AGI - Il presidente russo, Vladimir Putin, nei suoi colloqui telefonici con il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha informato i due leader che "intende firmare un decreto" sul riconoscimento delle due autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk.
Putin, ha riferito il Cremlino, ha riferito a Macron e Scholz "dei risultati della riunione del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, che ha considerato l'attuale situazione sul Donbass nel contesto della decisione della Duma di Stato sul riconoscimento delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk". "In considerazione di tutto cio'", ha aggiunto il servizio stampa del Cremlino, "il presidente della Russia ha affermato che intende firmare un decreto in tal senso nel prossimo futuro".
Di Maio agli italiani in Ucraina: "Rientrate"
"La situazione delle ultime ore in Ucraina ci preoccupa non poco, l'Italia è in massima allerta per riuscire ad affrontare gli eventi con la massima preparazione" ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles che fa appello agli italiani: "lascino l'Ucraina".
"La nostra ambasciata a Kiev in queste giornate e in queste ore sta effettuando diverse prove di evacuazione del personale e, cosa ancor più importante, sta chiedendo a tutti gli italiani in Ucraina di lasciare il Paese", ha detto Di Maio. "Come ho ribadito ai miei colleghi europei, l'ambasciata italiana a Kiev resta aperta e pienamente operativa - ha aggiunto il ministro - perché crediamo nella diplomazia e vogliamo dare win chiaro messaggio di vicinanza al popolo ucraino".
L'Onu deplora l'ordine di dispiegare truppe russe: "Rischio grande conflitto"
Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari politici Rosemary DiCarlo ha fortemente "deplorato" la decisione della Russia di riconoscere l'indipendenza delle repubbliche secessioniste dell'Ucraina, così come "l'ordine di schierare truppe russe nell'Ucraina orientale". DiCarlo ha sottolineato che "Le prossime ore e i prossimi giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere evitato a tutti i costi".
Blinken, personale Usa passerà la notte in Polonia
Il personale americano "passerà la notte in Polonia, per ragioni di sicurezza". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken: "Oggi il Dipartimento di Stato sta nuovamente prendendo provvedimenti per la sicurezza dei cittadini statunitensi, compreso il nostro personale", scrive su Twitter. "Per motivi di sicurezza, il personale del Dipartimento di Stato attualmente a Leopoli passerà la notte in Polonia". Nei giorni scorsi, la sede diplomatica era stata trasferita a Leopoli, 480 chilometri a ovest della capitale dell'Ucraina.
Our colleagues who recently relocated to Lviv will spend the night in Poland. They will regularly return to continue their diplomatic work in Ukraine and provide emergency consular services.
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) February 22, 2022
Biden, dalla Russia lampanti violazioni del diritto internazionale
Ho firmato un ordine esecutivo per negare alla Russia ogni possibilità di trarre profitto dalle sue lampanti violazioni del diritto internazionale", ha twittato il presidente americano Joe Biaden. "Continuiamo a consultarci con gli alleati e i partner, compresa l'Ucraina, sui prossimi passi".
I have signed an Executive Order to deny Russia the chance to profit from its blatant violations of international law. We are continuing to closely consult with Allies and partners, including Ukraine, on next steps. pic.twitter.com/ZS81ivAPgs
— President Biden (@POTUS) February 22, 2022
La riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu confermata alle 3 ora italiana
Le Nazioni Unite terranno una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sulla crisi ucraina alle 21 ora di New York, le 3 in Italia, lo confermano fonti diplomatiche all'AFP, dopo che la Russia ha riconosciuto due regioni secessioniste e ha ordinato ai suoi militari di agire come forze di pace.
La Russia, che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio, voleva che fosse a porte chiuse , ma gli Stati Uniti hanno insistito che la riunione fosse pubblica, hanno detto i diplomatici.
Biden informa Zelensky sul "piano sanzioni" degli Usa
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, informandolo dei piani di Washington d'imporre sanzioni in risposta al riconoscimento russo delle due repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk. Lo riferisce a Casa Bianca.
"Ha informato il presidente Zelensky sulla risposta degli Stati Uniti, incluso il nostro piano per imporre sanzioni", si legge nel comunicato, in cui si sottolinea che Biden ha promesso a Zelensky una risposta rapida e decisa degli Stati Uniti in caso di "ulteriore aggressione russa".
"Il presidente Biden ha riaffermato che gli Stati Uniti risponderanno in modo rapido e deciso, al passo con i loro alleati e partner, all'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina, ha aggiunto la Casa Bianca. Biden ha ribadito a Zelensky l'impegno Usa per la sovranita' e integrita' territoriale dell'Ucraina.
testimoni, colonne di blindati a Donetsk
Sul territorio dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), appena riconosciuta come indipendente dalla Russia, sono stati avvistati un gran numero di mezzi blindati. Come hanno riferito testimoni oculari, "due colonne di veicoli blindati si trovano sul territorio della Dpr, a Nord e Ovest della repubblica".
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che riconosce l'indipendenza delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e ha incaricato le forze armate della Federazione russa di svolgere funzioni di mantenimento della pace in entrambi i territori.
Usa, Putin "contraddice" l'impegno della Russia per una via diplomatica
AGI - La decisione del presidente russo, Vladimir Putin, di riconoscere i territori separatisti in Ucraina dell'Est contraddice l'"impegno" della Russia nei confronti della diplomazia e merita una risposta "ferma" e "rapida", ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
"Condanniamo fermamente la decisione del presidente Putin di riconoscere le cosiddette repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk come indipendenti", ha sottolineato il segretario di Stato americano in un comunicato, qualificando la mossa russa come "un chiaro attacco alla sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina".
"Questa decisione è un completo rifiuto degli impegni della Russia nell'ambito degli Accordi di Minsk e contraddice direttamente il presunto impegno della Russia nei confronti della diplomazia", ha affermato Blinken.
Di Maio, sanzioni alla Russia, agire compatti
"Dopo le decisioni di questa sera, e' doveroso discutere delle sanzioni da applicare alla Russia. Nessun tentennamento, i partner europei e atlantici devono agire in maniera compatta": cosi' il ministro Luigi Di Maio, oggi a Bruxelles per il Consiglio Affari Esteri.
Biden-Scholz-Macron, le azioni di Mosca "avranno risposta"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e quello americano Joe Biden concordano sul fatto che il riconoscimento russo delle regioni separatiste "non rimarrà senza risposta". Lo riferisce il governo di Berlino dopo una telefonata tra i tre leader
Putin, relazioni diplomatiche con Luhansk e Donetsk
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha incaricato il ministero degli Esteri russo di negoziare l'instaurazione di relazioni diplomatiche con le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk.
Macron ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu
Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato la decisione della Russia di riconoscere l'indipendenza delle repubbliche del Donbass, chiedendo una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Lo ha reso noto l'Eliseo in un comunicato in cui ha chiesto anche il varo di sanzioni europee
Putin ordina una missione di peacekeeping nel Donbass
In risposta all'appello dei capi delle repubbliche di Donetsk e Luhansk", il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il ministero della difesa russo di "distribuire le forze armate nei territori separatisti per funzioni di mantenimento della pace": questo quanto si legge nel decreto di riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Luhansk, firmato oggi da Putin.
Berlino, Putin disattende tutti i suoi impegni
Il presidente russo Vladimir Putin "ha rinnegato tutti i suoi impegni" nei confronti della comunità internazionale riconoscendo l'indipendenza dei territori separatisti filo-russi in Ucraina orientale: lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock.
"Mettiamo espressamente in guardia contro ogni ulteriore escalation militare da parte della Russia", ha aggiunto il capo della diplomazia in un breve comunicato, sottolineando che la decisione di Vladimir Putin e' "una flagrante violazione del diritto internazionale"
Macron chiede "sanzioni europee mirate"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto che contro la Russia vengono attuate "sanzione europee mirate". Il Capo dell'Eliseo, dopo il discorso di Putin, ha avuto uno scmabio telefonico con il suo omologo americano, Joe Biden
Biden ha chiamato Macron e Scholz dopo il discorso di Putin
Il presidente Usa, Joe Biden, ha telefonato ai suoi omologhi francese, il presidente Emanuel Macron, e tedesco, il cancelliere Olaf Scholz, dopo la decisione russa di riconoscere l'indipendenza delle due repubbliche separatiste nell'Ucraina orientale. Lo ha reso noto la Casa Bianca.
Londra annuncerà domani nuove sanzioni contro la Russia
Domani il governo britannico annuncerà sanzioni contro la Russia per aver riconosciuto le repubbliche separatiste del Donbass. Lo riporta l'agenzia Reuters.
Usa, vietati gli investimenti a Donetsk e Luhansk
Prima reazione dalla Casa bianca al riconoscimento da parte russa delle repubbliche separatiste in Ucraina. Il presidente Usa, Joe Biden, fa sapere la Casa Bianca, firmerà "presto un decreto che vieterà nuovi investimenti, commercio e finanziamenti da parte statunitensi verso, da o nelle cosiddette repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk dell'Ucraina".
Gli Usa presto annunceranno altre misure contro Mosca
La Casa Bianca "presto" annuncerà "altre misure relative alla palese violazione degli impegni internazionali della Russia": lo ha detto la portavoce della Casa Banca, Jen Psaki, dopo l'annuncio da parte del Cremlino del riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass.
Ue, sanzioni a chi è coinvolto nel riconoscimento del Donbass
"Il presidente Michel e il presidente von der Leyen condannano con la massima fermezza la decisione del presidente russo di procedere al riconoscimento delle aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina come entità indipendenti. Questo passaggio costituisce una palese violazione del diritto internazionale e degli accordi di Minsk. L'Unione reagirà con sanzioni contro coloro che sono coinvolti in questo atto illegale. L'Unione ribadisce il suo fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti".
È quanto si legge in una nota dell'Unione europea. Il riferimento a "coloro che sono coinvolti in questo atto illegali" potrebbe indicare che le sanzioni colpiranno individui singoli e non il Paese.
Domani al Parlamento russo il riconoscimento delle repubbliche popolari
La decisione del presidente russo, Vladimir Putin, di riconoscere le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk sara' "solidificata" dalla Duma e dal Consiglio della Federazione nelle sedute di domani: lo ha reso noto il vicepresidente della Duma, Pyotr Tolstoj.
