AGI - Il trentasettesimo giorno della guerra in Ucraina è contrassegnato dai primi due raid sul territorio russo da parte di elicotteri ucraini, che hanno colpito nella mattinata un deposito di petrolio a Belgorod, a poche decine di chilometri dal confine con l'Ucraina a nord di Kharkiv.
Il governo di Kiev non ha confermato nè commentato gli attacchi e il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba si è trincerato dietro un no comment.
Oggi i bombardamenti russi su Chernihiv hanno distrutto il reparto di oncologia di un ospedale nella città settentrionale dell'Ucraina, come ha riferito il sindaco alla Cnn: "Alcuni proiettili hanno colpito direttamente l'ospedale regionale e uno degli edifici dell'ospedale, in realtà l'unità oncologica, è stato completamente distrutto. Tre persone hanno riportato gravi ferite", ha detto Vladyslav Atroshenko, aggiungendo che al momento non c'è acqua nè elettricità e che la città potrebbe rimanere senza cibo e medicine entro una settimana.
Gli unici rifornimenti vengono provveduti dai militari e dai volontari. Non ha invece registrato progressi nelle ultime ore l'avvicinamento russo a Kiev attraverso un'operazione della fanteria di marina.
Mosca ha annunciato di avere distrutto 52 obiettivi militari in 24 ore. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato del riposizionamento delle truppe russe verso Est, in vista di un "potente attacco" nel Donbass e in particolare sul porto strategico di Mariupol.
Quest'ultima città, in ginocchio dopo settimane di strenua resistenza all'assedio russo, sta realizzando nuove evacuazioni dei civili che non sono ancora riusciti a scappare, fra reciproche accuse di ostacolare l'operazione umanitaria.
L'intelligence britannica ha constatato i bombardamenti su Chernihiv e Kiev nonostante gli impegni ad allentare gli attacchi, ma segnala la riconquista ucraina di due villaggi strategici della zona.
Sia Chernihiv che Kiev sono state oggetto di continui attacchi aerei e missilistici nonostante le dichiarazioni russe di riduzione dell'attività in queste aree, ha affermato l'intelligence britannica nell'ultimo aggiornamento sulla situazione sul terreno in Ucraina.
"Le forze ucraine hanno riconquistato i villaggi di Sloboda e Lukashivka a sud di Chernihiv, che si trovano su una delle principali linee di rifornimento tra la città e Kiev", ha riferito Londra, precisando che le forze ucraine "continuano a condurre contrattacchi di successo ma limitati a est e nordest di Kiev".
Le forze armate russe si stanno riposizionando nell'est dell'Ucraina in previsione di "potenti attacchi", in particolare contro Mariupol, da cui oggi sono stati evacuati duemila civili verso Zaporizhzhia grazie al convoglio umanitario delle forze ucraine con la Croce Rossa Internazionale.
Lo hanno riferito le autorità cittadine, postando su Telegram anche una foto e un video del corteo di mezzi, comprese auto private, in movimento dalla città di Berdyansk, dopo i pullman erano stati bloccati ieri dalle forze russe.
Il presidente ucraino Zelensky, che ha definito "estremamente difficile" la situazione nell'est del paese: "Nel Donbass e a Mariupol, in direzione di Kharkiv, l'armata russa si rafforza in previsione di potenti attacchi".
Intanto, a Odessa continuano i timori su un possibile prossimo sbarco della marina russa nel principale porto sul Mar Nero.
A Leopoli, dove moltissimi abitanti della capitale si sono rifugiati fin dai primi giorni della guerra assieme a rappresentanti diplomatici e della stampa, dopo i bombardamenti della scorsa settimana arrivano testimonianze su allarmi ed esplosioni.