AGI - "Si lavora" ancora alla possibile visita a Mosca del presidente del Consiglio, Mario Draghi, per colloqui con il leader russo, Vladimir Putin. Lo sostiene il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, interpellato dall'AGI sull'argomento, dopo che l'escalation sul campo in Ucraina ha fatto pensare che l'ipotesi della missione del premier in Russia fosse ormai accantonata.
Alla domanda se l'evoluzione della situazione in Donbass, col riconoscimento delle due repubbliche separatiste ucraine da parte di Mosca, rendesse non più attuale la visita del premier, Peskov ha risposto che "la questione è in fase di lavorazione".
In un primo momento, si pensava che Draghi sarebbe potuto volare a Mosca già questa settimana, ma la questione sembrava congelata dopo la decisione di Putin di inviare i peacekeeper in Donbass e il varo delle nuove sanzioni europee contro Mosca.
Vladimir Putin ha sottolineato che Mosca è pronta a trovare "soluzioni diplomatiche" con l'Occidente per mettere fine alla crisi ucraina. Gli interessi e la sicurezza della Russia "non sono negoziabili" ha ribadito il presidente russo.
Putin, che parlava in un discorso televisivo in occasione della Giornata del difensore della patria, ha però sottolineato che le "soluzioni diplomatiche" non hanno un carattere "negoziabile" degli interessi e della sicurezza del Paese. "Il nostro Paese è sempre aperto al dialogo diretto e onesto per trovare soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi. Tuttavia, gli interessi e la sicurezza dei nostri cittadini non sono negoziabili per noi".
Zelensky ha chiesto invano un colloquio a Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver richiesto senza successo un colloquio telefonico a Vladimir Putin, nel timore di un'imminente invasione russa. "Ho preso oggi l'iniziativa di un colloquio telefonico con il Presidente della Federazione Russa. Risultato: silenzio", ha dichiarato in un discorso alla Nazione tenuto in tarda serata.
Media, chiusi gli aeroporti di Kharkiv e Dnipro
Gli aeroporti internazionali delle città ucraine di Kharkiv e Dnipro sono stati temporaneamente chiusi. Lo ha riferito il sito Avianews, rilanciato dall’agenzia Ria Novosti, che in precedenza aveva riportato di ritardi e voli cancellati nei due aeroporti al confine con la Russia, da stasera fino a domani mattina. Non vengono riportate le ragioni della misura.
Il sindaco di Kiev dichiara lo stato d'emergenza
Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha dichiarato lo stato di emergenza per la capitale a partire da mezzanotte ora locale. Se necessario, saranno introdotte misure ad hoc come un coprifuoco, un controllo straordinario all'ingresso e all'uscita della città o restrizioni alla mobilità.
Kiev chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu
L'Ucraina ha chiesto "una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite" dopo la richiesta di aiuto militare a Mosca da parte delle repubbliche separatiste del Donbass. Lo rende noto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. La richiesta di aiuto ai russi "è un'ulteriore escalation", afferma Kuleba.
La Casa Bianca: non invieremo truppe ma aiuteremo Kiev
Nonostante la situazione in Ucraina si stia aggravando con il passare delle ore, il presidente Joe Biden non ha piani che prevedano l’invio di soldati Usa in Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. "Il presidente - ha spiegato - è stato cristallino e concreto: non manderà soldati Usa a combattere in Ucraina. La posizione non è cambiata”. Psaki ha però aggiunto che gli Stati Uniti hanno intrapreso una serie di passi per fornire aiuti umanitari e assistenza militare all’Ucraina, oltre a dare supporto ai partner dell’est Europa.
La richiesta di aiuto a Mosca da separatisti è di ieri
Sono datate 22 febbraio ma sono state rese note solo questa sera dal Cremlino le due lettere di richiesta di aiuto militare al presidente russo Vladimir Putin da parte dei leader delle due repubbliche separatiste del Donbass, di cui Mosca ha riconosciuto l’indipendenza.
Le foto delle lettere sono state pubblicate sui siti delle agenzie russe e subito sono state notate dagli utenti in rete. Tra i primi, gli attivisti del movimento dell’oppositore russo Aleksei Navalny. "A giudicare dai documenti, si sono rivolti a Putin il 22 febbraio ma il Cremlino lo ha reso noto solo ora", si legge nel canale Telegram dello staff di Navalny.
Mosca e le due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk hanno firmato due trattati che prevedono, tra le altre cose, anche l’assistenza militare.
La Casa Bianca: se continua esclation pronte nuove sanzioni
"Siamo pronti a varare altre sanzioni, più dure, in svariati settori, in caso di escalation": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. "La Russia ha tentato di dividere gli Usa dai suoi alleati, ma ha trovato unità e non se lo aspettava", ha aggiunto Psaki confermando che il presidente Biden non intende inviare truppe in Ucraina. "Continueremo però ad assistere" Kiev, ha assicurato Psaki sottolineando che l'obiettivo è comunque di evitare la guerra.