Nato, Mosca inverta immediatamente la rotta
"La Nato sostiene la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Gli alleati esortano la Russia, con la massima fermezza, a scegliere la via della diplomazia e a invertire immediatamente il suo massiccio accumulo militare dentro e intorno all'Ucraina e a ritirare le sue forze dall'Ucraina in conformita' con i suoi obblighi e impegni internazionali". Lo scrive in una nota il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg
Lunga telefonata tra Biden e Zelensky
Il presidente Joe Biden ha avuto, meno di un'ora fa, una lunga telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La telefonata e' durata trentacinque minuti, dalle 14,05 alle 14,40, ora locale, corrispondente alle 20,05 e 20,40 in Italia. Lo riportano i media americani.
Ucraina: Di Maio, riconoscimento del Donbass è un grave ostacolo alla diplomazia
"La decisione delle autorità russe di riconoscere le cosiddette Repubbliche separatiste di Lughansk e Donetsk è da condannare in quanto contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica": lo ha detto in una nota il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, subito dopo il discorso del presidente Vladimir Putin alla nazione.
"L'Italia -si legge ancora nella nota- continua a sostenere l'integrità e la piena sovranità dell'Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti". "L'Italia rivolge un appello a tutte le parti perché si ritorni al tavolo negoziale nei formati appropriati, nella convinzione che iniziative unilaterali allontanano il raggiungimento di condizioni di stabilita' e sicurezza nella regione".
L'Italia, infine, è in "costante contatto con i partner europei e atlantici per coordinare la risposta all'annuncio del Presidente della Federazione Russa". Il capo della Farnesina ha aggiunto che il governo è "pronto a riferire in Aula".
Putin, l'Ucraina fermi le operazioni o sarà responsabile delle violenze
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto a Kiev di cessare immediatamente le "operazioni militari" contro i separatisti filorussi del Donbass. In caso contrario, ha avvertito, sara' responsabile di qualsiasi spargimento di sangue.
"Chiediamo a chi ha preso il potere e continua ad averlo a Kiev di cessare immediatamente le operazioni militari. In caso contrario quasiasi spargimento di sangue sara' totalmente sulla coscienza del regime ucraino", ha affermato Putin al termine del suo discorso alla nazione.
Zelensky parla con Biden, poi al via il Consiglio della Difesa
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha appena parlato con il capo della Casa Bianca, Joe Biden, subito dopo il riconoscimento da parte del Cremlino delle repubbliche separatiste nel Donbass.
Lo ha fatto sapere lo stesso Zelensky che poi ha dato subito il via alla riunione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale. Il presidente ucraino ha in programma anche una telefonata con il premier britannico Boris Johnson
Putin, l'espansione della Nato aumenta il rischio di un attacco contro la Russia
L'espansione della Nato all'Ucraina aumenta in modo esponenziale il rischio di un attacco contro la Russia: lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo discorso-fiume alla nazione in cui riconosciuto l'indipendenza dei separatisti filorussi in Ucraina.
Secondo Putin è solo "questione di tempo" l'adesione dell'Ucraina alla Nato."In questo scenario il livello di minaccia militare per la Russia aumenterà drasticamente, molte volte" e aumenterà il rischio di "un attacco improvviso proprio sul nostro Paese". Per Putin, gli Stati Uniti e la Nato hanno anche "iniziato a esplorare spudoratamente il territorio ucraino come teatro di potenziali azioni militari".
Boris Johnson, non so cosa passi in mente a Putin
"Non so cosa passi per la testa a Putin". Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, dopo che il presidente russo ha riconosciuto l'indipendenza delle due repubbliche separatiste ucraine di Donetsk e Lugansk. "È chiaramente una violazione del diritto internazionale, una flagrante violazione della sovranità e dell'integrita' dell'Ucraina"
Michel e von der Leyen, Ue reagirà con fermezza
"Il riconoscimento dei due territori separatisti in Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, dell'integrita' territoriale dell'Ucraina e degli accordi di Minsk. L'Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarieta' con l'Ucraina". Sono i tweet del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Putin firma il riconoscimento di Donetsk e Lugansk
Il presidente russo, al termine del suo discorso-fiume alla nazione, ha firmato il decreto di riconoscimento delle due repubbliche separatiste dell'Est ucraino, Donetsk e Lugansk, alla presenza dei due leader ribelli.
"La leadership ucraina dice costantemente che non vuole applicare pienamente gli Accordi di Minsk", ha detto poco prima parlando alla nazione, "a loro non interessa una soluzione pacifica del conflitto e continuano a colpire i civili nel Donbass".
E ha spiegato che "aumentano atteggiamenti neo-nazisti" da parte dell'Ucraina: "Non cambia l'atteggiamento aggressivo e nazionalista del regime ucraino che non vede che soluzione col sangue del conflitto". "Per quanto la Russia deve sopportare?", si e' chiesto con tono retorico. Di qui la conclusione: e' "necessario" riconoscere Donetsk e Lugansk
Putin, l' adesione dell'Ucraina alla Nato è solo questione tempo
Putin, scisma Chiesa ortodossa in Ucraina è diventato uno strumento politico
Kiev continua a perseguitare i fedeli il clero della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. Lo ha denunciato il presidente russo Vladimir Putin, nel suo discorso alla nazione. "A Kiev, continuano a preparare rappresaglie contro la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca", ha aggiunto.
"Le autorità ucraine hanno cinicamente trasformato la tragedia dello scisma ecclesiastico in uno strumento di politica nazionale. L'attuale leadership del Paese non risponde alle richieste dei cittadini ucraini di abrogare le leggi che violano i diritti dei credenti", ha sottolineato Putin. "La Rada", ha proseguito, "ha registrato nuovi progetti di legge diretti contro il clero e milioni di fedeli della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca".
Putin, preoccupati dall'ingresso dell'Ucraina nella Nato
Putin, l'Occidente ha portato corruzione e povertà
Le vuote promesse di civilizzazione occidentale sono state accompagnate in Ucraina da fiorente corruzione, poverta' e un'industria sull'orlo del fallimento. Lo ha denunciato il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione, sottolineando che il Paese e' in mano agli oligarchi. "Il potere dei patrioti in Ucraina ha perso il carattere nazionale e paro alla de-sovranizzazione del Paese", ha aggiunto.
Putin, in Ucraina ci sono terroristi sostenuti dalla comunità internazionale
In Ucraina ci sono "terroristi sostenuti dalla comunita' internazionale". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin
Putin, l'Ucraina è governata da "potenze straniere"
L'Ucraina è governata da "potenze straniere", da "oligarchi che hanno cercato di dividerla dalla Russia". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione sulla crisi ucraina
Putin, l'Ucraina non ha mai avuto la tradizione di una vera Nazione
Il presidente russo Vladimir Putin ha denunciato, nel suo discorso alla nazione, che i leader ucraini "non sono stati in grado di stabilire uno stato stabile", il che ha portato alla loro dipendenza da Paesi stranieri come gli Stati Uniti. "L'Ucraina non ha mai avuto una tradizione di vera nazione", ha aggiunto
Putin, la situazione in Dombass è diventata critica
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha denunciato che la situazione nel Donbass, nell'Est ucraino, è diventata "critica e acuta". "La situazione nel Donbass è tornata ad essere critica, acuta, e oggi mi rivolgo a voi direttamente per non solo valutare cosa sta succedendo, ma anche per informarvi sulle decisioni che si stanno prendendo, su possibili ulteriori passi su questo tema", ha detto Putin nel suo discorso alla nazione dopo l'annuncio di essere pronto a riconoscere l'indipendenza delle due autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk.
Putin, l'Ucraina ci ha ricattato sulla questione 'energia'
Il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo discorso alla Nazione, ha sottolineato come il governo di Kiev abbia "ricattato" Mosca "sull'energia"
Putin, l'Ucraina è stata creata dalla Russia
Lenin e i suoi associati hanno creato l'Ucraina moderna, strappando territori alla Russia". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, nel suo discorso alla nazione e definendo un "errore" le scelte del leader bolscevico.
Il presidente russo ha poi sottolineato che "l'Ucraina moderna è stata interamente creata dalla Russia comunista".
Bandiere, telefoni e un maxi schermo. La scenografia dell'ufficio di Putin
Boiserie, la bandiera bianca rossa e blu della Federazione russa, la bandiera con l'Aquila imperiale, tre telefoni con linee dedicate, un 'centralino' uno maxi schermo alla sua sinistra, tastiera e computer, un tocco di verde e una lampada, sempre alla sua sinistra.
È la scenografia dell'ufficio di Vladimir Putin mentre annuncia al mondo, in uno dei rari discorsi alla nazione, il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass.
Cnn interrompe i programmi per seguire il messaggio di Putin
La Cnn ha interrotto la normale programmazione per dare in diretta il messaggio da Mosca del presidente russo Vladimir Putin, ma sottolinea come il rappresentante del Cremlino stia parlando nel momento in cui gli "Stati Uniti avvertono che un'invasione potrebbe partire nel giro di ore".
Putin, il Donbass è parte integrante della Russia
Onu, gli attori coinvolti si astengano da qualsiasi azione unilaterale
L'Onu chiama "tutti gli attori coinvolti ad astenersi da qualsiasi decisione o azione unilaterale che possa colpire l'integrita' territoriale dell'Ucraina": a dirlo è Stephane Dujarric, suo portavoce
Borrell, possibile Consiglio esteri Ue a Kiev
Durante la riunione di oggi tra i ministri degli Esteri si è discusso anche "della possibilità di fare una riunione del Consiglio Affari esteri a Kiev, ma dipenderà dalle circostanze". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Ue Affari esteri.
Macron ha convocato il consiglio di difesa
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha convocato per questa sera un Consiglio di Difesa e di sicurezza nazionale per fare il punto sulla situazione ucraina. Lo ha annunciato l'Eliseo
Macron e Scholz delusi dalla decisione di Putin sul Donbass
Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco "hanno espresso il loro disappunto" per la decisione del presidente russo, Vladimir Putin, di riconoscere l'indipendenza delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Lo ha riportato il Cremlino riferendo i contenuti delle telefonate. Allo stesso tempo, aggiunge la presidenza russa, i due leader "hanno indicato la loro disponibilità a continuare i contatti".
Putin riconosce repubbliche Donbass
Il presidente russo, Vladimir Putin, nei suoi colloqui telefonici con il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha informato i due leader che "intende firmare un decreto" sul riconoscimento delle due autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Putin, ha riferito il Cremlino, ha riferito a Macron e Scholz "dei risultati della riunione del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, che ha considerato l'attuale situazione sul Donbass nel contesto della decisione della Duma di Stato sul riconoscimento delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk". "In considerazione di tutto ciò", ha aggiunto il servizio stampa del Cremlino, "il presidente della Russia ha affermato che intende firmare un decreto in tal senso nel prossimo futuro".
