AGI - La Russia ha stilato liste di 40 mila combattenti dell'esercito siriano e delle milizie alleate, pronti per essere schierati in Ucraina. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede a Londra e una rete di collaboratori sul territorio. Alleata del presidente di Bashar al-Assad in Siria, la Russia lo scorso 11 marzo ha fatto appello ai volontari, compresi quelli provenienti dalla Siria, perché vengano a combattere in Ucraina al fianco delle truppe di Mosca. A rendere la prospettiva allettante, in un Paese stremato dalla guerra e dalla povertà, sono i ricchi compensi promessi dal Cremlino.
Secondo l'Osservatorio, ufficiali russi, in coordinamento con l'esercito siriano e le milizie alleate, hanno aperto uffici di registrazione nelle aree del Paese controllate dal regime di Damasco.
"Finora oltre 40.000 siriani si sono registrati per combattere al fianco della Russia in Ucraina", ha affermato Rami Abdel Rahman, direttore dell'Ong.
Secondo Abdel Rahman, ufficiali russi, schierati in Siria durante l'intervento di Mosca del 2015 a sostegno di Assad, hanno approvato la candidatura di 22.000 di loro. Questi combattenti provengono o da unità dell'esercito regolare siriano o da milizie pro-regime addestrate dai russi con esperienza di combattimento nelle aree urbane. In un Paese in cui i soldati guadagnano dai 13 ai 32 euro al mese, la Russia promette loro uno stipendio di 1.000 euro per i combattimenti in Ucraina, ha riferito l'Osservatorio. I volontari hanno anche diritto a 7.000 euro di risarcimento per le ferite riportate, mentre le loro famiglie riceveranno 15.000 euro se dovessero morire in combattimento, secondo la stessa fonte.
Un rappresentante del governo siriano ha negato l'esistenza di questa campagna di reclutamento. "Finora non sono stati elencati nomi, non sono stati registrati soldati e nessuno si è recato in Russia per combattere in Ucraina", ha dichiarato a France Presse un esponente del Comitato di Riconciliazione Nazionale, Omar Rahmoun.
I mercenari siriani hanno già combattuto in Libia e nell'enclave caucasica del Nagorno-Karabakh. Due centri di reclutamento sono aperti ad Al-Mayadin e Deir Ezzor, secondo Omar Abou Layla, direttore di Deir Ezzor 24 media. "Il gruppo Wagner è responsabile della campagna a Deir Ezzor, finora solo poche dozzine di persone si sono iscritte", ha detto, "in un paese in cui la carenza di beni di prima necessità è diffusa, alcuni non hanno altra scelta che lottare per poche centinaia di dollari".
Da parte loro, i ribelli sostenuti dalla Turchia nel Nord si stanno preparando a inviare combattenti a sostegno degli ucraini. Centinaia dei loro combattenti erano già stati inviati in Libia e Azerbaigian.