AGI - L’Ucraina resta sulle prime pagine internazionali, con le riserve occidentali sull’effettiva attendibilità di un ritiro russo dai confini. Ma accanto alle notizia su questa crisi internazionale trovano spazio notizie di rilevanza nazionale, come un processo per razzismo sul Washington Post o i conti pubblici francesi su ‘Le Monde’, o gli effetti politici delle elezioni regionali in Castiglia su ‘El Pais’.
Soltanto la ‘Frankfurter allgemeine zeitung” mette in risalto che l’Ue può legittimamente ridurre i fondi a Polonia e Ungheria se non rispettano lo Stato di diritto. Ecco una panoramica dei maggiori quotidiani stranieri.
WASHINGTON POST
Sembrano atmosfere tossiche da ‘Mississippi burning’, il film di Alan Parker sul linciaggio dei neri nel Sud razzista, quelle che emergono dagli atti del processo ai tre killer di Ahmaud Arbery, il giovane afroamericano assassinato vicino a Brunswick, in Georgia, il 23 febbraio del 2020. È la storia con cui apre il Washington Post. Gli assassini, che dopo essere stati condannati per l’omicidio ma senza che fosse esplicitamente riconosciuto il movente razzista, ora sono sotto processo davanti ai giudici federali per crimini d’odio. Uno dei tre, Travis McMichael, scriveva messaggini carichi di odio razziale che sono stati presentati alla Corte dall’Fbi. Un esempio: “Amo il mio lavoro, perché nessun negro lavora con me”. Ancora: “Gli schiavi bianchi irlandesi furono trattati peggio di qualsiasi altra razza negli Stati Uniti”.
Di spalla c’è l’Ucraina: “Scontro tra Russia e Usa sul ritiro delle truppe”, dice il titolo che riferisce dei dubbi sull’effettivo ripiegamento dei reparti militari russi dai confini ucraini. Ancora in evidenza l’attesa nomina del nuovo giudice della Corte Suprema, che Biden ha promesso sarà una donna afroamericana. Circolano molti nomi, e il ‘Post’ si concentra in un ritratto dell’uomo che potrebbe essere decisivo nell’orientare la scelta del presidente, il deputato del South Carolina James Clyburn, capogruppo democratico alla Camera.
Un lungo servizio racconta la fine del sogno di 140 studenti afghani che non potranno più contare sul programma americano ‘Fullbright’ per specializzarsi negli Usa, perché il Dipartimento di Stato lo ha annullato.
NEW YORK TIMES
Apertura del Nyt sull’Ucraina, con un titolo molto secco: “L’Occidente vede un rafforzamento delle truppe russe, non un ritiro”. Il giornale spiega: “Dopo giorni segnati da guizzi di speranza che il conflitto potesse essere risolto pacificamente, un alto funzionario americano, che ha chiesto l’anonimato, ha detto ai giornalisti che, lungi dal terminare il suo ripiegamento, Mosca aveva aggiunto più di 7.000 soldati” ai confini dell’Ucraina.
E “gli alleati occidentali hanno espresso dubbi simili sulle affermazioni russe”, osserva il ‘Times’, preoccupato per una risalita della tensione che potrebbe essere alimentata con solo dalla crisi ucraina. Un articolo segnala infatti che “la Polonia potrebbe essere la vera paura di Putin”, perché lì si trova una base militare americana, a poco più di un centinaio di chilometri dal confine con la Russia.
Il quotidiano newyorkese da spazio anche all’indagine finanziaria sulle società Donald Trump, che “scosso dalla notizia che i suoi contabili di lunga data avevano dichiarato che i sui bilanci non erano affidabili, ha rilasciato una dichiarazione di autodifesa con nuove affermazioni sul suo patrimonio”, sostenendo che nel 2014 ammontava a 5,8 miliardi di dollari. Cifra, secondo il giornale, in contrasto con quella che l’ex presidente dichiarò allora.