Borrell, le sanzioni variano a seconda dell'aggressione
Se la Russia dovesse riconoscere l'indipendenza di Donetsk e Luhansk, le due regioni separatiste dell'Ucraina, "abbiamo un pacchetto pronto di sanzioni che ha componenti applicabili in certi livelli a seconda del tipo di aggressione". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Ue Affari esteri.
Anche Israele trasferisce l'ambasciata a Leopoli
Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha ordinato l'evacuazione dell'ambasciata israeliana a Kiev e il trasferimento dello staff a Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Lo riportano i media israeliani citando un portavoce del ministero.
Il personale dell'ambasciata lavorera' dall'ufficio consolare temporaneo che Israele ha aperto a Leopoli lo scorso giovedi'.
Altre nazioni occidentali, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, hanno trasferito il loro personale dell'ambasciata a Leopoli la scorsa settimana sullo sfondo dell'acuirsi delle tensioni con la Russia e l'allarme per una possibile invasione dell'Ucraina.
Borrell, sanzioni se Putin riconosce i separatisti
"Siamo pronti a reagire uniti" e "se c'è un'annessione" da parte della Russia delle regioni orientali dell'Ucraina "io proporrò le sanzioni sul tavolo dei ministri che poi decideranno". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Ue Affari esteri.
Zelensky convoca Consiglio sicurezza nazionale
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha convocato una riunione urgente del Consiglio di sicurezza nazionale, dopo che il leader russo Vladimir Putin ha detto oggi che sta valutando il riconoscimento delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.
Borrell, Consiglio più intenso e lungo che ricordi
"È stato il Consiglio Affari esteri più intenso e più lungo che io ricordo". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri a Bruxelles. La riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue è durata oltre dieci ore.
Borrell, dalla Russia la più grande minaccia alla pace
"La Russia con l'ammassamento militare al confine dell'Ucraina rappresenta la più grande minaccia alla pace e alla stabilità in Europa dalla seconda guerra mondiale". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri a Bruxelles.
Scholz a Putin, riconoscere separatisti è violazione
Nel suo colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha condannato l'intenzione della Russia di riconoscere le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Sarebbe una "violazione unilaterale" degli accordi di pace, ha sottolineato Scholz, secondo quanto riporta Deutsche Welle.
Mosca, per noi ha senso negoziare solo con Usa
La Russia deve negoziare direttamente con gli Stati Uniti, la Nato e l'Unione europea faranno quello che dice Washington. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev. "Stiamo negoziando con la Nato, stiamo negoziando con l'Osce, stiamo negoziando con l'Unione europea, con i leader dei Paesi europei. I negoziati devono essere condotti con gli Stati Uniti. Tutti gli altri faranno ciò che dicono gli Stati Uniti: la Nato, l'Osce, l'Unione europea e così via. Pertanto, il principale negoziatore con cui dovrebbe essere affrontata questa questione sono gli Stati Uniti", ha dichiarato Patrushev in una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza russo.
Venerdì a Parigi incontro Le Drian-Lavrov
I ministri degli Esteri francese e russo, Jean-Yves Le Drian e Serghei Lavrov, hanno concordato d'incontrarsi venerdì a Parigi per "consultazioni preparatorie" in vista di un vertice sull'Ucraina. Lo ha annunciato la diplomazia francese. In un colloquio telefonico oggi, Le Drian ha proposto al suo omologo russo di "andare a Parigi venerdì 25 febbraio, cosa che quest'ultimo ha accettato, per tenere consultazioni preparatorie per il vertice, il cui principio è stato accettato dai due presidenti", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri francese.
La presidenza francese ha riferito ieri notte di un accordo di principio tra i presidenti americani Joe Biden e Vladimir Putin per un vertice sulla crisi ucraina, a cui potrebbe seguire un vertice esteso ad altri partner sulle condizioni di sicurezza in Europa.
Questo annuncio è arrivato dopo una serie di scambi tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e i due leader di Usa e Russia per cercare di fermare l'escalation verso la guerra in Ucraina. Oggi il Cremlino ha raffreddato le speranze, avvetrtendo che è "prematuro" parlare di un simile vertice. "Questo incontro può tenersi solo se la Russia non invaderà l'Ucraina", ha ricordato il Quai d'Orsay. Jean-Yves Le Drian ha anche insistito con il suo omologo russo sulla necessità di avviare "al più presto" discussioni all'interno del gruppo di contatto trilaterale tra Russia, Ucraina e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) per un cessate il fuoco nell'Ucraina orientale.
Usa, riconoscimento Donbass "violazione sovranità"
Il rappresentante permamente degli Stati Uniti all'Osce ha ammonito che il riconoscimento da parte della Russia delle due autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, in Donbass, sarebbe "una violazione della sovranità dell'Ucraina". Lo riporta Ria Novosti.
Ucraina chiede riunione emergenza Consiglio Sicurezza Onu
"Su richiesta del presidente Volodymyr Zelensky, chiedo ufficialmente che i membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu svolgano consultazioni immediate secondo quanto prevede l'articolo 6 del Memorandum di Budapest". Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Questa richiesta si basa su un accordo, il cosiddetto Memorandum di Budapest, sottoscritto nel 1994, che garantisce l'integrità e la sicurezza dell'Ucraina in cambio dello smaltimento delle armi nucleari che aveva ereditato dall'Unione Sovietica.
La Caritas lascia la "linea di contatto" in Ucraina, aiuti sospesi
Anche gli operatori della Caritas Ucraina hanno dovuto lasciare i territori della "linea di contatto" dove la scorsa settimana erano impegnati a portare aiuti umanitari alla popolazione, a causa della escalation militare nella zona. Si è quindi deciso di prendere una pausa, in attesa di poter tornare quando e se la situazione lo renderà possibile. È la direttrice di Caritas Ucraina, Tetiana Stawnychy, a raccontarlo al Sir. Dall'inizio di quest'anno, l'equipe mobile della Caritas Zaporizhzhia ha continuato a fornire assistenza sotto forma di kit alimentari negli insediamenti di Ocheretynska e Mariinska, della regione di Donetsk.
Lavrov, nessuna alternativa al riconoscimento del Donbass
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha ammesso di non vedere altra via che il riconoscimento da parte della Russia delle autoproclamate repubbliche del Donbass. "In questo modo, invieremo un segnale forte al mondo russo. Non possiamo guardare con indifferenza per otto anni a come i nostri compatrioti, i nostri cittadini siano vittime di bullismo. Pertanto, non vedo altro modo", ha detto Lavrov durante la riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa.
Il ministro ha riferito che durante il Consiglio di sicurezza "tutti gli argomenti" sono stati espressi a favore della decisione di riconoscere l'indipendenza della repubblica popolare di Donetsk e di quella di Lugansk. "Dare all'Occidente due o tre giorni per cambiare idea? Ovviamente non cambierà posizione, lo capiscono tutti", ha aggiunto.
Lavrov ha aggiunto che in Ucraina c'è un attacco agli slavi, agli ortodossi e a "tutto ciò che è russo".
Consiglio di sicurezza russo, riconoscere i separatisti
Il riconoscimento da parte della Russia delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk aiuterà a risolvere il conflitto nel Sud-Est dell'Ucraina, la Federazione Russa dovrebbe fare questo passo. Lo ha affermato la presidente del Consiglio della Federazione, Valentina Matviyenko, in una riunione del Consiglio di sicurezza, di cui è membro.
"Per l'Ucraina le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk sono un territorio, per la Russia, per noi, sono cittadini, persone, non importa se russi, russofoni o ucraini".
Appello di Baerbock, Putin ritorni al tavolo dei negoziati
"Ritorni al tavolo negoziale! La stiamo aspettando". È un appello direttamente rivolto a Vladimir Putin, quello espresso dalla ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock dopo il vertice con i suoi omologhi Ue a Bruxelles e con il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba, mentre diversi media tedeschi parlano di "ruote della diplomazia che hanno ripreso a girare".
Baerbock ha però anche condannato duramente le mosse della Russia in Ucraina orientale: Putin sta conducendo "un gioco veramente irresponsabile", ha detto la ministra degli Esteri tedesca, secondo la quale Mosca "sta giocando con la vita delle persone", che corrono immensi rischi, in particolare nel Donbass, dove secondo Baerbock in molte località sarebbero collassate le forniture dell'elettricità e dell'acqua corrente.
Per quanto riguarda l'ipotesi di un vertice tra il presidente americano Joe Biden a Vladimir Putin, la numero uno della diplomazia tedesca ritiene che "questa crisi possa essere risolta solo al tavolo negoziale". Rivolgendosi ancora al capo del Cremlino, Baerbock ha ribadito: "La questione è nelle sue mani. Noi siamo al tavolo ogni minuto. La aspettiamo, in modo da garantire la pace e la sicurezza in Ucraina".
Johansson in Polonia per prepararsi a una crisi di migranti
La commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, si recherà domani in Polonia per la "preparazione di eventuali scenari riguardanti la situazione in Ucraina". Lo rende noto la Commissione. Il timore è che l'attacco russo all'Ucraina inneschi una crisi di rifugiati verso l'Unione. Secondo le previsioni dell'intelligence americana una nuova guerra potrebbe scatenare l'esodo di cinque milioni di ucraini.
Durante la sua visita a Varsavia, Johansson incontrerà Mariusz Kaminski, ministro dell'Interno e dell'amministrazione, nonché Hanna Machinska, vice commissaria per i diritti umani. Vedrà inoltre rappresentanti dell'Unhcr, dell'Oim e dell'Ufficio del Consiglio d'Europa a Varsavia, nonché rappresentanti delle Ong polacche specializzate in diritti umani e questioni migratorie.
Il commissario visiterà anche il centro di accoglienza di Lesznowola. Le discussioni si concentreranno sulla situazione attuale al confine con la Bielorussia, sul sostegno finanziario dell'Ue e sulla cooperazione con le agenzie e sulle recenti proposte della Commissione nei settori dell'asilo e della gestione delle frontiere.
Putin, il processo di pace di Minsk è senza prospettiva
Gli accordi di pace di Minsk sul conflitto fra Kiev e i separatisti russi del Donbass non hanno alcuna prospettiva: ne è convinto il presidente russo, Vladimir Putin. "Abbiamo perfettamente capito che non hanno alcuna prospettiva", ha affermato Putin durante una riunione del Consiglio di sicurezza russo, accusando Kiev di sabotarli.
