AGI - La campagna elettorale di Marine Le Pen, in vista del ballottaggio per le presidenziali francesi di domenica 24 aprile, è entrata nel vivo e la candidata dell’estrema è tornata a difendersi da chi la accusa di aver assunto posizioni filo-Putin in passato, alla luce dell’invasione dell’Ucraina decisa dal Cremlino.
In una conferenza stampa sulla diplomazia e la politica estera convocata a Parigi, Le Pen ha denunciato di subire accuse ingiuste.
“La realtà è che ho sempre e solo difeso l’interesse della Francia”, ha aggiunto la leader del Rassemblement national, sostenendo “che anche Emmanuel Macron, in modo simile a me, ha voluto mantenere il dialogo con la Russia”.
La candidata ha spiegato che “fino allo scoppio della guerra in Ucraina” pensava fosse “nell’interesse del Paese riportare la Russia vicina all’Europa e impedire che costituisse con la Cina un’alleanza salda, un’alleanza prima di tipo economico ed energetico, ma nel futuro, chissà, magari militare e addirittura monetaria”.
Interrogata sul prestito di circa 9 milioni di euro contratto con una banca russa nel 2014 per finanziare la campagna elettorale per le elezioni regionali e dipartimentali, Le Pen ha sottolineato le difficoltà incontrate finora “a ottenere un prestito del genere in Francia e in generale in Europa” e ha sostenuto che “le banche ceche o quelle ceco-russe non prendono ordini dai leader russi”.
Durante lo scambio di battute tra i giornalisti e Le Pen sul rapporto di quest’ultima con la Russia e con Putin, la conferenza è stata interrotta da una giovane del pubblico che ha mostrato un cartello a forma di cuore su cui erano affisse le foto della leader del Rn e del capo del Cremlino. La donna è stata allontanata dalla sicurezza subito dopo il gesto.