AGI - Il presidente cinese, Xi Jinping, ha ribadito la sua difesa della globalizzazione e ha messo in guardia contro il rischio di "conseguenze catastrofiche" da uno scontro globale, nel suo intervento in video-conferenza alla Davos Agenda 2022.
In collegamento da Pechino, Xi ha ripreso temi già espressi nel suo ormai celebre discorso tra le nevi svizzere a inizio 2017, e ha chiesto un "autentico multilateralismo" a tutti i Paesi. Occorre "insistere sullo smantellamento dei muri senza costruirne di nuovi, aprirsi senza isolarsi, integrarsi senza disaccoppiarsi e promuovere la costruzione di un'economia mondiale aperta", ha scandito Xi, sicuro che, nonostante correnti contrarie, "la direzione della globalizzazione economica non è cambiata e non cambiera'".
Xi ha poi fatto appello all'unità per superare la pandemia di Covid-19: il mondo non deve essere diviso in "190 piccole barche", ha detto. "Le piccole barche potrebbero non sopravvivere a una tempesta, ma un'enorme nave è forte abbastanza".
La Cina, ha scandito, "mantiene le proprie promesse", e fornirà all'Africa un miliardo di dosi di vaccini contro il Covid-19, seicento milioni dei quali in donazioni. L'avvertimento più duro lo ha riservato alla mentalità da Guerra Fredda, un altro difetto implicitamente imputato dalla Cina agli Stati Uniti. "Il mondo di oggi è lontano dal dirsi tranquillo", ha affermato Xi, citando un aumento di azioni di "contenimento, repressione o conflitto" e una retorica di "odio e pregiudizio" che abbonda.
"La storia ha dimostrato più volte che lo scontro non risolve problemi e invita a conseguenze catastrofiche", ha messo in guardia Xi, e "il protezionismo e l'unilateralismo non possono proteggere nessuno". Peggio ancora, ha aggiunto, le pratiche di "egemonia e bullismo".
La giusta via da percorrere - l'esortazione del presidente cinese - è quella della cooperazione. "Dobbiamo scegliere il dialogo sullo scontro, l'inclusività sull'esclusione e opporci a tutte le forme di unilateralismo, protezionismo, egemonia o politica di forza".
Nell'intervento di Xi c'è stato spazio anche per rassicurare la comunità internazionale sulla tenuta dell'economia cinese, cresciuta dell'8% nel 2021, molto al di sopra dell'obiettivo fissato dal governo di Pechino a marzo scorso, ma ai minimi da un anno e mezzo negli ultimi tre mesi del 2021, con un tasso di crescita del 4% su base annua.
La Cina ha "piena fiducia" nel suo sviluppo economico, ha detto Xi, e nonostante le pressioni interne ed esterne, i fondamentali "non sono cambiati". Nessuna nuova promessa, è arrivata, invece, sul piano della riduzione delle emissioni inquinanti e della lotta ai cambiamenti climatici, uno dei temi principali dell'edizione di quest'anno della Davos virtuale. Raggiungere il picco delle emissioni e la neutralità carbonica, ha detto, sono "requisiti intrinseci" dello sviluppo di alta qualità della Cina, ma "non possono essere realizzati da un giorno all'altro".