AGI - V"i sembra di avere già compiuto un atto eroico, dato che avete preso una serie di decisioni importanti. Ma mentre nell’Ucraina europea già morivano le persone, non avete fatto abbastanza”. Lo scrive il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, in un lungo intervento pubblicato dalla Welt. “Il momento è arrivato: o la Germania sarà una nazione di guida nel sostegno all’Ucraina e nella lotta contro il male russo, o la Germania deve assumersi una nuova colpa storica per vite perdute e città distrutte”, aggiunge il capo della diplomazia del governo guidato da Volodymyr Zelensky nell’articolo scritto in esclusiva per il quotidiano tedesco.
“Io, ministro degli Esteri di uno Stato che sta lottando per la sua esistenza, non posso più ascoltare con calma la Germania che ha bisogno di più tempo per prendere decisioni sulle forniture di armi, che è scettica sull’adesione dell’Ucraina all’Ue e che è riluttante a usare gli strumenti di sanzione più potenti contro la Russia”, attacca Kuleba. Che spiega: “La guerra d’attacco contro l’Ucraina dura da quasi due settimane. le truppe russe continuano a perpetrare crimini di guerra barbarici e crimini contro l’umanità in una dimensione che l’Europa non ha vissuto sin dalle Seconda guerra mondiale”.
È tutt’altro che tenero con Berlino, il ministro degli Esteri ucraino: “Immagino vi faccia paura quel che vedete e leggete sulla guerra. Ma noi vi avevamo avvertito di tutto ciò. Vi avevamo pregato di inviarci armi, e come risposta abbiamo sentito storie sulla ‘responsabilità storica’ che per qualche motivo si estendevano sui russi, ma non sugli ucraini. Vi avevamo chiesto di non costruire Nord Stream 2, ma voi dicevate che era solo un puro progetto ‘commerciale’. Vi avevamo avvertito che Putin è un male di una dimensione che il mondo non ha più visto da 80 anni. Vi avevamo pregati di non ripetere gli errori del passato e di impedire la catastrofe. Non ci avete creduto e avete insistito sull’importanza del dialogo con Putin. Pensavate che poteva mentire a noi ucraini, ma non a voi tedeschi”.
Nel frattempo una svolta c’è stata, concede Kuleba: “Finalmente avete ammesso i vostri errori. Ora ci fornite armi, fermate il gasdotto russo e sostenete le sanzioni contro la Russia, le prime veramente serie. Perché questo non poteva essere fatto subito? Abbiamo davvero dovuto aspettare che i bambini ucraini morissero per disidratazione e bombardamenti aerei?”.
Non fa sconti al governo di Olaf Scholz il titolare degli Esteri di Kiev: “Che tipo di politica tedesca è questa? Dove sta il suo senso, la sua logica, il suo realismo, il suo pragmatismo?”, si chiede ancora. “Vi prego: aprite i vostri occhi. Senza dubbio Hitler è stato un male unico. Ma una tale quantità di odio, distruzione e lutto come quello che Putin sta portando l’Ucraina e l’Europa non la conoscono sin dagli anni quaranta. Dovreste sapere come nessun altro Paese che in una tale situazione ogni ora del rinvio e del dubbio costa vite e ingrandisce la catastrofe”.
Le richieste di Kiev, insiste Kuleba, sono chiare: “L’Ucraina ha bisogno di aiuto. Dateci più armi, per poterci difendere. Aiutateci a difendere il nostro cielo. Aiutateci mettendoci a disposizione aerei da combattimento. Dateci migliori armi anticarro, antiaeree e antimissile più potenti”. Per il capo della diplomazia ucraina è inoltre necessario che la Germania imponga “sanzioni ancora più dure alla Russia, compreso il divieto delle fonti energetiche russe, la disconnessione dal sistema di pagamento Swift, il congelamento dei conti di corrispondenza di banche e società russe, e il divieto per le navi russe di entrare nei porti europei”. In pratica, ribadisce Kuleba, “l’Ucraina ha bisogno di una costante pressione pubblica da parte dei nostri partner sulla Russia, comprese le richieste di porre fine ai crimini di guerra e consentire corridoi umanitari per salvare i civili”.
Il ministro conclude il suo intervento ricordando che “l’Europa ha bisogno di grandi decisioni storiche. Queste decisioni sono nell’interesse dell’Ucraina, ma anche nell’interesse dell’Europa, che non ha bisogno della guerra, ma la cui sicurezza e prosperità richiedono un’Ucraina europea”.
È proprio in questa ottica, così ancora Kuleba, che “siamo grati per le decisioni già prese in queste due settimane. Vediamo che la Germania ha cambiato approccio, facendo una serie di passi difficili, anche se tragicamente in ritardo. Finalmente ascoltate l’Ucraina e agite mentre non ci stanno uccidendo e mentre Putin può ancora essere fermato! Dobbiamo fermare questo barbaro affinché non distrugga tutta l’Europa”.