AGI - "E' grazie a tutti voi se sono a casa". Lo ha detto Patrick Zaki a 'Che tempo che fa' su Rai 3. "Adesso sto proprio bene, mi sembra un sogno ma sto ancora cercando di capire che mi è successo. Grazie a ciò che tutti voi e il vostro programma avete fatto per me".
Poi un desiderio: "Sarebbe per me un grandissimo onore incontrare Liliana Segre, che è una persona che è stata di grande ispirazione per me", ha affermato Zaki. "Sara' un piacere incontrarla e raccontarle".
Emozionato ma sorridente e finalmente rilassato Patrick Zaki ha raccontato la gioia della liberazione, ma soprattutto il desiderio di tornare a Bologna, dai suoi amici e colleghi e sui suoi libri. Parlando in inglese, una sola parola in italiano ("Ciao...") dopo 22 mesi di prigionia in Egitto, il 30enne studente egiziano dell'universita' di Bologna ha detto che vuole tornare in Italia "al più presto, anche domani" per proseguire il suo Master. "Il mio futuro prossimo è certamente scuola, futuro, Bologna, devo prendere il master".
"L'Università, essere parte di questa enorme comunità che mi vuole bene mi ha fatto pensare di voler tornare a Bologna al più presto perchè loro sono stati la mia forza vitale, quello che mi ha permesso di andare avanti ogni giorno. Voglio tornare molto presto. Continuo a pensare al mio futuro, a Bologna, dove vorrei continuare i miei studi. Mi sento davvero bolognese e voglio sentire il calore meraviglioso di quella gente".
Quanto al processo, Patrick Zaki non si sbilancia sul processo che ancora lo attende in Egitto: "Non so cosa succederà, ma incrocio le dita". Vuole però essere ottimista: "Spero che mi succeda una bella cosa: spero di tornare a Bologna, non penso altro che A questo". Ma ha detto di attendersi "un Natale meraviglioso". "Sarà un Natale meraviglioso dopo due anni in carcere, ho come la sensazione di dover stare con la mia famiglia, per premiarli di tutti gli sforzi che hanno fatto in questi anni. Non e' stato facile per loro, hanno passato momenti di ansia incredibile, sento di doverli premiare regalando loro il mio tempo".