WALL STREET JOURNAL
Le vendite al dettaglio negli Usa sono aumentate nelle prime settimane dell’anno, malgrado l’impennata dell’inflazione, che ha raggiunto i massimi da 40 anni, abbia eroso il potere di acquisto delle famiglie. Il Wsj mette la notizia nella fascia alta della prima pagina, e cerca con un’analisi di spiegare il meccanismo che ha prodotto questo risultato: si penserebbe che l'aumento dell'inflazione significhi che le aziende sono costrette ad aumentare i prezzi. Ma come spiega Dion Rabouin al quotidiano finanziario, in realtà funziona il contrario, quando la domanda resta alta. I
n evidenza anche un’esclusiva del giornale, l’indagine dell Dipartimento della Giustizia sulle pratiche di "spoofing" e "scalping" adottate dai venditori allo scoperto: in sostanza, spiega il Wsj, “i pubblici ministeri federali stanno indagando se i venditori allo scoperto abbiano cospirato per abbassare i prezzi delle azioni condividendo in anticipo rapporti di ricerca dannosi e impegnandosi in tattiche commerciali illegali, hanno affermato persone che hanno familiarità con la questione”.
Resta in primo piano la crisi ucraina, che ha un titolo a centro pagina: “Un Ucraina orgogliosa si prepara alla guerra mentre l’Occidente parla di rafforzamento russo” ai confini.
FINANCIAL TIMES
Un’apertura sulle misure anti Covid a Hong Kong, tema sul quale Ft è molto sensibile, avendo più volte sottolineato come le restrizioni rendano la metropoli finanziaria dell’Asia meno fruibile per i manager. Ma il titolo forte è sull’Ucraina, e riguarda il lavorio della Francia per un riassetto complessivo del dispositivo di sicurezza europeo in modo da tenere a bada la “minaccia russa”: prospettiva di lungo periodo, non ristretta all’attuale crisi, sulla quale, secondo il quotidiano della City, Macron si sta molto impegnando nel semestre di presidenza francese dell’Ue.
Lo spunto del servizio sono le dichiarazioni del ministro francese degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, il quale ha affermato che le attuali regole europee sulla sicurezza sono “obsolete” di fronte al rischio di una “tensione permanente” con Mosca. In rilievo la mezza ammissione di Ericsson sui suoi rapporti con l’Isis: l’azienda ha riconosciuto l’imbarazzante possibilità di aver versato fondi allo Stato islamico per poter continuare a operare in Iraq.
THE TIMES
Una nuova tempesta si abbatte sulla casa reale britannica già flagellata dai marosi dello scandalo del principe Andrea, che ha evitato un processo per abusi sessuali negli Usa grazie all’ accordo multimilionario firmato con la donna che lo accusava di aver avuto rapporti sessuale con lei quando era minorenne e il miliardario Jeffrey Epstein l’aveva reclutata come intrattenitrice.
La notizia di oggi è che Scotland Yard ha avviato un’indagine per verificare se siano state concesse onorificenze prestigiose, come l’Ordine dell’impero britannico (Obe), in cambio di generose donazioni alla Fondazione benefica che fa capo a Carlo. È il titolo principale sulla prima pagina del ‘Times’: “Inchiesta sui titoli concessi per danaro aggrava la crisi dei reali”. Il giornale spiega che il principe di Galles, ed erede al trono di Elisabetta che celebra quest’anno il giubileo di platino per i 70 di regno, è deciso a offrire la massima collaborazione agli inquirenti.
L’indagine non riguarda personalmente Carlo, ma un suo ex valletto, che sarebbe stato il mediatore, secondo l’ipotesi che la polizia intende adesso verificare, con un miliardario saudita: l’arabo avrebbe ricevuto l’Obe dopo aver donato 1,5 milioni di sterline alla Fondazione di Carlo. In rilievo anche le dimissioni di Cressida Dick, prima donna capo di Scotland Yard, divenute effettive ieri dopo l’annuncio dei giorni scorsi. Un titolo anche per le indicazioni date dal ministero dell’Istruzione ai docenti perché si astengano da “pregiudizi” sul movimento Black lives matter.
