AGI - "Straordinaria unità" nel condannare l'aggressione all'Ucraina, "forte solidarieta'" nell'affrontarne gli impatti nella sicurezza energetica e agroalimentare e "disperata" ricerca della pace. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sintetizza i vertici Nato e G7 che svoltisi a Bruxelles.
L'unità degli alleati è anche "nel mantenere le sanzioni e nel decidere di inasprirle se fosse necessario". Ma l'obiettivo primo è arrivare alla pace.
"Tanto dobbiamo essere fermi e pro-attivi con le sanzioni, tanto dobbiamo cercare assolutamente e disperatamente la pace. Quindi l'Italia, come altri Paesi europei, si muove su questi due binari", ha chiarito il premier che nella giornata ha avuto bilaterali anche con il presidente americano, Joe Biden; il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e il premier olandese, Mark Rutte.
Per avere la pace, potrebbe tornare utile la Cina. "Un Paese molto importante che puo' avere un ruolo cruciale, esercitando la sua leva di pressione".
Al centro del confronto tra gli alleati occidentali preoccupano non poco le ripercussioni sull'energia e non solo. Ovviamente tiene banco il diktat del presidente russo, Vladimir Putin, di pagare il gas russo solo in rubli.
"La consideriamo una violazione dei contratti esistenti", ha affermato Draghi. "Questa fondamentalmente è una violazione contrattuale: è bene capirlo. Quindi i contratti sono considerati violati se questa clausola viene applicata dalla Russia", ha risposto il premier alle domande che si ripetevano.
Tornando alla sicurezza energetica e agroalimentare, in entrambi i casi la risposta è "una combinazione di diversificazione, cosa che noi stiamo facendo per l'uno e per l'altro, quindi cambiare le fonti di approvvigionamento. In altre parole l'Europa vuole diventare indipendente dal gas russo", ha ribadito il presidente del Consiglio al suo arrivo allo Justus Lipsius a Bruxelles.
Ma ci sono questioni anche di "politica interna all'Ue" che vanno affrontate. A partire dal mercato del gas che per Draghi "funziona male". "I prezzi sono speculativi, quindi occorre prendere delle misure. Di misure specifiche non si è discusso perché ne discuteremo al Consiglio europeo", ha confermato. Il tema è all'ordine del giorno per la riunione di venerdì.
Il terzo pilastro della strategia è "l'aiuto che deve venire dal Canada, dagli Usa, dai grandi produttori di gas liquido, e anche su questo c'è stata estrema collaborazione da parte di tutti".
Fa parte della politica interna italiana invece il dibattito sull'aumento della spesa per la difesa, non visto di buon occhio in particolare dal M5s. Draghi però lascia intendere che il percorso è già tracciato: "Io ho ribadito l'impegno che hanno preso tutti gli altri governi nei confronti della Nato, quindi noi abbiamo questo impegno, che è storico per l'Italia, e noi continueremo ad osservarlo".