AGI - L’attacco verbale di Biden contro Putin “macellaio” che “non può restare al potere” è presente su quasi tutte le prime pagine dei giornali internazionali, anche se non sempre in apertura. Gli articoli mettono in rilievo lo sconcerto tra i partner europei, la dura reazione di Mosca, ma anche le critiche di molti analisti e parlamentari americani alle parole del presidente. Spazio anche al rischio, segnalato dai servizi segreti ucraini, che il Cremlino pensi a impadronirsi solo di una parte dell’Ucraina e a dividere così il Paese in due, sul modello della due Coree.
Washington Post
Il nuovo appello del presidente ucraino Zelensky “che alza i toni delle critiche all’Occidente e chiede armi e sanzioni” è in apertura sul Washington Post. Zelensky “ha affermato che alcuni paesi hanno tracciato una linea rossa nell'inviare armi più offensive in Ucraina ‘perché hanno paura della Russia. E questo è tutto. E chi lo dice per primo è il primo ad aver paura’”. Un riferimento, secondo il giornale, al presidente francese Macron.
Il leader di Kiev ha lamentato che le nazioni occidentali “non sono andate abbastanza lontano nei loro sforzi per paralizzare l'economia del paese perché non hanno completato le sanzioni sulla disconnessione del sistema bancario da Swift" e in generale ha definito le sanzioni "incomplete", per concludere: “Non siamo cavie su cui fare esperimenti”. Il quotidiano mette in prima pagina anche la dichiarazione del presidente Biden secondo cui il leader russo Vladimir Putin “non può rimanere al potere”, e scrive che “minaccia di spingere le relazioni Usa-Russia profondamente tese verso il collasso, secondo ex funzionari e analisti, con implicazioni potenzialmente gravi per la capacità di Washington di aiutare a portare la guerra in Ucraina a una conclusione e di evitare un conflitto più ampio”.
New York Times
Le notizie dal campo di battaglia aprono il New York Times: “Mariupol in bilico tra segnali che la Russia sta spostando la sua attenzione”. Scrive il giornale che “le forze russe hanno raddoppiato gli attacchi contro obiettivi strategici in tutta l'Ucraina, con notizie di aspri combattimenti intorno alla capitale, Kiev, e segnali che la città assediata di Mariupol stava per cadere. Mentre il conflitto entra nel suo secondo mese, le forze russe hanno in gran parte fallito nel loro primo obiettivo di conquistare le città più grandi e hanno ristretto gli obiettivi immediati agli assedi della città portuale meridionale di Mariupol e della città strategicamente posizionata di Chernihiv nel nord”.
Il quotidiano riferisce che il capo dei servizi segreti militari ucraini, Kyrylo Budanov, “ha suggerito che la Russia sta spostando la sua attenzione militare verso sud e est e potrebbe cercare di dividere l'Ucraina tra territori occupati e non occupati. In effetti, questo è un tentativo di creare la Corea del Nord e del Sud in Ucraina", ha affermato Budanov. Alla “improvvisata dichiarazione” di Biden “che ha richiamato l’attenzione di esperti di politica estera, membri del Congresso e alleati della Nato”, il Nyt mette in prima pagina solo un piccolo richiamo che rinvia a un articolo nell’interno.
Wall Street Journal
“Le dichiarazioni di Biden su Putin suscitano la preoccupazione degli alleati occidentali”, titola molto esplicitamente il Wall Street Journal. Le parole del presidente americano su Putin, “Per l’amor del cielo, quest’uomo non può restare al potere”, rileva il Wsj, “hanno segnato un'escalation negli attacchi verbali di Biden al presidente russo, dopo averlo precedentemente definito un macellaio e un criminale di guerra.
È stato anche l'ultimo esempio della sua inclinazione ad andare fuori copione, mettendo in ombra il messaggio previsto e spingendo i suoi collaboratori della Casa Bianca a chiarire le sue parole”. Questi, “che sono stati colti alla sprovvista dai suoi commenti, si sono affrettati a minimizzare il loro significato e impatto. I funzionari della Casa Bianca hanno affermato di ritenere ancora che il viaggio e il discorso del signor Biden siano stati un successo, anche se alcuni legislatori e analisti hanno affermato che le osservazioni potrebbero complicare le cose”, sottolinea il giornale, e ricorda che “anche i diplomatici europei hanno avvertito che i commenti di Biden potrebbero minacciare gli sforzi occidentali per mantenere aperte le linee di comunicazione con Mosca”.