Putin chiede un impegno formale sul fatto che l'Ucraina non aderirà alla Nato
"Non abbiamo garanzie che l'Ucraina" non entri nella Nato, quindi "abbiamo bisogno di un documento firmato che sia valido secondo il diritto internazionale": lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin.
Londra: l'invasione russa è molto probabile, ci prepariamo al peggio
"Bisogna continuare a cercare una soluzione diplomatica, ma l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sembra molto probabile". Lo ha scritto su Twitter la ministra degli Esteri britannica, Elizabeth Truss, dopo aver incontrato il segretario generale della Nato, Jen Stoltenberg. Truss aggiunge dunque che "il Regno Unito e i suoi alleati si preparano sempre di più per il peggiore degli scenari". "Dobbiamo far sì che il costo (dell'invasione, ndr) sia troppo alto per la Russia", conclude Truss.
Met @jensstoltenberg @NATO. Diplomacy must be pursued but a Russian invasion of Ukraine looks highly likely. The UK and allies are stepping up preparations for the worst case scenario. We must make the cost for Russia intolerably high. pic.twitter.com/RNXGSaQBAQ
— Liz Truss (@trussliz) February 21, 2022
Putin valuta il riconoscimento dell'indipendenza dell'Ucraina orientale
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che la Russia valuterà "in base agli sviluppi" la richiesta di riconoscimento di indipendenza delle due repubbliche separatiste in Ucraina orientale formulata dai leader di Lugansk e Donetsk. Putin ha chiesto al ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, Lavrov e Kozak di riferire sulle valutazioni della situazione nel Donbass fatte durante la riunione del Consiglio di sicurezza. Ed entrambi hanno espresso le loro valutazioni in diretta televisiva. "L'Ucraina prepara una nuova azione nel Donbass", ha assicurato il presidente russo, secondo il quale Kiev "non è pronta a entrare nella Nato e dire che l'adesione all'Alleanza non accadrà subito non è una concessione alla Russia". Con l'Ucraina nella Nato, ha avvertito Putin, "le minacce per la Russia aumenteranno drammaticamente".
Putin a Macron, sì a vertici ma prima è importante fissare degli obiettivi
l presidente russo, Vladimir Putin, in una conversazione telefonica sulla crisi ucraina con l'omologo francese, Emmanuel Macron, "ha spiegato molto chiaramentee più di una volta che noi non siamo contro i vertici, ma prima di incontrarci, soprattutto in un'atmosfera così tesa, è importante fissare degli obiettivi e capire come si concluderanno questi vertici". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dalla Tass, riportando i contenuti del colloquio tra i leader dell'Eliseo e del Cremlino.
Pertanto, ha aggiunto Lavrov, i leader di Russia e Francia hanno convenuto che i nostri colleghi occidentali ci presenteranno i loro punti di vista sui possibili risultati. Stiamo aspettando".
Esplosioni vicino all'aeroporto di Donetsk
Esplosioni sono state udite vicino all'aeroporto di Donetsk, nell'Est dell'Ucraina. Lo riferisce un corrispondente di Ria Novosti, secondo il quale bombardamenti sono in corso nei pressi dell'aeroporto.
Mosca: uccisi 5 sabotatori al confine con l'Ucraina
L'esercito russo ha "ucciso cinque sabotatori che avevano violato il confine con la Russia e due veicoli militari ucraini che avevano tentato di attraversare il confine. Lo hanno riferito le agenzie russe.
"Durante i combattimenti, cinque persone appartenenti a un gruppo di sabotatori e servizi segreti che hanno violato il confine russo sono state eliminate", ha annunciato l'esercito, spiegando che l'incidente è avvenuto nella regione di Rostov, nei pressi della località Mitiakinskaia.
Di Maio, prove di evacuazione dell'ambasciata italiana a Kiev
"La nostra ambasciata a Kiev in queste giornate e in queste ore sta effettuando diverse prove di evacuazione del personale e, cosa ancor piu' importante, sta chiedendo a tutti gli italiani in Ucraina di lasciare il Paese". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del Consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles. "Come ho ribadito ai miei colleghi europei, l'ambasciata italiana a Kiev resta aperta e pienamente operativa - ha aggiunto il ministro - perche' crediamo nella diplomazia e vogliamo dare win chiaro messaggio di vicinanza al popolo ucraino".
Di Maio: "Dalla Guerra Fredda effetti devastanti sull'Europa"
"Crediamo nella diplomazia e vogliamo dare un chiaro messaggio di vicinanza al popolo ucraino. E' evidente che l'unica soluzione puo' essere una soluzione diplomatica e l'Italia sta lavorando in tal senso". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del Consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles. "Noi dobbiamo evitare una guerra che avrebbe degli effetti devastanti sull'Europa", ha aggiunto
Di Maio, fondamentale il ruolo degli osservatori Osce
"Il ruolo degli osservatori Osce sul territorio" al centro delle tensioni tra Russia e Ucraina "è fondamentale. Ci sono quindici italiani tra gli osservatori Osce che in questo momento stanno monitorando quello che avviene sul terreno ed eventuali provocazioni sotto falsa bandiera che possono esacerbare il conflitto". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del Consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles. "Con i colleghi europei - ha aggiunto - abbiamo dato la piena disponibilita', con i nostri connazionali componenti della missione di osservazione, a portare avanti questa iniziativa"
Di Maio, lavoriamo a diplomazia per evitare sanzioni
Sulle eventuali sanzioni alla Russia "l'Italia si coordinerà con i propri alleati e con gli altri Paesi europei. E' chiaro che lavorare a una soluzione diplomatica, come stiamo facendo adesso, significa evitare le sanzioni". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del Consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles.
Sono 70 mila gli evacuati dal Donbass alla Russia
Sono circa 70.000 i residenti nelle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, nell'Est dell'Ucraina, già evacuati in Russia. Lo riferisce Rossiya-24. Le operazioni di evacuazione continuano.
L'Ue manderà una missione di addestramento militare consultiva
"Abbiamo raggiunto un accordo di principio con l'Unione europea" secondo cui "l'Ue lancerà una missione di formazione militare consultiva in Ucraina". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, uscendo dal suo incontro con i ministri degli Esteri dell'Ue. "Non si tratta di forze di combattimento, ma e' un nuovo elemento nella cooperazione tra Ucraina e Ue. I dettagli, i parametri principali e il calendario, devono essere ancora discussi, ma è importante il fatto che apriamo una nuova pagina nelle nostre relazioni", ha specificato Kuleba.
"Ho anche chiesto ai colleghi Ue di garantire all'Ucraina la prospettiva europea" perché "inviare il messaggio chiaro alla Russia" su questo è "la miglior decisione strategica che l'Ue possa prendere ora per migliorare la situazione della sicurezza".
Von der Leyen, la Russia ha stretto un cappio militare attorno Kiev
"La Russia stringe un cappio militare attorno all'Ucraina. Vogliamo la pace e diamo sempre una possibilita' alla diplomazia". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dando conto del colloquio telefonico con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer. "L'Ue è unita e pronta a rispondere a qualsiasi ulteriore aggressione militare russa contro il nostro vicino sovrano ucraino con massicce sanzioni", aggiunge.
Gutes w/ @karlnehammer
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) February 21, 2022
Russland zieht eine militärische Schlinge um die Ukraine.
Wir wollen Frieden & geben Diplomatie immer eine Chance.
einig & bereit, jede weitere militärische Aggression gegen unseren souveränen Nachbarn mit massiven Sanktionen zu beantworten. pic.twitter.com/43gTCJUE4V
Gli Usa sono pronti a tagliare i legami con le banche russe
In caso di invasione dell'Ucraina da parte della Russia, gli Usa sarebbero pronti a tagliare i legami con le banche russe. Sarebbe questa una delle prime misure dell'amministrazione Biden comprese in un primo pacchetto di sanzioni contro Mosca, qualora decidesse di attaccare Kiev. Secondo quanto riporta Reuters, gli Usa proibirebbero quindi alle istituzioni finanziarie statunitensi di elaborare transazioni per le principali banche russe. In questo modo, si punterebbe a danneggiare l'economia russa tagliando i rapporti bancari "corrispondenti" tra determinati istituti finanziari russi - tra cui figurerebbero la Vtb Bank, Sberbank, Veb e Gazprombank - e le banche statunitensi che consentono pagamenti internazionali.
Kiev nega di aver colpito avamposto russo a Rostov
L'Ucraina ha negato di aver colpito un avamposto delle guardie di frontiera russe a Rostov. Il Servizio per la Sicurezza Federale russo ha riferito che un proiettile non identificato giunto dal territorio ucraino ha distrutto stamane la postazione senza causare vittime. Sebbene alcuni media russi abbiano pubblicato titoli su un "proiettile ucraino", il comunicato della Sicurezza Federale non attribuisce in modo preciso il proiettile a Kiev o ai separatisti.
"Non possiamo impedire loro di produrre queste false informazioni ma insistiamo sul fatto che non stiamo sparando a nessuna infrastruttura civile o sulla regione di Rostov" ha dichiarato alla France Presse un portavoce dell'esercito ucraino, Pavlo Kovalchuk, "non c'è fuoco di artiglieria sulle forze di occupazione russe".
Air France cancella i voli Parigi-Kiev previsti per domani
La compagnia aerea Air France ha cancellato i suoi due voli Parigi-Kiev e Kiev-Parigi previsti per domani "in considerazione della situazione in loco e per precauzione". Lo ha dichiarato il vettore in una nota. E ha sottolineato: "Air France monitora attentamente la situazione e ricorda che la sicurezza dei voli, dei suoi clienti e dei suoi equipaggi e' un imperativo assoluto".
La compagnia ha attualmente due voli settimanali tra Parigi e Kiev, il martedì e la domenica. Klm, l'altra compagnia aerea del gruppo, ha deciso il 13 febbraio di sospendere i voli per l'Ucraina. E Lufthansa lo aveva gia' annunciato sabato.
Putin riunisce oggi il Consiglio di Sicurezza
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha convocato oggi una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ai cronisti. "Il presidente ha anche diverse telefonate internazionali pianificate per oggi", ha aggiunto Peskov.
Cremlino, è prematuro parlare di un vertice Putin-Biden
Al momento è "prematuro" parlare di un incontro sull'Ucraina tra i presidenti di Russia e Usa, Vladimir Putin e Joe Biden. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"C'è un'intesa sulla necessità di continuare il dialogo a livello di ministri degli Esteri", ha spiegato Peskov, "parlare di piani concreti per l'organizzazione di vertici è prematuro".
