AGI - Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello per proteste contro la guerra in tutto il mondo il 24 marzo, a un mese dall'inizio dell'invasione russa.
Renault ha sospeso le "attività dello stabilimento di Mosca a partire da oggi", si legge nella nota e valuta "le possibili opzioni riguardanti la sua partecipazione" nella sua filiale russa AvtoVAZ. dopo gli appelli per un boicottaggio globale del marchio da parte dei diplomatici ucraini.
Il primo ministro britannico Johnson ha sentito il presidente ucraino Zelensky, manifestando la sua "intenzione", negli incontri del G7 e della Nato di domani, di aumentare "sostanzialmente" gli aiuti letali difensivi all'Ucraina. Italia e Germania si oppongono all'annuncio di Putin, secondo il quale Mosca non accetterà più dollari o euro dai "Paesi ostili" per le forniture del proprio gas: "L'unica valuta accettata sarà il rublo".
La Casa Bianca ha varato nuove sanzioni contro politici e oligarchi russi. Il presidente russo Putin ha avuto un'altra conversazione telefonica con il premier israeliano Bennett, incentrata sui negoziati tra Mosca e Kiev.
Intanto Mosca ha confermato le dimissioni di Anatoly Chubais, inviato speciale per lo Sviluppo sostenibile, perché contrario all'invasione dell'Ucraina, mentre secondo Bloomberg, Putin ha respinto le dimissioni della direttrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina.
Zelensky è intervenuto al Parlamento francese e ha chiesto che il gruppo automobilistico Renault e la catena di bricolage Leroy Merlin lascino la Russia. Parigi ha congelato 800 milioni di beni a oligarchi.
Johnson, la Gran Bretagna invierà 6.000 missili e 25 milioni di sterline
La Gran Bretagna invierà 6.000 missili, composti da armi anticarro e ad alto potenziale esplosivo, e 25 milioni di sterline (33 milioni di dollari, 30 milioni di euro) in aiuti finanziari all'esercito dell'Ucraina. Lo ha detto il primo ministro Boris Johnson. "Il Regno Unito lavorerà con i nostri alleati per aumentare il sostegno militare ed economico all'Ucraina, rafforzando le loro difese mentre invertono la tendenza in questa lotta", ha detto, annunciando la notizia alla vigilia dei vertici della Nato e del G7.
Appello di Zelensky, manifestate in tutto il mondo contro la guerra
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello per proteste contro la guerra in tutto il mondo il 24 marzo, a un mese dall'inizio dell'invasione russa. In un video messaggio in inglese, Zelensky ha esortato i cittadini di tutto il mondo a scendere in piazza per protestare contro l'invasione russa del suo Paese. "Andate con simboli ucraini per sostenere l'Ucraina, per sostenere la libertà, per sostenere la vita", ha detto il leader di Kiev. "Andate nelle vostre piazze, nelle vostre strade, fatevi vedere e sentire", ha aggiunto.
Il Consiglio di sicurezza Onu ha bocciato la bozza russa sugli aiuti umanitari
Il Consiglio di Sicurezza Onu ha bocciato la bozza di risoluzione, proposta dalla Russia, che chiedeva accesso e protezione ai civili in Ucraina che non menzionava il ruolo di Mosca nella crisi. Solo Russia e Cina hanno votato a favore del documento mentre i restanti 13 membri si sono astenuti.
Biden ringrazia il premier belga per il sostegno alle sanzioni
Il presidente americano, Joe Biden, è stato accolto, al suo arrivo a Bruxelles, dal premier belga Alexander de Croo. Nello scambio davanti all'Air Force One, Biden ha ringraziato il primo ministro per il solido sostegno del Belgio per le sanzioni contro la Russia e per il coordinamento continuo nel fornire assistenza alla sicurezza all'Ucraina. E' quanto riferisce la Casa Bianca.
Il consigliere di Zelensky; vinceremo anche senza la no-fly zone
"Possiamo vincere la guerra da soli, senza no-fly zone, se la Nato ci fornirà armi pensati e difesa antiaerea". Lo ha detto su Retequattro al programma Controcorrente, Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo abbattuto 105 aerei finora", ha riferito, "riusciamo a chiudere lo spazio aereo da soli ma ci servono armi pesanti, quelle che abbiamo non ci bastano". "Noi vogliamo vincere non soltanto resistere", ha aggiunto.
Renault sospende le attività nello stabilimento di Mosca
Renault ha annunciato la sospensione delle attività del suo stabilimento di Mosca. Lo si legge in un comunicato diffuso dal gruppo in cui si aggiunge che le prospettive finanziare del gruppo sono riviste al ribasso per il 2022.
Una giornalista indipendente russa è morta in un bombardamento a Kiev
Una giornalista russa è morta dopo essere finita sotto i bombardamenti russi a Kiev, dove stava filmando la distruzione provocata dal lancio di razzi su un centro commerciale nel distretto di Podolsky. La giornalista video del sito indipendente The Insider, Oksana Baulina, è morta insieme a un altro civile, mentre due persone che l'accompagnavano sono rimaste ferite e ora sono ricoverate. Baulina era corrispondente dall'Ucraina, dove aveva coperto la situazione sul campo sia a Leopoli che a Kiev e si era occupata anche della corruzione nel governo russo. Era attivista nel Fondo anti-corruzione di Aleksei Navalny. The Insider ha espresso le sue condoglianze alla famiglia e agli amici di Baulina. "Continueremo a coprire la guerra in Ucraina, compresi i crimini di guerra russi come gli attacchi indiscriminati contro le aree residenziali che fanno vittime civili", si legge su Insider.
Kiev chiede il boicottaggio mondiale della Renault
Il ministro degli Esteri ucraino, ha chiesto un boicottaggio globale del colosso automobilistico francese Renault, dopo il rifiuto dell'azienda di lasciare il mercato russo. "La Renault si rifiuta di ritirarsi dalla Russia. Chiedo ai clienti e alle aziende di tutto il mondo di boicottare il Gruppo Renault", ha twittato il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.
Renault refuses to pull out of Russia. Not that it should surprise anyone when Renault supports a brutal war of aggression in Europe. But mistakes must come with a price, especially when repeated. I call on customers and businesses around the globe to boycott Group Renault. pic.twitter.com/STFeafnCoi
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 23, 2022
Russia risponde agli Usa ed espelle i diplomatici
Mosca ha annunciato l'espulsione di diplomatici americani in risposta alla misura analoga adottata da Washington alla fine di febbraio nei confronti di 12 diplomatici russi presso l'Onu.
Come ha riferito il ministero degli Esteri russo in una nota, "il 23 marzo, una lista di diplomatici americani dichiarati 'persona non grata' è stata consegnata al capo della missione diplomatica americana". "La parte americana ha ricevuto un duro avvertimento che qualsiasi azione ostile degli Stati Uniti contro la Russia riceverà una risposta decisa e appropriata".
Fonti Nato, fino a 15 mila soldati russi uccisi
Nella guerra in Ucraina finora sono morti tra i 7 mila e i 15 mila soldati russi, parte di un bilancio più ampio che arriverebbe a 30-40 mila vittime, compresi i militari feriti, catturati o dispersi. È la stima fornita da un alto ufficiale della Nato, in condizioni di anonimato, citato dalla Associated Press. Il dato è frutto di informazioni fornite dal governo ucraino, indicazioni arrivate dai russi e fonti open-source.
Copasir, la Russia è lo Stato più attrezzato in caso di cyber-war
"Riguardo la guerra cibernetica il Copasir aveva evidenziato con chiarezza nella Relazione annuale che la Russia è lo Stato più attrezzato al mondo, con una postura chiaramente aggressiva, e per questo avevamo sollecitato una serie di misure specifiche". Ad affermarlo e' il presidente del Copasir, senatore FdI Adolfo Urso.
"Il governo recentemente ha predisposto alcuni interventi che vanno nella giusta direzione, ma occorre fare altro - spiega Urso - Ad esempio, configurando l'attacco cibernetico su vasta scala quale attacco terroristico, così come la necessità di predisporre misure reattive e non soltanto difensive. Gli attacchi cibernetici sono aspetti della 'guerra ibrida' e l'Italia su questo è in prima fila. Dobbiamo esserne consapevoli e agire di conseguenza con piena unità d'intenti".
