AGI - La manifestazione di Parigi contro la presenza dell’estrema destra al secondo turno delle presidenziali francesi, organizzata su iniziativa della Lega dei diritti dell'uomo e di diversi sindacati professionali e studenteschi, è finita in scontri con la polizia.
Partito da piazza della Nazione, il corteo è stato pacifico fino all’arrivo in piazza della Repubblica, quando un piccolo gruppo di black bloc si è staccato dal gruppo per andare faccia a faccia con le forze dell’ordine, costringendo il resto dei manifestanti a disperdersi per i disordini scoppiati. Una donna è stata portata via con la forza dai gendarmi e un uomo è rimasto ferito dal lancio di una bottiglia.
Per il resto il corteo – non l’unico della giornata nella capitale francese, con le strade occupate anche dai contestatori di Emmanuel Macron e dai gilet gialli in protesta contro il green pass, non più in vigore dal 14 marzo scorso – è stato pacifico e pieno di giovani. I presenti hanno marciato per oltre tre ore al grido di “Siamo tutti antifascisti” e “On ne lache rien”, ovvero “non ci arrendiamo”.
Molti i cartelli contro la candidata dell’estrema destra e quelli che invitavano i due candidati in corsa per l’Eliseo a mettere le politiche ecologiche al centro del dibattito. E d’altronde qualche centinaio di militanti del gruppo Extinction Rebellion già dalla tarda mattinata, prima dell’inizio della marcia, ha bloccato con un sit in le strade tra Gran Boulevards e Strasbourg Saint-Denis per contestare l’inazione della politica in termini di lotta al riscaldamento globale.
Alcuni di loro si sono legati a contenitori riempiti di cemento per evitare un’eventuale evacuazione. Ma diversi manifestanti hanno anche ripreso lo slogan utilizzato dagli studenti che hanno occupato la Sorbona nei giorni scorsi, “né Macron né Le Pen”, denunciando un ballottaggio secondo loro senza alternative valide.