AGI - La stampa americana si concentra sull’anticipazione di una svolta restrittiva sull’aborto da parte della Corte Suprema degli Usa, pronta a ribaltare la storica sentenza Roe contro Wade che più di 50 anni sancì il diritto di abortire. I giornali finanziari puntano sull’azione antitrust avviata dall’Ue contro Apple, molti tra quelli europei mettono in primo piano la politica interna. E’ poco lo spazio per l’Ucraina oggi sulle prime pagine internazionali, dove resta comunque presente con titoli dedicati soprattutto ai civili evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Washington Post
La stragrande maggioranza degli americani approva gli aiuti militari ed economici all’Ucraina e le sanzioni contro la Russia, ma nel contempo è contraria a un intervento di truppe statunitensi nel conflitto. Sono i risultati di un sondaggio di Abc e Washington Post, che lo pubblica in prima pagina. Il 76% degli intervistati ritiene che le forniture di armamenti e il sostegno finanziario a Kiev debbano essere incrementati, mentre limitatamente al materiale bellico la percentuale scende al 55%. Il 67% pensa che le misure economiche punitive contro Mosca debbano essere ulteriormente inasprite, ma solo il 21% crede necessario l’invio di soldati americani a combattere in Ucraina e il 72% si oppone. La guerra fa paura a quasi tutti: l’81% teme che si estenda ad altri Paesi europei, l’80% che gli Usa entrino direttamente nel conflitto, l’80% che la Russia usi armi nucleari, il 66% che provochi nuovi aumenti dei prezzi di carburanti e generi alimentari negli Usa. In evidenza anche le valutazioni dell’intelligence americana secondo “la Russia organizzerà probabilmente referendum fraudolenti a metà maggio in cui i cittadini di Donetsk, Luhansk o Kherson sembreranno esprimere sostegno a staccarsi dall'Ucraina e diventare parte della Russia”, che “installerebbe leader fedeli a Mosca in quelle aree” e potrebbe con questa annessione supplire alla mancanza di successi militari sul campo. L’apertura del quotidiano è però centrata sulla notizia che una maggioranza della Corte Suprema è pronta a ribaltare il diritto all'aborto introdotto quasi 50 anni fa con la decisione nella causa Roe contro Wade. Così risulta da una bozza di parere pubblicata lunedì da Politico. La decisione è attesa per dicembre, quando la Corte esaminerà una legge del Mississippi che vieta gli aborti dopo 15 settimane di gravidanza.
New York Times
Documenti interni della Corte Suprema degli Stati Uniti indicano che la maggioranza dei giudici è favorevole a restrizioni del diritto all’aborto sancito nel 1973 dalla storica sentenza nella causa Roe contro Wade: è lo scoop di Politico, che ha ottenuto una bozza di parere, notizia dirompente per la società americana e impaginata in apertura dal New York Times. Nella bozza, scritta dal giudice Samuel A. Alito Jr., la maggioranza della Corte ha votato per ribaltare la sentenza Roe, ritenuta erronea. Secondo il giudice Alito, la questione, a norma della Costituzione, dovrebbe essere decisa dai politici, “rappresentanti eletti dal popolo” e non dai tribunali. Sull’Ucraina, oltre alle notizie di giornata (titolo sull’evacuazione dei civili dall’Azovstal a Mariupol e sugli aiuti militari per Kiev) un lungo articolo su uno dei mille drammi individuali della guerra, quello di una donna rimasta vedova dopo vent’anni di matrimonio.
Wall Street Journal
L’azione antitrust avviata dall’Ue contro Apple per il suo sistema di pagamenti on line è il fatto del giorno per il Wall Street Journal. La Commissione europea accusa l’azienda di abuso di posizione dominante per aver impedito agli sviluppatori di app di portafogli virtuali di accedere all'hardware e al software necessari a operare sui propri dispositivi per favorire invece il proprio prodotto Apple Pay. Apple, che in un comunicato ha sostenuto di offrire ai consumatori europei piena libertà di scelta sui mezzi di pagamento, ora dovrà replicare formalmente a Bruxelles ma se giudicata colpevole “potrebbe essere soggetta a una multa fino al 30% delle entrate generate dai suoi portafogli mobili e dai servizi correlati”, spiega il Wsj, e sottolinea che “Apple Pay rappresenta una piccola parte delle entrate totali dell'azienda. L’azione contro Apple, osserva il quotidiano, “arriva qualche settimane dopo che i legislatori dell'Ue hanno raggiunto un accordo sul Digital Markets Act, una nuova e ampia normativa che mira a imporre altri vincoli al comportamento potenzialmente anticoncorrenziale delle più grandi aziende tecnologiche del mondo”. Sull’Ucraina, più che la cronaca, si segnala un approfondimento dedicato allo “sconvolgimento nei mercati mondiali del grano innescato dall'invasione russa dell'Ucraina, che minaccia le forniture di cibo da una delle regioni agricole più produttive del mondo ad alcuni dei Paesi più poveri”. Dunque, scrive il Wsj, “dall'India all'Irlanda, i governi si stanno muovendo per riempire un vuoto nella regione del Mar Nero che potrebbe ammontare a decine di milioni di tonnellate di grano: stanno pagando gli agricoltori per seminare più raccolti e stanno arruolando vagoni ferroviari e container aggiuntivi per spostare il grano”.