Il Pentagono: altre truppe russe nelle regioni separatiste
"Crediamo che altre truppe russe si stiano dirigendo" verso le regioni separatiste di Donetsk e Lugansk. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, durante un briefing al Pentagono. "Non possiamo però confermare il numero di soldati né quali siano le formazioni coinvolte né quali siano le loro capacità, ma crediamo che stia accadendo", ha detto Kirby.
La Casa Bianca: Putin adatta la sua strategia in base alle reazioni
Il presidente russo Vladimir Putin "improvvisa e adatta la sua strategia in funzione delle nostre reazioni" in Occidente: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, parlando della crisi ucraina.
Wall Street chiude in rosso, i timori per l'Ucraina affossano i listini
Wall Street chiude in forte calo affossata dai timori per l'escalation delle tensioni tra Russia e Ucraina. Ad alimentare le preoccupazioni le indiscrezioni di stampa in merito a diversi attacchi hacker ai danni di alcuni organi statali ucraini e l'ipotesi che gli Stati Uniti valutino un rilascio delle riserve petrolifere strategiche per far fronte all'impennata dei prezzi dell'energia. Il Dipartimento di Stato americano ha detto che un'invasione russa dell'Ucraina rimane potenzialmente imminente e la prospettiva di un conflitto mondiale spaventa i mercati. Il Dow Jones lascia sul terreno l'1,38% a 33.132,29 punti, il Nasdaq arretra del 2,57% a 13.037,49 punti e l'S&P cede l'1,76% a 4.228,93 punti.
Il Cremlino: i separatisti ci hanno chiesto aiuto
I leader della Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, e della Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, hanno fatto appello al presidente russo Vladimir Putin con la richiesta di aiuto contro l'aggressione delle Forze armate ucraine al fine di evitare vittime civili e prevenire una catastrofe umanitaria nel Donbass. Lo ha detto l'addetto stampa del Cremlino, Dmitri Peskov, come riportano le agenzie russe.
Gli Usa valutano il rilascio delle riserve strategiche di petrolio
Gli Stati Uniti, sulla scia dell'escalation delle tensioni tra Russia e Ucraina, stanno considerando un potenziale rilascio dalle loro riserve strategiche di petrolio in coordinamento con gli alleati. Lo riporta Bloomberg.
Usa, truppe russe pronte ad attaccare
Gli Usa credono che la Russia sia ormai in una fase "avanzata" nella sua preparazione per un attacco all'Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Pentagono, John Kirby, precisando che l'azione militare russa "potrebbe potenzialmente avvenire in qualsiasi momento".
Nelle sanzioni Ue il cerchio magico di Putin
Le sanzioni adottate dall'Ue contro i responsabili del riconoscimento delle repubbliche del Donbass colpiscono il cerchio magico del presidente russo, Vladimir Putin. Dai nomi anticipati da alcuni media, tra cui Politico.eu, figurano il ministro della Difesa, Sergei Shoigu; Yevgeny Prigozhin, noto come lo chef di Putin, capo dei mercenari della Wagner (già sanzionato dall'Ue per il coinvolgimento in Mali). Colpite anche la moglie e la madre per il loro ruolo nella società dei contractor. E ancora: la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, e la caporedattrice dell'emittente Rt in inglese, Margarita Simonyan. Sono ritenute "figure centrali nella propaganda di governo".
Biden, sanzioni contro Nord Stream 2 e suoi manager
"Oggi ho dato istruzioni alla mia amministrazione di imporre sanzioni contro il (gasdotto, ndr) Nord Stream 2 AG e i suoi manager": lo annuncia in una nota il presidente Usa, Joe Biden, precisando che questa decisione "fa parte della nostra prima tranche di sanzioni in risposta alle azioni della Russia in Ucraina". "Come ho già chiarito, non esiteremo a intraprendere altri passi se la Russia continua l'escalation", aggiunge Biden.
Washington, l'invasione russa sta iniziando
L'invasione russa dell'Ucraina "sta iniziando" e gli Usa hanno "risposto in modo rapido e decisivo". Lo ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, in un briefing con la stampa. A chi gli chiedeva se un'invasione su larga scala avrebbe portato gli Usa a chiudere l'ambasciata a Mosca, Price ha risposto che "riteniamo che in tempi di conflitti, in tempi di cirsi, la capacità di comunicare e, da un certo punto di vista, ancora più imperativa". Interpellato sulle lodi espresse dall'ex presidente Donald Trump per il presidente russo Vladimir Putin, Price ha risposto: "Non ho nulla da dire. Di fatto, non ho parole".
