AGI - L'amministrazione americana ha dato il via libera alla possibile vendita alla Grecia di quattro fregate, in concorrenza con Parigi che a settembre aveva concluso un accordo preliminare per la vendita di tre fregate francesi alla marina greca.
In una nota, il dipartimento di Stato americano ha annunciato di aver approvato il piano di vendita di quattro fregate da combattimento e del loro equipaggiamento, per un valore di 6,9 miliardi, a meno di tre mesi dalla firma a Parigi da parte del presidente francese, Emmanuel Macron, e del premier greco, Kyriakos Mitsotakis, per un accordo per un contratto analogo, che resta da completare.
Washington ha inoltre approvato l'ammodernamento delle fregate greche di classe Meko, per un importo stimato in 2,5 miliardi di dollari, per una commessa totale di 9,4 miliardi. Nel comunicato si legge che il contratto "sarà aggiudicato dal vincitore di una gara internazionale" per l'ammodernamento della marina greca, lasciando intendere che l'intesa, annunciato in pompa magna il 28 settembre a Parigi dai vertici greci e francesi, non sia definitiva.
Secondo l'accordo franco-greco - apparso poi come consolazione dopo il fiasco dei sottomarini australiani - saranno costruite in Francia da Naval Group, a Lorient, tre fregate di difesa e intervento (che saranno battezzate Belharra) da consegnare alla marina greca nel 2025 e nel 2026. L'accordo copre anche una quarta fregata come opzione da esercitare.
L'importo del contratto che dovrà essere firmato "entro fine anno" è "dell'ordine dei tre miliardi di euro", aveva precisato il ministero delle Forze armate francese. Oltre alle navi, include la fornitura da parte del produttore di missili Mbda dei loro armamenti (missili antiaerei Aster, missili antinave Exocet e siluri) e servizi di supporto per tre anni.
A settembre, gli Stati Uniti hanno annunciato un partenariato per la sicurezza nella zona indo-pacifica con l'Australia e il Regno Unito, che comprendeva la consegna di sottomarini a propulsione nucleare a Canberra. L'Australia ha di conseguenza stracciato un gigantesco contratto firmato con la Francia per la consegna di sottomarini convenzionali, scatenando le ire Parigi.