AGI - Gli Stati Uniti e altri 14 Paesi chiedono sanzioni più severe contro la Corea del Nord, accusata di "provocazioni sempre più pericolose", dopo il lancio di un missile balistico intercontinentale da parte dui Pyongyang. Dopo ore di riunioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, i 15 paesi (Albania, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti) "hanno condannato nei termini più forti il lancio da parte della Repubblica Popolare Democratica di Corea di un missile balistico intercontinentale (ICBM) il 24 marzo". Il lancio "rappresenta una minaccia, non solo per la regione, ma per l'intera comunita' internazionale", afferma l'ambasciatrice statunitense all'Onu Linda Thomas-Greenfield in una dichiarazione alla stampa, affiancata dalle sue controparti.
I 15 governi firmatari - alcuni dei quali non fanno attualmente parte del Consiglio - "invitano tutti i membri delle Nazioni Unite, in particolare quelli del Consiglio di Sicurezza, a unirsi a loro nel condannare questo comportamento, invitando la Repubblica Democratica Popolare di Corea ad abbandonare le sue armi di distruzione di massa e il suo programma di missili balistici, e a impegnarsi in sforzi diplomatici per denuclearizzare" la penisola coreana.
Per un alto funzionario degli Stati Uniti, la Corea del Nord ha probabilmente "di più in serbo" dopo aver testato con successo il suo piu' grande missile balistico intercontinentale. Washington ha chiesto sanzioni internazionali piu' severe al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "Vediamo questo come parte di un modello di test e provocazioni da parte della Corea del Nord. Pensiamo che ci sia probabilmente di piu' in serbo", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ai giornalisti in viaggio a bordo dell'Air Force One con il presidente Joe Biden.