Financial Times
Gli “sforzi europei per un embargo petrolifero” contro la Russia sono il titolo sull’Ucraina nella fascia alta della prima pagina del Financial Times, corredato da una foto dei civili evacuati dall’Azovstal per dare risalto anche alle notizie dal fronte. A centro pagina, con un grande titolo, l’azione antitrust avviata dall’Ue contro Apple per i mezzi di pagamento on line. Si tratta, nota Ft, di “un altro attacco di Bruxelles” contro la società di maggiore capitalizzazione tra quelle quotate in Borsa in tutto il mondo, un attacco che segue l’accordo sul Digital Market Act, la nuova normativa con cui l’Europa porrà limiti più stringenti per i giganti hi-tech. L’accusa è di abuso di posizione dominante, per non aver consentito l’accesso ai software del sistema ‘tap and go’ di Apple Pay. In risalto anche la notizia che il premier spagnolo Sanchez è stato intercettato con Pegasus: si tratta della prima volta che il sistema spionistico di fabbricazione israeliana viene usato per un capo di governo in carica, sottolinea Ft. Un’analisi, infine, è dedicata ai rapporti tra Elon Musk e Morgan Stanley, la banca che gli ha accordato l’enorme prestito necessario per acquisire Twitter.
The Times
Boris Johnson parla oggi al Parlamento ucraino, primo leader straniero a farlo dopo l’invasione russa, e il Times anticipa in prima pagina i contenuti del suo intervento, in videocollegamento. Dirà che per Kiev “è l’ora più bella”, evocando così la retorica di Churchill nel 1940 per annunciare nuovi aiuti militari del valore di 300 milioni di sterline e comprendenti strumenti elettronici per uso bellico, radar anti artiglieria, visori notturni. “Quando il mio Paese affrontò la minaccia di invasione durante la seconda guerra mondiale, il nostro Parlamento continuò a riunirsi, come sta facendo il vostro, e il popolo britannico mostrò tanta unità e risolutezza che ricordiamo il tempo del nostro pericolo più grave come la nostra ora più bella. Questa è l’ora più bella per l’Ucraina, un capitolo epico della vostra storia nazionale che verrà ricordato per generazioni”: questo uno dei passaggi riportati dal Times. Il titolo forte della prima pagina è però per l’effetto devastante dell’aumento dell’inflazione sui trattamenti pensionistici, che non potranno restare al passo con i rincari. Per milioni di lavoratori del settore privato, secondo il Times, sarà un colpo da 7.000 sterline a testa.
Le Monde
Politica interna in apertura su Le Monde. “Unione delle sinistre: LFI vince la prima manche”, dice il titolo sull’accordo raggiunto con i Verdi da La France Insoumise, il partito di Jean-Luc Melenchon. L’intesa è il primo passo verso l’obiettivo di allargare il patto a socialisti e comunisti per presentarsi in coalizione unitaria alle elezioni legislative di giugno. Ma, riferisce il giornale, “tra i socialisti la prospettiva di essere l’attore secondario di un’intesa con partner più radicali suscita un’accesa opposizione”. Il percorso, dunque, non è facile, ma secondo Gilles Candar, massimo studioso della sinistra francese intervistato dal quotidiano, la costruzione di un’unità attorno a La France Insoumise sarebbe un fatto “storico”. Il titolo sull’Ucraina è per Mariupol, e tra le altre notizie di prima pagina colpisce l’aumento della mortalità infantile in Francia, dopo un secolo di continua discesa.
Le Figaro
Melenchon “vuole imporre la sua legge alla sinistra”, titola le Figaro che punta la sua apertura sulla politica, con l’accordo raggiunto dal leader di La France Insoumise e dai Verdi, “che prefigura quelli con socialisti e comunisti” per la costruzione di un cartello elettorale in vista delle elezioni legislative. Melenchon, sottolinea Le Figaro, “avendo mancato l’elezione a presidente della Repubblica ha vinto la scommessa di dominare la sinistra”, cui “cercherà di imporre una visione ben più radicale delle battaglie sociali ed ecologiste”. La sua “opa totalitaria” sulla gauche, per ora, sta avendo successo, nota il giornale. Ampio spazio in prima pagina anche al centenario della nascita dello scrittore Antoine Blondin, che ha fatto parte del gruppo di autori noto in Francia come “la banda degli ussari”, ha firmato romanzi amati dal cinema (dal suo “Una scimmia in inverno” è tratto il film omonimo girato da Henri Verneuil nel 1962, ma deve la sua grande popolarità tra i francesi soprattutto agli scritti sul Tour de France.