Casa Bianca, nuove sanzioni a politici e oligarchi
Gli Stati Uniti annunceranno nuove sanzioni contro "figure politiche e oligarchi russi". Lo ha annunciato la Casa Bianca.
Johnson a Zelensky, aumenteremo la fornitura di armi letali
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, nel corso della telefonata con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha manifestato la sua "intenzione", negli incontri del G7 e della Nato di domani, di aumentare "sostanzialmente" gli aiuti letali difensivi all'Ucraina. Lo ha riferito un portavoce di Downing Street.
Had a phone conversation with @BorisJohnson. Received assurances of his support on the eve of tomorrow's important meetings. Discussed the course of hostilities and defense assistance to Ukraine. We will win together.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 23, 2022
"Il primo ministro ha espresso la sua intenzione di utilizzare gli incontri del G7 e della Nato di domani per aumentare la pressione sul regime di Vladimir Putin e lavorare con i partner per aumentare sostanzialmente gli aiuti letali difensivi all'Ucraina.
I leader cercheranno di rispondere alle richieste dell'Ucraina e garantire che il presidente sia nella posizione più forte possibile nei colloqui di pace in corso", ha spiegato il portavoce.
Draghi, per la difesa Ue servirebbero 150mila soldati
Per la costruzione di una difesa europea comune, all'inizio degli Anni Duemila, "si parlava di 150mila soldati. Questa è una cifra di prima approssimazione su cui occorrerà andare avanti". Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, al Senato.
Trudeau, Putin ha fatto male i calcoli, Nato e Ue uniti
"Putin pensava che fossimo divisi e che avrebbe potuto dividere l'Ue e la Nato, ma ha fatto male i calcoli e ora la situazione si sta ritorcendo contro di lui" perche' "la Nato e l'Ue sono più determinate e unite che mai". Lo ha dichiarato il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, nel suo intervento al Parlamento europeo
Draghi, grazie per il sostegno corale del Parlamento
"Grazie al Parlamento per il sostegno all'azione di governo". Lo ha detto al Senato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in replica al dibattito seguito alle sue comunicazioni sul Consiglio europeo di domani. "È sempre importante sapere che ci si siede al tavolo avendo il Parlamento dietro. Oggi è ancora piu' importante, e la coralità di questo sostegno dà una particolare forza alla mia partecipazione al Consiglio europeo di domani", ha aggiunto.
Sindaco di Kiev, un morto e due feriti sotto le bombe
Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite sotto le bombe a Kiev. Lo ha riferito il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko, citato dalla Reuters.
Il ministro della Salute russo ha invitato a non fare scorte di medicinali
Il ministro della Salute russo, Mikhail Murashko, ha esortato i suoi connazionali a non fare scorta di medicinali mentre molti temono carenze e aumento dei prezzi a causa delle sanzioni dell'Occidente per l'invasione dell'Ucraina. "Voglio dire al pubblico: non avete bisogno di fare scorte, i fornitori dicono che le consegne continuano come pianificato", ha affermato in un intervento in tv, dopo che sono state registrate "carenze in un certo numero di farmacie"
Cremlino, nuova telefonata Bennett-Putin
Nuova telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il premier israeliano Naftali Bennett. Lo ha riferito il Cremlino, precisando che il leader dello Stato ebraico ha "condiviso la sua valutazione della situazione in Ucraina, considerando i suoi recenti contatti con leader di diversi Paesi stranieri e ha espresso alcune idee in relazione ai negoziati tra le delegazioni russo e ucraina".
Da parte sua, Putin ha "dato la sua opinione sui negoziati e sul corso dell'operazione militare speciale per difendere il Donbass"
Salgono a 5 i giornalisti morti in Ucraina
L'Unione nazionale dei giornalisti dell'Ucraina (NUJU) ha confermato oggi che il giornalista ucraino Viktor Dedov è morto l'11 marzo a Mariupol a causa del bombardamento del suo appartamento. La Federazione europea dei giornalisti (EFJ) porge le sue condoglianze alla famiglia e agli amici del giornalista. L'EFJ chiede ancora una volta all'occupante russo di fermare i bombardamenti di obiettivi civili in Ucraina.
Viktor Dedov era uno degli operatori più importanti della stazione televisiva ucraina Sigma-TV. Era a casa quando due bombe hanno colpito il suo appartamento. La famiglia non ha potuto seppellire il giornalista perché un'altra granata ha provocato un incendio nella casa quattro giorni dopo le prime esplosioni. Viktor Dedov è il quinto giornalista a perdere la vita a causa dell'invasione russa dell'Ucraina.
Gli altri giornalisti morti in guerra sono:
- Yevheniy Sakun, cameraman ucraino di LIVE TV ucciso il 1 marzo durante un attacco missilistico alla torre della TV a Kiev;
- Brent Renaud, giornalista statunitense ucciso da colpi di arma da fuoco a Irpin, il 13 marzo;
- Pierre Zakrzewski, operatore della telecamera di Fox News, e la giornalista ucraina Oleksandra "Sasha" Kuvshynova, uccisi il 14 marzo a Horenka.
Il sindaco di Kiev, i russi costretti ad arretrare in diverse aree
Le forze ucraine hanno respinto le truppe russe in diverse aree intorno a Kiev. Lo ha assicurato il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, spiegando che si sta combattendo nella periferia settentrionale e orientale della città e che "la piccola città di Makariv e quasi tutta Irpin sono già sotto il controllo dei soldati ucraini". Irpin confina con Kiev a Est, mentre Makariv si trova circa 50 chilometri a Ovest. Feroci scambi di colpi di artiglieria hanno avuto luogo a Irpin e Lyutizh, a nord della capitale. Un'agenzia di stampa ucraina ha parlato di un possibile accerchiamento delle truppe russe a Irpin, così come a Bucha e Hostomel, che si trovano nella periferia occidentale di Kiev. Klitschko ha detto di non avere informazioni più dettagliate sulle controffensive ucraine in corso.
L'Italia all'Onu, "Violate leggi umanitarie"
“Aggressione ingiustificata e improvocata”, in violazione alle "leggi umanitarie internazionali" da parte della Russia, che ha “totalmente ignorato i ripetuti appelli del Segretario generale dell’Onu”. E’ la posizione dell’Italia espressa all’Assemblea generale delle Nazioni Unite dal rappresentante italiano al Palazzo di Vetro, l’ambasciatore Maurizio Massari. “Questo è il momento di agire senza esitazione - ha aggiunto - di proteggere il popolo dell’Ucraina, riprendendo i negoziati, mantenendo chiara la distinzione tra aggressore e vittima”.
von der Leyen, Putin blocca grano destinato ad Africa
“Putin sta bloccando centinaia di navi piene di grano nel Mar Nero e le conseguenze” di tale azione “colpiranno dal Libano all’Egitto, dalla Tunisia agli altri Paesi dell’Africa” e per questo “chiedo a Putin di lasciare andare quelle navi, altrimenti non solo sarà responsabile per le morti” della guerra, “ma anche per la fame e la carestia” negli altri Paesi. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel dibattito al Parlamento europeo.
Mosca conferma le dimissioni dell'inviato di Putin per il Clima
Mosca ha confermato le dimissioni di Anatoly Chubais, inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin per lo Sviluppo sostenibile. Secondo fonti di Reuters e Bloomberg, Chubais si è dimesso perché contrario all'invasione dell'Ucraina e ha già lasciato la Russia. Una notizia che il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, non ha voluto commentare.
