AGI - È iniziata la battaglia per il Donbass, che ora impegna gran parte delle forze russe dispiegate in Ucraina, mentre parte l'attacco all'acciaieria di Mariupol per snidare gli ultimi difensori della città sul Mare d'Azov.
Il presidente Usa, Joe Biden, in una videoconferenza ha esortato gli altri capi del G7 a continuare a sostenere Kiev, mentre l'ex presidente russo Medvedev esorta a essere pronti ad azioni aggressive della Nato.
Alla video-chiamata, convocata per le 9:57 ora di Washington, hanno partecipato anche la presidente della Commissione Ue von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo, Michel, il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz, il primo ministro giapponese Kishida, il segretario generale della Nato Stoltenberg, il presidente polacco Duda, il presidente romeno Iohannis, il primo ministro britannico Johnson e il premier canadese Trudeau.
Le armi americane per Kiev
L'Ucraina ha ricevuto aerei da combattimento e relativi pezzi di ricambio da alcuni alleati degli Usa. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono, John Kirby, in conferenza stampa. "Ciò consentirà agli ucraini di far decollare più aerei", ha detto Kirby, che non ha specificato quali e quanti velivoli Kiev abbia ricevuto. Il portavoce ha però sottolineato che gli Usa non hanno fornito direttamente aerei.
Le forniture sono giunte ieri, ha spiegato Kirby: "oggi hanno a disposizione più caccia rispetto a due settimane fa". Il portavoce ha rivelato solo che gli aerei forniti sono modelli di fabbricazione russa (forse MiG-29, nda) e che gli Usa si sono limitato a "facilitare" l'invio di pezzi di ricambio in territorio ucraino, senza spedirvi aerei.
"Altre nazioni che hanno esperienza con questo tipo di aeromobili sono state in grado di aiutarle a mettere in servizio più aeromobili", ha affermato Kirby, lasciando intendere che i fornitori siano nazioni dell'ex cortina di ferro.
Il Dipartimento della Difesa statunitense ritiene, infine, che le sanzioni imposte alla Russia ridurranno la sua capacità di acquistare alcuni componenti necessari al proprio arsenale, comprese le armi di precisione.
"Riteniamo che alcune delle sanzioni imposte alla Russia avranno un ulteriore impatto sulla loro capacita' di acquistare alcuni dei beni e delle componenti necessarie al loro arsenale e alle scorte di armi", ha spiegato Kirby, "le munizioni di precisione sono un buon esempio", ha concluso Kirby.
Il dialogo tra von der Leyen e Zelensky
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha avuto nella giornata di martedì un colloquio telefonico con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La discussione è stata su "come aumentare ulteriormente l'aiuto all'Ucraina".
"Abbiamo discusso dell'assistenza finanziaria e della sicurezza e delle risposte dell'Ucraina al questionario sull'adesione all'Ue", ha spiegato von der Leyen in un tweet. "La Commissione europea è pronta a fornire supporto. L'Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea", ha ribadito.
Good to speak with President @ZelenskyyUa on how to further increase our help to Ukraine
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) April 19, 2022
We discussed financial and security assistance, and Ukraine´s replies to the questionnaire on EU membership.@EU_Commission stands ready to support.
Ukraine belongs in our European family. pic.twitter.com/vv1wY5gRCV
Da parte sua, Zelensky, ha annunciato - sempre su Twitter - di aver completato il questionario per l'adesione. "Ho informato la presidente della Commissione circa l'invio del questionario compilato, un passo importante verso l'adesione all'Ue. E' stata discussa l'intensificazione dell'assistenza alla sicurezza per contrastare l'aggressione russa. Particolare attenzione e' stata dedicata alla ricostruzione del dopoguerra. Apprezziamo il supporto", ha scritto il presidente ucraino.