AGI - La Russia "ha mentito ripetutamente sulle sue intenzioni" in Ucraina così come "ha costantemente rifiutato il dialogo" proposto dalla Nato. Per questo l'Alleanza si aspetta "ulteriori azioni offensive" e continua quindi ad offrire "l'assistenza di lunga data" alle forze armate di Kiev. Ma per essere all'altezza dei tempi difficili è indispensabile "rispettare l'impegno assunto dai leader di portare la spesa militare al 2%". E, possibilmente, anche oltre "perché il 2% non è un tetto, è il minimo, un pavimento".
Ciò vale anche per l'Italia. "Perché essendo un'economia forte e grande, il suo aumento di spesa militare ha un impatto sulla spesa totale per la difesa della Nato". E' il quadro tracciato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che oggi ha presentato il suo rapporto annuale per il 2021. Anno complicato, segnato dal ritiro dall'Afghanistan, ma non quanto le prime settimane del 2022.
"Negli ultimi mesi, il nostro ambiente di sicurezza è drammaticamente peggiorato. La brutale invasione dell'Ucraina da parte del presidente Putin è scioccante. Ma non è una sorpresa", ha detto l'ex premier norvegese. "Abbiamo sentito le recenti dichiarazioni secondo cui la Russia ridurrà le operazioni militari intorno a Kiev e nell'Ucraina settentrionale. Ma la Russia ha ripetutamente mentito sulle sue intenzioni. Quindi possiamo giudicarla solo in base alle sue azioni, non alle sue parole", ha aggiunto. "Secondo la nostra intelligence, le unità russe non si stanno ritirando, ma si stanno riposizionando. La Russia sta cercando di riorganizzarsi, rifornirsi e rafforzare la sua offensiva nella regione del Donbasa. Allo stesso tempo, mantiene pressioni su Kiev e altre città. Quindi possiamo aspettarci ulteriori azioni offensive, portando ancora più sofferenza", ha avvertito.
E la Nato, pur avendo "lavorato duramente per il meglio", si è "preparata al peggio". "Nel corso degli anni, gli alleati hanno addestrato decine di migliaia di truppe ucraine, fornito di attrezzature moderne e hanno sostenuto le riforme.
Le forze ucraine sono ora più grandi, meglio equipaggiate, meglio addestrate e meglio guidate che mai. E stanno mettendo la loro formazione e la loro attrezzatura da utilizzare in prima linea, con il coraggio che ha ispirato il mondo", ha evidenziato Stoltenberg.
Una migliore preparazione significa anche maggiore difesa per la spesa militare. "Il 2021 è stato il settimo anno consecutivo di aumento della spesa per la difesa negli alleati europei e in Canada. Un aumento del 3,1% in termini reali. E un totale di 270 miliardi di dollari in più dal 2014", ha snocciolato il segretario generale che ha ricordato l'impegno dei leader, nel summit della settimana scorsa, a "raddoppiare gli sforzi per investire di più e più rapidamente nella Difesa".
E ciò vale anche per l'Italia, dove si rischia una crisi di governo proprio a causa dell'aumento delle spesa militare. "Accolgo con favore qualsiasi accordo da parte dell'Italia su ulteriori aumenti della spesa per la difesa. Tutti gli alleati hanno aumentato la spesa per la difesa e, naturalmente, l'Italia fa la differenza perché ha un'economia forte e grande. Quindi, ovviamente, qualsiasi aumento dell'Italia ha un impatto sulla spesa totale per la difesa della Nato", ha commentato Stoltenberg senza voler entrare nel dettaglio delle dinamiche interne della politica italiana.
"Ma penso, senza entrare nei dettagli del compromesso che ora si sta negoziando in Italia, dirò solo che penso che quello che vediamo ora in Italia e attraverso l'Alleanza sia un nuovo senso di urgenza. Dimostra una maggiore comprensione della necessità di investire nella nostra sicurezza", ha aggiunto.