Guerini, mi auguro che la Russia abbia la capacità di fermarsi
"Io credo che tutti siamo preoccupati per ciò che sta avvenendo nel cuore dell'Europa. L'aggressione russa alla sovranità ucraina è un atto inaccettabile". Lo ha detto al Tg1 il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. "Non è mai troppo tardi per far tacere le armi e lavorare invece a un confronto politico e diplomatico trasparente e sincero per affrontare i problemi", ha aggiunto
Le Drian, ancora spazio per colloqui nel 'formato Normandia'
C'è ancora spazio per un confronto diplomatico nel 'formato Normandia', che include Russia, Ucraina, Francia e Germania. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, in conferenza stampa congiunta con l'omologa tedesca, Annalena Baerbock.
"Questo formato esiste ancora. Non lo stiamo abbandonando. Rimane lo spazio di discussione che era e deve restare aperto per poter andare avanti verso una soluzione pacifica della crisi in Ucraina", ha dichiarato Le Drian, che ha accusato il presidente russo, Vladimir Putin, di aver distrutto le fondamenta del processo di pacificazione con il riconoscimento delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk.
"Prima di ciò, c'erano principi e un metodo. I principi sono gli accordi di Minsk. Il metodo e' il formato Normandia", ha aggiunto il ministro francese, "il metodo rimane. Abbiamo bisogno di tornare ai principi".
Biden, sanzioni contro Nord Stream 2 e suoi manager
"Oggi ho dato istruzioni alla mia amministrazione di imporre sanzioni contro il (gasdotto, ndr) Nord Stream 2 AG e i suoi manager": lo annuncia in una nota il presidente Usa, Joe Biden, precisando che questa decisione "fa parte della nostra prima tranche di sanzioni in risposta alle azioni della Russia in Ucraina". "Come ho gia' chiarito, non esiteremo a intraprendere altri passi se la Russia continua l'escalation", aggiunge Biden.
Pelosi, Putin è il tiranno che attaccò la nostra democrazia
"Questo è lo stesso tiranno che ha attaccato la nostra democrazia nel 2016". Lo ha detto la Speaker della Camera, Nancy Pelosi, riferendosi al presidente russo, Vladimir Putin e alle interferenze degli hacker nelle elezioni presidenziali che decretarono la vittoria di Donald Trump. "Siamo tutti d'accordo - ha aggiunto Pelosi - che l'attacco all'Ucraina da parte della Russia è un attacco alla democrazia"
800 soldati americani sono in partenza da Vicenza verso Lettonia
Secondo quanto comunicato da una nota ufficiale, circa 800 soldati americani appartenenti al secondo Battaglione paracadutisti, al 503esimo reggimento di fanteria paracadutista e alla 173esima brigata aviotrasportata di stanza a Vicenza sono in partenza per la Lettonia. Qui saranno dispiegati "nel rispetto degli impegni presi nei confronti degli alleati della Nato e nel rafforzamento delle loro capacità difensive".
Il riposizionamento dei soldati, si legge in una nota, servirà a "garantire gli alleati e i partner dell'alleanza Atlantica" e i suoi "solidi impegni" "alla luce dei recenti eventi". La 173esima brigata ha già condotto esercitazioni militari con le forze militari lettoni in passato.
Usa, "coordinamento" con Francia, Germania, Gb e Italia
Il vicesegretario di Stato Wendy Sherman ha parlato oggi con il segretario generale del ministero degli Esteri francese Francois Delattre, il segretario di Stato della diplomazia tedesca Andreas Michaelis, il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi e il ministro di Stato britannico per l'Europa e il Nord America James Cleverly.
Come informa una nota del Dipartimento di Stato, Sherman e i suoi colleghi europei "hanno condannato la decisione della Federazione Russa di riconoscere le cosiddette "Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk" come "indipendenti". Hanno espresso un sostegno incrollabile alla sovranita' e all'integrita' territoriale dell'Ucraina e un forte impegno per l'unita' transatlantica".
I 5 responsabili hanno sottolineato che "il flagrante disprezzo della Russia per il diritto internazionale richiede una risposta severa da parte della comunita' internazionale e hanno concordato di coordinarsi strettamente sui prossimi passi, comprese massicce sanzioni economiche aggiuntive, se la Russia dovesse continuare a intensificare la sua aggressione contro l'Ucraina". Inoltre, Usa Francia Germania Italia e Regno Unito "hanno sottolineato il loro continuo impegno alla diplomazia, pur ribadendo che il progresso puo' essere fatto solo in un ambiente di de-escalation".