Tuttavia, nelle cancellerie si osserva che “le osservazioni del signor Biden non mettono in pericolo gli attuali colloqui di pace, dal momento che la Russia ha mostrato poca propensione a impegnarsi seriamente in tali negoziati”. Comunque, durante la missione di Biden a Bruxelles e a Varsavia, “anche l'unità tra i leader occidentali ha iniziato a mostrare i suoi limiti, con differenze che emergono su quanto spingere la campagna di sanzioni economiche, in particolare sul prendere di mira le esportazioni di energia russe”, nota il quotidiano, secondo cui lo stesso “Biden ha riconosciuto nel suo discorso di sabato che sarebbe diventato più difficile per gli Stati Uniti e i loro alleati restare uniti mentre la guerra continua”. In prima pagina anche un titolo sugli sviluppi militari: “Le forze ucraine avanzano mentre i russi si raggruppano”.
Financial Times
I tentativi della diplomazia americana di rimediare alla frase di Biden su Putin che non può restare al potere sono in rilievo sulla prima pagina del Financial Times: “Blinken ammorbidisce la dichiarazione di Biden dicendo che gli Usa non hanno l’obiettivo di deporre Putin”, afferma il titolo. Il giornale sottolinea che le parole del presidente americano non sono piaciute ai leader europei, dai quali sono venuti richiami sull’”importanza di evitare di aggravare le tensioni geopolitiche”.
Una presa di distanza in cui il più esplicito è stato Macron, mentre l’alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, si è affrettato ad assicurare che Bruxelles “non sta cercando un cambio di regime, che è qualcosa su cui devono decidere i cittadini russi”. In un servizio, valorizzato da un richiamo in prima pagina, il quotidiano fa il punto sulle mosse europee per colpire “la rete di spie del Kremlino”: la Slovacchia, i Paesi baltici, la Bulgaria, hanno affermato di aver espulso agenti russi, mentre la Polonia ha espulso 65 diplomatici di Mosca. Il titolo in fascia alta, “Muro cinese”, è per il lockdown deciso a Shanghai dopo la scoperta di un focolaio di Covid: l’intera popolazione della metropoli, 25 milioni di persone, sarà sottoposta a test.
The Times
“L’Occidente informato che Putin vuole dividere l’Ucraina” titola il Times, che punta sull’allarme dei servizi di intelligence ucraini per lo ‘scenario coreano’ cui starebbe pensando il capo del Cremlino. A dirlo è stato il generale di brigata Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti militari di Kiev, secondo cui Mosca, avendo fallito nel piano di espugnare la capitale e di rovesciare il presidente Zelensky, potrebbe ora pensare di limitare i danni e impossessarsi solo del Donbass. Una soluzione che rispecchierebbe la divisione della penisola coreana in Corea del Nord e Corea del Sud.
"Ci sono ragioni per credere che possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro paese", ha detto Budanov, secondo cui "sarà un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina". E in proposito, sottolinea il quotidiano, appare significativo che ieri i leader dell’autoproclamata repubblica filorussa di Luhansk abbiano annunciato ieri la loro intenzione di voler programmare un referendum sull’ingresso nella Federazione Russa.
Le Monde
La prima pagina di Le Monde è ferma alle notizie di sabato, perché la redazione è chiusa la domenica e il quotidiano non esce il lunedì. L’Ucraina ha un titolo su “Mariupol, caos e sangue”, con le notizie dalla città assediata, e un’analisi sulle relazioni tra Russia e Cina, “un asse alla prova della guerra”. L’apertura è però sulle elezioni presidenziali: “Macron, una campagna senza slancio” dice il titolo del servizio, centrato sul presidente che “assorbito dalla guerra, fa fatica a inserirsi nella quotidianità dei francesi a due settimane dal voto”.
Le Figaro
Le Figaro mette al centro dell’attenzione l’assedio di Kharkiv, seconda città dell’ucraina che “resiste sotto il fuoco delle bombe russe”, come dice il titolo d’apertura che valorizza un reportage dell’inviato del giornale dal centro “ridotto a una distesa di rovine ma non caduto nelle mani dei russi dopo un mese” di offensiva. In evidenza anche un’intervista al filosofo francese Alain Finkielkraut, legato all’Ucraina perché la madre era originaria di Leopoli. “Questa guerra ci ricorda che le nazioni vanno difese”, afferma il pensatore.
