AGI - La polizia americana ha confermato che Claudio Mandia è stato trovato morto, il 17 febbraio mattina, in una stanza del campus internazionale dove studiava e che la causa è suicidio. Il dipartimento di polizia di Mount Pleasant, nella contea di Westchester, dove si trova la EF Academy, ha rilasciato un comunicato in cui ha ricostruito il momento in cui è stato trovato il corpo del ragazzo.
"Alle 9,37 del 17 febbraio - scrive il dipartimento - è arrivata una telefonata al 911 che segnalava il suicidio di una persona. Agenti e personale medico sono andati a scuola e poi condotti nelle stanze del dormitorio, che si trova accanto all’edificio principale”.
“Una volta entrati nella stanza - continua il comunicato - gli agenti hanno trovato morto un ragazzo di 17 anni. La causa appare essere impiccagione. Un’inchiesta è stata subito avviata”.
I genitori di Claudio sono arrivati poche ore dopo, intorno alle 15, all’aeroporto internazionale J. F. Kennedy, di New York. Un rappresentante del dipartimento di polizia e un funzionario della scuola hanno dato loro la notizia della morte del figlio. L’autopsia è stata fatta e i risultati "sono attesi tra pochi giorni".
Mandia era stato messo in punizione ed espulso con l’accusa di aver copiato un'importante prova scritta. Secondo quanto ricostruito negli ultimi giorni, la direzione avrebbe messo il ragazzo in isolamento, e senza custodia, in attesa dei genitori, il cui arrivo era già stato programmato da tempo, perché la famiglia - il padre Mauro Mandia, un imprenditore di Battipaglia, la madre, Elisabetta Benesatto, docente, e le tre figlie - era arrivata per festeggiare il 18° compleanno del ragazzo.
L’isolamento e le “misure primitive” e “disumane" a cui era stato sottoposto per tre giorni, sostiene la famiglia, avrebbero spinto Claudio a togliersi la vita. Per questo i genitori hanno deciso di affidarsi ai legali, guidati da George Bochetto. Intanto la polizia ha dato il via libera al rientro in Italia del corpo. Il funerale è previsto nei prossimi giorni.