contro le donne. Ci sono rapporti crescenti e credibili di soldati russi che violentano le donne. Da donne e ragazze di 10 anni fino ad anziane di 78 anni. Lo stupro come arma di guerra. Violentare il corpo delle donne. Per spezzare lo spirito di un popolo". Lo ha dichiarato in plenaria a Strasburgo la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, nel dibattito sull'impatto della guerra sulle donne ucraine.
Guerini: "Le armi fornite garantiscono l'autodifesa"
"L'Italia esprime il proprio sostegno incondizionato all'Ucraina, vittima di un'aggressione brutale da parte delle forze armate della Federazione Russa in spregio ad ogni regola del diritto internazionale ed è volontà di questo governo continuare a dare significativa concretezza a questo sostegno". Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ascoltato dalle Commissioni riunite Difesa di Senato e Camera sui recenti sviluppi della situazione in Ucraina. "I sistemi e i materiali che l'Italia sta fornendo contribuiscono in modo tangibile, garantendo al popolo ucraino di tutelare il proprio diritto all'autodifesa", ha sottolineato il ministro.
Guerini: nessun negoziato senza il reale cessate il fuoco
"Non c'è un vero negoziato che possa partire senza un reale cessate il fuoco, senza che i russi smettano di bombardare". Lo ha ribadito il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nell'audizione in corso davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato.
Kiev: bloccati i confini della regione di Kherson
Le truppe russe hanno bloccato i confini della regione ucraina di Kherson, sotto il loro controllo, impedendo a chiunque di uscirne ed entrarvi. Lo ha dichiarato a Suspilne Yurii Sobolevskyi, il responsabile regionale di "Servo del popolo", il partito del presidente Volodymyr Zelensky, a Suspilne
Procuratrice generale dell'Ucraina "Livello di atrocità cresce"
"Siamo al 71esimo giorno di guerra, sono passati due mesi e assistiamo in questa aggressione della Russia a una serie di violazioni del diritto internazionale. La Russia ha colpito ospedali, chiese ma soprattutto ha avuto come target i civili". A renderlo noto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova collegata da remoto alla Conferenza internazionale dei Procuratori generali del Consiglio di Europa, in corso oggi e domani a Palazzo dei Normanni, a Palermo. "Quando hanno mancato l'obiettivo di prendere Kiev e di rovesciare il governo ucraino - ha proseguito -, la loro strategia è cambiata. Il livello di aggressioni ai civili, le rappresaglie, sono aumentate. Assistiamo a un livello di atrocità crescente sopratutto nella regione di Kiev ma anche in altre città", ha concluso.
A Mariupol ci sono ancora 5 mila civili da evacuare
"Dal terzo giorno dell'aggressione, i Russi stanno bloccando i corridoi umanitari che portano cibo e medicine che servono anche per l'evacuazione dei bambini. La situazione piu' grave e' a Mariupol dove il 90 per cento della citta' e' in rovina e ci sono ancora 5 mila civili da evacuare". A dirlo e' la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova collegata da remoto alla Conferenza internazionale dei Procuratori generali del Consiglio di Europa, in corso oggi e domani a Palazzo dei Normanni, a Palermo
Telefonata Zelensky-Steinmeier per superare le tensioni
Il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Nella conversazione di 45 minuti, rende noto l'ufficio del capo di Stato tedesco, Steinmeier ha assicurato a Zelensky il pieno sostegno della Germania nel conflitto contro la Russia.
Per gli analisti la telefonata è un chiaro segno della volontà di entrambe le parti di superare le recenti tensioni nate con il tentativo fallito del presidente tedesco di recarsi a Kiev insieme ad altri leader europei. Steinmeier aveva trascorso giorni a preparare la visita con il presidente polacco, ma è stato poi sorpreso con pochissimo preavviso dalla cancellazione del governo ucraino. In una nota delle autorità di Kiev si leggeva che Steinmeier non era il benvenuto a Kiev. Da allora, il caso ha causato forti tensioni tra il governo tedesco e l'Ucraina e gli ambienti governativi hanno parlato di "affronto". Il cancelliere Olaf Scholz ha recentemente rifiutato un viaggio in Ucraina, facendo anche riferimento al modo in cui è stato trattato Steinmeier.
Raccolti 6 miliardi di euro per l'Ucraina con la Conferenza donatori
Grazie alla Conferenza dei donatori per l'Ucraina sono stati raccolti oltre 6 miliardi di euro: lo ha reso noto il premier polacco, Mateusz Morawiecki. "Questo denaro servirà per sostenere l'Ucraina e tutti colro che sostengono l'Ucraina", ha spiegato Morawiecki in una conferenza stampa.
Zelensky invita Scholz e Steinmeier a Kiev
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invitato a Kiev Olaf Scholz e Frank-Walter Steinmeier, rispettivamente cancelliere e presidente della Germania. Lo ha reso noto la presidenza tedesca.
