AGI - Non è la prima volta che Vladimir Putin torna sulle radici storiche dell'Ucraina sostenendo che non esisterebbe se non fosse per Vladimir Lenin, il leader bolscevico fondatore dell'Unione Sovietica. "Lenin e i suoi associati hanno creato l'Ucraina moderna, strappando territori alla Russia", ha affermato il capo del Cremlino definendo un "errore" quelle scelte, "l'Ucraina moderna e' stata interamente creata dalla Russia comunista".
In passato Putin aveva già criticato la politica delle nazionalità di Lenin e le misure di "korenizatsiya", ovvero di costruzione di comunità nazionali con proprie identità etno-culturali. Una politica che a suo dire "consolidò a livello statale la divisione tra i tre popoli slavi, russo, ucraino e bielorusso, al posto della grande nazione russa".
Nel mirino di Putin c'era il diritto alla secessione delle repubbliche inscritto nella Costituzione sovietica del 1924 che poi ha permesso la disgregazione dell'Urss e la secessione dal controllo di Mosca. C'è poi l'accusa ai leader sovietici di aver integrato nell'Ucraina territori che le erano estranei, dal bacino del Donbass alla Bucovina e Transcarpazia, fino alla Crimea, ceduta nel 1954 nell'ambito della celebrazione dei 300 anni del trattato di Pereyaslav, che sanci' l'alleanza tra i cosacchi e Mosca in chiave anti-polacca.
"A chi apparteneva la California in passato? E il Texas? È stato dimenticato? Nessuno lo ricorda", aveva detto in passato Putin alludendo a due Stati che in passato facevano parte del Messico. "E ci si è dimenticati anche di chi ha creato l'Ucraina: Vladimir Ilych Lenin, quando creò l'Unione Sovietica".