AGI - Il risultato del primo turno delle primarie golliste favorisce l'attuale inquilino dell'Eliseo, Emmanuel Macron, che vede uscire subito Xavier Bertrand, l'unico candidato alla presidenza francese di Les Republicains che avrebbe potuto rosicchiargli consensi.
Oltre al presidente della regione dell'Alta Francia, che era dato per favorito ma è arrivato quarto fermandosi al 22,3%, vanno fuori dai giochi l'ex negoziatore europeo per la Brexit, Michel Barnier (23,9%) e l'outsider Philippe Juvin (3,1%), primario del pronto soccorso di un grande ospedale parigino che era stato tra i volti televisivi della lotta al Covid. Passano quindi, a sorpresa, la presidente della regione de l'Ile-de-France, che comprende Parigi, Valerie Pecresse (25%), e Eric Ciotti (25,6%), deputato delle Alpi Marittime.
Bertrand si è affrettato a esprimere subito il suo sostegno a Pecresse, seguito da Juvin e Barnier. Ciotti è il candidato più a destra di tutti e andrebbe a pescare voti in un campo dove la concorrenza è già intensa, dopo che a Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, si è aggiunto il polemista Eric Zemmour, che i sondaggi ora danno in calo, esaurito l'effetto novità
Sebbene, dopo il tracollo gollista delle elezioni del 2017, Pecresse avesse tentato un'avventura in solitaria con il movimento 'Soyons Libres', la sua rimane una candidatura di apparato. Già esponente dello staff dell'ex presidente Jacques Chirac, Pecresse aveva già dalla sua il sostegno di buona parte della classe dirigente vicina al vecchio leader Nicolas Sarkozy.
Figura di mediazione, da una parte pugno duro su sicurezza e immigrazione, dall'altra posizioni progressiste su ambiente e spesa sociale, la presidente dell'Ile-de-France ha le carte in regola per mettere d'accordo buona parte delle anime di Les Republicains. Ciotti, da parte sua, sconta le dichiarazioni a favore di Zemmour, che ha sostenuto di preferire in un eventuale confronto diretto con Macron che appare ormai sempre più remoto. Gli ultimi sondaggi danno infatti il polemista al 13% delle intenzioni di voto.
L'intransigente saggista è stato col tempo mollato da alcuni sostenitori illustri, esasperati dalla sua incapacità di proporre una squadra di governo convincente, ed è ora alle prese con le rivelazioni della rivista Closer, secondo la quale avrà presto un figlio dalla sua consigliera Sarah Knafo.
A sfidare Macron, saldamente in testa alle preferenze degli elettori con il 25%, dovrebbe essere quindi ancora Le Pen, data al 18%. Quanto a Pecresse, le rilevazioni precedenti le primarie le assegnavano poco più del 10% dei consensi degli elettori francesi al primo turno delle presidenziali, che si terrà il 10 aprile 2022. Quadri politici frammentati come quello transalpino sono però spesso in grado di riservare sorprese.