Ex riformatore economico degli anni '90, è il più alto in grado ad aver lasciato l'incarico dall'inizio della guerra: noto come il principale architetto delle privatizzazioni in Russia sotto l'ex presidente Boris Eltsin ed era stato lui a raccomandare Putin, ex agente del Kgb, per il suo primo lavoro al Cremlino. Passato alla guida dell'azienda di nanotecnologia Rusnano, nel 2020 era stato nominato inviato speciale per il Clima.
von der Leyen, ogni secondo un bimbo arriva nell’Ue
“Finora più di tre milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina, metà di loro sono bambini e ogni secondo un bambino dall’Ucraina arriva nella nostra Unione europea” e “mentre vi parlo qui nel cuore della democrazia europea, 800 mila bambini stanno lasciando l’Ucraina: coraggiosi, traumatizzati e in cerca di aiuto”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel dibattito al Parlamento europeo.
von der Leyen, la bandiera dell'Ucraina è simbolo di libertà
"Nei territori occupati dell’Ucraina, dopo l’assedio e i bombardamenti, il cibo fresco è diventato un lusso, gli ospedali stanno finendo le medicine e centinaia di persone vengono arrestate dalle forze russe”, ma ciononostante “i cittadini stanno scendendo in strada per protestare contro l’invasione” e “se la libertà ha un nome, il suo nome è Ucraina e la bandiera ucraina è oggi la bandiera della libertà”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel dibattito al Parlamento europeo.
von der Leyen, con Biden discuterò consegne Gnl
"Domani discuterò con il presidente Biden di come rendere prioritarie le consegne di Gnl dagli Usa all'Ue nei prossimi mesi. Puntiamo ad avere un impegno per ulteriori forniture per i prossimi due inverni". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel dibattito al Parlamento europeo.
Da Kiev risoluzione Onu per fermare invasione russa
L’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsa, ha chiesto all’Assemblea generale di votare a sostegno di una risoluzione che chiede l’immediato stop alle ostilità da parte della Russia. La risoluzione è stata firmata da quasi un centinaio di Paesi, tra cui gli Stati Uniti. Il testo, oltre a condannare le conseguenze umanitarie dell’invasione russa, ribadisce la legittimità dell’Ucraina a rivendicare la sovranità e il riconoscimento dei propri confini. “Migliaia di ucraini sono morti - ha detto l’ambasciatore - sono morti perché la Russia ha deciso di attaccare. Attaccare l’Ucraina, attaccare la pace, attaccare tutti noi”.
Zelensky a Francia, Renault e Leroy Merlin via da Russia
Le imprese francesi devono lasciare la Russia. Lo ha detto nel suo discorso davanti agli eletti dell'Assemblea Nazionale e del Senato in seduta congiunta il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, citando esplicitamente il gruppo automobilistico Renault e la catena di bricolage Leroy Merlin. Zelensky ha parlato per circa 10 minuti e ha chiesto alla Francia e ai suoi partner di fare di più, "un pacchetto di sanzioni alla settimana", per mettere al tappeto l'economia russa.
Viminale, 65.350 i profughi giunti finora in Italia
Ad oggi sono arrivati in Italia 63.104 profughi dall’Ucraina, di cui 32.361 donne, 5.592 uomini e 25.151 minori. Lo rende noto il Viminale, sottolineando che
l’incremento delle presenze rispetto a ieri è di 1.611 persone. Confermate come principali città di destinazione Roma, Milano, Napoli e Bologna.
"Al dato registrato oggi - spiega il sito web del ministero - vanno aggiunti i 2.246 profughi giunti in treno alla frontiera dal 10 al 22 marzo, per un totale complessivo di arrivi sul territorio nazionale di 65.350 persone".
Zelensky all'Assemblée nationale cita la battaglia di Verdun
Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha utilizzato la Prima guerra mondiale per rappresentare agli eletti francesi dell'Assemblée Nationale e del Senato riuniti ad ascoltarlo il dramma del conflitto in corso nel suo Paese dallo scorso 24 febbraio. In particolare ha citato la lunghissima e tragica battaglia di Verdun, durata 10 mesi nel 1916. Ma ha anche ricordato che l'attacco di Mosca è un attacco "alla libertà, all'uguaglianza, alla fraternità", citando il motto della Repubblica francese. "I russi non distinguono gli obiettivi - ha detto - colpiscono senza fare distinzioni". Zelensky ha poi ringraziato la Francia e il presidente Emmanuel Macron per il sostegno al suo Paese invaso.
"Il 24 febbraio il popolo ucraino si è riunito, non c'è più destra o sinistra, maggioranza o opposizione, ma solo la voglia di difendere il nostro Paese", ha aggiunto.
Il sindaco di Irpin: la Russia ha utilizzato bombe al fosforo
La Russia ha utilizzato questa notte bombe al fosforo in due sobborghi di Kiev, Hostomel e Irpin. Lo ha detto il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, citato da Kiev Independent.
Il Cremlino: nuova telefonata Putin-Scholz
Il presidente russo Vladimir Putin ha nuovamente parlato al telefono con il cancelliere tedesco Olaf Scholz: lo ha comunicato il servizio stampa del Cremlino. "Durante la discussione sulla situazione in Ucraina, l'attenzione si è concentrata sui problemi legati ai negoziati in corso fra Russia e Ucraina. "Putin ha illustrato una serie di considerazioni nel contesto delle posizioni di principio della Federazione Russa ai colloqui", ha dichiarato il Cremlino.
Stoltenberg, Cina condanni aggressione russa
"Chiediamo alla Cina di condannare l'invasione" sulla all'Ucraina, "di impegnarsi negli sforzi diplomatici per trovare una via pacifica" per porre fine all'aggressione "e non dare sostegno materiale" a Mosca. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa. "Abbiamo visto che la Cina non è stata capace di condannare l'invasione, si è astenuta sulla risoluzione dell'Assembela generale dell'Onu", ha detto. "La Cina ha diffuso anche alcune bugie su Ucraina e Nato" e "per la Nato è preoccupante il fatto che la Cina abbia posto in questione alcuni principi chiave per la nostra sicurezza, come il diritto di ogni Paese di scegliere il proprio percorso. Perché il presidente Xi e il presidente Putin insieme hanno emesso una dichiarazione di contrarietà ad ogni allargamento della Nato", ha ricordato Stoltenberg.
Francia, congelati 800 milioni di beni a oligarchi
La Francia ha congelato beni per un valore complessivo di 800 milioni agli oligarchi russi nell'ambito delle sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, al termine del Consiglio dei ministri.
"Queste sanzioni sono sentite in Russia, dove l'economia sta soffrendo", ha detto Attal aggiungendo che "il rublo sta crollando, la borsa (di Mosca, ndr) è in gran parte ancora chiusa e la Banca centrale russa è fortemente colpita".
Stoltenberg, estendere mio mandato? Decidono gli alleati
“Spetta ai trenta Paesi alleati decidere” sull’eventuale estensione di un anno del mandato del segretario generale della Nato e “io sono concentrato nella preparazione del summit di domani nel bel mezzo della situazione più pericolosa per la sicurezza nella quale ci troviamo da diversi decenni”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in vista del summit straordinario di domani sulla guerra in Ucraina.
Stoltenberg, non inviamo truppe Nato sul campo
"Non manderemo truppe in Ucraina". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa. "La Nato non è parte del conflitto, sostiene l'Ucraina, ma non è parte del conflitto", ha detto. "La Nato non invierà truppe in Ucraina", ha aggiunto Stoltenberg. "Dobbiamo comprendere che è estremamente importante dare aiuto all'Ucraina, e stiamo aumentando, ma anche estremamente importante prevenire che questo conflitto diventi a pieno titolo una guerra tra Nato e Russia e quindi il messaggio è molto chiaro da parte degli alleati: non manderemo truppe in Ucraina", ha sottolineato.
UNHCR: 3,626 milioni di rifugiati fuori dal Paese
Sono 3.626.546 i rifugiati che, dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sono fuggiti dall'Ucraina nei paesi vicini in cerca di sicurezza dal 24 febbraio al 22 marzo. Lo scrive l'UNHCR nell'aggiornamento quotidiano dei dati, ribadendo che si tratta della "crisi di rifugiati che cresce più velocemente in Europa dalla Seconda guerra mondiale". Per quanto riguarda i profughi ucraini che hanno scelto l'Italia come destinazione, soprattutto per raggiungere amici e parenti già residenti, sono 61.493. Prima della crisi, la comunità ucraina in Italia era composta da circa 230 mila persone.
Scholz, guerra di Putin è crimine, viola le regole
“Siamo tutti d’accordo. Questa guerra viola tutte le regole. E’ un crimine. E’ la guerra di Putin”. Cosi risponde Olaf Scholz, intervistato dalla Zeit, alla domanda se il presidente russo sia un criminale di guerra. Per quanto riguarda l’alleanza di Nato, Unione europea e G7, il cancelliere tedesco spiega che “l’unità è la nostra forza. E questo è la cosa importante adesso”.