Tre settimane fa Zelensky aveva snobbato Steinmeier che voleva recarsi nella capitale ucraina. Oggi Zelensky e Steinmeier hanno avuto un colloquio telefonico con il quale sembrano essere state superate le tensioni nate in quella occasione.
Draghi: "L'Italia continuerà a fare la sua parte"
"L'Ucraina merita tutto il sostegno che possiamo dare. L'Italia continuerà a fare la sua parte". Lo afferma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo videomessaggio alla Conferenza internazionale dei donatori per l'Ucraina.
Draghi continua: "La guerra in Ucraina ha causato una catastrofe umanitaria. Milioni di persone, per lo più donne e bambini, hanno lasciato il Paese per cercare rifugio nell'Unione Europea. Chi resta corre il rischio della povertà, della fame e della morte. Dobbiamo aiutare l'Ucraina. L'Italia ha già stanziato circa 500 milioni di euro per sostenere i profughi ucraini nel nostro Paese. Sono lieto di annunciare che abbiamo appena aumentato tale importo a oltre 800 milioni di euro. Abbiamo trasferito 110 milioni per sostenere il bilancio generale ucraino e prevediamo di prestare fino a 200 milioni di euro in più. Abbiamo donato 26 milioni a organizzazioni internazionali, come la Croce Rossa, l'Unicef e l'Unhcr. Stiamo donando beni umanitari e medici, comprese ambulanze, tende, medicinali".
Zelensky, Ucraina ha bisogno di un nuovo piano Marshall
L'Ucraina ha bisogno di un piano strategico per il sostegno internazionale, un analogo moderno dello storico Piano Marshall. Lo ha affermato il presidente, Volodymyr Zelensky, in collegamento video alla Conferenza internazionale dei donatori per l'Ucraina a Varsavia.
"La ricostruzione dell'Ucraina deve ora diventare un esempio storico per il nostro tempo e per il futuro come la ricostruzione dei Paesi europei dopo la Seconda guerra mondiale... Sara' un investimento per la stabilita' di tutta l'Europa centrale e orientale", ha sottolineato Zelensky.
Procuratrice di Kiev, in tutto 4.068 civili ucraini uccisi
"Sono 4.068 i civili uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra. Tra essi vi sono 221 bambini e 406 donne, mentre i bambini feriti sono 408". Lo ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, collegata da remoto alla Conferenza internazionale dei Procuratori generali del Consiglio di Europa, in corso oggi e domani a Palazzo dei Normanni, a Palermo.
Mattarella, serve una iniziativa internazionale per aiutare i bambini
Serve subito una iniziativa internazionale per aiutare i bambini che subiscono il conflitto in Ucraina. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, rivolge il suo pensiero ai tanti minori coinvolti e mette in guardia dal rischio di sfruttamento dei profughi bambini. "Drammatica la condizione dei bambini che vivono oggi in zone di conflitto armato - scrive il Capo dello Stato -. Sono cronache di diritti calpestati, di infanzie negate, di vite spezzate che non ci possono lasciare indifferenti. Quanto accade oggi in Ucraina richiama la necessita' di una sollecita iniziativa internazionale. L'accoglienza dei profughi realizzata in tanti Paesi deve essere attenta a che non si creino condizioni per lo sfruttamento dei minori".
Putin a Bennet, corridoi da Azovstal ma resa combattenti
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto in una telefonata con il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, che la Russia è ancora pronta a fornire corridoi umanitari ai civili dall'acciaieria assediata Azovstal nel porto ucraino di Mariupol. Lo ha riferito il Cremlino aggiungendo però che Kiev dovrebbe ordinare ai combattenti ucraini presenti ad Azovstal di deporre le armi. Lo riporta Ria Novosti.
Lukashenko, arma con cui vincerà Mosca dipende dalla Nato
"Che tipo di armi utilizzerà la Russia, dipende non tanto dall'Ucraina quanto dall'Occidente, dalla Nato. State già attraversando la linea rossa lì". Lo ha detto il presidente bielorusso e alleato del Cremlino, Aleksander Lukashenko, in un'intervista all'Associated Press a cui ha detto che "la Russia non può perdere in questa operazione" in Ucraina.
Casa Bianca, telefonata Biden-Scholz
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avuto un colloquio telefonico col cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Come riferisce la Casa Bianca, la telefonata è durata 3'0 minuti.
Media, a Mariupol la segnaletica è stata cambiata in russo
I russi stanno cambiando la segnaletica stradale a Mariupol, la città portuale del Sud ucraino di fatto occupata dalle forze di Mosca. Lo ha riferito il consiglio comunale locale, come riporta l'agenzia Unian, pubblicando una foto di uomini che sostituiscono un cartello con la scritta del nome della città in ucraino con quello in russo.
