AGI - Un borsone lasciato all'angolo di una strada nel Queens, con dentro il corpo di una donna, colpita da 58 coltellate. E una striscia di sangue che andava fino alla casa vicina dove la vittima abitava, assieme al marito e ai figli. La macabra scoperta è stata fatta sabato, ma la notizia è stata diffusa dalla polizia di New York solo oggi. Una telefonata al '911', quello delle emergenze, aveva segnalato un borsone sospetto, macchiato di sangue, all'angolo tra Metropolitan Avenue e Jackie Robison Parkway. Una volta arrivati, e aperto il borsone, gli agenti hanno trovato una donna, priva di vita.
La donna era stata uccisa da decine di coltellate al torace, al collo e alle braccia. Una lunga scia rossa, segno del trascinamento da parte del killer, arrivava fino a un edificio di Juno Street, a circa ottocento metri di distanza dal ritrovamento del corpo. La vittima si chiamava Orsolya Gaal, aveva 51 anni. Secondo la polizia, la donna era uscita la sera, mentre il marito era andato in giro per college in vista dell'iscrizione del figlio maggiore della coppia. Gaal, uscita con le amiche, avrebbe incontrato quello che e' poi diventato probabilmente il suo assassino, forse una volta tornata a casa. Nell'abitazione non c'erano segni di scasso, per cui la donna doveva conoscere il killer.
Forse ha provato a difendersi, finendo per essere uccisa. Nell'appartamento c'era il figlio di 13 anni, che dormiva e non si è accorto di niente. Dopo l'omicidio, uno strano messaggio è stato inviato al marito dal cellulare della vittima, in cui c'era un avvertimento: "Il prossimo è l'intera famiglia". Sul cellulare della donna sono stati trovati messaggi di tre uomini.
I detective stanno cercando di capire qualcosa di più dal passato della vittima, che non risulta essere stata vittima di violenze domestiche, anche se due anni fa il marito ne aveva denunciato la scomparsa. Poi la donna era tornata a casa dopo qualche ora di assenza.