AGi - La Germania dimezzerà la dipendenza del petrolio russo “entro l’estate” e punta ad essere “quasi autonoma” per la fine dell’anno. Per quanto riguarda il gas della Federazione russa, l’obiettivo un’autonomia “quasi completa” sarà raggiunto entro i primi sei mesi del 2024. Infine, il capitolo carbone: Berlino stima che la sua dipendenza dalla Russia calerà nelle prossime settimane “dal 50% al 25%”, per arrivare all’indipendenza completa “in autunno”.
In pratica, il cammino verso l’indipendenza della Repubblica federale dalle energie fossili della Russia procede “a grande velocità”, stando alle previsioni del ministero all’Economia tedesco guidato dal verde Robert Habeck. Il quale vede i maggiori progressi da questo punto di vista soprattutto nei settori petroliferi e del carbone: “Le aziende stanno facendo scadere i contratti con i fornitori russi per passare progressivamente ad altri fornitori, e tutto questo accade ad una velocità incredibile”, ha affermato il ministro a Berlino.
“Puntiamo ad essere quasi del tutto autonomi dal petrolio russo per la fine dell’anno”, ha aggiunto. “Riformuleremo l’approvvigionamento energetico della Germania su una base più ampia”, insiste il vicecancelliere del governo guidato da Olaf Scholz.
Al tempo stesso, Habeck tiene duro sul ‘no’ ad un embargo completo alle importazioni energetiche russe. “È troppo presto, le conseguenze economiche e sociali sarebbe troppo pesanti, e poi già adesso ogni contratto che finisce danneggia il presidente russo Vladimir Putin”, ha spiegato il titolare dell’Economie, reduce da un tour compiuto lo scorso fine settimana nel Qatar e negli Emirati Arabi Uniti con lo scopo di attivare nuove fonti di gas per la Germania.
Nei piani del governo tedesco c’è la realizzazione di diverse terminal per gasi naturale liquido (Gnl) tra il 2022 e il 2023. Una transizione energetica nella quale “stiamo procedendo in modo deciso ma anche equilibrato”, ha affermato ancora Habeck, secondo il quale la Germania “ha già raggiunto tappe molto importanti per arrivare a liberarci dalla morsa delle importazioni dalla Russia”.
L’addio dei vecchi equilibri energetici così come la sostenibilità futura “saranno possibili solo con un atto di forza di tutto il Paese, dal governo ai Lander passando dalle città, le aziende e le famiglie”, è messaggio che Habeck consegna ai tedeschi. La transizione già avviata, così il ministro, si fonda su tre colonne: “Lo sviluppo delle energie rinnovabili puntando anche sull’idrogeno, una riduzione dei consumi e la diversificazione delle fonti”.