"Gli occupanti hanno distrutto la nostra città, ucciso 20 mila persone e ora cambiano la segnaletica stradale", è il messaggio del consiglio comunale, "le persone con i loro problemi aspetteranno intanto la città non dispone di elettricità e di normali comunicazioni. La gente del posto non ha abbastanza acqua, cibo o medicine".
Bennett, Putin si è scusato per le parole di Lavrov su Hitler
Il presidente russo, Vladimir Putin, si è scusato con il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, per le osservazioni fatte dal suo ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, sulle possibili origini ebraiche di Adolf Hitler. "Il primo ministro ha accettato le scuse del presidente Putin per le osservazioni di Lavrov e lo ha ringraziato per aver chiarito il suo atteggiamento nei confronti del popolo ebraico e della memoria dell'Olocausto", si legge nella nota diffusa dall'ufficio del primo ministro israeliano dopo la conversazione telefonica tra i due leader. Il comunicato del servizio stampa del Cremlino non conteneva questo aspetto, tra i contenuti del colloquio elencati.
Media ucraini: sirene antiaeree in quasi tutto il Paese
Le sirene antiaeree stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell'Ucraina, secondo quanto riporta Ukraina 24 su Telegram.
Scholz: presto la ministra Esteri Baerbock in Ucraina
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, si recherà presto in Ucraina. Lo ha annunciato in serata il cancelliere, Olaf Scholz, esprimendo soddisfazione per il chiarimento telefonico avuto con Volodymyr Zelensky. Durante il colloquio telefonico, Zelensky ha invitato a Kiegv sia Scholz che l'omologo tedesco, Frank-Walter Steinmeier.
Borrell: reazione mai così rapida e unita
"Generalmente non siamo così rapidi e uniti come abbiamo fatto durante questa aggressione russa all'Ucraina. E' stato diverso perché abbiamo avuto l'impresisone che eravamo in pericolo quindi abbiamo cercato di produrre risultati nella maniera più rapida che abbia mai visto". Lo ha affermato l'Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, intervenendo all'inaugurazione del Festival d'Europa a Firenze.
Fonti, permane lo stallo sullo stop Ue al petrolio russo
Alla riunione di domani tra gli ambasciatori Ue è attesa l'approvazione del divieto totale di importare petrolio dalla Russia a partire dal primo gennaio 2023. Tuttavia, il testo finale del sesto pacchetto di sanzioni Ue a Mosca "è ancora da chiudere".
Secondo quanto spiegato all'AGI da una fonte diplomatica, la riunione del Coreper tra i ventisette ambasciatori dell'Ue prevista per oggi pomeriggio, ma poi annullata dalla presidenza francese del Consiglio Ue, non si è tenuta proprio per evitare che i rappresentanti dei Paesi si sedessero attorno al tavolo "per dire che si era ancora fermi allo stesso punto di ieri". Il nodo da sciogliere resta quello dei tempi necessari al raggiungimento dell'indipendenza dal petrolio russo.
La Commissione europea ha inserito nella sua proposta una deroga per Ungheria e Slovacchia consentendo ai due Paesi di continuare a comprare il prodotto greggio e raffinato dalla Russia fino al 31 dicembre 2023. Una concessione subito diventata punto di partenza per altri negoziati, con la Slovacchia che ha chiesto un'estensione a tre anni del periodo transitorio e l'Ungheria che ha ribadito la sua opposizione alle sanzioni che metterebbero a rischio la sua sicurezza energetica.
A questi due Paesi si sono aggiunte anche la Repubblica Ceca e la Bulgaria, che lamentano una dipendenza dalla Russia impossible da superare in sei mesi per il petrolio greggio ed entro la fine del 2022 per i prodotti raffinati, come previsto dalla proposta della Commissione.
"Non mi posso immaginare un pacchetto di sanzioni che preveda un opt-out per quattro Paesi", ha spiegato una fonte diplomatica all'AGI, che ha messo l'accento sulla strategia dei governi contrari alla proposta "che cercano qualcosa in cambio".
"È implicito che la Commissione dovrà lavorare su come affrontare le conseguenze economiche del pacchetto di sanzioni", ha aggiunto un'altra fonte che segue da vicino i negoziati. Di qui l'attesa per le possibili ulteriori deroghe al divieto di importazioni petrolifere o per nuovi impegni che la Commissione europea potrebbe prendere nei confronti dei governi nazionali per ottenere il loro ok alle misure contro Mosca.
Borrell: non siamo contro i russi ma contro guerra di Putin
"Non vogliamo essere contro la Russia, vogliamo difendere l'Ucraina dalla Russia di Putin, nessuno è contro le persone, questa è la guerra di Putin". Lo ha affermato l'Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, intervenendo all'inaugurazione del Festival d'Europa a Firenze, dialogando con Monica Maggioni.