Lettonia, Russia invia truppe e carri armati verso Est
Le truppe russe si sono mosse verso le regioni orientali dell'Ucraina che Mosca ha riconosciuto come indipendenti. Lo ha denunciato il premier della Lettonia, Arturs Krisjanis Karins, alla Cnn. "Secondo le informazioni a mia disposizione, Putin sta muovendo ulteriori truppe e carri armati nei territori occupati del Donbass", ha detto Karins, secondo il quale si tratta di una violazione della sovranita' territoriale
Usa, l'invasione potrebbe causare fino a 5 milioni di profughi
Un'invasione russa dell'Ucraina potrebbe causare fino a cinque milioni di sfollati. Lo ha affermato l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield. "Se la Russia continua su questa strada potrebbe, secondo le nostre stime, creare una nuova crisi dei rifugiati, una delle piu' grandi che il mondo deve affrontare oggi", ha avvertito la diplomatica.
Il 51% dei tedeschi vuole Angela Merkel come mediatrice
La maggioranza dei tedeschi vorrebbe che Angela Merkel faccia da mediatrice nel conflitto tra Russia e Ucraina. È quanto emerge da un sondaggio dell'istituto Insa effettuato per conto della Bild, secondo cui il 51% degli interpellati è favorevole al ritorno sulla scena politica dell'ex cancelliera nel tentativo di attivare un canale di dialogo con il Cremlino.
Com'è noto, infatti, Merkel ha incontrato numerose volte negli anni il presidente russo Vladimir Putin. Proprio nella crisi ucraina del 2014, fu grazie alla sua mediazione e a quella della Francia che si arrivò agli accordi di Minsk. Abituata a parlare in russo con il capo del Cremlino, l'ex 'ragazza dell'est' era uno dei pochi interlocutori occidentali che godessero del pieno rispetto di Putin.
L'ipotesi di chiedere al suo predecessore alla cancelleria, Gerhard Schroeder, di fare da mediatore della crisi e' condivisa dal 46% dei tedeschi, mentre il 41% e' contrario. Per quel che riguarda invece l'invio di armamenti dalla Germania all'Ucraina, oltre il 68% dei tedeschi oppone tale prospettiva, e solo il 22% si dice favorevole.
In compenso, sempre secondo il rilevamento dell'istituto Insa, il 43% degli interpellati vede quale migliore risposta dell'Occidente alla Russia l'emissione di sanzioni economiche, mentre il 25% punterebbe su reazioni diplomatiche.
Stoltenberg, il rischio di un conflitto è reale
C'è "una posta molto alta in gioco" nella crisi in Ucraina e "il rischio di un conflitto è reale". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante un seminario all'Aia con il premier olandese Mark Rutte.
"La Russia sta utilizzando la forza e gli ultimatum non solo per ridisegnare i confini in Europa ma anche per tentare di riscrivere l'intera architettura della sicurezza globale", ha aggiunto Stoltenberg
Von der Leyen, accogliamo con favore la rapida adozione delle sanzioni
"L'Europa è unita nella sua risposta efficace alle azioni illegali e alle minacce della Russia all'Ucraina e al suo popolo. Accogliamo con favore la rapida adozione del pacchetto di sanzioni da parte del Consiglio. Sosteniamo un ordine internazionale basato su regole". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Europe is united in its impactful response to Russia's illegal actions and threats to Ukraine and its people.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) February 23, 2022
We welcome the swift adoption of the sanctions package by the Council.
We stand for a rules based international order.
Sanzioni Ue contro il Donbass sono state adottate
Le sanzioni Ue contro i responsabili del riconoscimento del Donbass sono state formalmente adottate e saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale entro la fine della giornata
Ucraina, non intendiamo dotarci di armi nucleari
L'Ucraina non intende dotarsi di armi nucleari. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, intervenendo all'assemblea generale delle Nazioni Unite, riporta l'agenzia Tass
Kiev, non pianifichiamo offensiva contro il Donbass
L'Ucraina non pianifica un'offensiva militare, provocazioni o atti di sabotaggio contro le repubbliche separatiste filorusse del Donbass. Lo ha dichiarato, riporta l'agenzia Tass, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Guterres, il mondo sta affrontando un momento di pericolo
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato all'Assemblea generale che il mondo sta "affrontando un momento di pericolo" a causa della crisi dell'Ucraina con la Russia.
"Se il conflitto in Ucraina si espande, il mondo potrebbe vedere una portata e una gravità di necessità mai viste per molti anni", ha avvertito Guterres.
Draghi, non tollerare provocazioni e soprusi
"In momenti di crisi dobbiamo ancor più difendere i valori in cui crediamo e che ci guidano. La convivenza, la fratellanza, la tolleranza che celebriamo in questo incontro devono realizzarsi anche oltre i confini della regione in cui viviamo. Gli eventi in Ucraina ci portano a ribadire che le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo all'incontro "Mediterraneo frontiera di pace" a Firenze.