Nato: l'adesione di Kiev non è in agenda, ma il sostegno sì
"L'adesione dell'Ucraina alla Nato non è in agenda" del Summit Nato di domani, "ma il sostegno all'Ucraina è in cima all'agenda e sarà uno dei principali temi della discussione". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa. "E' molto doloroso quello che vediamo in Ucraina" ed è per questo che "gli alleati hanno aumentato il sostegno", ha detto Stoltenberg. "E questo si aggiunge a quanto abbiamo fatto in molti anni", ha aggiunto. "Mi aspetto che i leader, domani, affrontino come aumentare il nostro sostegno all'Ucraina", ha specificato il segretario generale.
Johansson, in Italia già 60mila profughi
“So che sono già 60 mila gli ucraini in fuga dalla guerra che sono arrivati in Italia e gli italiani li stanno accogliendo a braccia aperte come fecero le famiglie di Palermo che accolsero 1000 bambini dopo il disastro di Chernobyl”. Lo ha detto la Commissaria europea per gli affari interni, Ylva Johansson, sentita in videocollegamento, per l’audizione del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen.
Nato, guerra nucleare non avrebbe vincitori
“La Russia deve smetterla di brandire le armi nucleari. Questo è molto pericoloso ed irresponsabile. La Nato è qui per difendere e proteggere tutti i suoi alleati e mandiamo un messaggio chiaro alla Russia: la guerra nucleare non può essere vinta e non dovrebbe mai essere combattuta”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in vista del summit straordinario di domani sulla guerra in Ucraina. “Sottolineo l’importanza di concludere la guerra in Ucraina perché dobbiamo fare il possibile per evitare che la guerra degeneri all’esterno dell’Ucraina”, ha aggiunto Stoltenberg.
Nato, uso armi chimiche cambierebbe natura conflitto
“Ogni utilizzo di armi chimiche cambierebbe totalmente la natura di questo conflitto e sarebbe una palese violazione del diritto internazionale e avrebbe forti conseguenze”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in vista del summit straordinario di domani sulla guerra in Ucraina.
Nato, domani affrontiamo sostegno Cina a Mosca
"Mi aspetto che affronteremo anche il ruolo della Cina in questa crisi". Lo ha dichiarato il segretario generale, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa pre-summi straordinario che si terrà domani. "La Cina ha fornito alla Russia sostegno politico, anche diffondendo palesi menzogne e disinformazione", ha aggiunto. "Gli alleati sono preoccupati che la Cina possa fornire supporto materiale per l'invasione russa", ha evidenziato l'ex premier norvegese.
Nato, quattro nuovi battlegroup in Europa orientale
“Mi aspetto che domani i leader accetteranno di rafforzare la posizione della Nato in tutti i domini con importanti incrementi di forze nella parte orientale dell’alleanza: a terra, in aria e in mare” e “il primo passo è il dispiegamento di quattro nuovi battlegroup della Nato in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in vista del summit straordinario di domani sulla guerra in Ucraina. “Ciò significa che avremo otto battlegroup Nato dal Baltico al Mar Nero”, ha aggiunto Stoltenberg.
Stoltenberg, domani ulteriore sostegno dalla Nato
"Domani gli alleati forniranno ulteriore sostegno alla Nato" tra cui "equipaggiamenti per la cyberdifesa e contro le minacce chimiche, radiologiche e nucleari". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa pre-vertice straordinario che si terrà domani.
Nato, Putin fermi guerra e si impegni veri negoziati
“La brutale invasione di Putin in Ucraina sta causando morte e distruzione tutti i giorni” e la Russia “deve fermare questa guerra permettendo il passaggio sicuro dei civili e impegnandosi in veri negoziati”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in vista del summit straordinario di domani sulla guerra in Ucraina.
Mosca, finora avvenuti due scambi di prigionieri
Il ministero degli Esteri russo ha riferito che sono avvenuti due scambi di prigionieri con le autorità di Kiev dall'inizio delle operazioni militari in Ucraina, senza dare ulteriori dettagli.
Lunedì, l'ombudsman russa Tatiana Moskalkova aveva confermato lo uno scambio di nove prigionieri russi con il sindaco di Melitopol, città del sud-est conquistata dalle forze di Mosca.
Minsk espelle diplomatici Kiev,chiude consolato Brest
Le autorità bielorusse hanno deciso di espellere diversi diplomatici ucraini e di chiudere il consolato generale a Brest. "L'ambasciata ucraina continuerà a lavorare in Bielorussia nel formato 1+4, cioè l'ambasciatore e quattro membri dello staff", ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri di Minsk, Anatoly Glaz.
Biden, attacco con armi chimiche "minaccia credibile
Un attacco russo con le armi chimiche è una "minaccia credibile". Lo ha affermato il presidente americano, Joe Biden, in partenza per l'Europa per partecipare a incontri con gli alleati della Nato, Ue e G7, prima di recarsi in Polonia.
Ombudsman, Chernihiv isolata, abitanti sono ostaggi
Gli abitanti di Chernihiv sono di fatto ostaggi delle forze russe: lo ha detto l'Ombudsman ucraino, Ludmila Denisova, secondo quanto riporta il Guardian. "Oggi Chernihiv rimane completamente isolata dalla capitale. Gli occupanti hanno bombardato il ponte sul fiume Desna, che veniva utilizzato per portare gli aiuti umanitari alla città e evacuare i civili", ha affermato Denisova.
"La città - ha aggiunto - è priva di corrente elettrica, manca l'acqua e le abitazioni non sono riscaldate. Le infrastrutture sono distrutte e, secondo i residenti, gli occupanti stanno stilando delle liste per l'evacuazione dei civili a Lgov, in Russia. Isolando la città da Kiev, (gli occupanti, ndr) hanno preso gli abitanti come ostaggi". Chernihiv, che ha circa 290 mila abitanti, è assediata dalle truppe di Mosca da 12 giorni.
Il Cremlino nega le accuse di violenze sui civili
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha respinto le accuse del procuratore generale di Kiev, secondo il quale i militari russi stanno compiendo violenze sui civili ucraini. "Le truppe russe non stanno colpendo o sparando sui civili", ha detto Peskov, "i militari russi stanno aiutando i civili e, purtroppo, sempre più testimoni oculari escono dalle città dicendo che sono stati tenuti lì come scudi umani e che i battaglioni nazionalisti - e ci sono molti casi del genere - stanno sparando sui civili". Peskov ha poi bollato come "una menzogna" le notizie giunte dall'Ucraina su una donna che sarebbe stata violentata da militari russi.
A chi gli chiedeva quali prove avesse che sono i nazionalisti a sparare sui civili, Peskov ha risposto che "puoi ascoltare molte testimonianze direttamente dai testimoni oculari che vengono dalle città ucraine". "Stanno raccontando di come sono stati tenuti come scudi umani, di come i battaglioni nazionalisti hanno aperto il fuoco su coloro che tentavano di fuggire dalla città", ha aggiunto Peskov, "stanno dicendo che sono stati tenuti in un blocco informativo, che gli è stato impedito di avere informazioni sull'apertura dei corridoi umanitari e così via. Queste non sono cose che stiamo dicendo noi, sono cose che arrivano dagli ucraini che escono da queste città".
Ue: priorità ai corridoi verdi per export alimentare
"E' molto importante organizzare l'export alimentare dall'Ucraina e verso l'Ucraina. Già durante la pandemia eravamo riusciti a organizzare dei corridoi verdi per favorire il traporto alimentare ovviamente la guerra è uno scenario diverso ma è priorità per noi". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski. La proposta del commissario è di prendere in considerazione un ruolo della Polona e usare i porti sul Mar Baltico, invece di quelli ucraini del Mar Nero bloccati dalle forze russe.
Scholz, irresponsabili speculazioni su no-fly zone
“C’è una cosa che mi disturba immensamente: quando nei commenti si afferma con leggerezza che si dovrebbe osare di più, per esempio attivando una no-fly zone sull’Ucraina, perché tanto Putin non attaccherebbe la Nato. Ebbene, questo tipo di speculazioni le trovo irresponsabili: innanzitutto, perché non considerano affatto il rischio legato ad una tale azione. Ossia il rischio di una guerra diretta tra la Nato e la Russia”. Lo afferma in un’ampia intervista alla Zeit il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Che aggiunge: “Pertanto, tutti possono contare sul fatto che io non mi farò impressionare dal richiamo di una no-fly zone”.
