AGI - È morto a 77 anni il celebre paleoantropologo keniano Richard Leakey, le cui scoperte rivoluzionarie hanno contribuito a dimostrare che l'umanita' si è evoluta in Africa. Lo ha annunciato "con profondo dolore" il presidente del Paese, Uhuru Kenyatta. Leakey soffriva da anni di tumori alla pelle e affezioni renali ed epatiche. Nato il 19 dicembre 1944 da Louis e Mary Leakey, tra i più famosi scopritori mondiali di ominidi ancestrali, Leakey ha ereditato dai genitori la vocazione per la paleoantropologia, ovvero lo studio dei reperti fossili umani. Leakey aveva iniziato la sua vita lavorativa come guida nei safari. Le cose cambiarono quando, a 23 anni vinse una borsa di studio dalla National Geographic Society per scavare sulle rive del lago Turkana del Kenya settentrionale, nonostante non avesse una formazione archeologica formale.
Negli anni '70 Leakey guidò spedizioni che ricalibrarono la comprensione scientifica dell'evoluzione umana con la scoperta dei crani di Homo habilis (1,9 milioni di anni) nel 1972 e di Homo erectus (1,6 milioni di anni) nel 1975. Seguì una copertina della rivista Time con il paleoantropologo in posa con un modello di Homo habilis sotto il titolo "How Man Became Man".
Nel 1981 la fama del cacciatore di fossili keniano crebbe ulteriormente con "The Making of Mankind", una serie televisiva della BBC in sette parti. Eppure il ritrovamento fossile più famoso doveva ancora venire: la scoperta di uno straordinario scheletro di Homo erectus quasi completo durante uno dei suoi scavi nel 1984, un reperto che fu soprannominato "Turkana Boy". Alla fine degli anni '80, quando il massacro di elefanti africani raggiunse un crescendo spinto dall'insaziabile domanda di avorio, Leakey emerse come una delle voci più autorevoli contro il commercio globale di avorio, allora legale.
Il presidente Daniel arap Moi nel 1989 nominò Leakey a capo dell'agenzia nazionale per la fauna selvatica, che presto sarebbe stata nominata Kenya Wildlife Service, o Kws. Leakey esordì nella carica dando fuoco a 12 tonnellate di zanne per dimostrare che non hanno alcun valore una volta rimosse dagli elefanti e diede l'ordine di sparare per uccidere contro i bracconieri armati. Spesso oggetto di minacce, fu costretto a ricorrere a una scorta armata.
Il paleoantropologo lasciò la guida del Kws nel 1994, l'anno dopo aver perso entrambe le gambe in un incidente aereo con il suo piccolo Cessna, schiantatosi nella Rift Valley.
Leakey iniziò così una terza vita da politico, entrando nell'opposizione al governo di Moi che nel 1998, nondimeno, lo avrebbe nominato alla guida della pubblica amministrazione con l'incarico di combattere la corruzione, incarico difficilissimo che Leakey abbandonera' due anni dopo. Nel 2015, mentre un'altra recrudescenza del bracconaggio di elefanti attanagliava l'Africa, il presidente Kenyatta chiese a Leakey di riprendere il timone di Kws, questa volta come presidente del consiglio di amministrazione, una posizione che avrebbe ricoperto per tre anni, finché i problemi di salute, ai quali il paleontrapologo non volle mai arrendersi, non prevalsero. "Richard era un ottimo amico e un vero, leale keniano. Possa riposare in pace", ha scritto su Twitter Paula Kahumbu, a capo di Wildlife Direct, un gruppo conservazionista fondato da Leakey.