Domani vertice Ue straordinario a Bruxelles
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha convocato per domani un vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo sulla crisi ucraina. Sara' in presenza a Bruxelles. L'incontro inizera' alle 20.
Zelensky, lo stop a Nord Stream deve essere irreversibile
La decisione della Germania di fermare il gasdotto russo Nord Stream 2 dovrebbe diventare irreversibile. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa congiunta con i presidenti di Polonia e Lituania. "La decisione della Germania di fermare la certificazione di Nord Stream è importante", ha detto Zelensky, "dovrebbe diventare irreversibile, il progetto dovrebbe essere fermato del tutto".
Attacco informatico in corso contro i siti del governo ucraino
Un attacco è in corso su diversi siti governativi dell'Ucraina, tra cui il sito del Parlamento di Kiev e quello del ministero degli Esteri. Lo fa sapere il ministero della Transizione digitale di Kiev, che a Interfax parla di attacco di tipo Ddos. Questo tipo di attacco, acronimo per Distributed Denial-of-Service, è quello più diffuso per mettere off-line un sito. Si tratta di un'offensiva coordinata di richieste di accesso al server che ospita il sito da parte di una serie di una rete di computer infetti, controllati in remoto che costituiscono la cosiddetta 'botnet'
Telefonata Erdogan-Putin, "Turchia farà la sua parte"
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ribadito all'omologo russo, Vladimir Putin, durante una telefonata, che Ankara non riconosce "i passi contrari alla sovranita' e all'integrita' territoriale dell'Ucraina e che si tratta di un atteggiamento di principio". Lo riferisce una nota della presidenza turca. Erdogan, aggiunge la nota, "ha osservato che e' importante giungere a una conclusione sulla base degli accordi di Minsk".
Erdogan, aggiunge la nota, "ha sottolineato di attribuire sempre grande importanza allo stretto dialogo da lui instaurato con il presidente russo Putin sulle questioni regionali", dialogo che "ha mostrato di avere effetti positivi". Il presidente turco ha aggiunto che "il problema sta diventando più complesso e un conflitto militare non giovera' a nessuno" ed è pertanto importante "continuare i contatti e i colloqui diplomatici". Erdogan ha quindi fatto appello perche' "la questione venga risolta attraverso il dialogo e ha promesso "un atteggiamento costruttivo anche all'interno della Nato"
Erdogan a Putin, no a passi contro sovranità di Kiev
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ribadito all'omologo russo, Vladimir Putin, durante una telefonata, che Ankara non riconosce "i passi contrari alla sovranita' e all'integrita' territoriale dell'Ucraina e che si tratta di un atteggiamento di principio". Lo riferisce una nota della presidenza turca. Erdogan, aggiunge la nota, "ha osservato che e' importante giungere a una conclusione sulla base degli accordi di Minsk".
Mosca, Di Maio "ha una strana idea di diplomazia"
Il ministero degli Esteri russo ha ritenuto strana la dichiarazione del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, secondo il quale non potranno esserci contatti con la leadership russa fino a quando non ci saranno segnali di una diminuzione della tensione intorno all'Ucraina. "Una strana idea di diplomazia", hanno commentato dal dicastero di Mosca.
Il ministero degli Esteri russo ha osservato che la diplomazia "è stata inventata solo per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi ad assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala". "I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia come professione", ha sottolineato il ministero degli Esteri russo.
Polonia e Lituania, Kiev abbia lo status di candidato Ue
I presidenti di Polonia e Lituania, Adrzej Duda e Gitanas Nauseda, hanno chiesto di concedere all'Ucraina lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Unione Europea. "Sottolineiamo che, alla luce dei significativi progressi nell'applicazione dell'Accordo di Associazione e nelle riforme interne, cosi' come degli attuali problemi di sicurezza, l'Ucraina merita lo status di Paese candidato Ue", si legge in una dichiarazione congiunta firmata a Kiev da Duda, Nauseda e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, "la Lituania e la Polonia sosterranno l'Ucraina nel raggiungimento di questo obiettivo".
Separatisti, non puntiamo ad espandere il territorio
Le autorita' separatiste del Donetsk in questa fase non intendono espandere il loro territorio alle aree controllate dalle forze ucraine. Lo ha dichiarato, riporta Reuters, il leader dell'autoproclamata repubblica popolare del Donetsk, Denis Pushilin, il quale ha aggiunto che preferirebbe "risolvere ogni questione sulla demarcazione dei confini con l'Ucraina in modo pacifico".
Sindaco Kiev, no coprifuoco ma divieto di eventi di massa
Le autorità di Kiev non pensano di imporre un coprifuoco nella capitale ucraina, ma vieteranno gli eventi di massa e potrebbero limitare la circolazione dei veicoli. Lo ha affermato il sindaco, Vitaliy Klitschko, citato dalla Tass.