L'Ue accusa: la Russia prende i terreni e usa la fame come arma
"La Russia sta prendendo il suolo ucraino e lo usa come arma contro le persone, per affamare tra le persone più vulnerabili al mondo. Posso dire che non è la prima volta che nella politica imperiale della Russia questo metodo viene utilizzato per attaccare il sistema alimentare per creare fame e aggredire". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski.
Una marcia pace Perugia-Assisi straordinaria il 24 aprile
"Una marcia che non avremmo mai pensato e voluto". Lo ha detto Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, presentando la Marcia Perugia-Assisi della pace straordinaria che si svolgerà il 24 aprile. La manifestazione è stata presentata questa mattina nel palazzo della Provincia di Perugia.
"È urgente l'apertura di un negoziato multilaterale serio, strutturato, concreto, onesto e coraggioso, sotto l'autorità delle Nazioni Unite. Il segretario generale dell'Onu, i responsabili dell'Unione Europea e della politica internazionale lo devono fare ora" spiegano i promotori dell'iniziativa, che si muove intorno all'appello di papà Francesco: "Fermatevi".
Ue: aumento di 4 milioni di ettari dei terreni coltivabili
La Commissione europea aumenterà di 4 milioni di ettari i terreni coltivabili per fare fronte alla difficoltà di produzione agricola dovuta alla guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il commissario all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, presentando il pacchetto di aiuti per il settore dell'agricoltura.
Kiev, concordati 9 corridoi umanitari ma non per Mariupol
Mosca e Kiev hanno concordato l'apertura di 9 corridoi umanitari per evacuare i civili intrappolati. Lo ha annunciato la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, sottolineando però che nessuna misura riguarda il centro di Mariupol, sottoposta a pesanti bombardamenti.
Come ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky, Sono 100 mila gli abitanti rimasti bloccati nella città sulla costa del Mar Nero, "in condizioni disumane, senza cibo, acqua e medicinali, sotto il bombardamento continuo".
Scholz, ridurremo dipendenza da energia russa
“Ridurremo la dipendenza dalle importazioni russe più rapidamente di quel che credono in tanti. Ma non è una cosa che può succedere dall’oggi al domani. Un improvviso stop alle forniture porterebbe rischi molto grandi per tutta l’Europa”. E’ quanto afferma Olaf Scholz in un’ampia intervista al settimanale Die Zeit. “Non stiamo parlando del fatto di indossare l’inverno prossimo un pullover più pesante, come qualcuno dice con leggerezza”, spiega ancora il cancelliere. “Si tratta del fatto che in certe circostanze si potrebbero più riscaldare abitazioni, ospedali, case di cure e scuole, e centinaia di migliaia di posti di lavoro sarebbero a rischio”. Pertanto, aggiunge Scholz: “Il governo federale è d’accordo: non imporremo uno stop alle importazioni di petrolio o gas. Attualmente ci stiamo impegnando a creare nuove vie di forniture per l’energia”.
Scholz, ho detto a Putin di non usare armi chimiche
“Nei colloqui diretti ho avvertito il presidente Putin di non utilizzare armi biologiche o chimiche”. Lo dice Olaf Scholz in un’ampia intervista alla Zeit.
“Le dichiarazioni russe per cui l’Ucraina starebbe sviluppando questo tipo di armi o che sarebbero gli Usa a volerle utilizzare – e ambedue le cose non sono vere – hanno su di me l’effetto di una minaccia implicita”, ha aggiunto il cancelliere tedesco. “Ossia che sia lo stesso Putin a pensare di poter fare ricorso a questo tipo di armi. Per questo per me era importante dirgli in modo molto chiaro e diretto: sarebbe inaccettabile e imperdonabile”.
Kiev, i negoziati con Mosca restano difficili
I negoziati con Mosca restano "difficili" perché "noi ucraini abbiamo posizioni chiare e di principio": lo ha affermato Mykhailo Podoliak, capo della delegazione di Kiev.
I negoziati, ripresi il 14 marzo, proseguono "in modo permanente, on line", ha aggiunto Podoliak. Poco prima Mosca aveva accusato gli Usa di intralciare i "difficili negoziati" con Kiev e aveva accusato gli ucraini di "cambiare costantemente posizione".
L'Ue autorizza una deroga temporanea per l'utilizzo dei terreni incolti
La Commissione europea, per sostenere il settore dell'agricoltura colpito dalla guerra in Ucraina, ha previsto "una deroga eccezionale e temporanea per consentire la produzione di colture per scopi alimentari e mangimi su terreni incolti", pur mantenendo l'intero livello del pagamento per l'inverdimento per gli agricoltori. "Ciò amplierà la capacità di produzione dell'Ue nonostante la disponibilità limitata di terreni fertili", aggiunge la Commissione. Inoltre "specifiche flessibilità temporanee rispetto ai requisiti di importazione esistenti per i mangimi contribuiranno ad alleviare la pressione sul mercato dei mangimi", assicura la Commissione.
Fondo Ue da 500 milioni per gli aiuti agli agricoltori, 48 milioni per l'Italia
La Commissione europea stanzia un pacchetto di aiuti di 500 milioni di euro per sostenere i produttori agricoli più colpiti dalle gravi conseguenze della guerra in Ucraina. Di questi, oltre 48 milioni saranno destinati agli agricoltori italiani.
La Commissione sostiene inoltre che per migliorare l'accessibilità dei prodotti alimentari gli Stati membri potranno anche applicare aliquote ridotte dell'Iva e incoraggiare gli operatori economici a contenere i prezzi al dettaglio.
Mosca: una missione di peacekeeping della Nato? molto pericolosa...
Inviare forze di peacekeeping in Ucraina sarebbe una decisione "imprudente e estremamente pericolosa": lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in una conference call con alcuni giornalisti. Peskov, riporta il Guardian, ha avvertito che qualsiasi contatto fra le forze russe e della Nato "potrebbe avere serie conseguenze difficilmente rimediabili".
La settimana scorsa la Polonia ha annunciato che presenterà una proposta per una missione di peacekeeping in Ucraina al prossimo vertice della Nato. Anche il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha sottolineato che con l'invio di una missione di peacekeeping ci sarebbe "quello scontro diretto tra forze russe e della Nato che tutti hanno cercato di evitare e che tutti hanno detto che non deve verificarsi".
Mosca, colloqui con partner Asia su forniture energia
La Russia ha in corso con i suoi partner asiatici discussioni per eventuali forniture energetiche aggiuntive. Lo ha detto il ministro dell'energia e vice premier Alexander Novak parlando alla Duma di Stato. Il "riorientamento" delle forniture, ha detto, avverrebbe gradualmente e risorse extra richiederebbero grandi investimenti.
Draghi, non intervenire è come difendere aggressore
"La carneficina non distingue le divise ma distingue i bambini. E' un terreno molto scivoloso. Perché se noi sviluppiamo le conseguenze di questo ragionamento, dovremmo dire di non aiutare i Paesi che vengono attaccati". Cosi' il premier, Mario Draghi, in sede di replica dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue.
"Dovremmo sostanzialmente accettare di difendere il paese aggressore non intervenendo. Dovremmo - ha aggiunto - lasciare che gli ucraini perdano il loro Paese e accettino la schiavitu'. E' un terreno scivoloso che ci porta a giustificare tutti gli autocrati, tutti coloro che hanno aggredito Paesi inermi, a cominciare da Hitler e Mussolini".
Draghi, guerra genera clima incertezza
"La guerra in Ucraina ha generato una situazione di incertezza sul piano economico. Lo vediamo molto chiaramente sul turismo, con prenotazioni cancellate, con il trasporto aereo che diminuisce". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in Aula alla Camera in sede di replica, dopo la discussione generale sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "Si tratta di una situazione di incertezza che colpisce molto più l'Europa che il resto del mondo, ma è una condizione molto generalizzata", ha aggiunto.
Draghi, Putin? No scuse. Pace? Bisogna essere in due
"Non ci sono scuse per chi aggredisce, non ci sono scuse per Putin". Lo ha detto il premier Mario Draghi nell'Aula della Camera. "Il processo di avvicinamento nella Ue è lungo ma l'Italia sosterrà l'Ucraina. La vuole in Europa", dice il premier.