Per la Russia non c'è alcun segno di calo delle tensioni nel Donbass
La situazione nel Donbass, l'area nell'Est dell'Ucraina controllata dai separatisti filorussi, "e' estremamente tesa" e "non c'è alcun segnale di allentamento di queste tensioni ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Cremlino, il vertice Putin-Biden non è ancora pianificato
Non ci sono ancora, al momento, "piani concreti" per un incontro sulla crisi in Ucraina tra il presidente Usa, Joe Biden, e il presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, avvertendo che non è da escludere che ci siano, nel frattempo, contatti tra i due leader. Sia Biden che Putin si sono detti disponibili a un incontro dopo i colloqui di ieri con il presidente francese, Emmanuel Macron.
Minsk, il ritiro dei russi dipende anche dal ritiro dell'Occidente
Il ritiro delle truppe russe dalla Bielorussia, dove resteranno oltre la data del 20 febbraio prevista come termine delle esercitazioni militari congiunte, "dipende in gran parte anche dai nostri colleghi occidentali" che dovranno a loro volta allontanare le loro forze. Lo ha riferito, durante un briefing con la stampa, il capo di stato maggiore di Minsk, il generale Viktor Gulevich.
"Le forze e le attrezzature schierate nella regione dell'Europa dell'Est, comprese quelle nei pressi del confine bielorusso, sono uno dei fattori che influenzano gli sviluppi", ha affermato Gulevich, "quindi la Repubblica di Bielorussia ha il diritto di chiedere ai contingenti degli Stati Uniti e di certi Stati membri della Nato di ritirarsi dai confini della Bielorussia e dello Stato dell'Unione e che il processo di ritiro sia verificato".
Colloquio Macron-Johnson, 'al via una settimana chiave'
Il presidente francese, Emmanuel Macron, e il primo ministro britannico, Boris Johnson, hanno avuto un colloquio telefonico sull'evoluzione della crisi in Ucraina e hanno convenuto che la settimana appena iniziata "giocherà un ruolo chiave nella soluzione diplomatica della situazione al confine tra Ucraina e Russia". Lo riferisce una nota di Downing Street. I due leader, aggiunge la nota, "hanno concordato sulla necessita' che sia la Russia che l'Ucraina rispettino pienamente i loro impegni nel quadro degli Accordi di Minsk".
Forze di Donetsk, "in corso uno scontro con i sabotatori di Kiev"
E' in corso una battaglia tra le forze dell'autoproclamata Repubblica del Donetsk e un gruppo di sabotatori dell'esercito di Kiev che hanno cercato di entrare nel territorio nell'Est dell'Ucraina. Lo riferiscono le autorità di una delle due province separatiste filorusse del Donbass.
Fonti della sicurezza del Donetsk hanno inoltre affermato che un civile è rimasto ucciso durante un attacco ucraino contro il distretto di Petrovskyi. Un deposito di missili e artiglieria della milizia popolare della Repubblica del Donetsk, aggiungono le fonti, è stato fatto saltare in aria. Le autorita' ucraine hanno, da parte loro, confermato un'esplosione in un terminale di gas nell'autoproclamata Repubblica del Lugansk e hanno assicurato che l'incidente non ha avuto effetti sulla rete di distribuzione.
Per Borrell la soluzione diplomatica è l'unica via d'uscita
"La soluzione diplomatica è la migliore e unica via d'uscita alla crisi e noi lavoriamo su questo". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari estero.
Usa, Mosca ha una lista di persone da uccidere o internare
La Russia sta stendendo una lista nera di personalita' ucraine che dovranno essere uccise o internate nel caso di un'invasione dell'Ucraina. E' quanto hanno sostenuto gli Stati Uniti in una lettera inviata all'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, della quale hanno preso visione l'agenzia France Presse e il Washington Post.
La missiva afferma che gli Usa sono "profondamente preoccupati" dalla potenziale "catastrofe per i diritti umani" che si verificherebbe in caso di attacco all'Ucraina. Washington sostiene di avere "informazioni affidabili che indicano che le forze russe stanno stilando liste di ucraini da assassinare o inviare in campi dopo un'occupazione militare".
"Abbiamo inoltre informazioni affidabii secondo le quali le forze russe utilizzeranno strumenti letali per disperdere proteste pacifiche o contrastare qualsiasi forma l'esercizio pacifico di resistenza civile della popolazione", si legge ancora nel messaggio, firmato dall'ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite a Ginevra, Bathsheba Nell Crocker. Secondo la diplomatica, un'invasione russa dell'Ucraina porterebbe ad abusi come sequestri e torture e potrebbe colpire dissidenti politici e religiosi e minoranze etniche.
Un morto e un ferito grave tra i soldati del Donbass
Le forze dell'autoproclamata repubblica popolare del Donetsk, una delle due province ucraine controllate dai separatisti filorussi, hanno comunicato che un loro miliziano e' morto e un altro e' rimasto ferito in modo grave durante i combattimenti con l'esercito di Kiev, che, da parte sua, ha riferito di un soldato ferito in modo leggero da schegge. Fonti delle autorita' di Donetsk hanno affermato di aver subito tre attacchi da parte dell'esercito ucraino contro le localita' di Petrivske, Staromykhailivka e Zaichenko con pezzi d'artiglieria da 82 e 122 millimetri. Le forze armate di Kiev, a loro volta, hanno riportato ottanta attacchi contro le loro posizioni con mortai e granate anticarro.
Oggi il vertice Osce e il colloquio Lavrov-Le Drian
La maratona diplomatica per cercare una de-escalation in Ucraina prosegue oggi con un vertice straordinario dell'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza (Osce) in Europa, convocato su richiesta di Kiev mentre nel Donbass continuano a registrarsi violazioni del cessate il fuoco.
L'Ucraina ha chiesto il vertice per discutere "il rapido deterioramento della situazione della sicurezza sul terreno" nelle aree controllate dai separatisti filorussi, ha spiegato Adam Halacinski, rappresentante polacco presso l'Osce, su Twitter. Obiettivo della riunione è "discutere tutto quello che è accaduto nelle ultime ore e quali iniziative dovrebbe intraprendere l'Osce in questa situazione, allo scopo soprattutto di arrivare a una de-escalation della tensione", ha riferito Jablonski, "stiamo utilizzando tutti gli strumenti possibili per evitare un conflitto armato".
Fonti di Mosca, "Sì al vertice del Gruppo Contatto su Donbass"
La Russia è favorevole a una riunione del Gruppo di Contatto Trilaterale sul Donbass, composto da Mosca, Kiev e Osce. Lo ha riferito una fonte russa all'agenzia Ria Novosti. "Se Kiev e il Donbass accetteranno di convocare una riunione del gruppo di contatto, anche la Russia, ovviamente, partecipera'", ha affermato la fonte, "le funzioni di intermediario lo obbligano".
Ieri, dopo il vertice telefonico tra i presidenti di Russia e Francia, Vladimir Putin ed Emmanuel Macron, una fonte dell'Eliseo aveva riferito che un incontro del Gruppo Trilaterale si sarebbe svolto gia' oggi ma fonti di Mosca avevano smentito, avvertendo che serviva tempo per preparare una convocazione del gruppo
Biden parlerà dell'Ucraina al G7
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden intende discutere della crisi Ucraina-Russia nel prossimo G7 virtuale in programma giovedi' 24 febbraio. Lo riporta la Casa Bianca. "Il presidente - ha spiegato la portavoce Jen Psaki - prendera' parte a una riunione virtuale con i leader del G7 per discutere della situazione riguardante Russia e Ucraina". Nel corso dell'incontro, spiega la Casa Bianca, si affrontera' anche il tema della presidenza tedesca del G7.
Johnson dopo la telefonata con Macron, Putin impegnato in dialogo
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese, Emmanuel Macron, sulla situazione in Ucraina. Secondo quanto riferito dall'Eliseol, i due leader si sono aggiornati sui loro sforzi diplomatici, inclusa la telefonata avuta da Macron con il presidente russo, Vladimir Putin.
"Il primo ministro ha osservato che gli impegni presi da Putin con il presidente Macron sono un segnale positivo che il presidente russo potrebbe essere ancora disposto a impegnarsi nella ricerca di una soluzione diplomatica", ha riferito un portavoce di Downing Street in una nota.
"I leader hanno convenuto sulla necessità che sia la Russia che l'Ucraina rispettino pienamente gli impegni assunti nell'ambito degli accordi di Minsk. Hanno anche sottolineato la necessità che il presidente Putin si allontani dalle sue attuali minacce e ritiri le truppe dal confine ucraino", si legge nella dichiarazione di Downing Street. Johnson e Macron hanno deciso di rimanere in stretto contatto per la prossima settimana.
Casa Bianca, colloquio di 15 minuti tra Biden e Macron
Il presidente Usa, Joe Biden, ha avuto un breve colloquio telefonico sulla crisi ucraina con li'omologo francese, Emmanuel Macron. Lo ha riferito la casa Bianca, aggiungendo che la conversazione è durata 15 minuti
Usa avvertono gli americani in Russia, è rischio attentati
L'ambasciata americana a Mosca ha lanciato un avvertimento urgente agli americani che vivono in Russia, consigliando loro di essere pronti lasciare il Paese autonomamente se necessario. Secondo fonti citate da media ripresi dalla Ria Novosti, l'ambasciata ha avvertoto del rischio di attacchi a centri commerciali, stazioni della metropolitana e altri luoghi affollati nelle grandi città russe, tra cui Mosca e San. L'ambasciata raccomanda quindi di "prendere in considerazione piani di evacuazione dalla Russia che non richiedano l'assistenza delle autorità statunitensi".
Kiev esclude un attacco russo imminente
Finché non esiste una "forza d'attacco" delle truppe russe in alcuna città, è inappropriato dire che l'attacco avverra' domani o dopodomani. Lo ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, citato dalla Ria Novosti. "Questo non significa che non vi sia alcuna minaccia. Voglio ricordare ai nostri partner che la minaccia esiste dal 2013", ha detto il ministro al canale TV 1+1.
La compagnia scandinava Sas ferma i voli fino a 27 febbraio
La compagnia aerea scandinava Sas ha sosspeso i collegamenti con l'Ucraina fino al 27 febbraio. Lo riferisce la Tass.