El Pais
Sanchez spiato con Pegasus è l’inevitabile apertura per El Pais. I telefonini del premier e della sua ministra della Difesa, Robles, sono stati infettati con il programma intercettatore di fabbricazione israeliana e la notizia agita la politica spagnola segnando “una svolta” nello scandalo partito dalle rivelazioni sullo spionaggio ai danni di decine di politici e giornalisti indipendentisti catalani, per cui il governo era finito sotto accusa. A Sanchez e Robles è arrivata solidarietà delle forze politiche, compresi i popolari dall’opposizione, ma con più di una sottolineatura velenosa sulla tempistica della notizia. “Le spiegazioni e la denuncia di spionaggio contro il vertice del governo venute dal ministro della Presidenza, Félix Bolaños, non hanno convinto i soci della maggioranza”, scrive El Pais, e riferisce che “una dozzina di partiti che normalmente votano per i progetti della coalizione di governo, compresi i partner di Unidas Podemos”, rinnoveranno la richiesta di una commissione d'inchiesta sul caso Pegasus, già avanzata dopo le notizie sulla Catalognaperché “ritengono che il fatto che lo stesso presidente, Pedro Sánchez, e il ministro della Difesa, Margarita Robles, siano stati spiati aggravi il caso e richiedono di accertare le responsabilità ai massimi livelli”. Poco spazio per l’Ucraina, con titolo sull’Ue che si muove verso un embargo petrolifero contro la Russia cui è contraria la sola Ungheria.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
La Germania guarda all’India come a un partner strategico in Asia, e lo ha ribadito il cancelliere Scholz firmando con il premier indiano Modi, ricevuto ieri a Berlino, accordi e dichiarazioni d’intenti sul clima. Notizia di apertura sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung che sottolinea: “L'interesse per l'India sta rinascendo non solo a causa della guerra della Russia in Ucraina, ma anche perché il Paese è attraente come contrappeso alla Cina” nella regione dell’Asia Pacifico. In risalto a centro pagina l’indignazione per le dichiarazioni del ministro russo degli Esteri, Lavrov, sull’origine ebraica di Hitler, e ancora strascichi della polemica per il no opposto da Zelensky alla visita a Kiev del presidente tedesco Steinmeier, ritenuto troppo legato a Putin. A riaccendere lo scontro politico in Germania, il viaggio a Kiev programmato dal presidente della Cdu Friedrich Merz, teso a mettere in difficoltà il cancelliere che invece non lo ha fatto. Scholz ha replicato affermando che il no dell’Ucraina al capo dello Stato tedesco è “un ostacolo” a una sua visita, e che andrà a Kiev solo dopo che vi sarà stato ricevuto Steinmeier.
China Daily
Ancora concentrato, come da alcuni giorni, sulle opportunità di una distensione tra Usa e Cina, il China Daily oggi esplora le possibilità di ravvicinamento tra i due Paesi offerte dallo sport. E’ stato il caso, scrive il giornale, delle olimpiadi invernali appena ospitate da Pechino, dato che il 30% degli atleti partecipanti si sono allenati in America, nello Utah, ma anche dei motori, visto la casa automobilistica cinese Geely ha acquistato, sempre nello Utah, un impianto di addestramento dei piloti, mentre vi sono scambi nello hokey, e nella preparazione atletica tra Pechino, New York e altre città americane, come la californiana Irvine. In primo piano anche l’economia, con un titolo sui dati del manifatturiero cinese che “flette ma è già sulla via del recupero”.
Quotidiano del Popolo
Il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, insiste sulla solidità dell’economia cinese, mentre gli analisti occidentali sono convinti che ci sarà una frenata, soprattutto a causa dei nuovi lockdown anti Covid nella capitale finanziaria Shanghai e in oltre una quarantina di altre città. “Di fronte alle sfide economiche globali poste dalla pandemia di Covid-19 e dai fattori geopolitici, le imprese cinesi stanno affrontando i venti contrari con il supporto di una varietà di politiche governative”, scrive il giornale, e assicura che “i settori dell'industria e dei servizi cinesi hanno dimostrato la resilienza della crescita nonostante le interruzioni, mentre gli sforzi degli imprenditori nell'ottimizzazione di prodotti e operazioni stanno aggiungendo nuova vitalità al mercato”. Seguono dati sulla produzione industriale (+6,4% annuo nel primo trimestre), sul manifatturiero (+6,1%), sui profitti delle maggiori imprese cinesi (+8,5%), e un lungo elenco delle misure di sostegno all’economia adottate dal governo, per concludere: “Una volta contenuta l'epidemia, la nostra attività riprenderà in circa un mese e tornerà rapidamente a livelli normali”.