"Noi cerchiamo di fare la pace. Lo facciamo fino alla fine. Macron chiama continuamente Putin. Tutti cerchiamo di fare la pace, ma bisogna essere in due per farla", osserva.
Draghi, ringrazio il Parlamento per il sostegno
"Ringrazio il Parlamento per il sostegno in vista del Consiglio europeo e il vertice Nato". Cosi' il premier Mario Draghi nella replica in Aula dopo le comunicazioni in vista del Consiglio Ue.
Mosca, senza i nostri idrocarburi il mercato crollerà
Se l'Occidente dovesse decidere di imporre un embargo sugli idrocarburi russi, il mercato crollerà e porterà i prezzi "su scenari mai visti prima". Lo ha detto il vice primo ministro dell'energia Alexander Novak, parlando alla Duma. "È assolutamente chiaro che senza gli idrocarburi russi i mercati del gas e del petrolio crolleranno. L'aumento del prezzo delle risorse energetiche può essere imprevedibile", ha detto Novak. "Nell'Ue, dove c'è un aumento dei prezzi e carenza di risorse energetiche, pressati dagli Stati Uniti si sono rifiutati di mettere in servizio il gasdotto Nord Stream 2 già costruito, a scapito dei consumatori europei", ha continuato, citato dalle agenzie russe, definendo il blocco del gasdotto "una sciocchezza".
Forze Donetsk, a Mariupol ancora fino a 150 mila civili
A Mariupol, la città ucraina sul Mare d'Azov da settimane sotto assedio, rimangono ancora dai 100 mila ai 150 mila civili. Lo ha dichiarato il capo dell'autoproclamata repubblica separatista di Donetsk, Denis Pushilin, in un'intervista a Rossiya-24.
"Possiamo parlare di dati approssimativi perché al momento è difficile determinare quante persone siano negli scantinati e nei rifugi e quante persone siano riuscite a uscire", ha detto Pushilin, "secondo le nostre stime, rimangono ancora a Mariupol dalle 100 mila alle 150 mila persone".
I separatisti del Donetsk: controlliamo oltre metà Mariupol
Le forze separatiste del Donetsk controllano oltre metà del territorio della città di Mariupol. Lo ha dichiarato il capo dell'autoproclamata repubblica secessionista filorussa, Denis Pushilin, al canale Rossiya-24.
L'ambasciatore ucraino in Italia: "Faremo di tutto per la visita del Papa a Kiev"
“Apprezziamo tantissimo il ruolo della Santa Sede per risolvere questa tragedia” e “sicuramente, per quanto ci riguarda, faremo tutto il possibile per organizzare questa visita”. Lo ha detto a ‘Buongiorno’, su Sky TG24, l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk, rispondendo alla domanda su quanto crede fattibile, sia in termini di sicurezza che dal punto di vista diplomatico, un viaggio del Pontefice a Kiev. “Ma non dipende solo da noi. Prima di tutto serve un cessate il fuoco sul nostro territorio, per garantire la sicurezza del Santo Padre durante il suo viaggio in Ucraina”, ha proseguito l’ambasciatore, e sottolineando che in caso contrario “sarebbe troppo difficile garantirne la sicurezza”.
Papa, dimenticato lezioni tragedie secolo scorso
"Noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali". Così Papa nella preghiera di Consacrazione, inviata a tutti i vescovi del mondo, che sarà recitata venerdì nell'Atto di Consacrazione dell'umanità in modo particolare della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di Maria.
"Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani", si legge nella preghiera.
Lavrov vede capo Comitato Internazionale Croce Rossa
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, incontrerà oggi a Mosca il presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Peter Maurer. Lo riferisce una nota del ministero, secondo il quale il colloquio riguarderà "aree chiave del lavoro della Croce Rossa nel campo della risposta umanitaria".
Unicef: crisi protezione bambini, niente è al sicuro
La guerra in Ucraina è una crisi per la protezione dei bambini: è l'allarme lanciato oggi da Unicef. "Niente è al sicuro dagli attacchi: scuole, asili, orfanotrofi, ospedali di maternità, sistemi idrici, centrali elettriche, teatri", si legge in una nota dell'organizzazione Onu. "Ordigni inesplosi e mine si trovano nelle comunità dove i bambini giocavano e andavano a scuola" e i dati del 21 marzo confermano la morte di 64 bambini, un numero "destinato a crescere". Ancora, denuncia Unicef, "milioni di bambini hanno scarso o nessun accesso all'acqua potabile, o a servizi igienico-sanitari adeguati e hanno lasciato la scuola. L'insicurezza alimentare sta crescendo. Anche quando il cibo è disponibile, uscire a fare la spesa non è sicuro". Inoltre, nonostante sul calendario sia cominciata la primavera "in Ucraina fa ancora molto freddo".
Papa, in ora buia Chiesa sia vicina a chi soffre
"Caro Fratello, è trascorso quasi un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, che sta causando sofferenze ogni giorno più terribili a quella martoriata popolazione, minacciando anche la pace mondiale. La Chiesa, in quest’ora buia, è fortemente chiamata a intercedere presso il Principe della pace e a farsi vicina a quanti pagano sulla propria pelle le conseguenze del conflitto". Così Papa Francesco in una Lettera inviata ai vescovi di tutto il mondo in occasione dell’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia e dell’Ucraina che avrà luogo venerdì 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, nel corso della Celebrazione Penitenziale nella Basilica di San Pietro.
"Sono grato, in questo senso, a tutti coloro che con grande generosità stanno rispondendo ai miei appelli alla preghiera, al digiuno, alla carità", ha continuato il Pontefice.
Papa, polacchi sono testimoni con accoglienza rifugiati
"Quest'anno, nel cammino di penitenza quaresimale, digiuniamo e chiediamo a Dio la pace, sconvolta dalla guerra in corso in Ucraina. In Polonia, voi ne siete testimoni accogliendo i rifugiati e ascoltando i loro racconti". Così Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale durante i saluti ai fedeli di lingua polacca. "Mentre ci prepariamo a vivere un giorno speciale di preghiera nella solennità dell'Annunciazione del Signore, chiediamo che la Madre di Dio sollevi i cuori dei nostri fratelli e sorelle afflitti dalla crudeltà della guerra. L’atto di consacrazione dei popoli al suo Cuore Immacolato porti la pace al mondo intero. Vi benedico di cuore", ha aggiunto il Pontefice.
Kiev, assistenza su diritti umani dal Consiglio d'Europa
Il procuratore generale dell'Ucraina, Iryna Venediktova, ha incontrato oggi il direttore generale per i Diritti umani e lo Stato di diritto del Consiglio d'Europa, Christos Giakomopoulos.
Come ha scritto sul suo profilo Twitter, da Strasburgo "l'Ucraina ha ricevuto garanzie di assistenza nel rispondere alle palesi violazioni dei diritti umani, stiamo lavorando senza sosta e stiamo già ottenendo risultati significativi".
Had a productive meeting with H.E.Christos Giakomopoulos the Director General of Human Rights and the Rule of Law.Ukraine received assurances of assistance in responding to blatant human rights violations.We’re working relentlessly and are already achieving significant results. pic.twitter.com/SzHNVAiBZR
— Iryna Venediktova (@VenediktovaIV) March 23, 2022
Stampa Kiev, distrutto ponte Chernihiv usato per aiuti
Le forze armate russe hanno distrutto il ponte di Chernihiv, che collega il Nord-est dell'Ucraina alla capitale Kiev, secondo quanto riferisce il quotidiano Kyiv Independent. Il ponte, che si trova a circa 130 km da Kiev, è stato utilizzato dall'inizio della guerra per evacuare i civili e a portare aiuti alla capitale, ricorda il giornale ucraino.
Zelensky chiede al Giappone l'embargo sui beni russi
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un intervento via video al Parlamento giapponese, ha chiesto al governo di Tokyo di aumentare la pressione sanzionatoria su Mosca, anche con un embargo sui beni russi. Zelensky ha ringraziato il Giappone per aver spiccato tra le nazioni asiatiche nella condanna dell'invasione ucraina e nell'introduzione di sanzioni.
Scholz, l'offensiva di Putin è in stallo
"L'offensiva di Putin è in stallo, nonostante la distruzione che aumenta di giorno in giorno". È quanto ha detto Olaf Scholz nel suo discorso al Bundestag. All'Ucraina il cancelliere tedesco ha assicurato: "Potete contare sul nostro aiuto", mentre i cittadini ucraini "stanno combattendo con grande valore e capacità di resistenza per la loro patria".