53 mila abitanti del Donbass sono già stati evacuati in Russia
Più di 53.000 residenti delle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass sono stati finora evacuati e trasportati in 101 strutture ricettive temporanee nel Paese. Lo ha detto ai giornalisti il ministro russo per le situazioni di Emergenza, Alexander Chupriyan. "Fino alle 19 ora di Mosca, più di 53.000 persone provenienti da due regioni vicine ucraine hanno attraversato il confine. Sono state evacuate e portate con 142 autobus in 101 centri di accoglienza temporanea", ha detto Chupriyan
Stoltenberg, bene l'iniziativa diplomatica di Macron
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha accolto con favore la notizie sceondo cui il presidente francese, Emmanuel Macron, ha concordato con il leader russo, Vladimir Putin, di lavorare per ridurre le tensioni nell'Ucraina orientale, dove l'esercito regolare di Kiev si confronta con le milizie filo-russe.
In un'intervista con l'emittente pubblica tedesca Ard, Stoltenberg ha sottolineato di "accogliere favorevolmente" gli sforzi di Macron "per trovare una soluzione politica" e ha aggiunto che se il cessate il fuoco fosse rispettato sarebbe "un passo importante" verso la riduzione dell'escalation.
Per la Cnn il 75% delle forze russe sono posizionate per l'attacco
Secondo l'ultima valutazione dell'intelligence statunitense, la Russia ora ha quasi il 75% delle sue forze convenzionali schierate contro l'Ucraina. Lo riferisce la Cnn citando un funzionario statunitense con conoscenza diretta delle informazioni di intelligence. Secondo la fonte, circa 120 dei 160 gruppi tattici di battaglione (Btg) russi sono posizionati in una zona inferiore a 60 chilometri dall'Ucraina. Questa cifra rappresenta il 75% delle principali unità di combattimento della Russia ma è meno della meta' delle truppe totali dell'esercito russo.
Funzionari statunitensi hanno riferito che le truppe russe combinate con le forze separatiste potrebbero arrivare a dispiegare in Ucraina fino a 190.000 elementi. Sono inoltre schierati contro l'Ucraina circa 35 dei 50 battaglioni di difesa aerea conosciuti. Si stima che circa 500 tra caccia e cacciabombardieri si trovino nel raggio d'azione dell'Ucraina, oltre a 50 bombardieri medio-pesanti. Uno schieramento che di gran lunga superiore all'esercito ucraino
Per Parigi la responsabilità dell'escalation è di separatisti
Il presidente francese, Emmanuel Macron, durante la sua conversazione di oggi con Vladimir Putin, ha sostenuto che la responsabilità dell'escalation nel Donbass è dei separatisti filorussi e ha espresso disaccordo con la tesi del collega del Cremlino, secondo il quale la responsabilità è delle forze armate di Kiev. Lo ha affermato a Reuters una fonte della presidenza francese. La fonte ha confermato che, come anticipato da Bloomberg, domani si terrà un vertice del Gruppo Trilaterale di Contatto con Ucraina, Russia e Osce, circostanza smentita invece da fonti russe.
Cbs, comandanti russi hanno ricevuto ordine invasione
Gli Stati Uniti hanno informazioni di intelligence secondo le quali i comandanti russi hanno ricevuto l'ordine di procedere all'invasione dell'Ucraina. Lo ha affermato David Martin, giornalista della Cbs specializzato in sicurezza nazionale, durante la trasmissione 'Face the Nation'. Le informazioni, secondo Martin, indicano che "stanno facendo tutto quello che comandanti americani farebbero una volta ricevuto l'ordine di procedere".
Mosca smentisce vertice Gruppo Trilaterale su Donbass
Non è previsto alcun vertice del Gruppo di Contatto Trilaterale sul Donbass nei prossimi giorni. Lo ha riferito all'agenzia Interfax una fonte russa ben informata, smentendo così quanto annunciato dall'Eliseo.
"Al momento non si parla di un vertice, non ci sono programmi simili, né oggi, né domani, né nei prossimi giorni", ha affermato la fonte, "un vertice è possibile solo quando viene preparato e la sua agenda è sostanziale. Al momento, Kiev non ha preparato proposte per applicare il Pacchetto di Misure (degli Accordi di Minsk, nda) il prima possibile. Inoltre Kiev non è pronta per un dialogo diretto con il Donetsk e Lugansk". "In altre parole", conclude la fonte, "le parti in conflitto - Kiev da una parte e le repubbliche del Donbass dall'altra - dovrebbero parlare di pace. Russia non è parte del conflitto ma agisce da garante degli Accordi di Minsk".
L'Osce ha annunciato per domani un vertice straordinario dei rappresentanti permanenti sul Donbass.
L' ambasciatore russo negli Usa, non annetteremo il Donbass
La Russia non intende annettere il Donbass, in quanto le repubbliche separatiste filorusse nell'Est dell'Ucraina appartengono a Kiev. Lo ha dichiarato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatolij Antonov, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass. "Il problema non è in Ucraina, ma in quello che dovrebbe essere l'ordine mondiale, in solide garanzie di sicurezza per tutti", ha detto Antonov, "la Russia non sta cercando di portare via i loro territori ad altri paesi, il Donbass fa parte dell'Ucraina". "Non c'è alcuna invasione russa dell'Ucraina, così come non ci sono piani di questo tipo", ha aggiunto l'ambasciatore.
Macron potrebbe sentire presto Draghi e Johnson
Il presidente francese, Emmanuel Macron, in seguito alla sua conversazione con l'omologo russo Vladimir Putin, potrebbe avere presto colloqui con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, con il primo ministro britannico, Boris Johnson, e con "altri stretti alleati". Lo riferisce l'Eliseo. Sono già confermate per le "prossime ore" conversazioni telefoniche di Macron con il presidente Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Domani vertice straordinario dell'Osce su richiesta di Kiev
Domani l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) terrà un vertice straordinario dei rappresentanti permanenti su richiesta dell'Ucraina, a fronte del rapido deterioramento della situazione nel Donbass. Lo riferisce all'agenzia Pap Pawel Jablonski, vice ministro degli Esteri della Polonia, che ha la presidenza di turno dell'Osce. L'Ucraina ha chiesto il vertice per discutere "il rapido deterioramento della situazione della sicurezza sul terreno" nelle aree controllate dai separatisti filorussi, ha spiegato Adam Halacinski, rappresentante polacco presso l'Osce, su Twitter.
Obiettivo della riunione è "discutere tutto quello che è accaduto nelle ultime ore e quali iniziative dovrebbe intraprendere l'Osce in questa situazione, allo scopo soprattutto di arrivare a una de-escalation della tensione", ha riferito Jablonski, "stiamo utilizzando tutti gli strumenti possibili per evitare un conflitto armato".
Parigi, Putin ribadisce che si ritirerà dalla Bielorussia
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ribadito al suo omologo francese Emmanuel Macron "la sua intenzione di ritirare le sue truppe" dalla Bielorussia "al termine delle esercitazioni in corso". Lo ha riferito l'Eliseo in merito alla conversazione telefonica di oggi tra i due leader. "Dovremo verificare tutto questo, potrebbe volerci un po' di tempo", ha aggiunto la presidenza francese, pur "rilevando che le dichiarazioni delle autorità bielorusse", secondo cui le truppe russe sarebbero rimaste, "non coincidono con le parole del presidente Putin". Minsk, alleata di Mosca nella crisi con l'Occidente, ha annunciato che le truppe russe presenti sul suo territorio dal 10 febbraio per le esercitazioni militari, la cui conclusione era prevista oggi, sarebbero rimaste per ulteriori manovre.
Nelle 'prossime ore' Macron sentirà Biden e Scholz
Il presidente francese, Emmanuel Macron, sentirà "nelle prossime ore" il presidente Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Lo riferisce l'Eliseo. Oggi Macron ha avuto un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, dopo il quale ha sentito l'omologo ucraino, Voldymyr Zelensky.
Domani vertice trilaterale con Mosca, Kiev e Osce
Il Gruppo di Contatto Trilaterale sull'Ucraina con rappresentanti di Mosca, Kiev e Osce si riunirà domani. È quanto hanno concordato, secondo una fonte francese, i presidenti di Francia e Russia, Emmanuel Macron e Vladimir Putin.
Sondaggio, il 55% degli statunitensi è contrario a un intervento
Il 55% degli statunitensi è contrario all'invio di truppe americane per combattere la Russia in caso di aggressione all'Ucraina. È quanto risulta da un sondaggio di YouGov. Solo il 13% del campione ritiene invece che un simile intervento sarebbe una "buona idea". Il 62% degli intervistati che ritengono invece un coinvolgimento militare Usa una "cattiva idea" si identifica come elettore del Partito Repubblicano. Secondo il sondaggio, il 42% degli intervistati è favorevole all'invio di aiuti finanziari all'Ucraina, il 24% si è detto contrario e il restante 34% indeciso.
Nei prossimi giorni vertice tra Le Drian e Lavrov
Nei "prossimi giorni" è previsto un vertice sulla crisi in Ucraina tra i ministri degli Esteri di Francia e Russia, Jean-Yves Le Drian e Serghei Lavrov. Lo riferisce l'Eliseo.
Blinken, Biden è sempre pronto a incontrare Putin
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha "chiarito molto bene che è pronto a incontrare il presidente Putin in qualsiasi momento e in qualsiasi formato, se ciò può aiutare a scongiurare una guerra". Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, alla Cnn. "Finché i carri armati non avanzeranno davvero e gli aerei non voleranno", ha ribadito Blinken, "useremo ogni opportunità e ogni minuto che abbiamo per vedere se la diplomazia può ancora dissuadere il presidente Putin da portare avanti ciò".
Blinken, cerchiamo di evitare guerra fino all'ultimo
Gli Stati Uniti e i suoi alleati cercheranno di scongiurare "fino all'ultimo" una guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato alla Nbc il segretario di Stato americano, Antony Blinken. A una domanda sulla richiesta di Kiev di applicare già parte delle sanzioni concordate in caso di un attacco russo all'Ucraina, Blinken ha risposto che "il dado potrebbe essere stato tratto ma finché non si assesta, finché i carri armati non avanzeranno e gli aerei non saranno nell'aria, proveremo a fare tutto il possibile perché Putin revochi la decisione che riteniamo abbia preso". Il capo della diplomazia Usa ha spiegato che in ciò ha un ruolo la "prospettiva di sanzioni massicce" e che, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, i Paesi del G7 hanno "ribadito" che ci saranno "massicce conseguenze per Mosca se l'aggressione prosegue sul cammino che riteniamo sia stato tracciato".
