Ultimo giorno di campagna elettorale in Francia, rush finale Macron-Le Pen
AGI - Ultimo giorno di campagna elettorale per i due candidati al ballottaggio del 24 aprile: sia Emmanuel Macron che Marine Le Pen hanno fatto la scelta di incontrare i francesi nelle regioni popolari e più povere della Seine Saint Denis e degli Hauts de France.
Dopo il duello televisivo il presidente uscente e la rivale di estrema destra sono sul terreno per cercare di convincere gli indecisi e mostrare la loro vicinanza alla popolazione preoccupata per la perdita del potere d'acquisto, per l’aumento dei prezzi alimentari e dell’energia, conseguenza diretta della guerra in Ucraina.
In trasferta nel dipartimento della Somme, la candidata del Rassemblement national (RN) ha utilizzato toni duri ed è apparsa molto sicura di sé, confermando la linea portata avanti nel confronto serrato di tre ore con Macron.
"Penso di avere tutte le chance di vincere" ha detto in merito al ballottaggio di domenica, convinta che "i francesi si mobiliteranno per porre fine a un primo mandato devastante" di Macron.
Le Pen non ha risparmiato le sue critiche al presidente uscente, avvertendo che con un suo secondo mandato, in Francia ci sarebbe un "saccheggio sociale", con l'inquilino dell'Eliseo che "non avrebbe limiti" e "porterebbe il suo progetto fino in fondo".
Per la candidata di estrema destra sarebbe quindi "un primo mandato in peggio", dopo che ieri sera Macron “è stato fedele a se stesso, molto sprezzante, molto arrogante... credo che non abbia stupito nessun francese".
Durante la sua visita a Roye, comune di 6 mila abitanti, Le Pen è tornata a promettere che sarà “la presidente delle funzioni essenziali dello Stato e del quotidiano".
Più tardi si sposterà nella regione degli Hauts de France, dove al primo turno è arrivata in testa nei cinque dipartimenti, con un ampio distacco su Macron. Nella seconda regione più povera sul territorio nazionale, la candidata RN incentrerà il suo intervento sul potere d’acquisto e tornerà ad illustrare le sue proposte sul tema al centro della sua campagna.
Per il suo ultimo comizio elettorale Le Pen ha scelto Arras, nel Pas-de-Calais, un dipartimento che al primo turno ha votato in modo massiccio per lei, anche se nel capoluogo il presidente uscente ha ottenuto maggiori consensi.
Forte della sua vittoria al dibattito televisivo, assegnata dal 59% dei francesi, il presidente candidato è invece in visita nel dipartimento della Seine Saint Denis, famigerata periferia nord di Parigi, con il tasso di povertà e di delinquenza più alto della Francia metropolitana.
Al centro di questa trasferta elettorale c’è la questione del risanamento urbano e la problematica degli alloggi insalubri. Sul posto Macron è stato contestato da un gruppo di persone che ha scandito lo slogan: "Saint-Denis arrabbiata si è stancata della miseria".
Lo scorso 10 aprile, è proprio in questa regione che si è registrato il tasso di astensionismo più alto mentre chi è andato a votare ha scelto al 49,09% il candidato della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon e in seconda posizione Macron, con solo il 20,27% dei consensi. Questa sera il presidente uscente sarà ospite del Tg delle 20 sull’emittente France 2. Domani l’ultimo comizio elettorale si terrà a Figeac, nel Lot, dipartimento dove era stato plebiscitato nel 2017.
Secondo un’indagine Ipsos/Sopra Steria, tra quanti voteranno per Le Pen il potere d’acquisto è la prima preoccupazione (65%), seguito dall’immigrazione (53%) e dalla delinquenza (32%). Per l’elettorato di Macron, il 49% è preoccupato per il potere d’acquisto, il 44% per la guerra in Ucraina davanti all’ambiente (36%).
Gli ultimi sondaggi assegnano a Macron una vittoria tra 54 e 56,5% delle preferenze, meno comoda rispetto al 2017 quando vinse la battaglia contro Le Pen con 66,1% dei consensi.
Proiettato verso il ballottaggio, il presidente-candidato ha già annunciato che se domenica verrà riconfermato all’Eliseo festeggerà la vittoria con team e sostenitori nei giardini del Champ de Mars, ai piedi della Torre Eiffel, luogo simbolo della capitale e della Francia.