El Pais
Ucraina declinata in chiave di politica interna su El Pais, che titola sull’iniziativa del premier Sanchez per varare subito misure di alleggerimento delle conseguenze economiche della guerra per le famiglie spagnole: “Il governo negozia 'in extremis' un patto di Stato in risposta alla guerra”. Il premier cerca insomma su questo una sorta di unità nazionale e per questo il Partito socialista (Psoe) e Podemos hanno tessuto contatti ieri con le forze di consueto loro alleate in Parlamento, ma anche con i Popolari, che sono all’opposizione, “per concordare misure sociali, lavorative ed economiche ma non tagli alle tasse”.
Sanchez potrebbe annunciare un pacchetto di interventi già oggi, secondo El Pais, che dà atto al premier del “successo dell'accordo europeo, che consentirà a Spagna e Portogallo di beneficiare di un'eccezione iberica per imporre temporaneamente un tetto - impedendo loro di salire alle stelle - sui prezzi di elettricità e gas”. In prima pagina c’è anche un titolo sugli sviluppi militari della guerra: “La resistenza ucraina nelle città rovescia i piani di Putin”.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
La vittoria della Spd nelle elezioni di ieri in Saarland, dove il partito del cancelliere Scholz ha ottenuto i numeri per governare da solo, è l’apertura della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che all’Ucraina dedica il taglio centrale della prima pagina puntando sulla dura reazione di Mosca alle parole di Biden su Putin che non può restare al potere. Uno scivolone che secondo la Faz potrà avere effetti negativi di varia portata.
“È più che imbarazzante che la Casa Bianca abbia dovuto correggere il presidente assicurando che l'America non stesse cercando un cambio di regime a Mosca”, osserva il giornale, secondo cui “Biden ha fatto a Putin un regalo di propaganda” perché la sua frase verrà ricordata e usata come risposta quando l’Occidente parlerà di democrazia e diritto internazionale. Inoltre, “a causa di questa frase, è improbabile che Putin cambi i suoi calcoli nei negoziati con l'Ucraina. Dipende più dalla situazione sul campo di battaglia e dall'effetto delle sanzioni”.
Inoltre, “Biden ha minato l'unità dei democratici, che in precedenza aveva invocato in modo così impressionante” perché “se l'America dà l'impressione che Washington deciderà quale capo di stato deve essere rimosso, ciò è tossico per la sua pretesa di leadership”.
China Daily
“L’Europa dovrebbe aiutare a risolvere la crisi ucraina”, scrive il China Daily in un editoriale a firma di Ma Xuejing, vicedirettore dell’Istituto di studi europei dell’Accademia cinese di scienze sociali. La tesi è che il “conflitto è scoppiato perché la Russia è preoccupata dell’espansione della Nato verso Est”, cui anche la Cina è contraria perché sospetta che l’Alleanza voglia fare altrettanto nella regionale dell’Asia Pacifico.
Pertanto, “solo quando avrà preso in considerazione questi fattori, l'Ue potrà comprendere che la Cina non vuole cambiare l’ordine mondiale ma distingue giusto e sbagliato secondo la propria latitudine storica e la propria logica. In effetti, la Cina è un sostenitore del meccanismo di libero scambio globale esistente, perché ne ha beneficiato”.
Conclusione: “Una stretta cooperazione tra la Cina e l'Ue potrebbe essere una forza trainante per la pace e lo sviluppo globali, nonché per la globalizzazione. Le due parti potrebbero anche cooperare per prevenire l'emergere di mercati e sistemi globali paralleli. Ma per questo, le due economie devono assicurarsi che la loro relazione non venga dirottata da un potere egemonico o fatta deragliare dal conflitto Ucraina-Russia”.
Quotidiano Del Popolo
La ripresa dei colloqui tra Russia e Ucraina oggi a Istanbul con la mediazione della Turchia è la notizia per il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, che ripubblica anche un editoriale del Global Times, il tabloid del Pcc, con un nuovo attacco agli Usa: “In qualità di iniziatori della crisi ucraina, gli Stati Uniti stanno cercando di spingere il mondo intero nella loro enorme trappola. Gli Stati Uniti hanno attirato e minacciato i Paesi in via di sviluppo, inclusa la Cina, tentando di far condividere alla comunità internazionale le responsabilità e le conseguenze della crisi. Tuttavia, va sottolineato che nessun altro Paese è obbligato a pagare il prezzo della crisi creata dagli Usa e che Washington non è qualificata per dettare linee rosse per altri Paesi”. Nel commentare la missione di Biden in Europa, l’articolo si sofferma sull’accordo per maggiori forniture americane di gas naturale liquefatto ai Paesi Ue in modo da ridurne la dipendenza energetica dalla Russia: “Gli Usa non hanno capacità di esportare più gas, dunque l’accordo resterà largamente simbolico”, sostiene l’editoriale.