AGI - Nel quarantesimo giorno di guerra, le forze ucraine continuano a recuperare terreno nel Nord, a fronte del ritiro dell'esercito russo, impegnato a consolidare le proprie posizioni a Sud.
Mosca prosegue i bombardamenti sui principali centri urbani. L'amministrazione di Kharkiv riferisce di sette persone uccise e 34 ferite in attacchi in una zona residenziale della seconda città dell'Ucraina.
Altri tre civili, affermano le autorità locali, sarebbero stati uccisi da un bombardamento sul sobborgo di Dergachi, nei pressi di Kharkiv.
Non avrebbe invece provocato vittime il raid di ieri su Odessa, che aveva come bersaglio, affermano i funzionari della città, "infrastrutture critiche", probabilmente un deposito di carburante.
Il governatore dell'Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha comunicato che i militari russi si sono ritirati dalla regione. Le forze ucraine sostengono inoltre di aver guadagnato altre posizione nei pressi di Chernihiv, dove il 70% degli edifici sarebbe stato danneggiato.
L'esercito di Kiev rinvendica in particolare la riconquista dei villaggi di Kolychivka, Yahidne e Ivanivka, che sarebbero ora in mano del comando operativo "Nord", e sostiene di aver ripreso il controllo di Pripyat, insediamento nei pressi della centrale nucleare di Chernobyl, dove due giorni fa è tornata a sventolare la bandiera ucraina.
A Sud, Kiev e Mosca continuano ad accusarsi a vicenda di aver colpito obiettivi civili nel Donbass, dove è prevedibile un intensificarsi delle ostilità nei prossimi giorni.
Secondo le autorità ucraine, sette persone sono state uccise e 20 ferite nel bombardamento della città di Ochakiv, sul Mar Nero.
Avrebbe poi causato almeno una vittima un attacco contro Mykolaiv, da settimane ostacolo dell'avanzata da Est verso Odessa.
L'intelligence britannica, nel suo ultimo bollettino, osserva che le forze russe stanno continuando a "consolidare e riorganizzare" la loro offensiva nel Donbass, con l'"obiettivo chiave" di conquistare Mariupol, ancora teatro di violenti combattimenti.
La situazione sul terreno nella località portuale, stremata da un lungo assedio e da una grave crisi umanitaria, continua a essere poco chiara.
La fanteria russa sarebbe da giorni in città ma non è chiaro quante aree nè controlli, nè è nota la consistenza numerica e lo schieramento dei difensori.