Zelensky ribadisce l'aspirazione dell'Ucraina a entrare nella Nato
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha confermato le "ambizioni dell'Ucraina di aderire all'Ue e alla Nato". Ieri il suo omologo russo, Vladimir Putin, ha chiesto a Kiev di rinunciare ad aderire alla Nato.
Von der Leyen: "Russia e autocrazie sfidano le democrazie"
"Non solo la Russia ha creato questa crisi, violando il diritto internazionale, rompendo ogni impegno per l'integrità e la sovranità dell'Ucraina, ma ci troviamo anche un momento di crisi nel quale le autocrazie stanno sfidando le democrazie, quindi e' importante averti qua oggi come partner che la pensa come noi". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel punto stampa con il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Store.
Zelensky, da Mosca "altro atto di aggressione"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato come "un altro atto di aggressione contro l'Ucraina" la presenza di truppe russe nel Donbass.
Mosca promette una risposta forte e dolorosa alle sanzioni Usa
La Russia ha promesso una risposta "forte" e "dolorosa" alle sanzioni americane annunciate da Washington dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle regioni separatiste dell'Ucraina. "Non ci dovrebbero essere dubbi: ci sara' una risposta forte alle sanzioni, non necessariamente simmetrica, ma ben calcolata e dolorosa per la parte americana", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo. Secondo Mosca le sanzioni decise dagli Usa sono "controproducenti per gli interessi di Washington".
E' cominciata l'evacuazione dello staff dell'ambasciata russa a Kiev
L'ambasciata russa a Kiev ha cominciato l'evacuazione dello staff: lo ha reso noto l'addetto stampa Denis Golenko a Ria Novosti. L'evacuazione del personale diplomatico russo a Kiev era stato annunciato ieri dal ministero degli Esteri a Mosca, che pero' non aveva dato tempi, limitandosi dire che sarebbe avvenuta molto presto.
Via libera degli ambasciatori alle sanzioni Ue. Saranno in vigore entro oggi
Gli ambasciatori degli Stati membri dell'Ue hanno dato il via libera alle sanzioni alla Russia approvate ieri all'unanimità dai ministri degli Esteri riuniti a Parigi. L'ok del Comitato dei rappresentanti permanenti Ue alle misure restrittive dà il via alla procedura scritta, con scadenza alle 15, per l'adozione finale da parte del Consiglio Ue. La pubblicazione delle misure nella Gazzetta ufficiale dell'Ue, che segna l'entrata in vigore delle sanzioni, è prevista per oggi.
Kiev, 36 mila riservisti arruolati nell'esercito
Saranno 36 mila i riservisti arruolati nell'esercito ucraino: lo ha reso noto a Kiev il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, Oleksiy Danilov, il massimo organismo di difesa ucraino.
Di Maio, si stima che ci siano 170-190 mila soldati russi al confine ucraino
"Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di "peace-keeping". È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa". Lo ha detto in un'audizione sulla crisi in Ucraina al Senato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Si stima - ha aggiunto - una presenza russa lungo i confini con l'Ucraina tra 170 e 190 mila unità".
Mosca, sventato un attentato a una chiesa in Crimea
Sei sostenitori dell'organizzazione estremista 'Praviy Sektor' (Settore Destro) sono stati arrestati in Crimea con l'accusa di aver preparato un attentato a una chiesa ortodossa. Lo ha riferito l'intelligence russa Fsb.
"Sono stati arrestati sei cittadini russi, sostenitori dell'organizzazione estremista ucraina 'Praviy Sektor', che si preparava a far detonare un ordigno esplosivo improvvisato in una delle chiese ortodosse della regione per intimidire la popolazione", ha detto l'Fsb, senza rilevare ulteriori dettagli né l'identità degli arrestati.
Kiev vuole lo stato di emergenza: durerà un mese
Il Consiglio di Sicurezza e della Difesa nazionale, a Kiev, ha chiesto alla Rada, il Parlamento ucraino, lo stato di emergenza in tutto il Paese e non solo nelle zone di Donetsk e Lugansk. La misura durerà 30 giorni ed è prorogabile di altri 30 giorni.
