AGI - Gli oligarchi russi sono i benvenuti in Turchia e possono continuare a fare affari nel Paese, purché rispettino la legge turca e il diritto internazionale. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. "Non partecipiamo alle sanzioni. Applichiamo solo quelle decise dalle Nazioni Unite. I cittadini russi possono assolutamente visitare il nostro Paese", ha detto Cavusoglu rispondendo a margine del Forum di Doha, in Qatar, a una domanda su un megayacht di proprietà del miliardario russo Roman Abramovich, che questa settimana ha attraccato nel sud-ovest della Turchia.
La Turchia, membro della Nato che ha stretti legami con Russia e Ucraina, non ha aderito alle sanzioni occidentali contro Mosca imposte dopo l'invasione dell'Ucraina, che prendono di mira anche le ricchezze degli oligarchi russi, tra cui Abramovich, e dei parenti del presidente Putin.
"Se intendi che gli oligarchi possano continuare a fare affari in Turchia, valuteremo se si tratta di affari che sono conformi alla legge e al diritto internazionale", ha aggiunto il ministro. Diversi paesi hanno sequestrato yacht appartenenti ai super ricchi russi vicini a Putin. "Nel nostro Paese permettiamo che si possa fare tutto ciò che è legale e nulla di illegale. La mia risposta e' molto chiara", ha ribadito Cavusoglu di fronte alle insistenti domande sulla possibile partecipazione della Turchia alle sanzioni contro gli oligarchi di Mosca.
"Ma se è una situazione contraria al diritto internazionale, è un'altra cosa", ha pero' precisato. La Turchia ha definito "inaccettabile" l'invasione dell'Ucraina e si è posizionata come mediatore per porre fine alla guerra. "Dobbiamo presentare una soluzione che permetta a entrambe le parti di trovare un'uscita onorevole, così da convincere le rispettive opinioni pubbliche e tutti in generale", ha affermato il ministro parlando degli sforzi di Ankara per un cessate-il-fuoco.