LE MONDE
La Corte dei conti francese lancia l'allarme sulla spesa pubblica, minata dalla crisi sanitaria, e chiede uno "sforzo senza precedenti" per risanare i conti. ‘Le Monde’ mette in prima pagina la relazione annuale dei giudici contabili, secondo cui il debito pubblico dovrebbe quindi aumentare di 560 miliardi di euro tra la fine del 2019 e la fine del 2022, pesando quindi intorno al 113% del PIL.
Il conto del Covid, da solo, ammonta oggi a 140 miliardi di euro, secondo il ministero delle Finanze. Il disavanzo pubblico dovrebbe raggiungere il 7% del Pil nel 2021, e così la Francia si trova così "nel gruppo dei Paesi della zona euro per i quali, a due anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, la situazione della finanza pubblica è la più degradata", afferma la Corte.
La relazione sottolinea che "nonostante una robusta ripresa economica", con un rimbalzo del 7% della crescita lo scorso anno e del 4% previsto quest'anno dal governo, "il disavanzo pubblico dovrebbe rimanere molto elevato nel 2021 (7% del Pil) e 2022 (5%). In evidenza anche un’inchiesta che il quotidiano dedica agli effetti dei pesticidi sulla salute degli agricoltori, poco protetti dai rischi delle sostanze chimiche usate nei campi. Il titolo sull’Ucraina (“I Paesi occidentali si mostrano prudenti”) sottolinea i dubbi sull’effettivo ritiro russo dai confini.
LE FIGARO
Sguardo proiettato sull’Africa, e in particolare sulla regione del Sahel: la notizia è che ieri Macron ha riunito i Paesi del G5 che partecipano alla forza multinazionale dell’operazione “Barkhana” per mantenere la sicurezza in un’area dove l’islamismo jihadista sta penetrando sotto traccia. Nel vertice si è discusso del ritiro delle truppe dal Mali, dove un colpo di Stato militare ha bruscamente deteriorato i rapporti con Parigi, e del ridispiegamento nei Paesi confinanti.
“Sahel, la Francia volta pagina sull’operazione Barkhana” titola in apertura ‘Le Figaro’, che in un editoriale riflette sul significato di una perdita di influenza francese nella regione che è stata una sua area di interessa per oltre un secolo: “Arrivederci Bamako”. Anche su ‘Le Figaro’ ha risalto la relazione della Corte dei conti francese che ha lanciato l’allarme sul debito pubblico.
EL PAIS
Le elezioni regionali in Castiglia e Leon hanno messo il Partito popolare davanti al bivio tra centro e destra, chiamandolo a decidere se allearsi con la formazione neofranchista Vox per formare una maggioranza in Regione. Sulla questione si è aperto un dibattito interno, ma la linea del leader popolare Casado è di non scendere a patti con il leader di destra Abascal.
Su questo apre ‘El Pais’: “Il Partito popolare si schiera contro futuri governi di coalizione con Vox”, dice il titolo dell’articolo in cui si spiega che l’ex premier Aznar si è schierato con Casado sulla linea di lasciar fuori il partito di destra dal governo regionale di Castiglia.
Ha fatto il suo effetto, evidentemente, anche la mossa del leader socialista Sanchez, che ha offerto ai popolari l’astensione del Psoe in modo da facilitare la nascita di un esecutivo di minoranza. Il giornale insiste anche sul tema degli abusi dei sacerdoti in Spagna, e titola sulle indagini della Procura aperte per 68 casi verificatisi in istituti religiosi. Centrale anche l’Ucraina, con le accuse occidentali alla Russia di continuare ad ammassare truppe ai confini.
FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG
La Corte di giustizia europea ha ritenuto legittimo subordinare l'erogazione di fondi Ue al rispetto dello Stato di diritto da parte di un Paese membro, respingendo il ricorso di Polonia e Ungheria, secondo cui lo strumento di bilancio superava le competenze dell'Unione. E’ il tema a cui dà rilievo la prima pagina della Faz, molto attenta alla politica europea.
Varsavia e Budapest, nel mirino della Commissione per le leggi che contraddicono i principi europei su materie come la giustizia e la salute, adottate dai governi populisti, rischiano dunque di perdere i finanziamenti di Bruxelles. La Corte, scrive la Faz, ha ribadito che il meccanismo della condizionalità comporta il rispetto dello Stato di diritto, fondato su valori comunitari fondamentali quali democrazia, uguaglianza, rispetto dei diritti umani, discriminazione e giustizia: "Il rispetto di questi valori non può essere ridotto a un obbligo che uno Stato candidato deve soddisfare per poter aderire all'Unione europea e che potrebbe disattendere dopo l'adesione", hanno affermato i giudici.
L’altro tema forte sulla prima pagina è l’annuncio dell’allentamento delle restrizioni anti Covid in Germania a partire dal 20 marzo. La data è stata concordata dal governo federale con i Laender. Ma Scholz ha avvertito che “anche l’anno prossimo ci sarà l’autunno”, e che non bisogna abbassare la guardia perché la pandemia potrebbe riesplodere. Dunque, ha insistito il cancelliere, bisogna pensare all’obbligo vaccinale.
CHINA DAILY
La notizia del giorno per il quotidiano di Hong Kong è la conversazione telefonica tra Xi e Macron. I due leader, scrive il quotidiano, “hanno promesso mercoledì di compiere ulteriori progressi nella ratifica dell'accordo sugli investimenti tra Cina e Unione europea, un patto concordato in linea di principio nel dicembre 2020, come parte di più ampi sforzi per promuovere un nuovo sviluppo nei legami tra la Cina e il 27- blocco membro”.
Il presidente cinese, “ha ribadito la necessità che la Cina e l'Ue sostengano la comprensione reciproca e aderiscano al rispetto reciproco, al dialogo e alla cooperazione vantaggiosa per tutti, affermando che le due parti dovrebbero compiere sforzi concertati per costruire il massimo consenso e ulteriori legami bilaterali”.
Pechino, sottolinea il giornale, “è pronta a collaborare con Parigi per garantire il successo dell'incontro dei leader tra Cina e UE e ospitare congiuntamente un nuovo ciclo di dialoghi su strategie, commercio ed economia, crescita verde e digitale e scambi interpersonali”.
QUOTIDIANO DEL POPOLO
La telefonata tra Xi e Macron è l’apertura anche del ‘People’s daily’, edizione inglese del ‘quotidiano del popolo, l’organo del Pcc. Ma qui, a differenza che sul ‘China daily’, l’accento è più sulle relazioni bilaterali con la Francia che non sui rapporti tra Pechino e l’Ue: “Il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo francese, Emmanuel Macron, mercoledì hanno concordato di approfondire la cooperazione tra Cina e Francia, nonché di far avanzare le relazioni Cina-Ue”, scrive il giornale.
Poi ricorda che nel 2021 Xi e Macron hanno tenuto due conversazioni telefoniche, partecipato a due vertici video Cina-Francia-Germania e hanno “promosso attivamente lo sviluppo di legami bilaterali. Questi sforzi hanno prodotto risultati fruttuosi”, con il commercio bilaterale ha superato gli 80 miliardi di dollari l'anno scorso e l’aumento del 40% delle importazioni totali in Francia di prodotti agricoli della Cina. Ma anche con i primi seminari Cina-Francia sull'intelligenza artificiale e la cooperazione agrotecnologica.