Papa ai governanti, comprare armi non è la soluzione
"Preghiamo perché i governanti capisciano che comprare e fare armi non è la soluzione al problema. La soluzione è lavorare insieme per la pace e come dice la Bibbia, fare delle armi strumenti per la pace". Così Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale. Il Pontefice ha poi recitato insieme ai fedeli presenti l'Ave Maria.
Draghi, essenziale sviluppare capacità adeguate per difesa comune
"Nel percorso verso una difesa comune, è essenziale sviluppare capacità adeguate, per essere un fornitore di sicurezza credibile". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle Comunicazioni alla Camera sul Consiglio Europeo del 24 e 25 marzo. "Ciò può avvenire soltanto se rafforziamo la nostra industria della difesa e la rendiamo più competitiva dal punto di vista tecnologico e soprattutto meglio integrata a livello europeo", aggiunge Draghi. "Abbiamo tutti da guadagnare da un miglior coordinamento, anche nell'ambito della difesa".
Draghi, forte difesa Ue rende anche la Nato più forte
"Un'Europa più forte nella difesa rende anche la Nato più forte". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni alla Camera sul Cosiglio Europeo del 24 e 25 marzo. "Il Consiglio europeo è chiamato ad approvare la Bussola Strategica, in seguito alla sua adozione lunedì 21 marzo al Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri e della Difesa.La Bussola è stata adattata alla luce della guerra in Ucraina, che rappresenta la più grave crisi in ambito di difesa nella storia dell'Unione Europea", ha aggiunto Draghi. "Prevede l'istituzione di una forza di schieramento rapido europea fino a 5 mila soldati e 200 esperti in missioni di politica di difesa e sicurezza comune", ricorda ancora il premier. "A queste iniziative si aggiungono investimenti nell'intelligence e nella cybersicurezza; lo sviluppo di una strategia spaziale europea per la sicurezza e la difesa; e il rafforzamento del ruolo europeo quale attore della sicurezza marittima".
Draghi, sui rifugiati essenziali coordinamento e fondi Ue
"La crisi in Ucraina ha generato un massiccio flusso di profughi, che attualmente conta oltre tre milioni e 850mila persone. Di fronte all'aumento quotidiano del numero di rifugiati sono essenziali un coordinamento europeo e un impegno finanziario adeguato". Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula in vista del Consiglio Ue. "L'Unione europea - aggiunge - deve garantire una puntuale attuazione negli Stati membri della direttiva per la Protezione Temporanea, approvata per la prima volta nella nostra storia".
"La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto ieri di utilizzare i fondi europei con la massima flessibilità a sostegno di chi scappa dalla guerra in Ucraina, e di stanziare altri 3 miliardi di euro a favore degli Stati membri coinvolti nell'accoglienza. L'Italia - osserva il presidente del Consiglio - appoggia con convinzione la posizione della Commissione e continua a fare la sua parte con determinazione, altruismo, solidarietà. Nel Consiglio dei Ministri della settimana scorsa abbiamo approvato nuovi fondi per l'accoglienza, per un totale di 428 milioni di euro", ha concluso.
Draghi, prevenire le azioni di Mosca nei Balcani occidentali
"Dobbiamo seguire con attenzione quanto accade nei Balcani occidentali, per prevenire possibili azioni destabilizzatrici di Mosca. Nel Consiglio discuteremo della prolungata crisi politica in Bosnia-Erzegovina". Lo dice il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula in vista del Consiglio Ue.
"Siamo impegnati per disinnescare le provocazioni secessioniste della Republika Srpska e per far rientrare la crisi politica e istituzionale che paralizza il Paese dallo scorso luglio. È fondamentale che la Bosnia-Erzegovina riprenda la strada delle riforme per avvicinarsi all'Unione europea. Il nostro obiettivo è assicurare l'organizzazione delle elezioni politiche in autunno, per evitare ulteriore incertezza nel Paese", ha osservato.
Lavrov, gli Usa non interessati a un negoziato di pace rapido
Gli Stati Uniti "non sono interessati alla rapidità dei colloqui fra Russia e Ucraina": lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Vogliono mantenerci in uno stato di ostilità il più a lungo possibile", ha aggiunto.
Scholz al Bundestag, la Nato non entrerà in guerra
"La preoccupazione dei cittadini rimane grande, si chiedono se la guerra arriverà anche tra noi. Ma una cosa rimane chiara: la Nato non entrerà in guerra. Questo è un imperativo della ragione". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo discorso al dibattito generale del Bundestag.
Minsk, non ci faremo trascinare nel conflitto
La Bielorussia non si farà trascinare nella guerra in Ucraina, nonostante i tentativi di coinvolgerla. Lo ha dichiarato al canale televisivo Tsv il segretario del Consiglio di Sicurezza bielorusso, Alexander Volfovich.
"Oggi le forze armate sono pronti a difendere il Paese ma solo sul territorio del nostro Paese", ha spiegato Volvofich, "il presidente lo ha detto e lo dichiaro ufficialmente: non consentiremo a nessun conflitto militare di venire scatenato e non consentiremo a nessuno di trascinarci in alcun conflitto armato ma difenderemo il nostro Paese, il nostro territorio. Siamo pronti a difenderlo".
"Proviamo molto dispiacere per quello che sta accadendo ora sul territorio della nostra nazione vicina e sorella, in Ucraina", ha proseguito Volvofich, "non abbiamo il diritto di lasciare che ciò avvenga. Tuttavia sta venendo fatto di tutto perché accada. Sono in corso tentativi di trascinare il nostro Paese in questi combattimenti". "La Bielorussia non ha mai perseguito alcun obiettivo aggressivo, è sempre stata una piattaforma per la pace e le buone azioni", ha concluso l'alto funzionario della difesa bielorussa.
Draghi, successo dello sforzo della diplomazia quando vorrà Mosca
"La comunità internazionale ha adottato sanzioni sempre più dure nei confronti della Russia. Lo sforzo diplomatico potra' avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca". Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula prima del Consiglio Ue.
"Non dobbiamo però commettere l'errore di avallare una contrapposizione tra Occidente e Russia e alimentare così quello che è stato più volte definito uno scontro di civiltà. Molti cittadini russi si sono schierati contro la guerra del Presidente Putin e protestano, mettendo a rischio la propria incolumità - osserva il premier -. A loro va l'amicizia e la solidarietà di tutto il governo e mia personale".
Draghi, non alimentare lo scontro tra la Russia e l'Occidente
"Non dobbiamo alimentare uno scontro tra Occidente e Russia". Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula prima del Consiglio europeo, ricordando che in Russia ci sono molti cittadini che protestano contro la guerra in Ucraina.
Draghi, la Cina si astenga dall'aiutare la Russia
"La Cina si astenga" dall'aiutare la Russia nel conflitto in Ucraina. Lo ribadisce il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula prima del Consiglio europeo.
Draghi, ingresso nell'Ue segnale d'incoraggiamento a Kiev
"Il Consiglio europeo ha come obiettivo l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea", Bruxelles "ha gia' avviato la procedura, il processo e' lungo ma bisogna mandare a Kiev dei segnali di incoraggiamento". Così il premier Mario Draghi alla vigilia del Consiglio Ue.
Draghi, lavoriamo per la pace ma Putin non vuole tregua
"L'Italia lavora per la cessazione delle ostilità, siamo impegnati per far sì che ci siano corridoi umanitari. La nostra volontà di pace si scontra con il presidente russo Putin che non mostra interesse a realizzare una tregua. Il suo disegno è guadagnare terreno" in Ucraina. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni prima del Consiglio europeo.
Mosca, distrutti 83 obiettivi militari nelle ultime 24 ore
L'aviazione russa ha distrutto 83 obiettivi militari nelle ultime 24 ore di guerra in Ucraina. Lo riferisce il portavoce della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, tra cui un deposito di armi. Secondo Konashenkov, dall'inizio dell'invasione le forze russe hanno distrutto 236 droni, 185 sistemi antimissile, 1.547 carri armati, 154 lanciarazzi multipli, 612 pezzi d'artiglieria e mortai e 1.343 veicoli militari specializzati.
