AGI - Alla guerra sul terreno in Ucraina, fatta di bombardamenti e spari, si affianca quella cyber. Alcuni siti web governativi russi sono diventati inaccessibili nelle ultime ore e Anonymous, gruppo hacker internazionale, ha rivendicato un attacco con un messaggio su Twitter: "Stiamo conducendo operazioni per mantenere offline i siti web governativi .ru e per far arrivare ai russi l'informazione affinché possano liberarsi della censura del regime di Putin. Stiamo anche conducendo operazioni per mantenere il più possibile la gente online".
In un altro tweet il collettivo afferma: "Rispettiamo i russi che si stanno sollevando contro il proprio governo. Siete noi e siamo voi!", si legge.
Ma non c'è solo Anonymous a prendere posizione contro Mosca: anche Meta, il gruppo di Mark Zuckerberg che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato il proprio sostegno all'Ucraina, secondo quanto riferisce Kiev, "bloccando fake news e limitando la diffusione della disinformazione".
"Questa decisione aiuterà l'Ucraina nella sua resistenza contro il terrorismo dell'informazione del nemico e rafforzerà la sicurezza nazionale", aggiunge Kiev su Telegram.
Ieri la Russia ha limitato l'accesso a Facebook, accusando il social network americano di censurare i media russi e di violare i diritti umani e dei cittadini russi.
"In conformità con la decisione del Procuratore generale nei confronti del social network Facebook, a partire dal 25 febbraio adottiamo misure per limitare l'accesso", ha annunciato l'Authority per le telecomunicazioni russa, Roskomnadzor.
Meta ha da parte sua affermato che la Russia ha deciso di limitare l'accesso a Facebook perché il social network "ha rifiutato di rinunciare al fact checking", come richiesto dalle autorità di Mosca.
"I cittadini russi stanno utilizzando le nostre app e vogliamo che continuino a far sentire le loro voci, che possano ancora condividere contenuti e organizzarsi", ha scritto in una nota Nick Clegg, manager di Meta.