AGI - Proseguono gli sforzi della protezione civile e del comune di Istanbul, al lavoro senza sosta per rendere agibile la città dopo la forte nevicata che nelle ultime 48 ore ha colpito la città bloccando migliaia di automobili e cittadini dalla serata di ieri.
In alcune aree della metropoli sul Bosforo la coltre ha raggiunto gli 80 centimetri bloccando raccordi, tangenziali e strade e costringendo molti automobilisti a trascorrere la notte in auto o ad abbandonare i veicoli per arrivare a casa a piedi o in metropolitana, il cui servizio è stato esteso fino alle 2 di notte.
In molti sono stati portati in albergo dove hanno trascorso la notte. La protezione civile turca (Akom) ha dichiarato che la perturbazione di origine islandese ha colpito gran parte dell'Anatolia, creando però problemi soprattutto a Istanbul, dove vivono circa 20 milioni di persone.
La circostanza ha costretto le squadre di Akom, 7.000 uomini e 1.500 veicoli, a lavorare tutta la notte senza sosta per spargere 40 mila tonnellate di sale.
Il prefetto di Istanbul, Ali Yerlikaya, ha lanciato un appello a corrieri e motociclisti affinché non scendano in strada con mezzi a due ruote. Vietato utilizzare automobili private fino alle 13 di oggi.
Lo stesso prefetto ha sospeso fino a domattina tutte le partenze di bus diretti fuori dalla città e annunciato che i dipendenti pubblici oggi possono rimanere a casa, a meno che non siano impiegati in ambito sanitario, nel settore trasporti o rivestano ruoli di pubblica sicurezza.
La sospensione dei voli dal nuovo aeroporto di Istanbul, disposta in un primo momento fino all'alba di oggi, è stata estesa fino alle 13. L'aeroporto Sabiha Gokcen, nella parte asiatica della città ha invece continuato ad operare nonostante la cancellazione di decine di voli.
Le scuole erano già chiuse da ieri, quando in Turchia era scattata la già prevista pausa invernale.