Mosca, forze russe continuano l'avanzata nel Donetsk
Le forze russe stanno continuando l'avanzata nel Donetsk e sono penetrate per altri quattro chilometri nel territorio ucraino, raggiungendo il villaggio di Novomykhailivka. Lo riferisce il portavoce della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo il quale i militari russi stanno inseguendo le unità in ritirata della cinquantaquattresima brigata meccanizzata separata delle forze armate ucraine. Le forze separatiste del Donetsk, aggiunge il portavoce, hanno invece preso controllo della località di Verknetoretske e stanno affrontando unità della venticinquesima brigata aviotrasportata ucraina.
Kiev, in Bielorussia sabotata la ferrovia tra i due Paesi
Lo stato maggiore di Kiev riferisce nel suo bollettino che in Bielorussia membri dell'opposizione e comuni cittadini ostili al conflitto hanno rimosso in parte la connessione ferroviaria tra le due repubbliche ex sovietiche per impedire al governo di Minsk di inviare aiuti e materiali bellici alle truppe russe impegnate nell'invasione dell'Ucraina. Nei giorni scorsi alcuni media avevano riportato notizie non confermate secondo le quali erano stati gli stessi ferrovieri a sabotare le linee.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha più volte lanciato l'allarme su un possibile ingresso della Bielorussia nel conflitto a fianco della Russia. Molti analisti ritengono però un simile scenario improbabile in quanto sia le forze armate che la popolazione sono fortemente ostili a una partecipazione del Paese all'invasione e il presidente, Alexander Lukashenko, non intenderebbe mettere in pericolo la stabilità del suo regime. Due giorni fa il reggimento di paracadutisti che era stato schierato da Minsk al confine con l'Ucraina è stato ritirato e ha fatto ritorno al suo quartier generale di Brest.
Kiev, l'esercito continua la difesa di Mariupol e Chernihiv
Le forze armate ucraine continuano a difendere le città di Mariupol e Chernihiv dall'avanzata delle forze russe. È quanto si legge nel bollettino dello stato maggiore di Kiev. Il bollettino sostiene inoltre che la Russia stia reclutando ex soldati con esperienza di combattimento per compensare le pesanti perdite. La Difesa di Kiev afferma poi di aver ucciso 17 bersagli aerei russi tra cui 6 aerei, 5 droni, un elicottero e 5 missili da crociera.
Casa Bianca, impegno ferreo di Biden sulla sicurezza Nato
"Il presidente Joe Biden confermerà "il nostro ferreo impegno sulla sicurezza dei nostri alleati Nato". Così la Casa Bianca in una nota a poche ore dalla partenza del Presidente americano per Bruxelles. Dopo il vertice Nato, in calendario domani, Biden proseguirà con i leader del G7 la discussione sulle "conseguenze" per Mosca dell'invasione dell'Ucraina. Biden avrà un incontro bilaterale con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, prima della sua partecipazione al vertice europeo dove terrà un discorso sulle "nostre condivise preoccupazioni sull'Ucraina, compresi gli impegni transatlantici per imporre costi economici alla Russia, fornire supporto umanitario a coloro che sono vittime della violenza ed affrontare altre sfide collegate al conflitto".
Gb, fronti statici, la Russia sta riorganizzando le truppe
Il ventottesimo giorno di ostilità in Ucraina si apre con "un campo di battaglia per lo più statico" con "le forze russe che probabilmente stanno attraversando una fase di riorganizzazione prima di riprendere operazioni offensive su larga scala". È quanto si legge nel nuovo bollettino dell'intelligence militare britannica sul conflitto in Ucraina.
Secondo la Difesa di Londra, "le forze russe stanno cercando di avvolgere le forze ucraine nell'Est del Paese mentre avanzano nella direzione di Kharkiv nel Nord e di Mariupol nel Sud". Inoltre, "le forze russe stanno ancora cercando di aggirare Mykolaiv mentre cercano di dirigersi a Ovest verso Odessa".
Casa Bianca, Biden in Ue per deterrenza e difesa
presidente degli Stati Uniti Joe Biden arriva a Bruxelles questa sera "per discutere degli sforzi di deterrenza e difesa in risposta all'attacco ingiustificato e non provocato della Russia contro l'Ucraina". Lo sottolinea la Casa Bianca, precisando che sarà questo il cuore del suo intervento al vertice straordinario della Nato di domani.
Kiev, Mosca ha già più caduti che in Afghanistan
Lo stato maggiore ucraino sostiene che la Russia, nel conflitto con Kiev, abbia già perso più soldati di quelli caduti in dieci anni di guerra in Afghanistan. Lo riporta il Kyiv Independent. Lo stato maggiore ucraino riferisce di 15.300 militari russi uccisi dall'inizio dell'invasione, contro i 15.051 caduti del bilancio ufficiale sovietico sulla guerra in Afghanistan. I dati sulle vittime russe riportati da Kiev sono ritenuti gonfiati. L'intelligence americana stima che Mosca abbia finora perso in Ucraina circa 7 mila soldati.
Pentagono, le parole di Peskov sul nucleare sono "pericolose"
Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha definito "pericolose" le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ieri, in un'intervista alla Cnn, non ha escluso l'utilizzo dell'arma nucleare qualora la Russia affrontasse una minaccia "esistenziale". "Non è il modo in cui una potenza nucleare responsabile dovrebbe comportarsi", ha dichiarato il portavoce ai cronisti. I funzionari del Pentagono, ha rassicurato Kirby, "non hanno registrato nulla che ci possa condurre a concludere che abbiamo bisogno di modificare la nostra posizione di deterrenza strategica".
Mosca, Kiev disponibile allo scambio di prigionieri
L'Ucraina ha mostrato una disponibilità "che non si vedeva da tempo" a uno scambio di prigionieri con la Russia. Lo ha dichiarato il commissario russo per i diritti umani, Tayana Moskalkova, in un'audizione alla Duma.
Zelensky accusa i piloti russi, crimini contro i civili
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i piloti russi saranno ritenuti responsabili dell'uccisione di civili. Lo riporta la Cnn riferendosi a un discorso pubblicato sulla pagina Facebook del governo ucraino. "Vorrei ripeterlo ancora una volta a tutti i piloti russi, non stanno pensando agli ordini che stanno eseguendo. Perché uccidere civili è un crimine".
Zelensky, 100.000 persone intrappolate a Mariupol
Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città ucraina di Mariupol sotto l'inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Decine di migliaia di residenti sono già fuggiti dalla città portuale meridionale assediata, portando testimonianze strazianti di un "paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti", secondo quanto riporta Human Rights Watch. In un discorso video, Zelensky ha detto che più di 7.000 persone sono fuggite solo nelle ultime 24 ore, ma un gruppo che viaggiava lungo una rotta umanitaria concordata a ovest della città è stato catturato dagli occupanti.
Mariupol, 11 bus per rifugiati sequestrati dai russi
Una colonna di undici pullman, vuoti, diretti a Mariupol per raccogliere rifugiati ucraini, è stata bloccata e sequestrata dai soldati russi. Lo riporta la Cnn che cita fonti governative ucraine. I russi hanno preso i bus, assieme agli autisti e al personale d'emergenza, e li hanno portati in una localita' al momento sconosciuta. La vice primo ministro ucraina, Iryna Vereschchuk, ha detto che i pullman sono stati bloccati a un checkpoint fuori Mangush, a una quindicina di chilometri a ovest di Mariupol. La città è da settimane al centro di bombardamenti russi. Almeno centomila persone, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky, risultano senza acqua e senza possibilità di accedere ai medicinali.
Bliken, russi uccidono ogni giorno civili e bambini
"L'esercito russo uccide ogni giorno: soldati, civili, bambini". Lo scrive il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, su Twitter dove posta un video su 'La verità sulla guerra di Putin' con immagini di bombardamenti in Ucraina e la testimonianza di quattro giovani. "La gente - prosegue il tweet di Blinken - ha paura si passare la notte nella propria abitazione a causa degli attacchi missilistici e dei bombardamenti. Come puoi aiutare? Condividendo la verità".
The Russian army is killing Ukrainians every day -- soldiers, civilians, children. People are afraid to spend the night at home because of missile strikes and bombings. How can you help? By sharing the truth. #StopTheLies pic.twitter.com/CfU1LrslZa
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) March 22, 2022