AGI - Dopo il caos provocato dalla nevicata su Atene la tempesta si abbatte ora sul governo conservatore di Kyriakos Mitsotakis, nel mirino del partito di opposizione di sinistra Syriza che ha presentato una mozione di sfiducia.
“È giunta l’ora che ve ne andiate” ha dichiarato in Parlamento l’ex premier di sinistra, Alexis Tsipras, accusando l’esecutivo di essere responsabile della morte di cittadini per la cattiva gestione prima della pandemia e adesso della tempesta di neve.
“Per ogni ora che vedrà il governo rimanere al potere, tra quattro e cinque cittadini perderanno la vita” ha deplorato il leader di Syriza.
Con 157 deputati su 300, la maggioranza del premier Mitsotakis, al potere da luglio 2019, riuscirà con grande probabilità a respingere tale mozione. Il voto è programmato per domenica, al termine di tre giorni di dibattimenti.
Al centro delle critiche c’è la risposta fallimentare al caos creatosi sul raccordo di Atene, dove nella notte tra lunedì e martedì sono rimasti bloccati 350 automobilisti.
La capitale greca è tornata alla normalità solo oggi, a tre giorni dalla bufera di neve che ha paralizzato il raccordo autostradale Attica Odos che collega Atene al suo aeroporto internazionale, finalmente riaperto al traffico dopo la rimozione di 3 mila veicoli fermi da lunedì.
Le autorità greche hanno decretato due giorni non lavorativi, martedì e mercoledì, per far restare i residenti a casa, ma ancora oggi scuole e pubbliche amministrazioni sono rimaste chiuse mentre un migliaia di case sono tutt'ora senza energia elettrica nell'agglomerato di Grande Atene.
In tutto più di 200 mila abitazioni e attività commerciali sono state al buio dall’inizio della tempesta e un senzatetto ha perso la vita per un infarto causato dalle temperature polari a Salonicco (Nord).
Per la quarta giornata consecutiva black-out e mancato approvvigionamento in cibo continuano a mettere in grave difficoltà i residenti nelle periferie orientali della capitale.
Il premier Mitsotakis ha presentato le sue “scuse personali e sincere”, assicurando che saranno tratte “le dovute lezioni” da tale incidente.
La società che gestisce il raccordo autostradale Attica Odos ha promesso 2 mila euro di risarcimento agli automobilisti rimasti bloccati lungo il tratto di raccordo a pedaggio di 70 km e il suo presidente ha rassegnato le dimissioni dopo una valanga di critiche.