Taiwan condanna Mosca e innalza allerta nello Stretto
Taiwan condanna la mossa della Russia di riconoscere le repubbliche separatiste ucraine di Lugansk e Donetsk per la "violazione della sovranità dell'Ucraina" e chiede di risolvere le dispute con mezzi pacifici. Lo ha dichiarato la presidente dell'isola, Tsai Ing-wen, al termine di una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale che aveva al centro la crisi in Ucraina, sottolineando che la situazione di Taiwan, su cui la Cina rivendica la sovranità è "fondamentalmente diversa" da quella in Ucraina. Taiwan, si legge in una nota diffusa dall'ufficio presidenziale dell'isola che cita la stessa Tsai, "è disposta a partecipare agli sforzi che contribuiscono alla soluzione pacifica delle controversie". Allo stesso tempo, nella nota si specifica che l'isola, su cui la Cina rivendica la sovranità, continuerà a "rafforzare la risposta e la preparazione alle dinamiche militari nello stretto di Taiwan per garantire la sicurezza nazionale". Per ordine della presidente, inoltre, "tutte le unità della sicurezza nazionale e dell'esercito nazionale devono migliorare la sorveglianza e il preallarme sugli sviluppi militari intorno allo Stretto di Taiwan e continuare a rafforzare i preparativi pertinenti per rispondere efficacemente a varie situazioni e garantire la sicurezza nazionale".
Uno striscione è comparso su un ponte a San Pietroburgo: "No alla guerra"
A San Pietroburgo, su uno dei ponti sulla Fontanka, il canale affluente della Neva che attraversa il centro della città, è apparso uno striscione con la scritta "No alla guerra". È un'insolita manifestazione di opposizione alla linea del regime, in un Paese in cui il dissenso è stato quasi interamente represso. L'azione è stata programmata in coincidenza con la Giornata del Difensore della Patria, ha riferito il canale Telegram Pyatnitsa, che cita attivisti anonimi. "Mentre i media filo-governativi sono fortemente impegnati nella propaganda e mentono a proposito sulla situazione con l'Ucraina, vogliamo trasmettere ai cittadini comuni il vero volto della guerra, che è il colore del sangue". Sempre stamane si è svolta a San Pietroburgo un'azione a sostegno delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, a cui hanno preso parte diverse centinaia di giovani. Secondo un'associazione studentesca, ai giovani partecipanti sono stati promessi 400 rubli ciascuno e pasti gratuiti.
Kiev sanziona 351 russi. Beni congelati e divieto di fare affari
IThe Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato sanzioni per dieci anni a deputati della Duma, uomini politici e funzionari russi coinvolti nel riconoscimento delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Nella lista proposta dalla Rada al Consiglio di Difesa e per la sicurezza nazionale ucraino ci sono 351 persone, ai quali vengono limitate una serie di operazioni, bloccati gli asset in Ucraina, vietato l'ingresso e l'accesso a licenze imprenditoriali.
Il ministro francese Le Maire: "Buona decisione bloccare Nord Stream 2"
Il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, accoglie la decisione tedesca di sospendere il gasdotto Nord Stream 2, prima di una serie di sanzioni applicata contro la Russia dopo l'offensiva di Mosca nel Donbass. "E' una buona decisione e una decisione saggia. La Germania si rende conto che l'indipendenza energetica non ha prezzo", ha affermato il ministro su Bfm TV/Rmc, riferendosi alla "necessita' assoluta" dell'indipendenza di fronte all'impennata dei prezzi del petrolio e del gas.
Dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle province ucraine filo-russe, la Germania ha deciso ieri di sospendere la certificazione del Nord Stream 2, progetto di punta per Berlino come per Vladimir Putin, da tempo portato avanti nonostante le critiche avanzate da piu' parti.
La Rada ha approvato provvedimento che autorizza i civili a girare armati
La Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato in prima lettura un provvedimento che autorizza i civili a girare armati. Lo riferisce l'agenzia Tass. In mattinata l'esercito di Kiev ha cominciato l'arruolamento dei riservisti, tra i 18 e i 60 anni, e il ministero degli Esteri ha richiamato i connazionali in Russia.
Putin evoca "armi che non hanno eguali al mondo"
Il presidente russo Vladimir Putin, in un videomessaggio in occasione della Giornata del Difensore della Patria, ha ricordato che la Russia ha "armi che non hanno eguali al mondo". "È stata messa in servizio un'arma che non ha eguali al mondo", ha detto, secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti.
"Continueremo - ha assicurato - a sviluppare sistemi d'arma promettenti, compresi quelli ipersonici e basati su nuovi principi fisici, e a espandere l'uso di tecnologie digitali avanzate ed elementi di intelligenza artificiale". A suo avviso, tali dispositivi "sono davvero le armi del futuro" e aumentano "molte volte" il potenziale di combattimento delle forze armate russe; inoltre queste armi sono una garanzia affidabile per la sicurezza nazionale, la vita pacifica dei cittadini e lo sviluppo stabile e progressivo della Russia.
Lavrov contro Guterres, "Subisce le pressioni dell'Occidente"
Il ministro degli Esteri Russo, Sergey Lavrov, se la prende con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, sostiene che alcune sue dichiarazioni non corrispondono al suo mandato e lo accusa di aver "ceduto alle pressioni dell'Occidente".
