AGI - Nell'Unione europea anche nel 2021 la pandemia di Covid-19 è stata al centro dell'attualità in quanto sfida sanitaria, economica e sociale, ma l'anno che sta per concludersi è stato segnato tra l'alto dalla crisi energetica, dai negoziati infiniti Brexit e dai cambiamenti climatici. Di seguito le tematiche salienti a livello europeo, di cui alcune rappresenteranno ancora nodi da sciogliere nel 2022.
Vaccini anti-covid
Sin da gennaio 2021 i Paesi Ue hanno dato il via a campagne vaccinali per contrastare il Sars Cov 2, ma nei primi mesi dell'anno sono andate a rilento per una penuria di dosi, complicando la lotta alla pandemia. Parte del 2021èstata quindi all'insegna della paura e delle restrizioni sociali, spingendo le popolazioni a puntare sulle cure in caso di contagio. Da luglio in poi la vaccinazione sièaccelerata, ma sièvenuta a creare una situazione paradossale: ad oggi l'Ue ha un eccesso di vaccini a disposizione ma solo il 67,8% della popolazione ha già completato lo schema vaccinale. Sul fronte dei vaccini,è stato particolarmente complesso il rapporto tra la Commissione Ue e la casa farmaceutica AstraZeneca, sfociato in un confronto finito in tribunale. Al centro del contenzioso c'è stato un ritardo nelle consegne dei vaccini da parte della società anglo-svedese, che ha destato nell'Ue il sospetto che AstraZeneca avesse venduto ad altri clienti le dosi preacquistate da Bruxelles. Tuttavia la Commissione nonèriuscita a convincere un tribunale belga a costringere AstraZeneca a fornire piu' dosi di quelle offerte dalla società anglo-svedese. Alla fine entrambe le parti hanno concluso l'anno seppellendo l'ascia di guerra e normalizzando il rapporto.
Crisi energetica
I Paesi Ue sono stati colpiti in pieno dai prezzi alle stelle del gas e del kilowatt elettrico, tra i piu' alti di sempre. Per far fronte ad una crisi energetica storica, che si traduce con aumenti particolarmente gravosi per le famiglie, lo scorso ottobre la Commissione europea ha varato un apposito piano. In realtà si tratta di un documento che raccoglie tutte le opzioni già a disposizione delle singole nazioni, senza permettere di prendere misure eccezionali. Di fatto la crisi energeticaèstata anche una causa di divisione tra gli Stati membri: da un lato il gruppo che invoca riforme eccezionali nel breve termine e misure di approfondimento nei mercati energetici nel medio, come Spagna, Francia e Italia. Dall'altro quanti, come Germania e Olanda, invitano alla prudenza e al non interventismo.
Crisi climatica
In risposta alla crisi climatica che nel 2021 ha flagellato diversi Paesi del vecchio continente, l'Unione europea ha optato per degli obiettivi ambiziosi. Lo scorso aprile ha convertito in obbligo legale il traguardo della riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. A luglio, anche in vista della Cop26 di Glasgow di novembre, la Commissione Ue ha presentato un pacchetto legislativo chiamato "Fit for 55" per decarbonizzare l'economia continentale, probabilmente il piu' importante del decennio. In merito sono stati avviati in Parlamento Ue i negoziati con i singoli Stati membri.
Brexit
Il 2021 ha visto scriversi un altro capitolo dei rapporti particolarmente travagliati tra Bruxelles e Londra, per non parlare di quelli tra Parigi e Londra sui temi della pesca e delle migrazioni. Dopo un negoziato angosciante a Natale 2020, alla fine l'accordo post-Brexit raggiunto sul filo del rasoio ha iniziato ad essere applicato in via provvisoria dal 1 gennaio 2021 e definitivamente il 1 maggio. Il testoèpero' tornato al tavolo delle trattative perchèil governo britannico di Boris Johnson si rammarica degli impegni assunti in relazione al Protocollo dell'Irlanda del Nord, visto il forte aumento della burocrazia per le imprese e alcune tensioni nell'Ulster, nell'ennesima rettifica di Londra dopo la Referendum Brexit 2016.
Fondi europei
Durante tutto l'anno la Commissione Europea ha analizzato e approvato i piani di risanamento per ricevere i cospicui fondi comunitari destinati a sostenere la ripresa economica dopo la pandemia. L'Ue sièimpegnata a garantire una risposta efficace alla crisi del coronavirus, diretta a ogni singolo cittadino e ai partner globali dell'Unione europea. Il principale strumento mobilitato dalla Commissioneèil piano Next Generation EU da 750 miliardi, per rafforzare il bilancio dell'Ue con nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per il 2021-2024. A questo si aggiunge un bilancio a lungo termine rafforzato dell'UE per il 2021-2027.
Politica agricola comune (pac)
Dopo piu' di 3 anni di negoziati, lo scorso giugno l'Unione europea ha raggiunto un accordo sulla piu' grande riforma da decenni della Politica Agricola Comune (PAC), che sarà applicata a partire da gennaio 2023. La nuova PAC, nella quale acquista importanza la politica climatica, sarà dotata di 390 mila milioni di euro del bilancio europeo per 2021-2027, basandosi su nuovi schemi ecologici e gestionali.
Il sofagate
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, costretta a sedersi da sola su un divano, in disparte, durante la sua visita ufficiale ad Ankara assieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a colloquio con Recep Tayyip Erdogan. Quella della vicenda nota come Sofagateècontenuta in un'immagine simbolo del 2021, che ha fatto il giro dell'Europa e del mondo, alimentando vive critiche e polemiche sul presidente turco. "Mi sono sentita sola come donna e come europea", ha detto in seguito Von der Leyen al Parlamento europeo, raccontando l'episodio ripreso dalle telecamere, che ha turbato i rapporti tra i vertici delle istituzioni europee.
Mario Draghi
L'ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, succeduto lo scorso febbraio a Giuseppe Conte alla guida del governo italiano,èindubbiamente uno dei volti del 2021 a livello continentale. Sostenuto dalla maggioranza dei partiti politici, Draghi ha messo al centro della sua azione di governo transizione energetica, tutela dell'ambiente, riforma fiscale e una campagna vaccinale anti-Covid-19 a tappeto, accrescendo la sua autorevolezza internazionale.
La fine dell'era Merkel
Altro fatto saliente del 2021èstata la fine dell'era Angela Merkel, cancelliere conservatrice che per 16 anni ha governato la Germania, prima economia dell'Ue. La sua azione e le sue decisioni hanno spesso avuto ripercussioni su scala europea, diventando un volto simbolo e un punto di riferimento nell'Ue. Ora a Berlino il potereèpassato al social-democratico Olaf Scholz, alla guida di un esecutivo di coalizione con ambientalisti e liberali.