AGI - L'inflazione in Gran Bretagna ha raggiunto il suo livello top da 30 anni a gennaio, intensificando così i timori di un terzo rialzo dei tassi da da parte della Boe, dopo le due 'strette' già decise nelle ultime riunioni.
Il tasso annuale dei prezzi al consumo è salito al 5,5% a gennaio, il più alto dal marzo 1992, contro le attese degli analisti che prevedevano un 5,4% così come registrato a dicembre.
All'inizio di questo mese la Banca d'Inghilterra ha rivisto le sue previsioni di inflazione sostenendo che si raggiungerà il picco di circa il 7,25% in aprile, quando si farà sentire duramente sui portafogli delle famiglie l'aumento del 54% delle bollette energetiche.
La BoE intanto ha già aumentato i tassi di interesse due volte da dicembre - portando i tassi allo 0,5% dallo 0,1% - e i mercati finanziari si aspettano un ulteriore aumento dei tassi allo 0,75% o all'1% il 17 marzo dopo la prossima riunione.
La banca centrale britannica non si aspetta che l'inflazione torni al suo obiettivo del 2% fino all'inizio del 2024, anche se la maggior parte degli economisti pensa che l'inflazione scenderà più velocemente.
L'aumento dei prezzi dell'energia è stato il fattore scatenante della fiammata dei prezzi, anche se i problemi di approvvigionamento delle materie prime a causa della pandemia hanno fatto aumentare il prezzo di molti altri beni.
La Gran Bretagna non è sola nel vedere un aumento del costo della vita. L'inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ha raggiunto un massimo di 40 anni del 7,5% a gennaio, mentre l'inflazione nella zona euro è stata del 5,1%, la più alta dalla creazione della moneta unica europea.