Putin, escalation nel Donbass dovuta alle provocazioni di Kiev
Nella sua conversazione di oggi con il presidente francese, Emmanuel Macron, il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso "seria preoccupazione per il forte deterioramento della situazione sulla linea di contatto nel Donbass e ha affermato che l'escalation nella regione ucraina controllata dai separatisti filorussi è dovuta alle "provocazioni delle forze di sicurezza ucraine". Lo riferisce il Cremlino.
Macron e Putin, raggiungere un cessate il fuoco nel Donbass
Nella loro conversazione di oggi, i presidenti di Francia e Russia, Emmanuel Macron e Vladimir Putin, hanno concordato sulla necessità di "cercare di raggiungere un cessate il fuoco nel Donbass", la regione ucraina controllata dai separatisti filorussi. Lo riferisce l'Eliseo.
Putin, con Macron intensa ricerca di una soluzione diplomatica
I presidenti di Russia e Francia, Vladimir Putin ed Emmanuel Macron, nella loro conversazione telefonica di oggi, "hanno ritenuto opportuno intensificare la ricerca di soluzioni diplomatiche alla situazione in Ucraina". Lo riferisce il Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. Putin e Macron, prosegue il Cremlino, "ritengono consigliabile intensificare la ricerca di una soluzione alla crisi in Donbass attraverso mezzi diplomatici nel quadro del Formato Normandia", ovvero un tavolo a quattro con Russia, Ucraina, Francia e Germania. Il Cremlino ritiene che "servano contatti nel Formato Normandia per ripristinare il regime di cessate il fuoco in Donbass e assicurare progressi nella soluzione del conflitto".
Blinken, siamo sull'orlo dell'invasione
Siamo "sull'orlo" di un'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, alla Cnn. A una domanda sulla possibilità che il presidente russo, Vladimir Putin, stia bluffando, Blinken ha risposto che "c'è sempre una possibilità ma tutto quello che stiamo vedendo suggerisce che faccia dannatamente sul serio e che siamo sull'orlo di un'invasione.
Russia dichiara lo stato d'emergenza nella regione di Voronezh
Nella regione russa di Voronezh è stato introdotto lo stato di emergenza a causa del crescente afflusso di sfollati dal Donbass. Lo ha affermato il governo regionale, secondo quanto riporta Ria Novisti.
"Il regime viene introdotto esclusivamente a causa del crescente flusso di persone che vengono da noi dalle Repubbliche Popolari di Lugansk e Donetsk", si legge nel comunicato diffuso dall'agenzia russa, "dobbiamo utilizzare tutte le risorse in modo che queste persone vengano collocate nei centri di accoglienza temporanea il più rapidamente e comodamente possibile".
Londra, invasione russa molto probabile e imminente
Al momento un'invasione russa dell'Ucraina è "molto, molto probabile e molto, molto imminente". Lo ha dichiarato a Sky News il ministro britannico per gli Affari Europei, James Cleverly. "Purtroppo, al momento, un attacco, un'invasione sembra molto più probabile che improbabile ma continuereo a lavorare per provare a scongiurarla", ha affermato Cleverly, "tutto ciò che osserviamo indica che l'invasione è molto, molto probabile e molto, molto imminente".
Zelensky chiede un immediato cessate il fuoco nel Donbass
Il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, ha chiesto un "cessate il fuoco immediato" in Donbass. Lo riferisce l'agenzia russa Sputnik. La regione dell'Ucraina controllata dai separatisti filorussi è stata teatro solo ieri, secondo gli osservatori Osce, di oltre 1.500 violazioni del cessate il fuoco. "Proseguendo la conversazione di ieri, ho informato Emmanuel Macron sull'attuale situazione della sicurezza e i nuovi cannoneggiamenti provocatori", ha scritto Zelensky su Twitter, "vogliamo intensificare il processo di pace. Sosteniamo l'immediata convocazione del Gruppo di Contatto Trilaterale sull'Ucraina e l'immediata introduzione di un regime di silenzio", ovvero una cessazione delle ostilità. Secondo i media francesi, la nuova telefonata tra Macron e Zelensky è durata circa mezz'ora.
Zelensky ha informato Macron su situazione sicurezza
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di aver informato la controparte francese Emmanuel Macron sull'attuale situazione della sicurezza nel Paese. Lo riferisce l'agenzia Tass a proposito della telefonata tra i due leader, immediatamente successiva a quella tra Macron e il presidente russo Vladimir Putin.
Kuleba chiede l'applicazione di una parte delle sanzioni contro Mosca
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha affermato che ci sono già tutte le ragioni per applicare almeno una parte delle sanzioni preparate contro la Russia e ha esortato l'Occidente a farlo."Proponiamo ai nostri partner queste iniziative: diplomazia, nuove consegne di armi difensive e di tutto ciò che è necessario per rafforzare le nostre forze armate e l'applicazione di sanzioni", ha detto il ministro incontrando i cronisti dopo i la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Sì, sto già parlando ufficialmente: ci sono tutte le ragioni per applicare ora almeno una parte delle sanzioni preparate per la Federazione Russa, e questa è la nostra posizione di principio", ha chiarito Kuleba.
Kuleba, non pianifichiamo alcuna azione offensiva
L'Ucraina non pianifica né conduce alcuna operazione offensiva perché non vuole la guerra. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un incontro con la stampa trasmesso dal canale televisivo Ukraina 24.
"L'Ucraina non pianifica e non conduce alcuna operazione militare offensiva, provocazione, sabotaggio o bombardamento del territorio della Federazione Russa. Non è ciò che stiamo facendo e non abbiamo intenzione di farlo", ha detto il ministro, "non vogliamo la guerra, vogliamo la pace".
Kuleba chiede a Ue 'segnale chiaro' su adesione
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto ai partner alleati dell'Unione Europea di inviare un chiaro segnale sull'adesione di Kiev al blocco.
"Chiediamo ai partner di mettere da parte dubbi e avvertimenti infondati e dire chiaramente: 'L'Ucraina fa parte di noi, siamo un tutt'uno'", ha detto Kuleba in un incontro con i cronisti trasmesso da Ukraina 24.
Secondo Kuleba, un simile segnale lancerebbe un messaggio anche alla Russia. "È tempo di prendere decisioni. E, in una situazione difficile, è impossibile senza decisioni difficili", ha aggiunto Kuleba, "bisogna dire chiaramente che l'Ucraina sarà membro dell'Unione Europea, e questo deve essere fatto subito".
Kuleba ha affermato che ora anche le nazioni che erano scettiche sull'adesione di Kiev stanno cambiando la loro valutazione. Nel febbraio 2019, la Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, aveva approvato emendamenti alla Costituzione che fissavano l'ingresso nella Ue e nella Nato come obiettivi strategici.
Macron chiama Zelensky dopo colloquio con Putin
Il presidente francese, Vladimir Putin, ha telefonato all'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, una volta concluso il suo colloquio con il capo del Cremlino, Vladimir Putin. Lo riferisce l'Eliseo, che ieri aveva annunciato la conversazione di oggi tra Macron e Putin come "l'ultimo sforzo possibile e necessario per evitare un grande conflitto in Ucraina". Macron e Zelensky si erano sentiti anche ieri sera e, in quell'occasione, il presidente ucraino aveva assicurato che non avrebbe risposto alle "provocazioni" di Mosca nel Donbass.
Conclusa dopo 1 ora e 45' telefonata Macron-Putin
Si è conclusa dopo un'ora e quarantacinque minuti la telefonata tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il presidente russo, Vladimir Putin, sulla crisi in Ucraina. Lo riferisce l'Eliseo.
Cremlino, Zelensky non intende attuare gli accordi di Minsk
Il presidente russo, Vladimir Putin, "ha ogni ragione per ritenere che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non sia pronto né disposto ad attuare gli accordi di Minsk" per la concessione di un regime di autonomia alle regioni separatiste del Donbass. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Cremlino, Occidente vuole spingere Kiev a uso forza
L'Occidente "sta alimentando l'isteria sulla presunta invasione dell'Ucraina pianificata dalla Russia allo scopo di spingere Kiev a risolvere con la forza il problema del Donbass", la regione controllata dai separatisti filorussi. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Cremlino, dare date attacco è provocazione
Le ripetute menzioni occidentali di date in cui la Russia attaccherebbe l'Ucraina "sono provocazioni che possono avere conseguenze avverse" sebbene "il presidente Putin non si curi delle affermazioni occidentali sulle date dell'invasione". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Harris, è in gioco l'alleanza della Nato
La reazione dell'Occidente alle mosse russe sull'Ucraina mette "in gioco l'alleanza della Nato": lo ha detto il vicepresidente Usa, Kamala Harris, a margine della Conferenza di Monaco.
"Questa alleanza è forte", ha proseguito, "fondata su principi condivisi che sono davvero in gioco in questo momento".
Cremlino, rischio conseguenze irreparabili da guerra
La Russia non vuole la guerra e nella storia non è mai stata dalla parte di chi attacca, ma la situazione nel Donbass è tesa al massimo e ogni piccola scintilla può avere conseguenze irreparabili: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"La Russia non ha mai attaccato nessuno nella sua storia ed è l'ultimo Paese che vorrebbe usare la parola guerra. Ma le tensioni nel Donbass sono aumentate al massimo, qualsiasi scintilla o provocazione può portare a conseguenze irreparabili ".
Harris, l'Italia al tavolo per la decisione sulle sanzioni
"L'Italia è davvero al tavolo" dei negoziati sulle sanzioni alla Russia per la crisi ucraina, "su come possiamo farle in un modo da raggiungere lo scopo previsto", ovvero "dissuadere la Russia dall'invadere una nazione sovrana": lo ha detto la vicepresidente Usa, Kamala Harris,incontrando i giornalisti a margine della Conferenza di Monaco.
La coalizione di Paesi che tenta di dissuadere la Russia da un'invasione dell'Ucraina è "un'alleanza di nazioni in cui ognuna ha le proprie priorità e le proprie preoccupazioni individuali", ha proseguito Harris.
"Questa è un'alleanza di nazioni in cui ognuna ha le proprie priorità e le proprie preoccupazioni individuali su come qualsiasi cosa faremo in futuro avrà un impatto sul loro Paese specifico, le loro economie e la loro sicurezza. Quindi, ancora una volta -ha insistito- non negherei all'Italia di avere la sua prospettiva o il suo elenco di preoccupazioni. Lo facciamo tutti, in realtà".
Harris, dopo 70 anni rischio guerra in Europa
La vicepresidente Usa, Kamala Harris, ha avvertito che l'Europa è sull'orlo della guerra, ripetendo anche la convinzione dell'amministrazione Biden, che Putin abbia già deciso di invadere l'Ucraina. "Dopo 70 anni c'è un rischio reale di guerra in Europa", ha detto incontrando i giornalisti a margine della Conferenza di Monaco.