Borrell: ancora no accordo su embargo petrolio, serve obiettivo comune
"Ancora non abbiamo un accordo, ma forse lo avremo su come gestire le sanzioni sul petrolio russo e dobbiamo tener conto delle circostanze in ogni Paese. Dobbiamo continiuare a essere uniti, il che non vuol dire fare tutti la stessa cosa ma avere lo stesso obiettivo". Lo ha affermato l'Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, sottolineando che "in 27 è difficilissimo. Il mio compito è arrivare a una formula che non sia il minimo ma sia per tutti".
La 'fidanzata' di Putin, Alina Kabaeva, nel mirino delle sanzioni Ue
Nel sesto pacchetto di sanzioni alla Russia dall’inizio della guerra in Ucraina, ancora in fase di negoziato al Consiglio Ue, si propongono misure restrittive anche nei confronti dell’ex ginnasta russa Alina Kabaeva. Lo conferma all’AGI una fonte diplomatica. La donna avrebbe una relazione sentimentale con il presidente russo Vladimir Putin, anche se il Cremlino non ha mai ammesso il legame tra i due. Il cosiddetto ‘listing’ di Kabaeva fa parte delle misure che verranno discusse domani dagli ambasciatori dei ventisette Paesi Ue nella riunione del Coreper.
Fonti: è ancora stallo sullo stop Ue al petrolio russo
Alla riunione di domani tra gli ambasciatori Ue è attesa l’approvazione del divieto totale di importare petrolio dalla Russia a partire dal primo gennaio 2023. Tuttavia, il testo finale del sesto pacchetto di sanzioni Ue a Mosca “è ancora da chiudere”. Secondo quanto spiegato all’AGI da una fonte diplomatica, la riunione del Coreper tra i ventisette ambasciatori dell’Ue prevista per oggi pomeriggio, ma poi annullata dalla presidenza francese del Consiglio Ue, non si è tenuta proprio per evitare che i rappresentanti dei Paesi si sedessero attorno al tavolo “per dire che si era ancora fermi allo stesso punto di ieri”. Il nodo da sciogliere resta quello dei tempi necessari al raggiungimento dell’indipendenza dal petrolio russo.
Guterres: è in corso l'evacuazione dei civili da Mariupol
Le Nazioni Unite, in collaborazione con il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), sta effettuando l'operazione per evacuare i civili dalla città ucraina assediata di Mariupol, la terza organizzata questa settimana. Lo ha confermato il segretario generale dell'organizzazione, Antonio Guterres, in un discorso al Consiglio di sicurezza Onu, in cui non ha voluto fornire dettagli su le azioni in corso per non danneggiarle. Le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa hanno finora aiutato quasi 500 civili a fuggire dall'area di Mariupol con due operazioni di evacuazione nell'ultima settimana. Guterres ha rifiutato di fornire dettagli sulla nuova operazione "per evitare di minare un suo possibile successo". "Spero che il coordinamento con Mosca e Kiev porti a ulteriori tregue umanitarie per consentire ai civili un passaggio sicuro dai combattimenti e agli aiuti di raggiungere coloro che hanno bisogno urgente", ha detto il segretario generale Onu. "Dobbiamo continuare a fare tutto il possibile per far uscire le persone da questo inferno", ha aggiunto.
Usa non danno visti a delegati russi diretti a Onu, ira Mosca
"Le autorità statunitensi hanno impedito ancora una volta l'arrivo di rappresentanti russi all'evento che si teneva sotto l'egida dell'Onu a fine aprile, non rilasciando loro il visto. Mosca non lascerà questo passo aggressivo senza risposta". Ad annunciarlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, avvertendo che "l'obiettivo degli Usa è ovvio: aumentare il confronto con la Russia a ogni costo". "Al capo della delegazione russa, un dipendente del ministero degli Esteri russo e un certo numero di delegati in rappresentanza delle popolazioni indigene del Nord della Federazione Russa, che prevedevano di arrivare a New York il 24 aprile per partecipare al Forum permanente delle Nazioni Unite sulle questioni dei popoli indigeni, non sono stati rilasciati i visti d'ingresso americani", ha riferito Zakharova in un commento pubblicato sul sito ufficiale del ministero degli Esteri russo. Mosca, ha spiegato la portavoce, considera "queste azioni una grave violazione da parte americana degli obblighi derivanti dall'accordo tra le Nazioni Unite e il governo degli Stati Uniti d'America" sull'ubicazione della sede delle Nazioni Unite.
Usa: nei prossimi giorni telefonata fra Biden e i leader del G7
La Casa Bianca lavora per finalizzare il colloquio telefonico tra il presidente Usa, Joe Biden, e i leder del G7 "probabilmente nei prossimi giorni". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nel briefing con la stampa. Lo riportano i media americani.