AGI - Dopo oltre sette ore di colloqui "lunghi e difficili", Usa e Russia hanno lasciato aperta la porta alla diplomazia, confermando l'intenzione di continuare sulla strada del dialogo, ma restano distanti rispetto alle reciproche richieste in materia di sicurezza che sono state messe chiaramente sul tavolo da entrambi.
La delegazione di Mosca, guidata dal vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, ha peroò assicurato di non avere "alcuna intenzione di attaccare l'Ucraina. Non c'è ragione di temere un'escalation".
D'altra parte, ha esortato Washington a non "sottovalutare" il rischio di uno scontro: "Non vorrei mai affrontare la situazione in cui i Paesi Nato si trovassero a commettere un errore e ad agire a discapito della sicurezza europea", ha ammonito il numero due della diplomazia russa.
Da parte sua, Wendy Sherman, primo vice segretario di Stato americano, ha riferito di aver offerto a Mosca limitazioni reciproche in materia di dispiegamento di missili ed esercitazioni militari - su dimensioni e portata delle manovre così come sulla loro trasparenza - ribadendo tuttavia gli avvertimenti sui "costi" di un'eventuale invasione.
Quanto alle richieste avanzate in precedenza dal Cremlino sulle sfere d'influenza, Washington ha ricordato che "la politica delle porte aperte della Nato" continuera': "Non rinunceremo alla cooperazione bilaterale con gli Stati sovrani che desiderano lavorare con gli Stati Uniti", ha sottolineato la Sherman.
Al termine della lunga giornata, la capodelegazione americana ha ribadito la disponibilità a "nuovi colloqui", la situazione "non è senza speranza", ha assicurato da parte sua Ryabkov, ma entrambi hanno riconosciuto implicitamente che non c'è stata alcuna svolta diplomatica.
Per Sherman "quella odierna è stata una discussione per conoscersi meglio e capire le reciproche priorità, ma non lo definirei un negoziato", mentre il vice ministro russo si è detto "più ottimista" anche se ha riconosciuto che "le principali questioni restano in alto mare: non vediamo una comprensione da parte degli americani della necessita' di una decisione in un modo che ci soddisfi".
Resta da vedere come proseguiranno i contatti, in una settimana che vedrà le due potenze continuare gli incontri, prima a Bruxelles mercoledì, con un vertice nell'ambito del Consiglio Nato-Russia, mentre il giorno successivo sarà la volta dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) a Vienna.