Harris, è in gioco la Nato
La vicepresidente degli Stati Uniti ha spiegato che, nella questione ucraina, "è in gioco l'intera Nato"
Al confine compaiono tank russi con una misteriosa 'Z' bianca
Diversi carri armati russi ai confini dell'Ucraina sono stati dipinti con una 'Z' in vernice bianca. Lo mostrano le immagini che circolano sui social su quanto sta accadendo lungo la linea di contatto. Non è chiaro cosa simboleggi il segno.
I video mostrano decine di veicoli e anche un convoglio a Shebekino, a sole cinque miglia dal confine ucraino. "Sembra che le forze russe vicino al confine stiano dipingendo indicatori, in questo caso una 'Z', su veicoli per identificare diverse task force o livelli", ha osservato su Twitter Rob Lee, analista militare al King's College di Londra. Ma circolano anche altre ipotesi: per esempio che si vogliano indicare blindati da proteggere dal 'fuoco amico' oppure che la 'Z' possa indicare un gruppo specifico con un compito ancora però non chiaro.
Harris, non si può negare il ruolo dell'Italia
Kamala Harris, vicepresidente americano, sul ruolo dell'Italia: "Non si può negare la sua posizione. Sarà al tavolo sulle sanzioni"
Minsk, le manovre continuano per "test sulle capacità di difesa"
Il governo bielorusso, che ha annunciato il prosieguo delle manovre militari congiunte con la Russia per via delle accresciute tensioni in Ucraina, ha fatto notare che, nel corso delle esercitazioni, verranno anche testate le capacità di difesa dello Stato dell'Unione (Russia e Bielorussia), che non erano state affrontate "nel dettaglio" durante le manovre Determinazione Alleata 2022.
L'approccio, secondo il ministro della Difesa bielorusso, il tenente generale Viktor Khrenin, rimarra' lo stesso e cerchera' di garantire una risposta adeguata all'"escalation" in prossimità dei confini comuni.
Kamala Harris, riteniamo che Putin abbia già deciso
"Riteniamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto": lo ha ditto la vicepresidente Usa, Kamala Harris, in conferenza stampa in Germania, riferendosi all'invasione dell'Ucraina. Harris ha aggiunto che l'Europa è sull'orlo di una possibile "guerra". "Stiamo parlando della reale possibilità di una guerra in Europa"
Al via il colloquio Putin-Macron
È cominciato l'atteso colloquio tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il capo del Cremlino, Vladimir Putin. L'Eliseo, che ha dato l'annuncio del 'via', ha aggiunto che la conversazione servirà a compiere gli "ultimi sforzi possibili" per prevenire un conflitto in Ucraina considerato "alto rischio" di invasione da parte della Russia
La Bielorussia continuerà le manovre militari con la Russia
La Bielorussia proseguirà le manovre militari con la Russia, considerate le perduranti tensioni con l'Ucraina. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa a Minsk.
Rissa in un talk-show ucraino, schiaffi a deputato filo-russo
AGI - È finito in rissa un talk-show in diretta tv, in Ucraina. Un giornalista, Yuriy Butusov, ha perso il controllo quando un deputato dell'opposizione filo-russa, Nestor Shufrych, del Partito per la Vita, si è rifiutato di condannare il presidente Vladimir Putin e definirlo un "assassino e un criminale". Il giornalista si è scagliato sul deputato e, in diretta tv, lo ha schiaffeggiato. Quello ha reagito con furia e i due si sono azzuffati. La rissa si è conclusa con gli altri ospiti che si alzavano dalle sedie per separare i due ormai avvinghiati.
Udite esplosioni nel centro di Donetsk
Si sono sentite esplosioni nel centro di Donetsk, la citta' nell'Ucraina orientale, controllata dai separatisti. Lo ha riferito un testimone all'agenzia Reuters, senza chiarirne l'origine. Nel frattempo un altoparlante nella zona chiedeva ai cittadini di fare attenzione
Milizia di Lugansk, "Incursione delle truppe ucraine, 2 civili uccisi"
Sono morti due civili nella Repubblica popolare di Lugansk "a seguito del tentativo delle forze armate ucraine di sfondare vicino al villaggio di Pionerskoye, a 7 km dal confine con la Russia". Lo ha reso noto un portavoce della Milizia popolare dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. Secondo le forze di difesa dei ribelli separatisti, riferisce l'agenzia russa Tass, le truppe ucraine, sostenute dall'artiglieria, hanno tentato di attaccare le postazioni della milizia filorussa
Michel, non si potrà "offrire per sempre un ramoscello d'ulivo" alla Russia
L'Occidente non potrà "offrire per sempre un ramoscello d'ulivo" alla Russia che "fa test missilistici e continua ad ammassare truppe al confine": lo ha detto il presidente del Consiglio dell'Ue Charles Michel alla Conferenza di Monaco. "Rimane un grande interrogativo", ha aggiunto Michel. "Vuole davvero il dialogo la Russia?".
Più di 40mila rifugiati già arrivati nella regione russa di Rostov
Sono più di 40mila i residenti delle repubbliche separatiste filorusse nel Donbass arrivati nella regione russa di Rostov. Lo ha annunciato alle agenzie russe il capo ad interim del ministero per le situazioni di emergenza della Federazione Russa, Alexander Chupriyan. I rifugiati sono stati "accolti in alloggi temporanei", dove - ha assicurato Chupryan - c'è "cibo caldo per tutti"
Joe Biden in costante contatto con Kamala Harris a Monaco
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è in costante contatto con la sua vice Kamala Harris, che sta partecipando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, e continua a monitorare l'evoluzione della situazione in Ucraina e viene aggiornato regolarmente dal suo team di sicurezza nazionale.
Come fa sapere la Casa Bianca, il presidente ha ricevuto un aggiornamento sugli incontri della vicepresidente Kamala Harris in occasione della conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco. In particolare, Harris ha parlato con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, i leader di Estonia, Lettonia, Lituania, Germania, Grecia e altri.
Sunday Times, per i servizi segreti britannici Putin ha già dato 'ok' ad assalto
Il piano del presidente russo Vladimir Putin per prendere il controllo dell'Ucraina è già iniziato, almeno a sentire i servizi segreti britannici. "Le nostre notizie di intelligence sono in linea con quelle degli americani. Putin ha un piano ed è in corso", ha riferito una fonte.
Secondo il Sunday Times, quattro fonti nel governo hanno riferito di attendersi che l'assalto possa cominciare da un momento all'altro e su più fronti, forse accompagnato da una 'guerra lampo' contro la capitale, Kiev. L'intelligence prevede prima alcune operazioni di messinscena e anche scaramucce tra separatisti e truppe ucraine nel Donbass, poi "un'invasione su larga scala". "Mi aspetto un'operazione d'avvio per cercare di defenestrare il governo a Kiev. I russi hanno posizionato missili da crociera per espugnare la capitale", ha raccontato una fonte.
"Spari e bombe", accuse reciproche nel Donbass
È stata ancora una notte complicata lungo la cosiddetta linea di contatto nel Donbass dove le parti continuano ad accusarsi reciprocamente di violenze. Secondo l'agenzia russa Tass, le forze armate ucraine hanno tentato di attaccare le posizioni della repubblica filorussa di Lugansk e hanno distrutto cinque edifici residenziali; sono stati bombardati anche tre insediamenti nella Repubblica popolare di Donetsk.
Anche Kiev, attraverso il quartier generale dell'esercito, non risparmia le accuse e sostiene che "il nemico ha usato armi proibite dagli accordi di Minsk per 116 volte e che, in 24 ore, le forze separatiste hanno violato il cessate il fuoco 136 volte in 24 ore". Secondo Kiev, due soldati ucraini sono stati uccisi, quattro sono rimasti feriti e un altro ha riportato ferite da combattimento. E intanto prosegue l'esodo dei rifugiati del Donbass verso le limitrofi regioni russe.
Boris Johnson, la Russia prepara la guerra peggiore dal 1945
La Russia sta preparando "la più grande guerra europea dal 1945": è quanto suggeriscono i fatti di questi giorni secondo il primo ministro britannico Boris Johnson, che lo ha detto in un'intervista alla BBC. "Tutto prova che il piano e' gia' in qualche modo iniziato".
Secondo quanto risulta all'intelligence, l'intenzione della Russia, ha aggiunto il capo del governo del Regno Unito, parlando da Monaco dove partecipa alla conferenza sulla sicurezza, e' di invadere il Paese per circondare la capitale Kiev. "La gente ha bisogno di capire quanto questo potrebbe costare in termini di vite umane", ha osservato.
Usa, vediamo prove della disinformazione russa su un possibile attacco
"Vediamo ulteriori prove della disinformazione russa utilizzata per creare pretesti a un possibile attacco all'Ucraina", le cosiddette "false flag". Lo scrive sul suo profilo Twitter il portavoce del dipartimento di stato degli Stati Uniti Ned Price. "Oggi, la gente del posto a Donetsk ha testimoniato una situazione di calma, contraddicendo le notizie russe di un'autobomba", ha scritto Price.
We are seeing more evidence of Russian disinformation being used as pretext for a potential Russian attack on Ukraine. Today, locals in Donetsk reported calm despite Russian claims of a car bomb. https://t.co/TpxzqDUJAo
— Ned Price (@StateDeptSpox) February 19, 2022
Zelensky, le sanzioni vanno decise prima e non dopo l'attacco
L'Occidente dovrebbe rendere note le sanzioni che intende applicare alla Russia prima che Mosca attacchi l'Ucraina: lo ha detto, in una intervista alla Cnn, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy.
Rispondendo alle domande di Christiane Amanpour, Zelensky, che partecipa alla conferenza di Monaco sulla sicurezza, ha detto che "non abbiamo bisogno delle vostre sanzioni dopo che ci sarà stato il bombardamento o che il nostro Paese non avrà più confini. L'elenco delle sanzioni serve a loro e a noi per sapere che cosa succede se iniziano la guerra"
Biden convoca per oggi il Consiglio di sicurezza nazionale
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di convocare il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere la situazione in Ucraina. Lo ha detto l'addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki.
Gli aggiornamenti provenienti dai funzionari Usa presenti sul territorio del confine orientale dell'Ucraina, e in particolare l'aumento delle violazioni del cessate il fuoco, hanno confermato che "la Russia potrebbe attaccare l'Ucraina in qualunque momento", ha detto Psaki.