AGI - Il ministro degli Esteri della Corea del Sud, Chung Eui-Yong, ha comunicato che Seul e gli Stati Uniti hanno approvato "virtualmente" la bozza di una dichiarazione che ponga fine alla guerra con la Corea del Nord, mai formalmente chiusa. L'iniziativa ha l'obiettivo di convincere Pyongyang a tornare al tavolo del dialogo.
Il conflitto terminato nel 1953 si concluse solo con un cessate il fuoco e non con un accordo di pace vero e proprio.
Una dichiarazione avrebbe un valore simbolico, dal momento che non sarebbe vincolante come un trattato, e gli analisti dubitano dell'efficacia della mossa di Seul, avviata lo scorso settembre dal presidente Moon Jae-in per convincere la controparte del Nord, Kim Jong-un, a riprendere le trattative per la denuclearizzazione della penisola.
"Sebbene la Corea del Nord abbia espresso nell'immediato una serie di reazioni positive alla dichiarazione di fine della guerra, speriamo che mostri una risposta più concreta", ha dichiarato Chung ai cronisti.
"Stiamo analizzando diverse strade per far sì che progredisca il dialogo con la Corea del Nord", ha aggiunto il ministro degli Esteri sudcoreano senza fornire ulteriori dettagli.
Kim Yo-jong, sorella del leader nordcoreano, aveva definito la dichiarazione "interessante" ma aveva invitato Seul e Washington ad abbandonare la loro politica "ostile" nei confronti del regime, la stessa "politica ostile" che, secondo Kim Jong-un, impedisce al momento a Pyongyang di tornare a sedersi al tavolo con gli Stati Uniti.
L'iniziativa di Moon, ultimo suo tentativo di dare impulso al processo di pace prima che scada il suo mandato a maggio, ha preceduto l'importante plenaria del partito unico nordcoreano in corso al momento.
L'assemblea ha lo scopo di tracciare la lineea politica e diplomatica di Pyongyang per il 2022 e sarà conclusa da un discorso di Kim, che dovrebbe manifestare le sue intenzioni in merito al negoziato con il Sud.