Guterres, ha detto Lavrov, "si è rivelato soggetto alle pressioni dell'Occidente e ha recentemente rilasciato diverse dichiarazioni su ciò che sta accadendo nell'Ucraina orientale che sono in contrasto con il suo status e i suoi poteri ai sensi della Carta delle Nazioni Unite". Lavrov ha anche accusato Guterres di non aver mai alzato la voce a sostegno dell'attuazione degli accordi di Minsk.
Lavrov ne ha parlato nella conferenza stampa a Mosca a latere dell'incontro con l'inviato dell'Onu per la Siria, Geir O. Pederson.
Il Papa sull'Ucraina: "Le parti si astengano da azioni provocatorie"
"Prego tutte, le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni destabilizzando la convivenza tra le Nazioni e screditando il diritto internazionale". Così Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale. Il Pontefice, sulla situazioni in Ucraina si è appellato "a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra" e che ci "vuole fratelli e non nemici". "Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte".
Berlino, se necessario faremo a meno del gas russo
La Germania, se necessario, potrà fare a meno del gas russo, da cui dipende ancora oggi enormemente per la fornitura d'energia. Lo ha affermato il ministro dell'Economia e del Clima, Robert Habeck, ai microfoni della radio pubblica tedesca. "Sì, può", ha ha detto Habeck rispondendo a una domanda su questa possibilità, il giorno dopo l'annuncio dello stop al Nord Stream II in seguito al riconoscimento da parte di Mosca delle autoproclamate repubbliche filo-russe nell'Ucraina orientale. Se un giorno Berlino rinunciasse completamente al gas russo, ciò comporterebbe innanzitutto "un grande divario" da colmare nel mercato energetico, con la conseguenza di "far salire inizialmente il prezzo" del gas. Ma alla fine, il gas acquistato da Gazprom potrebbe essere "compensato" da altri fornitori e altre fonti di energia, ha affermato. Il gasdotto Nord Stream II, la cui costruzione è completa ma che non è mai stato messo in funzione, avrebbe dovuto aumentare la dipendenza della Germania da Mosca fino al 70% del totale delle consegne di gas.
Lavrov se la prende con Guterres, "Subisce pressioni"
Il ministro degli Esteri Russo, Sergey Lavrov, se la prende con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, sostiene che alcune sue dichiarazioni non corrispondono al suo mandato e lo accusa di aver "ceduto alle pressioni dell'Occidente". Lavrov ne ha parlato nella conferenza stampa a Mosca a latere dell'incontro con l'inviato dell'Onu per la Siria, Geir O. Pederson.
Kiev chiede agli ucraini di lasciare la Russia
Il governo ucraino ha raccomandato ai suoi concittadini che si trovano nella Federazione Russa di lasciare immediatamente il suo territorio e di evitare di viaggiare in Russia. La nota, riferisce l'agenzia russa Tass, è stata pubblicata sul sito web del ministero degli Esteri ucraino.
Per Londra è "altamente improbabile" che Mosca punti su Kiev
Il governo britannico ritiene che sia "altamente probabile" che il presidente russo, Vladimir Putin, voglia tentare di prendere Kiev. Lo ha detto il capo della diplomazia, Liz Truss. Il governo di Londra è "molto preoccupato" per il rischio di "un'imminente invasione dell'Ucraina", ha aggiunto il capo della diplomazia. "La Russia ha circondato l'Ucraina in modo da realizzare un attacco da più direzioni", ha osservato ancora, parlando alla Bbc.
Truss ha comunque confermato che non è chiaro se le truppe russe abbiano già invaso l'Ucraina, sostenendo che non ci sono "prove definitive" in questo senso. "Quello che ci aspettiamo - e questo è stato confermato dagli americani oltre che dal Regno Unito - è un'invasione su vasta scala, inclusa forse Kiev".
Violata la tregua nel Donbass. Ucciso un soldato ucraino
Rimane tesa la situazione lungo la linea di contatto nel Donbass, in Ucraina orientale, dove da giorni vengono riportate decine di violazioni del cessate il fuoco. Nelle ultime 24 ore, un soldato ucraino è stato ucciso e sei altri sono rimasti feriti dalle bordate di artiglieria dei separatisti. Lo ha riferito il quartier generale dell'esercito ucraino. Secondo l'esercito ucraino, durante i bombardamenti sono stati utilizzati mortai, mitragliatrici pesanti, un carro armato, obici e anche il lanciarazzi BM-21 Grad.
I mercati scommettono sulla diplomazia, futures tutti positivi
Attesa un'apertura in rialzo sia sull'Euro Stoxx che sul Dax e sul Ftse 100. Su anche le previsioni per Wall Street. Petrolio in crescita moderata sui mercati asiatici. Piazze asiatiche positive, Tokyo chiusa per festività