AGI - La Germania imporrà un lockdown ai non vaccinati contro il Covid, nuove restrizioni ad eventi culturali e sportivi e si prepara ad imporre l'obbligo del vaccino, che molto probabilmente scatterà a febbraio. È quanto emerso dalla riunione tra Angela Merkel e i leader delle regioni. All'incontro ha partecipato anche il futuro cancelliere, Olaf Scholz, che si insedierà l'8 dicembre e che, come del resto la cancelliera, si è detto favorevole all'obbligatorietà del vaccino: sarà avviato un dibattito parlamentare e Merkel ha esortato il Bundestag a votare la misura al più presto.
Intanto la cultura e il tempo libero a livello nazionale saranno aperti solo a coloro che sono stati vaccinati o guariti dal Covid e la stessa regola si applicherà anche per l'ingresso nei negozi non essenziali. In pratica, solo i vaccinati potranno avere accesso a ristoranti, cinema, eventi culturali, musei e negozi non essenziali.
Stesso discorso varrà per eventi culturali e sportivi che in più subiranno una drastica riduzione di pubblico, che sarà ammesso al 30-50% dei posti disponibili. Tra le misure, anche la chiusura delle discoteche in quelle aree dove l'incidenza settimanale del contagio supererà i 350 su 100 mila abitanti.
Nelle attività del tempo libero e nei negozi non essenziali verrà quindi applicata la regola del 2G - da geimpft o genesen (vaccinati o guariti) - indipendentemente dai dati sull'infezione e si valuta anche la richiesta di test negativi. Gli incontri privati di persone non vaccinate saranno limitati alla propria famiglia o nucleo di convivenza e ad altre due persone di un'altra bolla di convivenza, senza contare i minori fino a 14 anni. Nelle scuole sarà di nuovo obbligatorio l'uso della mascherina.
La situazione è ancora molto grave, si legge nel documento approvato durante la riunione in video conferenza. "La quarta ondata deve essere spezzata, occorre un atto di solidarietà nazionale", ha avvertito Merkel, sottolineando che in alcuni ospedali la situazione è al limite e i pazienti devono essere trasferiti.
Scholz ha definito le misure "corrette e necessarie" e ha sottolineato l'importanza che siano "chiare e precise". Il futuro cancelliere ha lanciato un nuovo appello a vaccinarsi e ha fatto riferimento all'"ambizioso obiettivo" di somministrare 30 milioni di dosi entro la fine dell'anno, una "grande sfida logistica", ha riconosciuto.